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https://www.pupia.tv - Roma - Pasolini e l'Italia - Cinquant'anni dopo - Saluto di Fontana
Alle ore 11, presso la Sala della Lupa di Montecitorio si è svolto il convegno "Pasolini e l'Italia - Cinquant'anni dopo". Saluto del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Sono intervenuti Filippo La Porta, Giacomo Marramao, Goffredo Bettini. (19.11.25)
La playlist di Lorenzo Fontana: https://www.pupia.tv/playlist/Lorenzo-Fontana
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Alle ore 11, presso la Sala della Lupa di Montecitorio si è svolto il convegno "Pasolini e l'Italia - Cinquant'anni dopo". Saluto del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Sono intervenuti Filippo La Porta, Giacomo Marramao, Goffredo Bettini. (19.11.25)
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NovitàTrascrizione
00:00:00Buongiorno, grazie e benvenuti. Saluto tutti i colleghi parlamentari presenti e saluto i
00:00:20relatori e il moderatore e grazie a tutti i presenti per essere qui. A 50 anni dalla sua
00:00:30prematura scomparsa, la Camera dei Deputati ricorda Pierpaolo Pasolini tra i più celebri e
00:00:39influenti intellettuali del Novecento. Pasolini è stato uno dei protagonisti della cultura italiana,
00:00:48da scrittore, poeta e regista, ha raccontato le profonde trasformazioni sociali e morali
00:00:56che attraversavano il nostro Paese nel secondo dopoguerra. Ha interpretato con spirito critico
00:01:07la nuova modernità che accompagnava quella stagione di rinascita segnata da attese e da
00:01:14speranze. Proprio mentre si affermavano i principi di uguaglianza e di libertà, è stato tra i primi a
00:01:23intravedere gli aspetti più controversi di un consumismo che minacciava le nostre tradizioni
00:01:28e i nostri valori. Non ha esitato a mettere in guardia l'opinione pubblica contro la perdita di
00:01:35identità culturale e contro il lento impoverimento del linguaggio causati dal conformismo.
00:01:43In questa denuncia sociale è costituito il suo invito a preservare l'autenticità
00:01:48dell'esperienza umana, che ai suoi occhi appariva compromessa dal progresso materiale.
00:01:55Da questa prospettiva si può cogliere l'attualità di un messaggio che conserva intatta la propria
00:02:00forza in un momento in cui nuovi modelli culturali e sociali pretendono di uniformare
00:02:07il nostro pensiero. Con il suo atteggiamento polemico e controcorrente, Pasolini ha attirato
00:02:14consensi e ammirazione e al tempo stesso anche aspre critiche. Ma le sue idee non nascevano
00:02:22assolutamente da un'avversione verso l'Italia. Al contrario, l'amore per la sua terra lo sprunava
00:02:29a dar voce agli ultimi e agli esclusi, che restano i veri protagonisti della sua prosa.
00:02:35Questa sua personalità provocatoria e anticonformista coesisteva con la natura privata di un uomo
00:02:44introverso, silenzioso e segnato da un'inquietudine profonda. Forse è questo il tratto più evidente,
00:02:53ma genuino della sua figura. Mezzo secolo dopo il suo assassino che scosse l'Italia intera,
00:03:02le sue parole continuano a interrogarci con un'urgenza che ancora oggi appare attuale.
00:03:08Le sue riflessioni ci ricordano che possiamo restare liberi solo se riusciamo a difenderci
00:03:14contro ogni tentativo di omologazione e che una sana democrazia non vive di consenso unanime,
00:03:22ma di confronto, di dialogo e di rispetto reciproco. Mi auguro dunque che questo convegno contribuisca
00:03:29a rendere il giusto omaggio a una voce capace di interpellare e di scuotere le coscienze come
00:03:35poche altre. Vi ringrazio.
00:04:05Allora, benvenute e benvenuti. Io sono Filippo Laporta, sono un critico e saggista, scrivo
00:04:21su Repubblica e insegno alla LUIS. Allora, io farò una prima relazione e poi vi introduco
00:04:32ai due successivi relatori. Abbiamo dei tempi molto stretti, mi dicono, dobbiamo stare ognuno
00:04:41entro 15 minuti, quindi io metterò l'orologio.
00:04:49Allora, dunque, Pasolini, io tento di darvi un ritratto di Pasolini veloce, ecco, un veloce
00:05:00ritratto di Pasolini in due o tre punti e concludo su un incontro personale che ho avuto
00:05:07con lui. Allora, cominciamo. Tutta la produzione di Pasolini, vedo anche dei giovani. L'opera
00:05:19di Pasolini, diciamo, è composta in gran parte di frammenti, di abbozzi, di abbozzi non rifiniti,
00:05:29di appunti, di promesse di qualcosa, di scalette. Ecco, diciamo, l'opera di Pasolini somiglia
00:05:39a un laboratorio permanente. C'è una tensione continua verso delle forme espressive che non
00:05:48si concludono mai. In questo senso, tutta la sua opera mi appare come una grande improvvisazione
00:05:55jazzistica. Pasolini è un jazzista involontario. Tutta la sua opera è una formidabile jam session,
00:06:04no? In cui lui tenta continuamente delle cose. C'è il gusto del rischio, come nel jazz. C'è il gusto
00:06:10del rischio, dell'improvvisazione, della continua variazione su un tema.
00:06:15probabilmente il capolavoro non lo troverete, non lo troverete, ma non importa. La grandezza
00:06:25di Pasolini sta in quel pulviscolo di tentativi e di frammenti, di tracce. Anche nella poesia
00:06:33più velleitaria, e spesso Pasolini è velleitario nelle sue poesie, perché il suo modello è
00:06:38Dante, figuratevi, figuratevi. Però tra i suoi endecasillabi zoppicanti, in ogni poesia,
00:06:47anche quella più forzata, c'è sempre un verso memorabile. Questo è Pasolini.
00:06:53ora me ne viene in mente uno, famosissimo. Solo l'amare, solo il conoscere conta, non
00:07:04l'aver amato, non l'aver conosciuto. E c'è tutto Pasolini in questi due versi.
00:07:13diffidava di tutto ciò che è troppo rifinito. In una sua poesia dice, mi attrae nel sottoproletariato
00:07:21la sua faccia, che è pulita, quella del borghese è sporca, è innocente, quella del borghese
00:07:26è colpevole, è religiosa, quella del borghese è ipocrita, e infine perché è incompleta,
00:07:35mentre quella del borghese è rifinita. Poi Pasolini come Tafano, Socrate diceva di se
00:07:47stesso che era un Tafano, cioè lui come un insetto che punge, no? Pasolini era sempre
00:07:54disturbante, ma lo era soprattutto per la sua parte, era davvero un intellettuale eretico
00:08:04e io vorrei stabilire stasera una regola, una regola un po' paradossale. Bisognerebbe
00:08:12citare Pasolini solo per darsi torto, questa è la mia regola, cioè questa mi sembra la
00:08:18cosa più pasoliniana, non bisogna citarlo per darsi ragione, per confermare una propria
00:08:24posizione, ma solo per darsi torto. Certo era un intellettuale inappartenente, era scandaloso
00:08:38e fraterno. Mi chiedono spesso cosa direbbe Pasolini, queste proiezioni sono sempre molto
00:08:46arbitrarie, molto arbitrarie, però l'unica cosa che mi è venuta in mente è che Pasolini
00:08:52se io oggi gli dicessi guarda sono un pacifista, probabilmente, probabilmente, ripeto sono proiezioni
00:09:00arbitrarie, Pasolini mi avrebbe obiettato ma tu vuoi la pace o vuoi soprattutto consumare
00:09:08in pace. Io penso che mi avrebbe obiettato una cosa del genere, diciamo il Pasolini
00:09:14Corsaro. Poi andando velocemente, il sacro, il sacro visto da un intellettuale artista laico,
00:09:25cos'è il sacro per Pasolini? Non è il sopranaturale, il sacro è la realtà stessa, questa è la grande
00:09:32invenzione di Pasolini, è la realtà stessa che sempre contiene una dimensione misteriosa,
00:09:38sfuggente. Quindi il sacro è la realtà però vista da una certa prospettiva, da un certo
00:09:46sguardo che per lui è quello dei sottoproletari o dei poeti, queste sono le due categorie.
00:09:53Questo è il sacro, Pasolini era attratto da quello che chiamava non l'irrazionale ma
00:09:58il poco razionale. Cos'è che ha permesso a Gramsci in prigione di scrivere i suoi quaderni,
00:10:07di non cedere alla depressione? Dice Pasolini qualcosa di poco razionale, che per esempio
00:10:16il marxismo non riesce a spiegare fino in fondo, quella passione, quella fiamma che c'era
00:10:21dentro Gramsci. Poi forse la cosa a cui tengo di più, quello che resta di Pasolini, io quando
00:10:30lo leggevo a 18 anni avevo questa impressione che parlasse proprio a me. Beh voi dite è
00:10:38incredibile, guardate che nessun autore mi ha mai fatto questa impressione che parlava
00:10:43a me. Pasolini stabiliva un legame intimo con i suoi lettori. Perché questo? Questa
00:10:50cosa a me è successa solo con Albert Camus. Perché parlava soltanto a me? Perché Pasolini
00:10:58aveva, questa credo che è proprio la sua specificità, Pasolini aveva una miracolosa
00:11:06trasparenza emotiva. Cioè qualsiasi cosa voi leggete di Pasolini, qualsiasi sua idea,
00:11:15la potete collegare alla base emotiva che l'ha prodotta. Guardate che questa trasparenza
00:11:22ha qualcosa di miracoloso. Nessun altro intellettuale pubblico italiano ce l'ha avuta. Diceva Brecht
00:11:30ogni pensiero è figlio di un desiderio. Pasolini ci mostra sempre la relazione tra il suo pensiero
00:11:36e il desiderio. E questa trasparenza emotiva spingeva gli altri a dargli fiducia. E diciamo
00:11:46in questo senso lui aveva una continua amorevole curiosità per gli altri, un sentimento di meraviglia.
00:11:53Ecco, io credo che questa meraviglia di Pasolini, la sua trasparenza emotiva sia davvero
00:11:59la cosa più scandalosa, molto più dell'omosessualità. Ecco, infine, infine mi soffermo su un ricordo
00:12:11personale. Allora Pasolini non l'ho conosciuto purtroppo, ho conosciuto altri scrittori, ho conosciuto
00:12:19bene Elsa Morante negli ultimi anni, negli anni 80, lei è morta negli 85, però Pasolini
00:12:27nei primi anni 70, dovunque andasse a parlare, io prendevo il mio Vespino e lo andavo ad ascoltare.
00:12:37Sezioni del PC, circoli, cinema di periferia, perché era un intellettuale che mi magnetizzava,
00:12:46ma proprio perché mi provocava, destabilizzava tutte le mie certezze. Una volta, ma non solo
00:12:55la poesia sugli studenti di Valle Giulia, che è stata pure un po' fraintesa, ma una volta
00:13:00scrissi in un articolo una cosa incredibile per me, dice ragazzi la cosa più rivoluzionaria
00:13:04non è la rivolta, è la rassegnazione. Ma è possibile la rassegnazione. Mi ricordo
00:13:12era infuriato, ma poi lui lo spiegò. Non tutta la rassegnazione, ma la rassegnazione di
00:13:19chi è così estraneo al potere che non vuole nemmeno sostituirsi al potere. Cioè una rassegnazione
00:13:28che esprime una totale alterità rispetto alle logiche del potere. E questo era appunto
00:13:37Pasolini. Allora il mio incontro era avvicinato e visto il tempo concluderò su questo. Io una
00:13:47volta vado al cinema Nuovo Limpia, allora molto frequentato, non so se ci sono dei miei coetanei,
00:13:53insomma era il cinema del movimento, insieme al Farnese e al Rialto. Andai al Nuovo Limpia
00:14:03a vedere, credo per la dodicesima volta, Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene, che è
00:14:12un film molto sperimentale, perché non l'avesse visto, io, mio figlio, non gli consiglio di
00:14:18vedere Nostra Signora dei Turchi, vi dico francamente perché è girata, è una specie di flusso
00:14:23di coscienza di Carmelo Bene, film disordinato, diciamo aggressivamente caotico. Però per me
00:14:31Carmelo Bene era un mito assoluto, per me era il teatro. Vado al cinema e a un certo punto
00:14:38si siedono dietro di me Pasolini e Ninetto Davoli. Io mi ricordo che ero emozionatissimo
00:14:46avere dietro di me Pasolini, mentre vedevo Nostra Signora dei Turchi. A quel punto inizia il
00:14:54film e mi accorgo che Ninetto Davoli comincia ad agitarsi sulla sedia, comincia a scalpitare, perché
00:15:06è un film difficile, ve l'ho detto, sperimentale. E allora Ninetto sentivo, no? A Pierpa, ma che
00:15:16vorrì? A Pierpa, ma che palle sto film! Ecco, allora che succede? Succede una cosa che sottoponga
00:15:26alla vostra attenzione. Pasolini comincia a spiegare con amorevole pazienza ogni scena
00:15:41di quel film a Ninetto Davoli. Io non so cosa darei per aver potuto registrare il commento
00:15:50di Pasolini, ma gli spiegava ogni più piccolo simbolo di quel film, tanto che alla fine riuscì
00:16:00a far piacere, carmelo bene, a Ninetto Davoli, che mi pare un'impresa straordinaria, no? Un'impresa
00:16:06straordinaria. Ecco, io quel giorno, diciamo, ho capito una cosa di Pasolini. Sapete quanto
00:16:14è importante la dimensione, diciamo, pedagogica per Pasolini? Era stato maestro, l'estate
00:16:21faceva dei corsi a Casarsa del Friuli con la madre, nella scuola elementare a Roma ha insegnato,
00:16:28come sapete tutti, a Ciampino, ha avuto come allievo Vincenzo Cerami. Ecco, io però ho capito
00:16:36cos'è la pedagogia per Pasolini? È una forma di amore. Questo era per Pasolini.
00:16:44Ora, recentemente, poi mi sono imbattuti in una sua definizione di poesia, che è trovata
00:16:55in rete. A un certo punto gli chiedono, ma l'è piaciuto il libro di Don Milani, no?
00:17:01La lettera a una professoressa. Dico, sì, mi è piaciuto molto. E c'è una definizione
00:17:07di poesia che io trovo fondamentale, dice Pasolini. Qual è questa definizione di poesia
00:17:12che dà Don Milani? E che Pasolini accoglie subito. La poesia è tutto ciò che trasforma
00:17:20l'odio in amore. A me mi sembra una definizione assolutamente abbagliante, perché è il punto
00:17:29di partenza di qualsiasi riflessione sul linguaggio poetico. Trasformazione dell'odio
00:17:34in amore. Io aggiungo che però la poesia, come la definisce Pasolini, non appartiene solo
00:17:40ai poeti professionali. No, no. È uno sguardo sulle cose che ha ciascuno di noi. Io credo
00:17:52che la poesia è la prima forma del pensiero. Mi azzardo a dire questa cosa. Ecco, e veramente
00:18:00ultima cosa, e qui concludo l'intervento. In un'intervista del 1980, anche questa è disponibile
00:18:09in rete, c'è Umberto Terracini, fondatore del Partito Comunista, ed è il leader comunista
00:18:18che io personalmente ho più amato, con il suo linguaggio sempre un po' anacronistico,
00:18:28meravigliosamente anacronistico, a volte liricheggiante. Una cosa incredibile, fondatore
00:18:35del Partito Comunista. A un certo punto Umberto Terracini, Minoli gli chiede, ma qual
00:18:42era l'obiettivo della Repubblica che avete fondato nel 47, nel 48, qual era l'obiettivo
00:18:49della Repubblica Democratica, della democrazia? E sapete cosa risponde Terracini? Dice, beh,
00:18:56l'obiettivo era sviluppare la socievolezza tra le genti. Meraviglioso, sembra, sembra,
00:19:05sembra un verso, no? Sviluppare la socievolezza tra le genti, questo era l'obiettivo. Ecco,
00:19:12allora, socievolezza, amabilità, abbiamo visto con Pasolini, forse la democrazia, senza
00:19:23saperlo a un nucleo poetico. Grazie.
00:19:28Allora, grazie. A questo punto mi spetta il compito di presentare gli atti due relatori,
00:19:45che dovranno anche loro stare nei 15 minuti, mi raccomando, perché... Allora, il primo è
00:19:51Giacomo Marramao, professore merito di filosofia a Roma 3, ma mi limita a dire questo, diciamo,
00:20:02che, diciamo, dai suoi libri, ma dai suoi libri io personalmente ho imparato molte cose,
00:20:11ma soprattutto gli sono grato per una ragione, mi ha fatto capire perfettamente Hobbes.
00:20:18Magari non so se è tra i vostri interessi principali, pericoloso, pericolosissimo, ma Hobbes è un
00:20:25pensatore molto equivocato. Ecco, sono grato a Giacomo Marramao perché me l'ha fatto capire
00:20:33con una chiarezza esemplare. A te la parola.
00:20:37La presenza di tanti giovani studenti, penso, mi induce a fare un discorso molto concentrato.
00:20:53Prima cosa, chi vi parla è stato professore a Roma, ma si è formato prima a Firenze, poi a Francoforte, in Germania.
00:21:08Ritornando da Francoforte, 6 settembre 1975, sono giurassico, quindi ho avuto modo di conoscere Pierpaolo
00:21:24Pasolini. Dopo di allora, voi sapete che Pasolini, diciamo, meno di due mesi dopo sarebbe stato assassinato.
00:21:37Ho appreso molto da Pasolini a Roma da amici molto cari. Uno lo voglio ricordare perché non c'è più Gianni Borgna
00:21:49e gli altri sono, anche questi non ci sono più, i due fratelli Bertolucci, cioè Giuseppe e Bernardo Bertolucci
00:22:01entrambi grandi cineasti e poi l'amico Goffredo Bettini che insieme a Gianni Borgna aveva dato un contributo
00:22:15enorme nel rapporto con Pasolini e anche nella valorizzazione del suo lavoro. Vado proprio per punti
00:22:28molto condensati. In primo luogo Pasolini è stato un grande intellettuale dal punto di vista della straordinaria
00:22:44della cura linguistica. La lingua era per lui un fattore essenziale. Aveva un modo di parlare
00:22:56estremamente asciutto, secco, non retorico, che è esattamente il modo di parlare che dovremmo
00:23:05recuperare. Era stato allievo di due grandi linguisti, Gianfranco Contini che io ho avuto la fortuna di avere
00:23:19come professore di filologia romanza all'Università di Firenze e poi Tullio De Mauro che è stato un
00:23:28grandissimo amico. Dopo che sono arrivato a Roma l'ho conosciuto e entrambi sia Contini che De Mauro avevano
00:23:39insegnato a Pasolini una cosa, che la lingua è l'istituzione primaria, la madre di tutte le altre istituzioni.
00:23:52attenzione, questo è un punto molto importante che è rimasto nettissimo in tutti i lavori di Pasolini.
00:24:04Inoltre, da De Mauro aveva appreso che la bellezza d'Italia sta nella pluralità delle differenze,
00:24:15differenze linguistiche innanzitutto. Aveva studiata Bologna, Pasolini poi va in Friuli perché
00:24:27era friulano e voleva ritrovare il rapporto con la lingua friulana. Lo sto dicendo che era prossimo
00:24:38alleghismo, ma forse se fosse vissuto qualche anno in più probabilmente avrebbe visto con una certa
00:24:46simpatia alcuni aspetti della Lega Nord. Sicuramente, io penso di sì. Proprio in virtù di questo aspetto
00:24:56della lingua, della pluralità della lingua. Al tempo stesso, vedete come le sfaccettature di questo
00:25:06grande intellettuale sono tante. Si sentiva profondamente e pervicacemente italiano e appunto
00:25:18per questo la sua opera ha valicato le frontiere di tutto il mondo, forse più di qualunque altro
00:25:28intellettuale. Io ricordo personalmente che con Laura Betti sono andato a ricordare Pierpaolo,
00:25:39a ricordare proprio l'eredità di Pasolini non soltanto in tutte le principali città italiane,
00:25:48ma anche a Berlino, a Parigi, in Cina, a Hong Kong e in tutti questi luoghi il nome di Pasolini
00:26:06e anche la notorietà di Pasolini, la chiara assimilazione della sua opera, hanno giocato un ruolo importante.
00:26:26Una svolta importante nel percorso intellettuale di Pasolini è stata l'irruzione del tema del consumismo.
00:26:40Non ho tempo per dire quando avviene questa irruzione, perché però vi do una data.
00:26:4610 giugno 1974, nel Corriere della Sera, lui collaborava al Corriere con degli articoli molto belli,
00:26:59affascinanti, molto coinvolgenti, molto coraggiosi per molti aspetti, scrive una cosa terribile
00:27:07che gli ha dato poi una fama da relazionario, scrive una cosa dopo il referendum sul divorzio
00:27:19e anziché dire che il divorzio è una cosa positiva, diceva
00:27:25cosa prendo io dopo il voto favorevole al divorzio?
00:27:32Gli italiani non sono più quelli.
00:27:34Gli italiani non sono più quelli di una volta, sono alterati e aggiungeva cose anche molto
00:27:45forti.
00:27:47Il ventennio fascista non ha alterato, non aveva alterato la mentalità italiana come è accaduto
00:27:55e è accaduto in pochi anni di dominio del consumo mediato dalla televisione.
00:28:05Qui era un nodo che ha creato ovviamente una serie di polemiche anche da parte della mia generazione.
00:28:15dicevamo tra di noi, ma come? Reagisce come un reazionario al risultato a favore del divorzio?
00:28:30e il problema chiave era questo, era estremamente preoccupato del potere che aveva il consumismo
00:28:48e lui dice anche io forse sono stato consumista quando ho tirato fuori dei film che poi sono quelli
00:29:05della famosa trilogia della famosa biura della trilogia della vita, mi sono anche io lasciato andare con una idea del corpo
00:29:19che era una idea di tipo consumistico, le relazioni non possono avere nulla a che fare col consumo
00:29:35devono essere relazioni tra persone entrambe libere e consapevoli, rispettate le une con le altre.
00:29:49E qui c'è un problema che pochi sanno, io l'ho saputo dopo la morte della cara amica Laura Betti
00:29:58che è stata una personalità centrale per Pier Paolo
00:30:03e beh la Anne Arendt, grande pensatrice di origine tedesca, poi emigrata negli Stati Uniti
00:30:15grande studiosa della filosofia come della politica, Anne Arendt era arrivata a Roma per incontrare Pasolini
00:30:31perché dagli articoli che Pasolini scriveva sul Corriere della Sera aveva individuato una forte analogia
00:30:43con le proprie tesi.
00:30:48Ho appreso questo dopo la scomparsa di Laura Betti perché sarebbe stata probabilmente l'unica in grado di riferire
00:30:56di che cosa avevano parlato, dove si erano incontrati, ma non c'è dubbio e qui mi permetto di leggere
00:31:05alcune righe di un mio libro che insieme a Anne Arendt e Pasolini era stato l'intellettuale
00:31:18che aveva previsto la vocazione suicidaria di un capitalismo sempre più fagocitato dalla spinta al consumo
00:31:31e da una dominazione globale senza patria, globale senza patria, che non è più quella del fascismo archeologico,
00:31:43termine di Pasolini, ma della normalità omologante del feticismo consumistico.
00:31:53Al tema del consumo Pasolini dedica parole di radicale denuncia, cito, sono parole stupende ma terribili,
00:32:02io credo, io credo profondamente che il vero fascismo sia quello che i sociologi hanno troppo bonariamente chiamato
00:32:14società dei consumi. In tal modo, diceva lui, sono stati occultati gli effetti devastanti del consumismo
00:32:25come fattore di omologazione. L'ansia del consumo è un'ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato.
00:32:43mai la differenza e la diversità sono state una colpa e un fattore di discriminazione come nell'età dominata
00:32:56dall'imperativo del consumo. Non vedete che questa cosa accade ancora in questi anni?
00:33:03Chiudo per non rendere troppo drammatico questa mia rapida esposizione. Pasolini criticava la televisione,
00:33:22però era di una straordinaria efficacia quando era in televisione, proprio grazie a questo modo secco,
00:33:37netto, di esprimere le proprie idee. Netto, proprio netto. E quindi affascinante anche, dotato di un certo fascino.
00:33:48E per concludere vorrei sottolineare che a dispetto dunque di questa critica apocalittica della televisione,
00:34:02in realtà Pasolini aveva saputo usare la televisione in maniera straordinariamente efficace.
00:34:13e qui mi riferisco a una intervista che ho visto, che è molto chiara nella mia memoria, ma che non ho più avuto modo di rivedere.
00:34:25Il modo in cui lui affronta il rapporto tra il cinema, è stato un grandissimo cineasta, uno dei più grandi,
00:34:40è un grandissimo cineasta come il cinema, in che modo si può dire che il cinema va al di là del reale,
00:34:50perché è in grado di trasmettere un messaggio eterno.
00:34:57E lui dice che il cinema può trasmettere un messaggio eterno in due modi,
00:35:05o affrontando temi grandi, eterni, come io stesso ho fatto nel Vangelo secondo Matteo,
00:35:19che è considerato dai teologi più importanti la più bella cosa, la più bella descrizione della vita del Cristo che ci sia.
00:35:31Ma può anche trasmettere un messaggio eterno individuando dei punti di passaggio,
00:35:46dei punti di svolta del presente, che determinano una novità, una straordinaria novità.
00:35:58E quanto accade, ad esempio, diceva Pasolini, nel caso di un film come Il sorpasso, di Dino Risi,
00:36:12film del 1962, ma tra i ragazzi se non l'avete visto andate a vederlo,
00:36:19perché c'era un Vittorio Gasman straordinario, un Jean-Louis Trantignan straordinario.
00:36:25Era un film molto bello, il passaggio dell'Italia e l'Italia alla modernità nel secondo dopoguerra.
00:36:35Guardate bene.
00:36:36E in entrambi i casi, sia nel caso dell'eternità del Vangelo secondo Matteo,
00:36:45sia nel caso di quest'eredità del passaggio d'epoca, del sorpasso di Dino Risi,
00:36:53in entrambi i casi il cinema, diceva Pierpaolo, affida questo messaggio eterno a un materiale,
00:37:00la pellicola, la cui consistenza è appena maggiore di quella delle ali di una farfalla.
00:37:10È tutto qui.
00:37:11Vi ringrazio.
00:37:11Grazie a Giacomo Maramao, che così bene ha messo l'accento sulla lingua.
00:37:27In fondo, io ho sempre pensato che l'unico vero impegno per uno scrittore,
00:37:31si parla tanto dell'impegno, l'unico impegno per uno scrittore è scrivere bene,
00:37:36poi tutto il resto viene dopo, scrivere bene, prendersi cura di ogni parola che usa,
00:37:45che non dovrebbe poter essere sostituibile da altre parole.
00:37:50Ma adesso vi introduco al terzo e ultimo relatore, Goffredo Bettini,
00:37:56che tra i fondatori del PD è stato assessore, consigliere comunale, uomo politico.
00:38:05Io ti dirò una cosa che forse ti farà piacere perché mi fa pensare a un grande modello insuperato,
00:38:15che è quello di Pietro Ingrao.
00:38:17Pietro Ingrao è stato un politico umanista,
00:38:22un politico capace di riversare nella politica umori e sensibilità
00:38:29che non appartengono interamente alla politica e alle sue logiche.
00:38:33Io credo che Goffredo Bettini in qualche modo sia accostabile a questa figura di politico umanista.
00:38:43Ma è qui anche perché lui conobbe Pasolini nel 1973,
00:38:48insieme ad altri giovani comunisti di allora,
00:38:51tra cui Veltroni è adornato,
00:38:53e quindi è anche un testimone prezioso della figura di Pasolini.
00:38:59A te la parola.
00:39:03Pronto?
00:39:13Ah, si sente benissimo.
00:39:17Grazie.
00:39:19Innanzitutto ringrazio il Presidente Fontana,
00:39:24davvero, sinceramente,
00:39:28per avermi dato intanto l'occasione di ritornare in queste aule che ho frequentato per 15 anni,
00:39:35in tutte le legislature, nel corso della mia vita,
00:39:40e poi per avermi dato l'occasione in questa sede,
00:39:44così prestigiosa di fronte soprattutto ai giovani,
00:39:48e quindi io ricorderò la mia giovinezza,
00:39:53che è la vostra giovinezza di oggi,
00:39:55forse qualcosa di utile ne verrà fuori,
00:40:00e di ricordare in questa occasione uno dei più grandi intellettuali del Novecento italiano.
00:40:06Io ho conosciuto Pasolini casualmente,
00:40:12tre anni prima del suo assassino,
00:40:14tre anni,
00:40:16e questi tre anni furono intensissimi
00:40:19nel dialogo e nell'amicizia con lui.
00:40:23Allora ero parte di un gruppo dirigente
00:40:27di giovani comunisti romani,
00:40:30un po' più grandi di voi,
00:40:32due o tre anni più grandi di voi,
00:40:36che era molto anomalo,
00:40:39creativo e anche,
00:40:42per quei tempi, un po' eterodosso.
00:40:46Lo guidava Gianni Borgni,
00:40:48ricordato prima da Marramà,
00:40:50un uomo straordinario,
00:40:51di cultura,
00:40:54un amministratore di Roma
00:40:56nel suo periodo più felice,
00:40:59per me amico di una vita
00:41:00così prematuramente scomparso.
00:41:05C'erano anche in quel gruppo personalità
00:41:07che poi si sarebbero palesate in vari campi,
00:41:12da Walter Veltrodo,
00:41:15a Ferdinando Adornato,
00:41:17da Giulia Rodano,
00:41:19a Luciano Consu.
00:41:21Borgni, seppure giovane,
00:41:25che era giovane,
00:41:28aveva letto già tutto basolino,
00:41:31uscitava in memoria,
00:41:35e aveva il sogno,
00:41:39tra i pregi,
00:41:41lo metto tra i pregi,
00:41:42ma insomma non so se è un pregio,
00:41:44Borgni era molto petulante,
00:41:46quando si metteva in testa una cosa,
00:41:49si doveva per forza realizzare.
00:41:53E aveva il sogno di poter invitare Pasolini
00:41:56a parlare in una festa della gioventù,
00:41:59che noi svolgemmo a Villa Borghese,
00:42:02ancora c'è questa parte di Villa Borghese,
00:42:06dedicata ai cani,
00:42:07si chiamava la Valletta dei Cani.
00:42:08Io,
00:42:11per fortuna e un po' purtroppo,
00:42:15ero spesso il realizzatore dei sogni di Borghese,
00:42:19quello che poi si doveva mettere al lavoro
00:42:21per poter effettivamente tradurli in realtà.
00:42:25Nacque così con una semplice telefonata
00:42:30il mio rapporto con il poeta.
00:42:34Il primo incontro fu immediatamente empatico
00:42:38nella sua casa dell'euro,
00:42:41molto spartana,
00:42:42molto moderna.
00:42:45Lui era gentile,
00:42:46educato,
00:42:47non espansivo,
00:42:50ma curioso
00:42:52dell'altro,
00:42:53della persona con cui parlava.
00:42:57Da quel primo incontro
00:42:59scaturirono poi tantissime occasioni
00:43:01di dialogo,
00:43:03di impegno comune,
00:43:05fino a convincere Pasolini,
00:43:07proprio noi,
00:43:08giovani comunisti romani,
00:43:09a dichiarare il suo voto al PC
00:43:11per le elezioni amministrative
00:43:14del 1975.
00:43:18Più che una dichiarazione,
00:43:20fu una poesia
00:43:24e un lascito per noi,
00:43:28perché ci affidò un compito,
00:43:31quello di una resistenza politica
00:43:35e morale
00:43:36da parte di un paese pulito,
00:43:41così ci definì a noi,
00:43:43in un paese
00:43:45orrendamente sporco.
00:43:50Pasolini,
00:43:52più che comunista,
00:43:54amava definirsi
00:43:55un marxista.
00:43:57Il suo marxismo
00:43:59era tutto sommato
00:44:00semplice.
00:44:02Stare dalla parte
00:44:04di chi sta sotto,
00:44:05è stato detto molto bene,
00:44:08con la pazienza infinita
00:44:09degli oppressi
00:44:10e la compostezza
00:44:13di chi combatte,
00:44:16rimanendo fedele
00:44:17alla propria natura
00:44:19e alla propria diversità.
00:44:22Dignitosi,
00:44:24perché non contagiati
00:44:26dall'avversario.
00:44:29Un marxismo etico,
00:44:31non ideologico
00:44:32e non scolastico.
00:44:35Pasolini dirà
00:44:36io sono un uomo
00:44:38che preferisce
00:44:39perdere
00:44:40piuttosto che vincere
00:44:42con modi
00:44:43sbagliati
00:44:44e spietati.
00:44:47Ma la questione
00:44:49persino paradossale
00:44:50è che il dialogo
00:44:53con noi
00:44:54avvenne nel momento
00:44:56massimo di espansione
00:44:58della sinistra italiana,
00:45:01nel 73,
00:45:02nel 74,
00:45:03nel 75.
00:45:04c'era dunque
00:45:07nella nostra parte
00:45:08politica
00:45:08e anche in noi
00:45:09ottimismo,
00:45:10fiducia,
00:45:12la sensazione
00:45:12di un possibile
00:45:13ricambio politico.
00:45:16Eppure
00:45:17furono quegli
00:45:18gli anni
00:45:19in cui
00:45:19Pasolini
00:45:20sottolineava
00:45:22di più
00:45:23la delusione
00:45:24sulla società italiana,
00:45:28che sempre più
00:45:28gli sembrava
00:45:29corrotta
00:45:30dal consumismo,
00:45:31da falsi valori,
00:45:32dal ricordo
00:45:33delle anime,
00:45:34ma per lui
00:45:36importantissimo
00:45:37anche
00:45:38dei corpi,
00:45:39corpi seriali,
00:45:44nei tratti
00:45:44simili,
00:45:46che avevano
00:45:46perduto
00:45:47totalmente
00:45:49l'innocenza
00:45:50di un tempo
00:45:51ed anche
00:45:52quella ingenua
00:45:53sessualità
00:45:54senza sensi
00:45:56di colpa.
00:45:56aveva visto
00:45:59prima degli altri
00:46:01questo
00:46:03non c'è dubbio
00:46:04gli effetti
00:46:08della scomparsa
00:46:09dei valori
00:46:10antichi,
00:46:12delle tradizioni
00:46:13secolari,
00:46:15dell'apporto
00:46:16con la terra
00:46:17che aveva
00:46:19caratterizzato
00:46:20in Italia
00:46:21singole
00:46:23individualità
00:46:24e intere comunità
00:46:25le une
00:46:27diverse
00:46:29dalle altre.
00:46:31Questa sensibilità
00:46:33e questa drastica
00:46:34opinione
00:46:36su un peggioramento
00:46:37persino
00:46:38antropologico
00:46:39del nostro paese
00:46:40rendeva ancora
00:46:41una volta
00:46:42il suo rapporto
00:46:43con il PC
00:46:44non facile,
00:46:48in alcuni casi
00:46:49aspro
00:46:50e non priori
00:46:51fraintendimenti.
00:46:54Ricordo
00:46:55che noi
00:46:56giovani
00:46:56per continuare
00:46:58il dialogo
00:46:58con il poeta
00:46:59allora
00:47:01nel PC
00:47:02c'era ancora
00:47:03una pesante
00:47:05disciplina
00:47:06dovemmo chiedere
00:47:06a Napolitano
00:47:07responsabile
00:47:08della cultura
00:47:09il via libera
00:47:10che ci diede
00:47:12e ricordo
00:47:14anche che
00:47:14il dirigente
00:47:15politico
00:47:16più aperto
00:47:17curioso
00:47:18che ho amato
00:47:19di più
00:47:20Pietro Ingrà
00:47:22che pur
00:47:23riconosceva
00:47:24in pieno
00:47:24la statura
00:47:25non solo
00:47:26letteraria di Pasolini
00:47:27un giorno
00:47:27mi disse
00:47:28in quegli anni
00:47:29scuotendo la testa
00:47:31sì
00:47:31Goffredo Pasolini
00:47:32è un grande
00:47:33ma è troppo
00:47:34pessimista
00:47:35troppo pessimista
00:47:37tuttavia
00:47:40in questa occasione
00:47:43nelle parole
00:47:44poche parole
00:47:45che mi spettano
00:47:46vorrei seguire
00:47:46il filo
00:47:47di questo
00:47:48presunto
00:47:49pessimismo
00:47:50che cosa
00:47:53c'è
00:47:53dentro
00:47:55questo
00:47:56presunto
00:47:57pessimismo
00:47:58io vorrei
00:48:01mettere da parte
00:48:02francamente
00:48:03il carattere
00:48:03provocatorio
00:48:04irregolare
00:48:07qualcuno
00:48:07ha detto
00:48:07persino
00:48:08anarchico
00:48:12parola
00:48:13che a Pasolini
00:48:15non si addice
00:48:17insalò dirà
00:48:19che solo
00:48:20il potere
00:48:21assoluto
00:48:22arbitrario
00:48:23e capriccioso
00:48:24ha
00:48:25un'essenza
00:48:26anarchica
00:48:27a me pare
00:48:30che il
00:48:31maraschismo
00:48:32di Pasolini
00:48:33fosse invece
00:48:35vissuto
00:48:36fosse avvertito
00:48:37da lui
00:48:38come religione
00:48:39mito
00:48:41di una
00:48:41perduta
00:48:42armonia
00:48:43di una
00:48:45benigna
00:48:46forma
00:48:46ordinatrice
00:48:47che permette
00:48:49nella diversità
00:48:50l'autenticità
00:48:52e la sua
00:48:55infanzia
00:48:56a Casarza
00:48:57da dove
00:48:59Pasolini
00:49:00veniva
00:49:02e dove
00:49:02ha vissuto
00:49:03la sua
00:49:03i suoi primi
00:49:05anni
00:49:06insomma
00:49:06di
00:49:06di giovane
00:49:08intellettuale
00:49:10l'armonia
00:49:11e la magia
00:49:12di quella
00:49:12terra
00:49:13l'osmosi
00:49:15con la
00:49:15madre
00:49:16il dialetto
00:49:18con
00:49:18le sue
00:49:19eco
00:49:21lontane
00:49:22la passione
00:49:23per l'insegnamento
00:49:25e la grazia
00:49:26di quei ragazzi
00:49:27ancora
00:49:28incontaminati
00:49:30non diffidenti
00:49:31non violenti
00:49:32e aperti
00:49:33alla vita
00:49:34questo mondo
00:49:36Pasolini
00:49:37lo dovrà
00:49:38lasciare
00:49:39presto
00:49:40nel momento
00:49:41in cui
00:49:41per un
00:49:43cosiddetto
00:49:43atto
00:49:44immorale
00:49:45fu espulso
00:49:46dal partito
00:49:47comunista
00:49:47quel PC
00:49:49che lui
00:49:50aveva scelto
00:49:51e di cui
00:49:52era diventato
00:49:53persino
00:49:54segretario
00:49:55di sezione
00:49:55nonostante
00:49:56il fratello
00:49:57fosse stato
00:49:57ucciso
00:49:58dai partigiani
00:49:59titini
00:49:59essendo
00:50:02il fratello
00:50:02stesso
00:50:03un partigiano
00:50:04ma
00:50:04azionista
00:50:05il poeta
00:50:08dovette
00:50:09trasferirsi a Roma
00:50:10con la madre
00:50:10cambiando casa
00:50:11più volte
00:50:12i suoi rapporti
00:50:14più intensi
00:50:15e sinceri
00:50:16ricostruirà
00:50:16in quella cerchia
00:50:17di letterati
00:50:18intellettuali
00:50:19che poi
00:50:19lo accompagneranno
00:50:20fino alla sua morte
00:50:21da
00:50:23Dacia Maraini
00:50:23Laura Betti
00:50:24Alberto Moravia
00:50:25Dario Bellezza
00:50:26Enzo Siciliano
00:50:28Nieto Davoli
00:50:28Sergio Citti
00:50:29e tanti altri
00:50:30a Roma
00:50:33l'armonia
00:50:33perduta
00:50:34torno
00:50:36sul termine
00:50:37l'armonia
00:50:38perduta
00:50:39di Gasars
00:50:40la cercherà
00:50:41nel sottoproletariato
00:50:42della città
00:50:44di Roma
00:50:44che scandagliò
00:50:47in tutte
00:50:48le sue
00:50:48parti
00:50:49come un gatto
00:50:50notturno
00:50:52è lì
00:50:54che ritrovò
00:50:55in forme diverse
00:50:56l'energia
00:50:57della vita
00:50:58con i suoi tratti
00:51:00anche volgari
00:51:00scurrili
00:51:01un po' maleditosi
00:51:02spontanei
00:51:04colpevoli
00:51:05come angeli caduti
00:51:06nella ricerca
00:51:07di un riscatto
00:51:08la sua produzione
00:51:11letteraria
00:51:12anche
00:51:12quella
00:51:13cinematografica
00:51:15da una vita
00:51:16violenta
00:51:17da cattone
00:51:18fecero subito
00:51:19discutere
00:51:20subito
00:51:22non erano
00:51:23in linea
00:51:24con una visione
00:51:25prospettica
00:51:26della cultura
00:51:29della sinistra
00:51:30vale a dire
00:51:31una visione
00:51:33finalizzata
00:51:34attraverso i contenuti
00:51:35dell'opera
00:51:36a confermare
00:51:37l'avvento
00:51:38del sol
00:51:39dell'avvenire
00:51:40erano
00:51:42in presa
00:51:43diretta
00:51:43con la vita
00:51:44di quella
00:51:44dolente
00:51:46marginale
00:51:47vita
00:51:47che allora
00:51:50era caratteristica
00:51:52in una parte
00:51:53grande
00:51:54della società
00:51:55ricordo
00:51:58forse lo ricorderà
00:51:59anche
00:51:59Maramao
00:52:00che
00:52:00Asorroso
00:52:01avvertì
00:52:02in questo
00:52:03un grande limite
00:52:05di Pasolini
00:52:06quello di confondere
00:52:09l'arte
00:52:09e la vita
00:52:11ma per Pasolini
00:52:13l'arte e la vita
00:52:13erano
00:52:14un tutt'uno
00:52:15un'amalgama
00:52:18inestricabile
00:52:19perché la sua
00:52:20poesia
00:52:21scaturiva
00:52:23proprio
00:52:23dall'attrito
00:52:24del dolore
00:52:25della sua
00:52:27stessa esistenza
00:52:28fu criticato
00:52:30dalla sinistra
00:52:31anche perché
00:52:33dava una
00:52:33rappresentazione
00:52:35troppo
00:52:36contraddittoria
00:52:37del popolo
00:52:37quanto sia
00:52:42grande
00:52:43oggi
00:52:43lo stesso
00:52:44problema
00:52:45su ragazzi
00:52:47di vita
00:52:47uscito
00:52:48nel maggio
00:52:48del 1955
00:52:50un grande film
00:52:51Giovanni Berlinguer
00:52:55ebbe a dire
00:52:56sull'unità
00:52:57tutto
00:52:59trasuta
00:53:00disprezzo
00:53:01e disamore
00:53:02per gli uomini
00:53:03conoscenza
00:53:06superficiale
00:53:07deformata
00:53:08della realtà
00:53:08morboso
00:53:09compiacimento
00:53:10degli aspetti
00:53:11più torbidi
00:53:12di una realtà
00:53:13complessa
00:53:14e multiforme
00:53:15ad una cronaca
00:53:17falsificata
00:53:18è giusto
00:53:19porre
00:53:20la giusta
00:53:20cronaca
00:53:21dei giovani
00:53:22popolari
00:53:23in Roma
00:53:24il senatore
00:53:26Montagnana
00:53:26attaccò
00:53:27con lo stesso
00:53:28tono
00:53:28Pasolini
00:53:29si ha la sensazione
00:53:30che Pasolini
00:53:31non ami
00:53:32la povera gente
00:53:33disprezzi
00:53:36in genere
00:53:37gli abitanti
00:53:38delle borgate
00:53:38romane
00:53:39e ancora
00:53:40di più
00:53:41disprezzi
00:53:42il nostro
00:53:42partito
00:53:43una parte
00:53:45considerevole
00:53:46dei comunisti
00:53:47italiani
00:53:47questa è la
00:53:48verità
00:53:48non intendevano
00:53:50riconoscere
00:53:51quanto nel
00:53:52partito
00:53:52comunista
00:53:53ci fosse
00:53:54dispurio
00:53:55già allora
00:53:56contaminato
00:53:57e contigua
00:53:58la piccola
00:53:59criminalità
00:54:00non vedeva
00:54:02cioè
00:54:02il
00:54:04sottoproletariato
00:54:05romano
00:54:05come rimproverò
00:54:07loro
00:54:08Donofrio
00:54:09e Antonello
00:54:11Trombadori
00:54:12altri due
00:54:13comunisti
00:54:13tra l'altro
00:54:17Trombadori
00:54:18fu per anni
00:54:19il solo
00:54:20raccordo
00:54:21con Pasolini
00:54:22e con tanti
00:54:23altri
00:54:23intellettuali
00:54:25ma ben presto
00:54:27già a metà
00:54:28negli anni
00:54:28sessanta
00:54:29questo
00:54:30ricostruiamo
00:54:32questo
00:54:33percorso
00:54:33anche
00:54:35quel
00:54:36sottoproletariato
00:54:37per Pasolini
00:54:38era stato
00:54:38gran parte
00:54:39trasformato
00:54:40e omologato
00:54:41dallo sviluppo
00:54:42neocapitalista
00:54:43ogni
00:54:44grazia
00:54:45si era
00:54:45spenta
00:54:46ogni
00:54:47volto
00:54:47si stava
00:54:48trasformando
00:54:48in una
00:54:49maschera
00:54:49uguale
00:54:50a tutte
00:54:51le altre
00:54:51l'armonia
00:54:53perduta
00:54:54a quel
00:54:54punto
00:54:55il poeta
00:54:56la inseguì
00:54:56in culture
00:54:57in mondi
00:54:58meno
00:54:59contaminati
00:55:00De Cameron
00:55:01Canterbury
00:55:02il fiore
00:55:02delle
00:55:03mille
00:55:03e una
00:55:03notte
00:55:04la
00:55:05trilogia
00:55:05della vita
00:55:06sono
00:55:07una
00:55:07scommessa
00:55:08e allo
00:55:08stratempo
00:55:09un
00:55:09rifugio
00:55:10per ritrovare
00:55:11le atmosfere
00:55:12perdute
00:55:13la semplice
00:55:15gioia
00:55:16di vivere
00:55:16la sessualità
00:55:17spontanea
00:55:18la rozzezza
00:55:19dei comportamenti
00:55:20ma anche
00:55:20la delicatezza
00:55:21dei sentimenti
00:55:23la
00:55:24trilogia
00:55:24della vita
00:55:25testimonò
00:55:25l'idea
00:55:26che un'esistenza
00:55:27più autentica
00:55:28sincera
00:55:28e creativa
00:55:29era ancora
00:55:30possibile
00:55:30immaginare
00:55:31e vivere
00:55:32ma in Pasolini
00:55:35anche quest'ultima
00:55:35speranza
00:55:36in qualche anno
00:55:37svanì
00:55:37questi film
00:55:40furono da lui
00:55:41abbiurati
00:55:42perché si stava
00:55:43affermando
00:55:44nel suo
00:55:44animo
00:55:46e questo è
00:55:46proprio il periodo
00:55:48di maggiore
00:55:49e intenso
00:55:50dialogo
00:55:50da parte nostra
00:55:51con lui
00:55:52perché si stava
00:55:54affermando
00:55:55nel suo
00:55:55animo
00:55:56il convincimento
00:55:57che ormai
00:55:58l'insieme
00:55:59della società
00:56:00aveva raggiunto
00:56:00il massimo
00:56:01del degrado
00:56:02l'inferno
00:56:03di Salò
00:56:04sull'ultimo film
00:56:06che chiude
00:56:07un cerchio
00:56:08che sancisce
00:56:10l'azzeramento
00:56:11di ogni valore
00:56:12di ogni sacralità
00:56:14e di ogni speranza
00:56:16la merce
00:56:18domina
00:56:18su tutto
00:56:19in Salò
00:56:20i corpi
00:56:22diventano
00:56:23merce
00:56:23e si nutrono
00:56:25dei loro
00:56:25stessi
00:56:26escrementi
00:56:28Pasolini
00:56:29mi annunciò
00:56:30Salò
00:56:31nel luglio
00:56:33del 75
00:56:34quando ci salutammo
00:56:36per le vacanze
00:56:37mi disse
00:56:38no
00:56:39goffredo
00:56:39non vado
00:56:41in vacanze
00:56:41girerò
00:56:43al nord
00:56:44vicino a Manto
00:56:45un nuovo film
00:56:46è un film
00:56:47orribile
00:56:48non vi piacerà
00:56:50temeva
00:56:51di deluderci
00:56:52ma poi
00:56:54aggiunse
00:56:54c'è solo
00:56:55una scena
00:56:56che apre
00:56:57uno spazio
00:56:58di luce
00:56:59una scena
00:57:00dedicata
00:57:01a voi
00:57:02ma non te la dico
00:57:03la dovete
00:57:04indovinare
00:57:05dopo l'incontro
00:57:08di luglio
00:57:09non rivedi più
00:57:09il mio caro amico
00:57:10se non
00:57:12da lontano
00:57:14in una manifestazione
00:57:15al pincio
00:57:16con i miei amici
00:57:18però
00:57:18potremmo
00:57:19individuare facilmente
00:57:20le immagini
00:57:21dedicate a noi
00:57:22sono quelle
00:57:24dove un ragazzo
00:57:25con la faccia
00:57:26contadina
00:57:27pulita
00:57:28con il corpo
00:57:28ben fatto
00:57:29ma segnato
00:57:30dal lavoro
00:57:31mentre fa l'amore
00:57:33con una ragazza
00:57:33di colore
00:57:34viene sorpreso
00:57:35dagli aguzzini
00:57:36armati
00:57:37di Mitra
00:57:38un film terribile
00:57:41ogni vittima
00:57:42aveva fatto
00:57:43la delazione
00:57:44rispetto ai peccati
00:57:45di un'altra vittima
00:57:47illudendosi
00:57:48di potersi salvare
00:57:50quel ragazzo
00:57:51no
00:57:52si erge
00:57:53completamente
00:57:54nudo
00:57:54innanzi agli oppressori
00:57:56e alza il pugno
00:57:57chiuso
00:57:59muore con la dignità
00:58:01di chi è rimasto
00:58:02se stesso
00:58:03il grande poeta
00:58:05fu dichiarato
00:58:06un nostalgico
00:58:07anche un conservatore
00:58:10e fu apprezzato
00:58:14trasversalmente
00:58:17dall'arco
00:58:18politico
00:58:20del nostro paese
00:58:21ma la sua
00:58:23non era
00:58:23una nostalgia
00:58:24passiva
00:58:26di chi
00:58:27rimpiange
00:58:28i tempi
00:58:29passati
00:58:29era una
00:58:31nostalgia
00:58:32attiva
00:58:33di combattimento
00:58:35la conservazione
00:58:38dei tempi
00:58:39passati
00:58:39serviva a lui
00:58:41per scartare
00:58:42il presente
00:58:43che non gli piaceva
00:58:45e per frenare
00:58:47uno sviluppo
00:58:47distruttivo
00:58:48sognando
00:58:50e lottando
00:58:51allo stesso tempo
00:58:52per un mondo
00:58:53diverso
00:58:54un mondo
00:58:56nel quale
00:58:57come ebbe a dire
00:58:58nel suo ultimo
00:58:58discorso
00:58:59per il congresso
00:59:00dei radicali
00:59:01che toccò
00:59:04dopo la sua morte
00:59:05leggere a Gianni Borgia
00:59:06Vincenzo Cerami
00:59:08al sottoscritto
00:59:09a Firenze
00:59:10lui esortò
00:59:12dicendo
00:59:14lottate
00:59:15per i vostri diritti
00:59:17lottate
00:59:19per i vostri diritti
00:59:20ma fatelo con grazie
00:59:22nella lotta
00:59:25non assumete
00:59:26il linguaggio
00:59:27la violenza
00:59:28l'intolleranza
00:59:29di voi stessi
00:59:30avversari
00:59:31conservare dunque
00:59:34ciò che è inattuale
00:59:36quello che è
00:59:37d'intralcio
00:59:38per la corsa
00:59:39del neocapitalismo
00:59:41ed è indispensabile
00:59:43invece
00:59:43per influenzare
00:59:44nel futuro
00:59:45una società diversa
00:59:47da quella di oggi
00:59:48che sta spendendo
00:59:50ogni valore
00:59:51umano
00:59:51e ogni percezione
00:59:53del sacro
00:59:54ma per concludere
00:59:57queste breve annotazioni
00:59:58mi servo
01:00:00del grido
01:00:01di dolore
01:00:02che Alberto Moravi
01:00:04al funerale
01:00:05di Pasolini
01:00:06pronunciò
01:00:09in una piazza
01:00:11gremita
01:00:12perché questo
01:00:15grido
01:00:15di dolore
01:00:16racchiude
01:00:17il senso
01:00:18dell'essenza
01:00:19di Pasolini
01:00:20disse
01:00:23e invocò
01:00:24Morani
01:00:25è morto
01:00:27un poeta
01:00:28ed i poeti
01:00:30in un intero
01:00:31secolo
01:00:32ne nascono
01:00:33solo
01:00:34due
01:00:35o tre
01:00:36grazie
01:00:37grazie
01:00:37allora
01:00:46ringrazio
01:00:49Bettini
01:00:49sì
01:00:50un pessimista
01:00:51ma come lui stesso
01:00:52poi ci ha detto
01:00:54Pasolini
01:00:55era un pessimista
01:00:56che amava la vita
01:00:57questo
01:00:58voglio ricordarvelo
01:01:00non era
01:01:00non so
01:01:01non era un tristo
01:01:03menagramo
01:01:04come Emil Cioran
01:01:05a me sembra
01:01:06un menagramo
01:01:07un autore
01:01:08che va molto
01:01:08di moda
01:01:09con i suoi
01:01:10smaltati
01:01:11aforismi
01:01:12iper pessimistici
01:01:14vabbè
01:01:14allora
01:01:15spero che vi
01:01:17abbiamo appassionato
01:01:18all'opera
01:01:20e alla figura
01:01:20di Pasolini
01:01:21vi ricordo
01:01:22solo una cosa
01:01:22che probabilmente
01:01:24il personaggio
01:01:24più vitale
01:01:25e memorabile
01:01:26che ha creato
01:01:27Pasolini
01:01:27è lui stesso
01:01:28assolutamente
01:01:30magnetico
01:01:31non c'è scrittore
01:01:32italiano
01:01:32che è entrato
01:01:33come lui
01:01:34nel cuore
01:01:35dell'immaginario
01:01:36è presente
01:01:37nei murales
01:01:38Roma è piena
01:01:39di murales
01:01:39è presente
01:01:40in almeno
01:01:41una ventina
01:01:41di graphic novel
01:01:43è presente
01:01:44in molteplici
01:01:44canzoni
01:01:45c'è una canzone
01:01:46di caparezza
01:01:47meravigliosa
01:01:48su Pasolini
01:01:49che per me
01:01:50vale un saggio
01:01:51critico
01:01:51quindi diciamo
01:01:52questo bisogna
01:01:53tenerne conto
01:01:55però ecco
01:01:56anche
01:01:56assumendo
01:01:58questa sua capacità
01:01:59di sconfinare
01:02:00di uscire
01:02:01dai recinti
01:02:01della letteratura
01:02:03vi invito
01:02:05comunque
01:02:05a leggere
01:02:07i suoi libri
01:02:07e a vedere
01:02:09i suoi film
01:02:10grazie
01:02:11non ho colpevolmente
01:02:21ringraziato
01:02:22Lorenzo Fontana
01:02:23l'ha fatto
01:02:24l'ha fatto lui
01:02:25grazie
01:02:28grazie
01:02:29è stato un gran piacere
01:02:30anche il mio
01:02:32della sua presenza
01:02:33insomma
01:02:39edu ha fatto
01:02:40una relazione
01:02:42splendida
01:02:43grazie
01:02:45grazie
01:02:45grazie
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