ROMA (ITALPRESS) - Il tema delle liste d'attesa è stato uno dei temi principali tra quelli affrontati nel corso degli Stati Generali della Salute del Lazio, sul quale si è espresso il direttore Urbani: "Le proposte che sono arrivate sono più utili a regolare la domanda, perché per quanto riguarda l'offerta il decreto liste d'attesa, adottato dal governo, ci fornisce tutti gli strumenti per affrontare la questione in maniera standardizzata su tutto il territorio nazionale e con soluzioni innovative". Il direttore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria del Lazio, ha in tal senso spiegato: "Il problema è che nel momento in cui si aumenta l'offerta si riadegua la domanda. Abbiamo, oggi, una iper prescrizione di prestazioni diagnostiche e di visite mediche. Sono arrivate indicazioni forti per definire linee guida sulla appropriatezza prescrittiva". Urbani, nel parlare degli spunti provenienti dai tavoli, ha fatto riferimento anche alla questione delle risorse umane sul quale è emersa: "La necessità di adeguare agli standard europei le retribuzioni del nostro personale e differenziarle, perché oggi ci sono specializzazioni meno attrattive di altre che non consentono all'operatore di sviluppare un'attività ulteriore rispetto a quella con il servizio sanitario regionale".
00:00Le proposte che sono arrivate in realtà sono più utili a regolare la domanda perché per quanto riguarda l'offerta il decreto liste d'attesa adottato dal governo ci fornisce tutti quanti gli strumenti per poter affrontare la questione delle liste d'attesa in maniera omogenea, standardizzata su tutto il territorio nazionale e con soluzioni anche innovative.
00:27Il problema è che nel momento in cui aumenti l'offerta si riadegua la domanda, quindi è importante lavorare sulla proprietà prescrittiva, oggi noi abbiamo un'iperprescrizione di prestazioni diagnostiche e di visite mediche, quindi sono arrivate delle indicazioni forti per definire linee guida sulla proprietà prescrittiva.
00:48Un altro elemento importante che è arrivato dal tavolo sulle risorse umane è quello della necessità di adeguare le retribuzioni del nostro personale sanitario agli standard europei e differenziare le retribuzioni perché oggi ci sono specializzazioni che sono meno attrattive di altre
01:08e che probabilmente non consentono all'operatore di sviluppare un'attività ulteriore rispetto a quella con il servizio sanitario regionale.
01:17Un medico di pronto soccorso non può fare attività privata perché nessuno di noi lo chiamerebbe, quindi è corretto e giusto, cosa che invece può fare un dermatologo, un chirurgo plastico, quindi è corretto e giusto valorizzare la sua competenza all'interno della retribuzione a carico del servizio sanitario regionale.
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