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  • 1 giorno fa
La vittoria di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino, i nuovi limiti che raggiunge ogni volta, la capacità di alzare il proprio livello quando il punto è decisivo sono i temi da cui parte l'analisi di Paolo Condò sulla stagione del tennis, nella ultima puntata della sua videorubrica "Un centimetro alla volta". Jannik e Carlos, una storia senza numeri e che durerà per tanto tempo. «Il presupposto di tanta grandezza è un lavoro certosino sul proprio corpo e sulla propria mente, che ha un nome 'programmazione' che tiene conto di tutte le esigenze di un professionista, vacanze comprese. Questo spiega la rinuncia alla Coppa Davis. E a chi solleva la bandiera del patriottismo rispondo che come italiano mi sono sentito realizzato nel vederlo vincere Wimbledon, che era il titolo più importante che ancora mancava al nostro sport. Siamo all'ultima settimana, dunque quella consacrata alla Coppa Davis. I componenti della squadra che a Bologna affronterà l'Austria, primo step di un cammino che ha la Spagna sullo sfondo della finale di domenica, sono reduci da una stagione ottima come Cobolli 58 partite per salire al numero 22 del mondo. Intensa come Sonego, 54 volte in campo, coraggiosa come Berrettini. Il meglio vale certamente di più. Sono le figure ideali per una competizione come la Coppa Davis, il cui valore romantico sovrasta ormai quello effettivo».

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Trascrizione
00:00La penultima settimana della stagione del tennis si è conclusa col trionfo di Yannick Sinner alle
00:11ATP Finals di Torino, in una finale semplicemente stupenda vinta su un grande Carlos Alcarazzi.
00:18Sono perfettamente d'accordo con chi ritiene un po' stucchevole la narrazione che circonda ormai
00:23il ragazzo di Sesto Pusteria, ma la colpa nostra che lo raccontiamo è minima rispetto alla sua.
00:29Che partita dopo partita raggiunge nuovi limiti, dando la sensazione che domani saranno già vecchi.
00:35Sinceramente non avevo mai visto una simile capacità di giocare al meglio sotto pressione,
00:42di alzare il proprio livello quando il punto è decisivo. Lascio ai colleghi che seguono
00:47abitualmente il tennis l'analisi dei suoi colpi, ci mancherebbe. Ma da esperto di competizione dico
00:53che trovare la propria comfort zone nella tenebra del colpo tutto o niente, provare sia il formidabile
01:01record nei tie break, è un plus rarissimo, forse unico. Sinner e Alcazzi sono entrambi
01:08i numeri 1. A seconda dell'altalena di punti ATP uno deve accollarsi la giunta del bis, ora
01:14Tokajanik nei mesi scorsi fu la volta di Carlos. Ma questa è una storia senza numeri due e come
01:20dicono tutti durerà a lungo. Il presupposto di tanta grandezza è un lavoro certosino sul
01:27proprio corpo e sulla propria mente che ha un nome programmazione e tiene conto di tutte le
01:34esigenze di un professionista, vacanze comprese. Questo spiega la rinuncia di Sinner alla Coppa
01:40Davis che per noi inizia domani e a chi solleva la bandiera del patriottismo rispondo che come
01:46italiano mi sono sentito realizzato nel vederlo vincere Wimbledon, che era il titolo più importante
01:53che ancora mancava al nostro sport, tutto. Il forfetto di Lorenzo Musetti ha radici simili
01:59e ugualmente comprensibili. La stanchezza, dopo una stagione in cui i tennisti migliori,
02:05quelli che avanzano nei tornei, giocano tantissime partite. Musetti quest'anno ne ha disputate 67,
02:14sì nel 63 e sappiamo che da febbraio a maggio è stato fermo, altrimenti saremmo in zona del
02:19Karaz che ne ha giocate 79. Siamo all'ultima settimana dunque, quella consacrata alla Coppa
02:24Davis. I componenti della squadra che domani a Bologna affronterà l'Austria,
02:29primo step di un cammino che ha la Spagna sullo sfondo della finale di domenica, sono
02:35riduci da una stagione ottima come Cobolli, 58 partite per salire al numero 22 del mondo,
02:42intensa come Sonego, 54 volte in campo, anche se le sconfitte sono state più delle vittorie,
02:49coraggiosa come Berrettini che appena ritrova un degno periodo di salute e fisica a risale
02:55della classifica, con 36 partite all'attivo, oggi è numero 56 e al meglio vale certamente
03:01di più. Sono le figure ideali per una competizione come la Coppa Davis, il cui valore romantico
03:08sovrasta ormai quello effettivo. Gente che ha delle soddisfazioni da togliersi, partitari,
03:15capaci di trovare soluzioni nella bagarre, perché questo a un certo punto della Davis,
03:20una corrida emotiva da attraversare con la testa fredda e il cuore caldo,
03:25l'ultima stile di energia da spendere, a patto di avercelà.
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