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  • 1 giorno fa
Nuove preoccupazioni dai dati sugli incidenti stradali in Emilia-Romagna. I numeri provvisori, elaborati dall'ufficio Statistiche della Regione, dicono che da gennaio a giugno 2025 si registra «una lieve inversione di tendenza» riguardo agli esiti degli incidenti. Infatti, a fronte di un numero di sinistri in calo di 16 casi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 8.125 a 8.019, aumenta, con cinque vittime in più, il numero dei decessi (che passa da 128 a 133) e quello dei feriti, che aumenta da 10.463 a 10.579 (+116).È quanto emerge oggi alla prima edizione degli Stati generali della sicurezza stradale dell'Emilia-Romagna, promossi dall'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione, con la sottoscrizione di un nuovo protocollo di collaborazione tra Regione, Anci Emilia-Romagna e Upi Emilia-Romagna, con in prima fila il presidente della Regione Michele de Pascale. Nel corso della sessione si sono alternati gli interventi di esperti del settore, dirigenti regionali, rappresentanti delle associazioni e professionisti del mondo della sanità e dell'istruzione. Mentre Valentina Palli, vicepresidente dell'Upi regionale e presidente della Provincia di Ravenna, tra l'altro segnala come priorità «la necessità di guidare con la necessità e una buona illuminazione stradale, obiettivi della Regione sposati dall'associazione dei Comuni Anci e dall'Unione delle Province Upi», il presidente dell'Osservatorio regionale per l'educazione alla sicurezza stradale, Marco Pollastri, rimarca che nel primo semestre 2025 c'è in realtà «una controtendenza, con un aumento di vittime e di feriti sulle strade.  Non si parla di numeri molto alti ma è un trend che non ci fa stare sereni. La giornata di oggi rafforza il nostro impegno, perché evidentemente non stiamo facendo abbastanza. Dobbiamo potenziare tutti insieme energie e attenzioni».Aumentare le città 30 o i velox? «Non c'è- continua Pollastri- un'unica soluzione, in questa, ma serve un mix di strumenti. Conosciamo le cause, che sono sempre le stesse: la velocità e la distrazione. Viviamo in una condizione dove l'errore umano è normale, come lo stress, ma dobbiamo riuscire a ridurne gli effetti. Per questo partiranno campagne di comunicazione nelle prossime settimane, che terranno conto anche degli spostamenti casa-lavoro, dove si concentrano molti incidenti». L'assessora regionale alla Mobilità, Irene Priolo, pur assicurando di voler mettere a disposizione «tutti gli strumenti possibili» contro gli incidenti, ricorda però che in tutto questo «il piano nazionale sulla sicurezza stradale non è più finanziato. È un problema, perché per noi è fondamentale intervenire sulle infrastrutture ma anche sulla comunicazione, che è quello che stiamo provando a fare».Sempre confrontando il primo semestre 2024 con lo stesso periodo del 2025, in provincia di Bologna gli incidenti passano da 1.925 a 1991, i decessi da 25 a 26 e i feriti da 2.483 a 2.658; nel ferrarese calano tutti gli indicatori con gli incidenti che passano 574 a 537, i decessi da 15 a 11 e i feriti da 736 a 712; nella provincia di Forlì-Cesena gli incidenti passano da 719 a 742, i decessi da 14 a 10 e i feriti da 904 a 941. Ancora, nel modenese gli incidenti da 1,324 a 1.331, i decessi da 17 a 25 e i feriti da 1756 a 1715; in provincia di Parma gli incidenti passano da 848 a 834, i decessi da nove a 10 e i feriti da 848 a 834; nel piacentino gli incidenti passano da 694 a 668; i decessi da 16 a 18, i feriti 694 a 668. Inoltre, in provincia di Ravenna gli incidenti passano da 813 a 794, i decessi sono 16 invariati e i feriti da 1.044 a 1.069; in provincia di Reggio Emilia gli incidenti passano da 875 a 864, i decessi da otto a 12 e i feriti da 1.150 a 1.130; in gli incidenti passano da 699 a 702, i decessi da otto a cinque e i feriti da 848 a 852. Nel primo semestre il maggior numero di incidenti è avvenuto sulle strade urbane, dove sono stati 5.727, facendo registrare 50 morti e 7.133 feriti, mentre sulle strade extraurbane gli incidenti sono stati 2.382, con 83 decessi e 3.446 feriti. I decessi di persone a bordo di auto passano da 48 a 54, da 31 a 28 quelli a bordo di motocicli, da 12 a 20 i ciclisti e da 20 a 16 i pedoni.

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00:00C'è un aumento di vittime e di feriti sulle strade, chiaramente dal punto di vista numerico non parliamo di numeri molto alti,
00:10però è un trend che chiaramente non ci fa stare sereni e contenti ed è ancora più motivante rispetto a una giornata come quella di oggi
00:18che vuole essere proprio un inizio di impegno ulteriore e di rafforzamento perché evidentemente quello che stiamo facendo non è sufficiente.
00:26Il tema di guidare assolutamente con lucidità è il fatto di terminazione stradale, quindi ci sono tanti impegni reciproci che la regione mette in campo,
00:35che sono ovviamente sposati da ANCI, quindi è comune della nostra regione ma anche da UPI.
00:40In generale noi analizzeremo e proveremo a mettere a disposizione più strumenti possibili, sapendo che a livello nazionale purtroppo il piano nazionale
00:47sulla sicurezza stradale non è più finanziato e questo è un problema perché per noi è fondamentale intervenire sulle infrastrutture
00:54ma è intervenire anche dal punto di vista comunicativo che è quello che stiamo provando a fare.
00:58Oggi ne parleremo, città 30 ovvero Tone 30 sono uno strumento, in Europa hanno funzionato e stanno funzionando.
01:05Credo che in questo momento Bologna sia una città sottoposta a tensioni che derivano non soltanto da questa scelta ma dalla canteristica molto importante
01:13e quindi ne dovremo riparlare più avanti. Secondo voi le statistiche non si basano soltanto su sei mesi,
01:19noi guardiamo statistiche che vanno lontano, insomma da questo punto di vista anche gli incidenti,
01:25l'Europa si chiede di guardare ai dati dal 2019 in poi, per cui le statistiche di sei mesi non sono sufficienti per dimostrare una tendenza.
01:34Noi le dovremo guardare quando non ci saranno più i cantieri, quindi quando ci sarà l'opportunità,
01:38dal punto di vista anche dell'amministrazione, della polizia locale, delle perpeture, delle forze dell'ordine
01:43di fare un'azione un po' più puntuale e precisa.
01:46Però oggi non starei a guardare questo ma come non soltanto città 30 ma anche altri aspetti sulla sicurezza,
01:52quindi la velocità in quanto tale, la possibilità di fare donne anche scolastiche.
01:57Purtroppo il dato non è un dato positivo, nel senso che sì, c'è un trend generale soprattutto per quello che riguarda
02:05gli incidenti mortali e gli incidenti gravi.
02:08che vede un calo ma non è un calo come quello che vorremmo, nel senso che non stiamo complessivamente come Paese,
02:13non stiamo rispettando quelle che erano le previsioni generalizzate dell'Unione Europea
02:18e quindi dobbiamo aumentare gli investimenti e le risorse in questo senso.
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