È stato presentato in anteprima alla stampa il cantiere dei restauri della Sacrestia Capitolare del Duomo di Milano, intervento che si concluderà nel 2026 e che rientra nel più ampio progetto di conservazione e valorizzazione delle sacrestie della Cattedrale. Si tratta di un’opera straordinaria che sta restituendo luce e colore alla parte più antica e più ricca di episodi decorativi del complesso. Dopo il restauro della Sacrestia Aquilonare, terminato nel 2021, la Veneranda Fabbrica del Duomo ha concentrato le proprie energie sull’ambiente gemello, che riveste un ruolo centrale nella vita liturgica poiché destinato in modo specifico all’Arcivescovo e al Capitolo Metropolitano. «Non ci convinceva molto guardandola, sembrava fosse un po’ messa da parte, una piccola cosa e invece era semplicemente imbrattata perché i fumi e il fuoco che si usava e tutti i vari incensi l’avevano annerita e allora nell’Ottocento invece di fare i restauri avevano semplicemente messo una qualche mano di marrone in modo da nascondere il tutto e di non far vedere le brutture che c’erano», ha spiegato monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo e direttore dell’area cultura e conservazione della Veneranda Fabbrica. «Ma in realtà erano bellissime e poi lavorando sul marmo e arrivando alle opere originarie, come il portale d’ingresso, uno rimane stupefatto e dice, guarda che roba che c’era», ha aggiunto. I lavori, ha precisato il monsignore, sono stati finanziati anche grazie alla generosità dei cittadini. «Abbiamo molti contributi che provengono innanzitutto dai milanesi e poi anche dalle istituzioni, di un decimo circa della spesa totale. Siamo quindi debitori innanzitutto ai milanesi che si ricordano ancora del loro Duomo, perché il Duomo è Domus Omnium Milanensium, la casa di tutti i milanesi, ma poi si ricordano anche di sostenere questi lavori». Soddisfazione anche da parte di Anna Lucchini, una delle restauratrici impegnate nel progetto. «Quando hai un’opera d’arte molto bella la soddisfazione è maggiore perché viene fuori tutto lo splendore anche dell’artista e non ci aspettavamo neanche noi di arrivare a questo livello di piacevolezza. Penso che il restauro sia un momento significativo, un po’ dimenticato ultimamente. Salvaguardare la nostra storia, soprattutto la nostra cultura, è molto importante», ha concluso.
00:00Oggi presentiamo in anteprima in un certo modo, perché non apriamo ancora alla visita di tutti, ma solo a gruppi di visite per ancora due mesi circa, la sacristia capitolare, che è una delle due sacristie, si trova sul lato meridionale del Duomo, non ci convinceva molto guardandola, sembrava fosse un po' nonostante tutto messa da parte, cioè piccola cosa.
00:29E invece era semplicemente imbrattata perché i fumi, perché il fuoco che si usava e tutti i vari incensi l'avevano un po' annerita.
00:41E allora nell'Ottocento, invece che stare a fare i restauri che abbiamo fatto, avevano semplicemente messo qualche mano di nero, di marrone, in modo da nascondere il tutto e di non far vedere le brutture che c'erano.
00:58Ma in realtà erano bellissime, ecco. E poi però, lavorando sul marmo e arrivando alle opere originarie, come il portale di ingresso, uno rimane stupefatto.
01:14Mi dice, guarda che roba che c'era.
01:16Avete avuto degli sponsor per questi lavori?
01:19Sponsor diretti no, non è la tradizione del Duomo. Abbiamo molti contributi che provengono innanzitutto dai milanesi e poi anche dalle istituzioni di un decimo circa della spesa totale.
01:37Siamo quindi debitori innanzitutto ai milanesi che si ricordano ancora del loro Duomo, perché il Duomo è Domus Omnium Milanensium, la casa di tutti i milanesi.
01:53Ma poi si ricordano anche di sostenere questi lavori.
01:58Sì, è stata una bella soddisfazione. Certo, come diceva anche il monsignore, anche il direttore, l'ingegnere, quando hai un'opera d'arte molto bella, la soddisfazione è maggiore, perché viene fuori tutto lo splendore anche dell'artista.
02:14Qui abbiamo un artista abbastanza bravo, ma insomma un artista ottocentesco, non è Leonardo, però una grande soddisfazione perché non ce l'aspettavamo neanche noi di arrivare a questo livello di piacevolezza.
02:30Penso che il restauro sia un momento molto importante, un po' dimenticato ultimamente, non in Duomo a Milano, ma salvaguardare la nostra storia soprattutto, la nostra storia, la nostra cultura.
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