Un medico di Trento è agli arresti domiciliari per aver eseguito oltre quaranta circoncisioni abusive su bambini, anche provenienti da fuori regione, in un appartamento privo di autorizzazioni e condizioni igieniche adeguate. Nell’ambulatorio, definito dai carabinieri del Nas «una stanza dell’orrore», sono stati trovati un lettino con cinghie, bisturi, fiale di benzodiazepine e anestetici usati in modo improprio per sedare i piccoli pazienti. Uno di loro è stato ricoverato per grave intossicazione. Il medico, aiutato dai figli privi di qualifiche, è accusato di esercizio abusivo della professione e lesioni. L’indagine dei Nas di Trento, durata tre mesi, ha portato al sequestro dell’ambulatorio e alla denuncia del figlio maggiore.
00:30I carabinieri dei NAS sono in prima linea per la tutela della salute pubblica e in particolare per quella dei minori.
00:43Le indagini durate circa tre mesi hanno accertato che almeno 40 bambini sono stati operati in condizioni igienico-sanitarie e con procedure inadeguate.
00:52Addirittura uno di loro è stato ricoverato al pronto soccorso per un'intossicazione dal benzodiazepine utilizzate per carmarlo.
01:00Il medico si faceva coadiuvare dai due figli che non avevano l'abilitazione al ruolo di infermiere.
01:10La procura distrettuale di Trento ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare e durante la perquisizione abbiamo ritrovato il lettino con le cinghie contenitrici, benzodiazepine, il bisturi elettrico, un bigliettino da visita riportante alla dicitura circoncisore e alcuni altri riscontri importanti.
01:32I genitori sono stati molto collaborativi, ci hanno ringraziato perché non sapevano del fatto che l'ambulatorio non fosse autorizzato e che fosse necessario tutta una serie di ruoli e figure per assistere all'operazione.
01:51A questo proposito ricordiamo l'importanza di accertarci sempre che il personale sia autorizzato e che gli ambulatori siano autorizzati e regolari.
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