Vai al lettorePassa al contenuto principale
https://www.pupia.tv -Roma - Il Presidente Meloni alla sessione di apertura della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze
Roma, 07/11/2025 - L'intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, alla sessione di apertura della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze.





La playlist di Giorgia Meloni: https://www.pupia.tv/playlist/Giorgia-Meloni

#pupia

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Ringraziamo Gadda Wally che ha sottolineato l'importante e proficua collaborazione con
00:08il governo italiano e adesso è il momento di avere con noi qui il presidente del Consiglio,
00:14Giorgia Meloni. Buongiorno a tutti e ovviamente per me è un onore essere qui oggi, è un onore
00:26partecipare all'apertura dei lavori di questa edizione della conferenza nazionale sulle
00:32dipendenze, la settima come veniva ricordato dopo l'ultima nel 2021 che fu in formato ridotto
00:40per la pandemia ma come ricordava il sottosegretario Mantovano ci tengo a sottolinearlo anche io questo
00:48appuntamento che la legge come sapete prevede a cadenza triennale non si celebrava in una
00:55composizione così ampia, così partecipata da ben 16 anni e voglio dire che sono fiera
01:01che torni in una composizione così ampia e partecipata con il governo che ho l'onore di
01:08presiedere. Ovviamente saluto tutte le autorità ma voglio soprattutto rivolgere ancora una volta
01:14un sentito ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'ho già fatto
01:20questa mattina quando il presidente è arrivato perché chiaramente la sua presenza testimonia
01:35più di quella di chiunque altro un impegno delle istituzioni che è corale, che è corale da parte
01:44di tutte le istituzioni di questa nazione chiaramente per liberare chi è caduto nel gioco
01:49della dipendenza e per costruire percorsi efficaci e concreti di prevenzione, di cura e di riabilitazione
01:56così come voglio dire che sono grata al Santo Padre Papa Leone XIV per le parole di speranza,
02:04di incoraggiamento che ci ha rivolto anche in questa occasione dopo la storica udienza concessa
02:11in Vaticano il 26 giugno scorso in occasione della giornata mondiale contro la droga e voglio
02:17ringraziare e salutare i protagonisti di questa conferenza, gli operatori del settore pubblico,
02:26del privato sociale, delle comunità terapeutiche, gli esponenti delle società scientifiche,
02:31gli operatori dei mezzi di comunicazione. Grazie davvero di essere qui, grazie soprattutto
02:37del contributo che con la vostra presenza garantite ai lavori di questi due giorni. Senza questa
02:44esperienza, senza la vostra competenza, noi non avremmo a disposizione la mappa della quale
02:53abbiamo bisogno per orientarci e agire in una materia che è da sempre particolarmente vasta,
03:00ma che negli ultimi anni ha subito trasformazioni, evoluzioni profonde che la rendono ancora più
03:07complessa, ancora più vasta. L'organizzazione stessa di questa conferenza, dei suoi contenuti,
03:13delle sessioni di lavoro che abbiamo costruito in maniera che rispecchiasse proprio questa
03:19vastità e questi cambiamenti lo dimostra. Non ha precedenti lo spazio di approfondimento
03:26e riflessione che abbiamo voluto dedicare alle dipendenze diverse da quelle che derivano
03:32dall'assunzione di sostanze stupefacenti e si tratta del resto di un'impostazione coerente
03:40con il cambio stesso di denominazione del Dipartimento competente della Presidenza del Consiglio,
03:47da Dipartimento per le politiche antidroga a Dipartimento per le politiche contro la droga
03:53e le altre dipendenze. Non una scelta nominalistica, ma la volontà di dare un'indicazione su una
04:02visione più ampia del fenomeno che ci troviamo ad affrontare. È un fatto che il cambiamento
04:10d'epoca nel quale siamo immersi ci pone davanti sfide e problemi che in molti casi erano inimmaginabili
04:18per le generazioni che ci hanno preceduto. Penso che lo possa facilmente testimoniare
04:24chi oggi ha figli piccoli o adolescenti e si relaziona di fatto con la prima generazione
04:31nata e cresciuta in un mondo completamente digitale e quindi con uno scenario che per chi non è nato
04:38e cresciuto nello stesso mondo è purtroppo spesso indecifrabile. Cioè da una parte offrirebbe
04:46e offre strumenti eccezionali per liberare le energie e i talenti, ma dall'altro porta con sé
04:54rischi che a volte sono difficili persino da immaginare e che in ogni caso sarebbe esiziale
05:01sottovalutare. È una realtà che ovviamente genera anche sofferenze profonde che si manifestano
05:08sempre di più, è stato citato nell'aumento delle tecnodipendenze, nella crescita dei disturbi
05:13alimentari e d'ansia, nella diffusione endemica delle sostanze tra i minori, nella moltiplicazione
05:19dei fenomeni di cyberbullismo, violenza tra pari, oltre che dentro e fuori le mura domestiche.
05:26Fenomeni che il Covid con il conseguente isolamento imposto hanno acuito e che si stanno sviluppando
05:36ad una velocità esponenziale. Le vecchie dipendenze si sovrappongono e si intrecciano alle nuove
05:43generando fragilità e problemi che spesso erano sconosciuti in passato. E quindi come sapete
05:50meglio di me è una realtà estremamente complessa che richiede risposte all'altezza, risposte
05:55concrete, risposte coraggiose, risposte lungimiranti. Per elaborare le quali però, voglio dirlo,
06:02c'è anche bisogno di umiltà. L'umiltà di ammettere che noi non abbiamo tutte le risposte
06:08in questo scenario potenzialmente drammatico che corre più veloce di noi, che corre più
06:14veloce della nostra immaginazione e conseguentemente l'umiltà di confrontarsi e di chiedere aiuto
06:21a chi può contribuire a trovare quelle risposte per chi è quotidianamente immerso in quella
06:25realtà, cioè voi. Il Governo però come prima cosa deve mettere a disposizione gli strumenti
06:34che consentono di operare al meglio. Allora siamo partiti dalla più tangibile delle questioni,
06:40ovvero le risorse a disposizione. Dal 2024 al 2025 l'investimento economico è raddoppiato
06:47toccando quota 165 milioni di euro, una cifra mai stata disponibile in passato e sono chiaramente
06:57risorse decisive per sciogliere noti che si trascinavano da molto tempo ma che dovevano
07:04essere affrontati. Penso ad esempio al tema della mobilità. Oggi con un fondo di 15 milioni
07:09di euro garantiamo finalmente a una persona che risiede a Roma ma che magari sceglie come
07:16ideale per il suo percorso una comunità che si trova in Veneto di poterla finalmente raggiungere.
07:22Abbiamo destinato 30 milioni di euro all'assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nei
07:26servizi pubblici per le dipendenze, assicurando così un intervento strutturale che garantisce
07:33forze aggiuntive per la cura e per il recupero. C'è il fondo contro le ludopatie, ci sono
07:39quelli per i programmi di prevenzione e recupero. Abbiamo vincolato queste risorse alle loro
07:45specifiche destinazioni per evitare distrazioni improprie e abbiamo rafforzato gli organismi che
07:52verificano che ciò avvenga. Abbiamo attivato nuovi strumenti per mettere a disposizione risorse
07:58aggiuntive come la possibilità di destinare l'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale
08:06anche agli interventi di prevenzione e recupero delle dipendenze. Non solo una scelta inedita che
08:13chiaramente permette ai cittadini, se vogliono, quando vogliono, di poter fare la loro parte in
08:19questa battaglia, ma l'indicazione di una sfida che lo Stato italiano considera una sfida
08:25prioritaria. In questi tre anni non ci siamo però limitati solo a stanziare più risorse
08:32che sono ovviamente fondamentali per affrontare i tanti problemi sul tappeto. Ci siamo preoccupati
08:38di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto, fondato sulla condivisione delle
08:44responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo
08:50se è di squadra e questo a maggior ragione vale per un ambito come questo, dove la sinergia
08:56tra i vari livelli istituzionali, la collaborazione tra pubblico e privato sono precondizioni senza
09:01le quali non è possibile fare nulla. Fare gioco di squadra non significa chiaramente annullare
09:08le diverse esperienze, metodologie, le diverse modalità di intervento, gli orientamenti ideali
09:14che anzi rappresentano una ricchezza. Significa rispettando le competenze di ciascuno puntare
09:20a una sintesi che le valorizzi tutte in funzione dell'obiettivo generale che è e rimane salvare
09:27le persone dalle dipendenze. Ogni pezzo di questo mondo, famiglie, scuole, servizi pubblici, comunità,
09:33università, forse di polizia, magistrati, media, è fondamentale per raggiungere questo
09:39scopo ed è grazie a questo lavoro di squadra coordinato dal sottosegretario Mantovano che
09:45anche io voglio ringraziare per il suo impegno preziosissimo, devo dire non solo su questo fronte,
09:51io e Alfredo ne sappiamo qualcosa, ma è grazie a questo lavoro di coordinamento che in questi
09:58anni ci si è potuti avvicinare ai lavori di questa conferenza nazionale, conferenza che
10:05è chiamata ad affrontare alcuni dei problemi nei quali ogni giorno si imbattono gli operatori
10:10del settore, dall'effettiva destinazione delle risorse aggiuntive stanziate fino alla disponibilità
10:16di dati corretti e aggiornati, passando per l'efficace impostazione di una prevenzione
10:22precoce al trattamento dei soggetti dipendenti che hanno anche patologie mentali, dal rapporto
10:28tra dipendenze e carcere, temi che chiaramente sono tutt'altro che semplici, che richiedono
10:34conoscenze, che richiedono capacità di analisi non comuni, il confronto è aperto e io non
10:41ho dubbi sul fatto che dai lavori di questa conferenza emergeranno proposte efficaci, proposte
10:46innovativi, proposte concrete, vi dico fin da ora che il governo è pronto a farne tesoro
10:52e pronto a renderle operative. Questa conferenza è un appuntamento al quale arriviamo portando
10:58in dote anche il rinnovato impegno dell'Italia nei contesti internazionali nei quali ci si
11:06occupa di prevenzione di lotta particolarmente al narcotraffico, un fronte prioritario che
11:11ci vede da sempre in prima linea dove l'Italia rappresenta un'eccellenza assoluta. Non poche
11:18nazioni guardano al nostro modello, non poche nazioni ricevono il nostro supporto sia in termini
11:25di soluzioni normative, sia in termini di concreta collaborazione investigativa e giudiziaria,
11:30dando vita a una cooperazione che in diversi contesti, particolarmente nei paesi dell'America
11:36Latina, dimostra grande efficacia. Così come siamo tra le prime nazioni al mondo ad aver
11:42elaborato un piano nazionale di prevenzione della diffusione illegale o impropria del fentanyl,
11:48degli opioidi sintetici. È una strategia che coinvolge numerose istituzioni, che ha elevato
11:55al massimo livello l'attenzione e gli strumenti di prevenzione per arginare la diffusione di
12:00sostanze pericolosissime che in altre nazioni, ad esempio negli Stati Uniti, hanno generato,
12:06stanno generando una vera e propria epidemia che sta condannando a morte decine di migliaia di persone.
12:13È un'esperienza che ci ha permesso lo scorso anno a New York di essere tra i protagonisti
12:18della coalizione globale contro le minacce provenienti dalle droghe sintetiche, confermando
12:23il nostro ruolo di apripista in numerosi contesti multilaterali a partire dal G7. Poche settimane
12:31fa inoltre abbiamo deciso di promuovere con la Francia, nell'ambito della comunità politica
12:36europea, quindi diciamo di un organismo più ampio dei confini dell'Unione europea,
12:43la nascita della coalizione europea contro le droghe. Un'altra iniziativa che vuole essere
12:49operativa, che si fonda su una delle principali intuizioni di Giovanni Falcone e di Paolo
12:55Borsellino, e cioè quello strumento di indagine che noi riassumiamo nelle parole follow the money,
13:01cioè se vuoi combattere un'organizzazione criminale, devi seguire le risorse, devi seguire
13:08i finanziamenti, devi seguire i soldi, e che ancora oggi rappresenta lo strumento più
13:12efficace nelle mani di magistrati e di forze di polizia per contrastare dentro e fuori i
13:19confini nazionali il narcotraffico e il crimine organizzato. E quindi cari preziosi amici,
13:28in una riflessione di pochi giorni fa il poeta Davide Rondoni ha ricordato alle istituzioni che
13:35questo meraviglioso e duro paese, come lo ha definito, è chiamato ad affrontare sfide profonde
13:42che sfuggono a una lettura economicista della realtà. Penso che abbia ragione perché esistono
13:51sfide che toccano l'anima stessa di una nazione, che ne tratteggiano il sistema di valori, che ne
13:58decidono il futuro, sfide che esigono un cuore ferito, visione, urgenza, sempre per utilizzare
14:08le parole di Rondoni, e da cui discende in fondo il senso stesso che diamo alla vita. Il mio
14:15augurio è che questa conferenza abbia l'ambizione di raccogliere questo monito, di tradurlo in
14:20realtà, perché questa conferenza non è un semplice adempimento di legge, è qualcosa
14:27di molto di più. È l'occasione per dimostrare che la droga e le dipendenze non avranno l'ultima
14:34parola, che nessuno è solo o rimarrà solo in questa battaglia, che nessun ragazzo, nessun
14:41genitore, nessun operatore, nessun volontario sarà abbandonato a se stesso e che ci sono sfide
14:49che definiscono ciò che siamo e ciò che vogliamo essere per i nostri figli e per chi
14:55verrà dopo di noi, ma soprattutto che siamo capaci di riconoscere quelle sfide che vale
15:01la pena di combattere. Oggi noi confermiamo questo impegno solenne e lo manterremo, come
15:08abbiamo fatto finora, grazie al vostro contributo. Buon lavoro.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato