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https://www.pupia.tv - Meloni - Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza
Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell'apertura dei lavori della Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza. (02.10.25)

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Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti, desidero prima di tutto salutare e ringraziare il ministro
00:04Roccella per aver voluto convocare questa conferenza nazionale sull'infanzia e
00:07sull'adolescenza, un appuntamento che la legge 285 del 2017 prescrive, si svolga
00:13con cadenza triennale, ma che è stata convocata per l'ultima volta ben 11 anni
00:18fa, nel lontano 2014. È un punto che ci tengo a sottolineare perché lo
00:24considero, diciamo così, un po' emblematico della ritrovata centralità
00:28che questo governo ha voluto attribuire alle politiche, alle azioni, agli
00:31interventi per i nostri bimbi, per i nostri adolescenti. Voglio ringraziare e
00:35salutare i rappresentanti delle associazioni, delle organizzazioni del
00:39terzo settore che partecipano a queste due giorni e che portano il loro prezioso
00:43contributo per affrontare alcune delle priorità che impattano di più sui
00:47giovani, dalla dilagante pervasività del digitale al tema dell'isolamento sociale,
00:52dal crescente bisogno delle istituzioni di riferimento, famiglia e scuola in testa
00:57ovviamente, di essere supportate alla diffusione di vecchie e nuove dipendenze
01:01patologiche. E questi sono soltanto alcuni dei tasselli di una materia che è però
01:06molto più ampia, che invece quasi tutti i ministeri che in questi anni abbiamo
01:11tentato di affrontare da più angolazioni, pur consapevoli del fatto che il
01:15lavoro da fare è immane e che nessuno di noi può avere da solo tutte le
01:19risposte. Siamo partiti però da un'impostazione di fondo. Per troppo tempo
01:23siamo stati abituati a uno Stato che era al tempo stesso invadente e assente.
01:27Invadente perché pretendeva molto spesso ideologicamente di imporsi nello
01:32spazio privato delle relazioni familiari, dell'educazione dei figli,
01:36dell'approccio ai problemi e alle fragilità. Assente perché poi di fronte a
01:40quelle fragilità e a quei problemi sempre più complessi da affrontare non era in
01:44grado di offrire un sostegno, un supporto, un aiuto. Noi stiamo tentando di
01:47ribaltare questo schema, di costruire uno Stato che c'è quando è necessario e che
01:53sa fare invece un passo indietro quando il suo ruolo è superfluo se non
01:57addirittura dannoso. Uno Stato ad esempio che a Caivano, nelle tante
02:01periferie dimenticate d'Italia, torna a mostrare il suo volto forte e
02:04autorevole e che non si lascia intimidire da chi vorrebbe far tornare
02:08quei territori nel degrado e nell'abbandono e si preoccupa di dare una
02:11mano quando le famiglie, la scuola, le agenzie educative, le reti dei servizi
02:15sociali ne hanno bisogno e che fa tutto questo con misure molto concrete come il
02:20potenziamento del personale dei servizi sociali territoriali, l'investimento
02:23sugli spazi aggregativi, la nascita delle comunità per adolescenti dove poter
02:28fare sport, musica ma anche ricevere quando necessario supporto psicologico, la
02:33lotta senza quartiere per combattere la droga, prevenire le dipendenze, la scelta
02:37di rendere finalmente funzionante uno strumento come la rete dei centri per la
02:41famiglia a cui abbiamo dato uno scopo chiaro, funzioni precise, risorse certe ma
02:47come ho avuto modo di dire in diverse occasioni io penso che lo scenario in cui
02:51siamo chiamati a muoverci sia uno scenario molto più complesso di quello
02:56che a volte riusciamo perfino a immaginare. I nostri figli sono la prima
02:59generazione interamente digitale, crescono in un mondo completamente diverso da
03:02quello in cui siamo cresciuti noi e quello in cui sono cresciuti le
03:06generazioni che ci hanno preceduto. Nessun genitore di oggi sa quali siano i rischi
03:10che il proprio figlio corre, come impatteranno su di lui tanti, troppi e
03:13troppo superficiali stimoli che riceve. Ecco perché io sono convinta che la
03:17prima cosa da fare non sia strutturare le nostre scelte sulla base delle
03:20certezze e delle convinzioni che pensiamo di avere ma partire dai
03:24dubbi e dalle domande a cui forse non sappiamo dare una risposta, aprendoci
03:28soprattutto all'ascolto dei più piccoli, dei giovani che hanno molto da
03:31raccontarci quando sappiamo fermarci ad ascoltarli perché il terreno che
03:36stiamo esplorando è ignoto e nessuno sarà quale sarà il cammino che dovremo
03:42percorrere. Il motivo per il quale sto lavorando per istituire a Palazzo Chigi
03:46un gruppo di lavoro che abbia questa prospettiva, che maturi l'ambizione di
03:49offrire capacità di ascolto per avere soluzioni nuove. Anche a questo fine ho
03:55scritto alla Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza del Parlamento
03:59per chiedere il contributo di tutte le forze politiche perché questa è un'iniziativa
04:04che parte sì dal governo ma che mi piacerebbe potesse diventare quanto più
04:08trasversale e condivisa possibile perché questa è una sfida che non riguarda noi
04:12riguarda il futuro stesso della nazione ed è insieme che dobbiamo lavorarci
04:16quindi grazie davvero e auguro a tutti buona conferenza.
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