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https://www.pupia.tv - Roma - Consiglio europeo del 23 ottobre, le Comunicazioni del Presidente Meloni al Senato (22.10.25)
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00:00Il Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre si terrà ancora una volta in un frangente internazionale
00:18estremamente complesso. L'Italia si presenta a questo appuntamento al compimento del terzo
00:25anno di questo Governo, forte di una stabilità politica rara nella sua storia repubblicana,
00:32di un ritrovato protagonismo internazionale che le viene riconosciuto da tutti e di indicatori
00:38economici e finanziari solidi che la rendono apprezzata dagli analisti e attrattiva per
00:45gli investitori. Il riconoscimento del Fondo Monetario Internazionale
00:54e l'ultima valutazione sul rating dell'Italia da parte delle agenzie di BRS riportano finalmente
01:02l'Italia dove merita di stare, cioè in serie A, e dimostrano la correttezza della strategia
01:09di sviluppo e delle politiche di bilancio messe in campo da questo Governo, confermate anche
01:14con la legge di bilancio varata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri.
01:18Tutto questo consente all'Italia di presentarsi con autorevolezza al tavolo del Consiglio
01:24europeo per contribuire con le sue posizioni a scelte che necessitano di pragmatismo, di
01:30visione e di ambizione. Naturalmente anche questo Consiglio
01:34europeo partirà dalle grave crisi internazionali che stiamo vivendo, sia per i continui e deliberati
01:41attacchi russi nei confronti degli obiettivi civili in Ucraina, l'ultimo questa notte con
01:47sei vittime, tra cui due bambini, sia per la grave situazione in cui tuttora versa la striscia
01:54di casa. Il recente accordo sul piano in 20 punti, presentato dal Presidente Donald Trump
02:00e firmato a Sharm el-Sheikh sulla crisi in medio orientale, ha rappresentato uno sviluppo
02:06estremamente positivo e concreto ed è frutto di un lungo e complesso lavoro diplomatico
02:12al quale l'Italia ha contribuito con costanza e pragmatismo. Siamo molto grati a tutti i
02:18mediatori per gli sforzi diplomatici che hanno reso possibile questo importante passo in avanti.
02:24Mi riferisco ai governi di Egitto, Qatar e Turchia, ma mi riferisco soprattutto al Presidente
02:30degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello
02:35che è un suo indiscutibile successo. Dopo molto tempo ci troviamo di fronte a una prospettiva
02:47credibile verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente. L'entrata in vigore del
02:53cesta del fuoco, il rilascio degli ostaggi, la ripresa degli aiuti umanitari sono i punti
02:57imprescindibili da cui occorre ripartire, ma chiaramente costituiscono soltanto i primi
03:03passi di un percorso che sarà lungo e faticoso. Le vicende delle ultime ore dimostrano quanto
03:10l'equilibrio sia fragile e sottoposto a rischi quotidiani e la comunità internazionale
03:16è chiamata a disinnescare quei rischi con determinazione e con pazienza. La violazione
03:22del cessato il fuoco da parte di Hamas dimostra ancora una volta chi sia il principale nemico
03:28dei palestinesi, ma la conseguente rappresaglia israeliana, concretizzatasi in nuove vittime
03:34civili e nell'interruzione del transito degli aiuti umanitari rappresenta un'altra scelta
03:39che non condividiamo. Tuttavia quello intrapreso con la firma della tregua è l'unico percorso
03:44che valga la pena di essere perseguito, l'unico che possa portare alla realizzazione della
03:49soluzione a due Stati. Il piano del Presidente Trump riconosce infatti l'aspirazione all'autodeterminazione
03:58insieme alla sicurezza di Israele costituisce la pietra angolare della nostra azione per
04:03garantire un futuro di pace, di stabilità, di prosperità alla Regione. Ma per giungere
04:09a questo obiettivo Hamas deve accettare di non avere alcun ruolo nella governance transitoria
04:15e nel futuro Stato palestinese e deve essere disarmato per impedire che continui a rappresentare
04:21una minaccia per la stabilità regionale. Abbiamo avuto anche in questi giorni prova della
04:26ferocia di questa organizzazione, anche nei confronti degli stessi palestinesi, in una
04:32pericolosa serie di esecuzioni sommarie che consideriamo inaccettabili. Sono queste le
04:39precondizioni necessarie anche per il riconoscimento da parte dell'Italia e dello Stato di Palestina,
04:44come anche da indicazione di questo Parlamento. Il Governo è pronto ad agire di conseguenza
04:49quando queste condizioni si saranno materializzate. L'Italia esorta tutte le parti a cogliere
05:01l'opportunità fornita da questo spiraglio di pace rispettando i termini del piano e ovviamente
05:06è pronta a fare la sua parte da protagonista. Nell'immediato è centrale la ripresa degli
05:11aiuti umanitari a favore della popolazione di Gaza, con un rinnovato ruolo centrale delle
05:16Nazioni Unite. In questo ambito l'Italia continua a svolgere un lavoro intenso, che
05:21la pone al primo posto tra le nazioni occidentali ed è ovviamente pronta a incrementare i suoi
05:28sforzi. Vale la pena ricordare il lavoro che la nostra
05:31nazione ha portato avanti in questi mesi, perché da troppe parti, soprattutto per interesse,
05:37si finge di non vederlo o addirittura si tenta di negarlo. Nell'ambito dell'operazione
05:42umanitaria Food for Gaza abbiamo inviato nella striscia oltre 2.000 tonnellate di farina e
05:48oltre 200 tonnellate di altri aiuti, così come siamo in prima fila nelle evacuazioni
05:53sanitarie da Gaza, con un totale di 196 persone tra bambini che avevano bisogno di essere curati
05:59nei nostri ospedali e relativi accompagnatori. Siamo stati i primi a creare dei corridoi
06:04universitari che hanno sinora consentito di accogliere in Italia 39 studenti beneficiari di
06:10borse di studio, perché non c'è modo più efficace per aiutare la nascita dello Stato
06:16di Palestina se non sostenendo la formazione della sua futura classe dirigente.
06:26Questo sforzo, ribadisco unico tra le nazioni occidentali, fa giustizia delle polemiche e delle
06:35troppe menzogne che abbiamo ascoltato in questi mesi e mi rende orgogliosa di rappresentare
06:40una nazione nella quale la maggioranza dei cittadini sa ancora distinguere tra il cinismo
06:46sbandierato a favore di telecamera e la solidarietà vera e silenziosa.
06:51E mi consente di ringraziare il Ministro Tagliani, la Farnesina, la Difesa, i tanti funzionari,
07:06i militari, i volontari che in questi mesi si sono prodigati nel silenzio raccontando ancora
07:12una volta quale sia il volto più bello di questa nazione. Intendiamo continuare ovviamente
07:21sulla base di adeguate garanzie di sicurezza in questo sforzo umanitario, sia intensificando
07:27le iniziative rivolte alla sicurezza alimentare, sia sul fronte sanitario, continuando con le
07:33evacuazioni dei malati verso i nostri ospedali, ma anche intervenendo sul campo con apposite
07:38strutture sanitarie, fatti specie per la quale tanto la Croce Rossa quanto la protezione civile
07:43e la sanità militare sono state attivate. Anche sul piano della sicurezza e della transizione
07:48politica il nostro impegno sarà deciso. Siamo pronti a fornire tutto il sostegno
07:53necessario all'autorità nazionale palestinese, anche sul piano della formazione dei quadri
07:58dirigenti, affinché essa possa presto assumere piene responsabilità di governo all'interno
08:03di confini riconosciuti. Siamo pronti a contribuire con i nostri carabinieri già da anni presenti
08:09a Gerico per la formazione della Polizia palestinese e nella missione UE per Rafah, il cui numero
08:16siamo pronti ad aumentare. Lo ribadirò di persona al Presidente Abbas, con il quale mi
08:21sono dato appuntamento a Roma per i primi giorni di novembre. L'Italia è allo stesso tempo pronta
08:27a contribuire attivamente al giorno dopo, anche partecipando, qualora le fosse richiesto,
08:33ai lavori del Board of Peace, l'organo di governo provvisorio per la striscia. Siamo pronti a fare
08:39la nostra parte sul piano del ripristino delle infrastrutture essenziali a casa, specialmente
08:45quelle sanitarie, e abbiamo inoltre espresso la nostra piena disponibilità a essere coorganizzatori
08:52della conferenza sulla ricostruzione della striscia di casa, che si terrà al Cairo dopo
08:57il cessato del fuoco. Un momento che sarà cruciale per coordinare gli sforzi della comunità
09:03internazionale, finalizzati allo sviluppo, a una nuova stagione di sviluppo per la striscia.
09:11Manteniamo alta l'attenzione sulla Cisgiordania, dove una politica dei fatti compiuti e la violenza
09:15dei coloni rischiano di compromettere le prospettive della statualità palestinese. Abbiamo condannato
09:22i piani di espansione degli insediamenti israeliani, riteniamo inaccettabili le dichiarazioni
09:26violente di alcuni esponenti delle istituzioni israeliane, ed è la ragione per la quale
09:31siamo pronti a sostenere misure restrittive individuali nei loro confronti.
09:37Dal punto di vista della sicurezza, infine, siamo pronti a partecipare a un'eventuale forza
09:41internazionale di stabilizzazione e a continuare a sostenere l'autorità nazionale palestinese
09:46nell'addestramento delle sue forze di polizia, nel rafforzamento delle capacità operative.
09:51Dobbiamo ancora definire i dettagli del nostro contributo, ma ritengo fin d'ora opportuno
09:57un passaggio parlamentare su queste materie e avremo quindi modo di approfondire insieme.
10:03E sono certa che trattandosi di contribuire realmente e concretamente alla pace in Medio
10:09Oriente, tutte le forze in Parlamento non mancheranno di dare il loro sostegno convinto.
10:14Naturalmente al Consiglio europeo si parlerà anche di Ucraina, come avviene ininterrottamente
10:25dal 24 febbraio del 2022. Lo faremo a maggior ragione partendo dai nuovi colloqui svolti
10:31dal Presidente Trump sia con Vladimir Putin che con Volodymyr Zelensky. Sull'Ucraina la nostra
10:36posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili, alle immagini delle città,
10:43delle case, delle stazioni elettriche e di stoccaggio del gas sistematicamente bombardate
10:48dai russi con il solo e preciso intento di rendere impossibile la vita alla popolazione
10:53civile che resiste eroicamente da quasi quattro anni a un conflitto su larga scala.
11:03Lasciatemi notare che questo cinismo non si è fermato nemmeno di fronte ai convogli
11:09umanitari delle Nazioni Unite che trasportavano beni di prima necessità. Anche questi la settimana
11:16scorsa sono stati bersagliati senza alcun ritegno dai droni russi, anche se la cosa per
11:23ragioni a me oscure non ha destato lo stesso moto di indignazione che abbiamo visto per
11:30altri scenari. L'ho ripetuto a Volodymyr Zelensky a margine del Consiglio europeo informale
11:40di Copenaghen, ancora al telefono qualche giorno fa. Il nostro sostegno al popolo ucraino
11:45resta fermo, determinato, nell'unico intento di arrivare alla pace. Tale pace però deve
11:51essere giusta e non frutto della sopraffazione, il che implica una soluzione equa, frutto
11:57di un percorso negoziale credibile nel quale, chiaramente, nessuna decisione sull'Ucraina
12:02può essere presa senza l'Ucraina e nessuna decisione sulla sicurezza europea può essere
12:07presa senza l'Europa. Assicurare la difesa dell'Ucraina è interesse dell'intera Europa
12:13perché se venisse consentita l'invasione di una nazione europea, dal giorno dopo nessuno
12:19potrebbe sentirsi veramente al sicuro da aggressioni esterne.
12:29Per questo contiamo di proseguire il lavoro che stiamo conducendo insieme agli Stati Uniti
12:37che, come ho sempre detto, devono essere parte integrante di questi sforzi per definire garanzie
12:41di sicurezza robuste, credibili e efficaci nella loro capacità di deterrenza per chi e per
12:47tutti noi. Deterrenza che si basa innanzitutto sulla forza dell'esercito ucraino che ad oggi
12:52è uno degli eserciti principali del continente. Ma gli altri due perni su cui questa architettura
12:58di sicurezza si deve reggere dal nostro punto di vista prevedono una componente politica
13:03con un meccanismo di assistenza modellato sull'articolo 5 del patto atlantico e una componente
13:09di rassicurazione prevista dalla cosiddetta coalizione dei volenterosi. Su quest'ultima però
13:16lasciatemi nuovamente, nettamente ribadire la posizione del Governo. Ciascuna nazione
13:22contribuirà a questi sforzi nella misura in cui potrà e riterrà necessario. L'Italia
13:27ha già chiarito che non prevede l'invio di propri soldati in territorio ucraino.
13:32Quest'estate, dopo l'incontro in Alaska tra il Presidente Trump e il Presidente Putin,
13:39abbiamo accarezzato l'idea che fossimo finalmente all'inizio di un percorso negoziale. Purtroppo,
13:45poche settimane dopo, la Russia ha nuovamente gettato la maschera, portando avanti tattiche
13:49dilatorie, ponendo condizioni impossibili per una seria iniziativa di pace. Mosca chiede
13:55che l'esercito ucraino si ritiri dalle regioni che la Federazione russa ha formalmente annesso,
14:00ma che non controlla sul campo e non riesce a conquistare. Non dobbiamo dimenticare che
14:06dal novembre del 2022 a oggi Mosca è riuscita a conquistare appena l'un per cento del territorio
14:12ucraino, peraltro a costo di grandi sacrifici in termini di uomini e di mezzi. Ed è esattamente
14:18questo stallo, però, che oggi può rendere possibile giungere a un'ipotesi di pace. Non
14:25possiamo considerare accettabile l'atteggiamento ambiguo di chi promesse impegno negoziale e poi
14:32bombarda costantemente gli obiettivi civili. Per arrivare al tavolo delle trattative serve
14:37quindi anche incrementare la pressione su Mosca, come stiamo facendo con il diciannovesimo pacchetto
14:43di sanzioni europee, che stiamo approvando, che contribuirà a ridurre ancora di più le
14:48risorse che Mosca può destinare allo sforzo bellico, perché, giova a ripetere un concetto
14:53importante, le sanzioni economiche non sono contro il popolo russo, sono contro il regime
14:59che trasforma la ricchezza della Russia in armi e distruzioni. Ogni risorsa che la Russia
15:07accumula oggi non serve a costruire scuole, ospedali o a generare lavoro, ma serve a finanziare
15:15la guerra e la distruzione di scuole, ospedali o lavoro in Ucraina.
15:20È noto, inoltre, che stiamo discutendo con i partner UE e G7 di ulteriori possibili misure
15:28relative ai beni congelati russi, rispetto alle quali, tuttavia, riteniamo, e non siamo
15:33i soli, che sia necessario rispettare il diritto internazionale e il principio di legalità,
15:39tutelare la stabilità finanziaria e monetaria delle nostre economie e dell'area euro, garantire
15:45la sostenibilità di ogni passo che dovesse essere intrapreso.
15:50Sempre in tema di sicurezza europea, le recenti violazioni dello spazio euro-europeo hanno
15:55dimostrato una volta di più l'attualità del percorso di rafforzamento della prontezza
15:59europea di fronte a possibili minacce. Insieme agli altri leader europei discuteremo la proposta
16:06della Presidente della Commissione von der Leyen e dell'alto rappresentante Kaya Callas
16:09su una roadmap per la prontezza europea nella difesa, che raccoglie le proposte su come unire
16:16le forze degli Stati membri per formare alcune lacune della nostra capacità difensiva.
16:21Inoltre, la Commissione proporrà alcuni progetti di interesse europeo, i cosiddetti flagship
16:25projects. In questo quadro l'Italia intende soprattutto ribadire l'importanza di assicurare
16:33che questi progetti siano minati a garantire la sicurezza di tutti i Paesi dell'Unione.
16:39È evidente, ad esempio, che tutti i confini dell'alleanza hanno la stessa rilevanza e che
16:45la prontezza europea nella difesa deve essere sviluppata a 360 gradi. Tutti conosciamo e
16:51supportiamo la necessità di proteggere il fianco est dell'Europa e della Nato, ma non
16:56possiamo consentire che si perda di vista il fianco meridionale dell'UE. La sicurezza
17:02dei confini esterni dell'alleanza è indivisibile. Dobbiamo essere pronti anche di fronte alle
17:11minacce alla nostra sicurezza portate dai conflitti e dall'instabilità nel Medio Oriente,
17:17in Libia, nel Sahel, nel Corno d'Africa. Sappiamo che i nostri competitor sono molto
17:22attivi anche in questi quadranti, così come conosciamo molto bene i rischi che possono
17:27derivare dal terrorismo, dalla strumentalizzazione delle migrazioni. Il ministro Guido Crosetto,
17:32che ringrazio, è stato molto chiaro su questo punto durante l'ultima riunione dei ministri
17:37della difesa dell'UE. Intanto l'Italia ha già cominciato il percorso di rafforzamento
17:43della sua difesa, aderendo ai finanziamenti agevolati previsti da SAFE, Security Action
17:47for Europe, con l'assegnazione di 14,9 miliardi di euro, il che ci consente, come abbiamo annunciato
17:55e come dimostra la legge di bilancio, di rafforzare la nostra difesa senza distogliere
18:01un solo euro dalle altre priorità che il Governo si è dato.
18:09È ora in corso un attento lavoro di selezione dei progetti per i quali sarà utilizzato questo
18:14strumento, con un'attenzione particolare a massimizzare lo sviluppo dell'industria della
18:19difesa nazionale, le ricadute occupazionali sull'Italia, così come allo sviluppo di strumenti
18:25dual use, cioè che abbiano una utilità tanto militare quanto civile. Un altro importante
18:31passaggio è l'adozione del regolamento EDIP, European Defence Industry Program, il programma
18:36europeo di sviluppo per l'industria della difesa che prevede un sostegno europeo di 1,5
18:40miliardi di euro. L'Italia ha seguito con molta attenzione questo negoziato, riuscendo
18:44ad ottenere che fosse mantenuto l'equilibrio tra la volontà di rafforzare l'autonomia strategica
18:49europea e la necessità di consentire alle nostre industrie della difesa di continuare a rifornirsi
18:55anche di componentistica da altri mercati, per non creare divari con altri partner europei.
19:01Su un piano più ampio, il rafforzamento della difesa richiede soluzioni finanziarie ancora
19:08più ambiziose. Chiediamo fin d'ora di aprire un dibattito sulla possibilità di rendere
19:13permanente la flessibilità del patto di stabilità e crescita con riferimento agli investimenti
19:18in questo settore. E in parallelo, come abbiamo sostenuto fin dal primo momento, la mobilitazione
19:23dei capitali privati è essenziale per sostenere un'accelerazione degli investimenti, il che
19:28implica, a nostro avviso, il completamento dell'Unione dei mercati di capitali a livello
19:31E e un ruolo più profilato per la Banca europea degli investimenti.
19:35In ultimo, sempre in materia di difesa, per l'Italia è molto chiaro che il ruolo centrale
19:40in tutto questo processo rimane quello degli Stati membri, che ricordo avere competenza
19:46esclusiva in termini di sicurezza nazionale. Sono e devono rimanere gli Stati membri i decisori
19:53in questo percorso.
19:54Così come all'Italia è chiaro che il processo di rafforzamento della prontezza europea deve
20:00avvenire in piena complementarietà con la Nato, che rimane l'alleanza deputata a garantire
20:05la nostra sicurezza. L'obiettivo rimane quello di rafforzare il pilastro europeo della Nato,
20:12complementare a quello nordamericano, mantenendo il vincolo transatlantico come orizzonte imprescindibile
20:18per la nostra nazione e per l'intera Europa. Il Consiglio europeo sarà anche l'occasione
20:24per affrontare una questione che io considero determinante per il futuro dell'Unione, ovvero
20:29la proposta di emendamento della Commissione europea alla legge europea per il clima, con
20:36la quale si intende fissare un nuovo obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni nette
20:43del 90% entro il 2040, 90% ovviamente rispetto al livello del 1990, quale tappa intermedia
20:51verso l'obiettivo già previsto della neutralità climatica, ovvero del 100% di riduzione nel
20:582050. Voglio premettere che l'Italia sostiene e continuerà a sostenere un ambizioso percorso
21:06di riduzione delle emissioni, un obiettivo che chiaramente consideriamo importante per la
21:10nostra salute, per i nostri territori, per la nostra autonomia strategica. Ma riteniamo
21:15che il modo migliore per non raggiungere questo obiettivo sia continuare a rincorrere un approccio
21:22ideologico e pertanto irragionevole che impone obiettivi insostenibili e irraggiungibili, che
21:31producono danni al nostro tessuto economico-industriale, indeboliscono le nazioni europee, rischiano di
21:38compromettere definitivamente la credibilità stessa dell'Unione Europea.
21:50Perché qui si tratta prima di tutto di credibilità. Come possiamo risultare credibili agli occhi
21:57dei nostri partner internazionali e degli investitori se ci poniamo obiettivi inverosimili, perfino
22:03dannosi per chi volesse fare impresa in Europa e in Italia. Noi vogliamo abbandonare quell'approccio
22:09ideologico che ha caratterizzato la stagione del Green Deal per abbracciare un pragmatismo serio e
22:14ben ancorato al principio di neutralità tecnologica. Per questo, lo dico chiaramente, l'Italia non potrà
22:21sostenere la proposta della Commissione di revisione della legge clima europea, così come è formulata
22:26a ora, a maggior ragione se non sarà accompagnata da un vero e sostanziale cambio di approccio.
22:38E per noi questo cambio di approccio deve sostanziarsi in tre ambiti principali, in cui le rinnovabili
22:45hanno un ruolo nello sviluppo ma devono essere integrate in un sistema equilibrato, tecnologicamente
22:51attrezzato per contenere al massimo le emissioni. In primo luogo, un'eventuale modifica della
22:56legge clima europea che preveda un nuovo obiettivo intermedio al 2040 dovrà essere accompagnato
23:01da chiare e definite condizioni abilitanti, ovvero strumenti che consentano di raggiungere
23:06gli obiettivi senza compromettere irrimediabilmente l'economia europea, a vantaggio, peraltro, di
23:12un numero sempre più alto di concorrenti strategici a livello globale che fanno salti di gioia di fronte
23:19alle follie verdi che ci siamo autoimposti e che vogliamo continuare ad autoimporci.
23:24Mi riferisco in particolare alla possibilità di conteggiare sino almeno al 5% tanto degli
23:34obiettivi a livello UE e tanto degli obiettivi nazionali i cosiddetti crediti internazionali,
23:40ovvero quei progetti di cooperazione internazionale che l'UE e gli Stati membri finanziano in Paesi
23:45Terzi per ridurre le emissioni di carbonio. Anche considerato che le emissioni di carbonio
23:50UE ammontano a circa il 6% delle emissioni globali, non è trascurabile il valore che
23:55ha ai fini dell'obiettivo finale favorire un'economia sostenibile nei Paesi in via di
24:00sviluppo. Ed è esattamente lo spirito del Piano Mattei e del focus che il Piano ha sui
24:06progetti ambientali. Ne sono un esempio nell'ambito del sostegno italiano alla strategia
24:14internazionale di rafforzamento dell'accesso all'energia elettrica Mission 300, le iniziative
24:19che stiamo portando avanti in vari Paesi come la Costa d'Avorio, la Repubblica Democratica
24:24del Congo e le iniziative Ascent in cofinanziamento con la Banca Mondiale in Tanzania e in Mozambico,
24:32a cui l'Italia contribuisce per espandere l'accesso all'energia elettrica da fonti
24:37rinnovabili in contesti remoti nei quali la leta elettrica nazionale non risulta sostenibile.
24:44Aggiungo anche la necessità di applicare la massima flessibilità nella contabilizzazione
24:49delle riduzioni delle emissioni ottenute dai diversi sistemi di cattura del carbonio
24:53attualmente in uso, restando aperti alle nuove scoperte, alle nuove tecnologie che vengono
24:58man mano affinate in questo settore. Allo stesso tempo chiediamo di prevedere
25:02una robusta clausola di revisione degli obiettivi climatici sanciti dalla legge clima europea.
25:09Tra cinque anni sarà fondamentale fare il punto su dove siamo, su cosa avrà funzionato
25:14e su cosa no a livello UE e nelle differenti nazioni europee e se sarà necessario adottare
25:20le misure correttive conseguenti. Dobbiamo insomma porci degli obiettivi realistici, verificabili,
25:26compatibili con la sopravvivenza dei nostri settori produttivi e industriali.
25:30La seconda condizione che poniamo è che questo cambio di approccio preveda una piena applicazione
25:35del principio della neutralità tecnologica a tutta la legislazione climatica UE, a partire
25:41da quella relativa al settore automobilistico e a quello dell'industria pesante, dove esiste
25:46un limite tecnico alla transizione e bisogna ragionare anche in termini di integrazione
25:51energetica. Lo ribadiamo, non può esistere solo l'elettrificazione per il futuro dell'auto
25:57e tantomeno per quello del trasporto pesante o dell'industria, a partire dall'industria
26:02dell'acciaio, del vetro e del cemento.
26:08Dobbiamo al contrario rimanere aperti a tutte le soluzioni, come anche i biocarburanti sostenibili
26:14che possono contribuire alla decarbonizzazione e che devono essere consentiti anche dopo
26:19il 2035. Finalmente, anche grazie alla nostra insistenza
26:23su questo punto e alla nostra capacità di portare su queste posizioni altri importanti
26:28partner europei, registriamo una prima apertura da parte della Presidente von der Leyen, che
26:34nella lettera sulla competitività inviata ai leader lunedì scorso in previsione del Consiglio
26:38fa esplicito riferimento a questa possibilità. Applicare questo principio significherebbe
26:44garantire la sopravvivenza del motore endotermico, alimentandolo con carburanti alternativi e sostenibili
26:49e quindi salvare gran parte della nostra filiera dell'automotive e del gas, un obiettivo che
26:55ci siamo posti fin dall'inizio del nostro mandato e sul quale non intendiamo arretrare.
27:01E infine, terzo punto per noi di rimente è quello delle risorse, perché nessuna transizione
27:06è davvero possibile senza sostanziare le risorse adeguate. Il nuovo quadro finanziario
27:12pluriennale che abbiamo cominciato a negoziare, sul quale saremo determinati, sarà un fondamentale
27:17banco di prova insieme, lo ripeto, all'avanzamento verso l'Unione dei Mercati dei Capitali UE,
27:23fondamentale per favorire gli indispensabili investimenti privati necessari e complementari
27:28a quelli pubblici. E quest'ultimo, peraltro, un tema di cui discuteremo anche con la Presidente
27:33della Banca Centrale Europea e il Presidente dell'Eurogruppo in occasione del vertice
27:38euro che avrà luogo a margine del Consiglio europeo. Chiediamo in sintesi un intervento
27:44coraggioso alla Commissione per correggere un ampio numero di scelte azzardate compiute
27:50in passato con il Green Deal che oggi stanno chiaramente mostrando tutti i loro limiti.
27:56Diversamente, voglio essere chiara ancora una volta, l'Italia non è pronta a sostenere nuove
28:01iniziative autodistruttive e controproducenti per inseguire gli interessi di bizzarre maggioranze
28:06parlamentari in Europa.
28:17Altro tema di particolare rilevanza per la competitività europea e la transizione di cui
28:21discuteremo a Bruxelles è quello della semplificazione normativa. Alcuni primi passi in avanti sono
28:27stati fatti con i diversi pacchetti omnibus sinora presentati, per i quali chiaramente
28:31ringraziamo la Commissione europea, così come abbiamo accolto con interesse gli impegni
28:36assunti dalla Presidente von der Leyen, sempre nella lettera di lunedì, con una concreta
28:41pianificazione di proposte che si prefiggono l'obiettivo di semplificare ulteriormente il
28:45quadro regolatorio europeo, di sostenere la competitività del nostro continente, bilanciando
28:50le esigenze della sostenibilità ambientale con quello dello sviluppo industriale e dell'innovazione.
28:55Chiaramente le valuteremo man mano che emergeranno, come sempre non faremo mancare il punto di
29:00vista chiaro e costruttivo dell'Italia. Ma riteniamo si possa e si debba fare di più.
29:05Per questa ragione, su questo tema, insieme al Cancelliere Merz e a circa altri 15 leader
29:10europei, ho indirizzato una lettera alla Presidente von der Leyen per accelerare ulteriormente
29:15la semplificazione sulla base di tre principi.
29:19Primo, revisione dell'intero acquis regolamentare, cioè dell'insieme delle leggi, dei regolamenti,
29:26delle sentenze e delle consuetudini che compongono il diritto dell'Unione per individuare tutto
29:30ciò che è obsoleto e non funzionale.
29:34Due, cancellazione tramite i pacchetti omnibus della regolamentazione non necessaria.
29:39Tre, contenimento all'essenziale delle nuove proposte legislative, limitandosi alle sole
29:44materie delegate dove maggiore è il valore aggiunto di un intervento europeo. In altre
29:49parole, piena e semplice applicazione dei principi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità
29:56che sono sanciti nei trattati. L'Italia ha contribuito con forza al cambio
30:01di paradigma europeo che sta finalmente riportando al centro le tematiche della semplificazione
30:05e della competitività, terreni su cui per lungo tempo l'UE ha seguito traiettorie sbagliate
30:11che l'hanno fortemente indebolita nei confronti dei suoi competitor globali. Ora non è il
30:16momento di esitare, tutt'altro. È tempo di porre il rimedio agli errori del passato,
30:21rimettendo al centro concretezza e visione, con l'unico obiettivo di rendere più facile
30:25la vita ai nostri cittadini e alle nostre imprese. E noi continueremo a fare la nostra parte in
30:30questo percorso perché non intendiamo rassegnarci al declino delle nostre società e alla deindustrializzazione
30:36del nostro continente. Il Consiglio europeo, anche su richiesta italiana, si discuterà
30:41poi di politiche abitative a fronte del sempre più pressante problema dei costi immobiliari,
30:46in particolare per le fasce più giovani della società. Come sapete il Governo sta lavorando,
30:52e ringrazio per questo il Vicepresidente Salvini, a un importante piano casa a prezzi calmierati
30:56per le giovani coppie, per aiutarle a compiere quel primo passo fondamentale anche per la costruzione
31:01di una famiglia. La questione della casa è per noi un tema fondamentale, che tocca direttamente
31:07la questione dell'equità sociale, intersecando molti settori. Per questo abbiamo accolto con
31:12favore, nella revisione di medio termine della politica di coesione proposta dal Vicepresidente
31:17Fitto, che la casa sia una delle cinque nuove priorità finanziabili.
31:23La Commissione presenterà il piano d'azione per l'edilizia abitativa accessibile, previsto
31:34entro metà dicembre 2025, la cui proposta chiaramente attendiamo con molto interesse.
31:41Sarà essenziale che il Consiglio europeo fornisca orientamenti, indichi come offrire un valore
31:46aggiunto tangibile, ovviamente nel rispetto delle prerogative degli Stati membri, ancora una
31:51volta, e delle competenze nazionali. Infine, come i precedenti, anche questo Consiglio
31:56europeo tratterà di migrazione. È un punto su cui, come sapete, l'Italia ha insistito
32:00fin dall'insediamento di questo Governo, ribadendo come la gestione delle migrazioni
32:05sia una questione di livello europeo che si può affrontare seriamente soltanto attraverso
32:10politiche chiare, attuate con determinazione, attuate con costanza. In questo senso la lettera
32:15che la Presidente von der Leyen invia ai leader, ormai di regola in vista dei Consigli europei,
32:19rappresenta uno strumento importante di aggiornamento e di coordinamento. A quasi tre anni dal mio
32:25primo viaggio a Bruxelles, in qualità di primo Ministro italiano, il 3 novembre 2022, in cui
32:30avevo posto la migrazione come uno dei grandi temi su cui lavorare insieme dopo anni di contrasti
32:37e divisioni, dobbiamo constatare che molto è cambiato. L'approccio italiano, ispirato
32:46a fermezza contro l'immigrazione irregolare e contro i trafficanti di esseri umani, cooperazione
32:50con i Paesi di origine e transito, governo della migrazione legale, politiche più efficaci
32:55di rimpatrio, è ormai divenuto maggioritario in Europa. L'Italia ha saputo proporre idee
33:00e soluzioni innovative che vengono guardate con sempre maggiore interesse. Lo dimostra in
33:05primis il focus sulla dimensione esterna. La logica del Piano Mattei per l'Africa è ormai
33:11un modello, non solo per l'Unione Europea, che con la strategia Global Gateway si muove
33:17sempre più su binari paralleli ai nostri, ma anche per le singole nazioni europee che
33:21sempre di più ci chiedono di condividere la nostra esperienza e di poter collaborare
33:26con noi. Riscontriamo un forte interesse anche per il processo di Roma su migrazione
33:31e sviluppo, come dimostra anche il recente annuncio da parte del primo Ministro britannico
33:36Kir Starmer, che ringrazio, di aver innalzato il proprio contributo alle nostre iniziative
33:42sui rimpatri volontari in collaborazione con OIM e UNHCR a 5,75 milioni di sterline.
33:52È ormai divenuta un appuntamento consolidato anche la riunione informale dei capi di Stato
33:55e di Governo che sostengono le soluzioni innovative al margine dei Consigli europei e che sono ospitate
34:00a turno da Italia, Paesi Bassi e Danimarca. Ci rivedremo nuovamente in questo formato e sarà
34:06l'occasione per fare il punto anche sul tema delle convenzioni internazionali e sulla
34:10necessità di assicurare che la loro attuazione consenta di affrontare anche le sfide della
34:15moderna migrazione irregolare, impensabili quando quelle convenzioni furono scritte e
34:20anche sottoscritte dall'Italia. Proporremo in questa occasione ai partner una tabella
34:24di marcia che dovrebbe, anche in collaborazione con il Segretario generale del Consiglio d'Europa,
34:29portare nei prossimi mesi a un primo dibattito a livello politico sul tema a Strasburgo.
34:33Intanto procedono in Consiglio i negoziati sulle proposte normative che consideriamo
34:39particolarmente importanti avanzate dalla Commissione su impulso italiano. Prima e fra
34:43tutte l'adozione di una lista europea di Paesi di origine sicuri, come previsto dal
34:48nuovo patto di migrazione e asilo, e la revisione del quadro giuridico europeo in tema di rimpatri
34:53per rendere le procedure più rapide e efficaci. La proposta della Commissione contiene elementi
34:58positivi che rispondono alle istanze italiane in materia, tra cui la definizione più ampia
35:04di Paese terzo di rimpatrio che può includere un Paese terzo sicuro e un Paese con cui è
35:08in vigore un accordo. In questo modo verrebbe introdotto a livello UE il presupposto giuridico
35:14per l'istituzione di centri di rimpatrio destinati alla permanenza a breve o a lungo periodo in Paesi
35:22terzi, i cosiddetti return hubs, di migranti irregolari in attesa del loro rimpatrio definitivo.
35:28Insomma continua l'azione decisa dell'Italia nel contrasto all'immigrazione illegale di
35:32massa. I risultati stanno arrivando e una volta che avremo finalmente creato un quadro
35:37di norme europee efficaci siamo certi che quei risultati saranno ancora migliori. E a
35:42beneficiarne saranno soprattutto i quartieri periferici delle nostre città, le fasce più
35:47deboli della nostra popolazione, le nostre autorità di pubblica sicurezza che non vedranno
35:52più frustrati i loro sforzi e gli stranieri irregolari che scelgono di integrarsi nella
35:57nostra società. Ma più in generale ne beneficeranno tutti gli italiani, anche quelli che non sono
36:05d'accordo con il nostro approccio. Lo avevamo promesso e lo stiamo facendo. Lo avevamo promesso
36:15e lo stiamo facendo e continueremo a farlo. Perché la storia recente ci ha dimostrato
36:19che non importa quante menzogne si raccontino, né di quali nefandezze ti si accusi, né quanto
36:25si tenti di metterti i bassoni tra le ruote, la maggioranza degli italiani, sempre più maggioranza,
36:31riconosce il lavoro serio, la buona fede e i risultati. E finché quella maggioranza sarà
36:36dalla nostra parte, noi andremo avanti con la testa alta e lo sguardo fiero, consapevoli
36:41della grande nazione che rappresentiamo in Italia e all'estero, perché sempre più
36:46italiani possano essere fieri di noi e soprattutto orgogliosi di essere italiani. Vi ringrazio.
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