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https://www.pupia.tv - Bagnai - Assemblea annuale della Confindustria Lecco-Sondrio e Como
Il mio intervento all’assemblea annuale della Confindustria Lecco-Sondrio e Como, lo scorso 15 ottobre a Erba. (15.10.25)

La playlist di Alberto Bagnai: https://www.pupia.tv/playlist/Alberto-Bagnai

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Trascrizione
00:00Chiamo anche Antonio Gozzi, Special Advisor Confindustria per l'Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei Competitività, nonché Presidente di Federacciaio e poi c'è con il Onorevole Alberto Bagnai, Presidente della Commissione Antigestori.
00:14Onorevole Alberto Bagnai, le riporto queste frasi.
00:19Il nostro modello di crescita sta svanendo, l'inazione minaccia la sovranità e la competitività economica in Europa.
00:25Le frasi di qualche settimana fa di Mario Draghi, che ormai non perdo occasione per evidenziare i limiti di questa Europa.
00:32Che cosa sta succedendo?
00:41Ora sì, grazie. Intanto ringrazio per l'invito e vi porto anche doverosamente il saluto dell'Onorevole Zoffili,
00:50che è eletto in questo territorio e che oggi non poteva essere qui con noi per i suoi impegni di aula.
00:59Il Presidente Draghi ultimamente ci sta regalando parecchie intuizioni e parecchie emozioni.
01:05Io, prima di reagire alle sue parole, però vorrei, se posso, visto che sono stato veramente molto stimolato
01:14dalla qualità dei contributi di chi mi ha preceduto, affrontare molto rapidamente tre punti.
01:21Stabilità, transizione e mercato, che in qualche modo risponderanno indirettamente anche alla sua domanda.
01:30Partirei dalla transizione.
01:33Prima il Presidente Campanari evidenziava il ruolo che l'Unione Europea attribuisce a questa parola.
01:39La transizione è molto importante nella retorica europea perché l'Unione Europea,
01:47ecco la distinguerei dall'Europa, tra l'altro l'Europa non si sa neanche esattamente che cosa sia
01:51perché ho imparato su Wikipedia che non è neanche esattamente un continente,
01:56è una cosa, un'area geografica che assimiliamo a un continente per motivi culturali.
02:00L'Unione Europea è un progetto che prevede un'unione sempre più stretta degli Stati membri,
02:07degli Stati che intendono partecipare.
02:09Noterete il dettaglio, non si è specificato da nessuna parte,
02:14né quando sarà abbastanza stretta questa unione sempre più stretta per considerare il progetto terminato,
02:21né si sa che forma esso debba prendere.
02:25Prima è stato evocato il fatto che Stati Uniti ed Europa è un'affermazione esclusivamente retorica.
02:31Questo credo che spieghi buona parte della disaffezione anche di alcuni che mi hanno preceduto
02:37verso questo fatto che è oggettivamente molto difficile da interpretare.
02:43mercato, si sono evocati prima i difensori europei del mercato,
02:51ma prendiamo la transizione ecologica,
02:55ma se l'auto elettrica avesse realmente risposto ad un bisogno degli europei,
03:01così come rispondeva a un bisogno dei cinesi,
03:05perché tutti voi sarete stati in Cina, suppongo la maggior parte di voi,
03:10e avrete respirato l'aria di Shanghai o delle grandi capitali,
03:14o anche delle piccole cittadine da 10 milioni di abitanti in Cina.
03:17Lì un bisogno c'era, qui no.
03:20Se l'auto elettrica avesse risposto a un bisogno,
03:23ci si sarebbe potuti affidare al mercato, al sistema dei prezzi.
03:27Non sarebbe stato necessario mettere delle deadline
03:30che hanno falsato il sistema dei prezzi,
03:34tra l'altro disincentivando investimenti in settori strategici,
03:37come quello delle fonti di energia fossili,
03:40di cui non possiamo fare a meno,
03:42proprio per garantire una transizione energetica efficace.
03:49Flessibilità.
03:52Però, viene detto, l'Europa ci serve perché fuori c'è la Cina.
03:55Questo è un argomento che viene spesso ripetuto.
03:58Gli altri sono grandi e noi siamo piccolini, che cosa faremo?
04:02A me viene in mente spesso quello che scriveva David Hume,
04:07un vero liberale, quindi una persona profondamente iscritta
04:12in quella rivoluzione culturale che nell'Inghilterra del XVIII secolo
04:17pone le basi, insomma, anche della nostra analisi
04:21e del nostro favore verso l'economia di mercato.
04:26È lì che cominciamo a individuare l'economia di mercato
04:29come un valore occidentale.
04:30David Hume, nel suo testo del 1742,
04:35sulla nascita delle arti e delle scienze,
04:37dice che la Grecia era un faro di civiltà
04:43nell'antichità classica a causa della sua orografia,
04:45perché essendo profondamente solcata da catene montuose,
04:49era fatta di tante città-stato
04:51che erano in competizione fra loro
04:53e quindi, come dire, questa competizione era una competizione virtuosa
04:58e in qualche modo Hume, essendo un liberale,
05:02attribuiva a questa competizione anche questo progresso.
05:07Io ho fatto il classico e ho anche fatto il militare,
05:12appartengo a quella generazione lì.
05:15Non ho mai trovato in una versione di greco
05:17la frase ci vuole più Grecia.
05:19Diciamo che fra le righe ogni tanto c'era scritto
05:22ci vuole più Atene o ci vuole più Sparta,
05:25ma ci vuole più Grecia.
05:27E questo dovrebbe farci riflettere.
05:31Perché, e chiudo,
05:33io sono qui particolarmente grato
05:35perché c'è anche qualche mio sparutissimo lettore
05:39in questa platea,
05:40sanno che sono molto felice di essere stato invitato
05:44con l'unico economista italiano
05:45di cui non sono riuscito con tutta la mia buona volontà
05:48a parlare male, io sono fiorentino,
05:50quindi tendenzialmente parlo male di tutti,
05:51ma del professor Fortis no.
05:53Perché ci siamo posti il tema della retorica anti-occidentale,
05:57vogliamo porci il tema della retorica anti-italiana
06:01che sui nostri media è spesso una retorica anti-impresa,
06:06anti-industria.
06:07Questo è un problema che ci dovremmo porre.
06:09E devo dire che ho sempre sentito
06:18una profonda consonanza con il lavoro
06:20che fa il professor Fortis
06:22e che anche io nel mio piccolo,
06:23prima di entrare in politica
06:25e quindi di diventare un orrendo politico
06:27da così, insomma, una categoria deprecata, diciamo,
06:31ho cercato di fare restituire il senso
06:34della centralità, dell'attività d'impresa
06:38nel flusso dell'economia,
06:42pur essendo io un macroeconomista.
06:44Ho sentito parlare, ad esempio, di innovazione.
06:46Chiudo su un aneddoto per farvi capire cosa intendo.
06:50Sì, certo, ci vuole l'innovazione.
06:52Quanto ci hanno detto che l'industria italiana
06:54non è competitiva perché non innova,
06:56perché non ci sono i computer, per questo?
06:57Poi, entri in un'azienda, qua,
07:01nella pianura attigua,
07:04adesso saprei, credo che fosse in Brianza,
07:06quindi un pochino lontano da qua,
07:07non ricade, credo, nella giurisdizione
07:09di queste confi industrie che mi hanno invitato.
07:12C'era un'azienda molto carina che ho visitato
07:15che esportava addirittura in Corea del Sud
07:18e in tutto il mondo.
07:19Un prodotto innovativo, il Martinetto,
07:23che Leonardo da Vinci aveva disegnato nel 1478
07:26nel codice atlantico.
07:29Qual era il, come dire, il quid pluris di questa azienda?
07:33Che era in grado di farlo di qualsiasi forma
07:35e di qualsiasi dimensione,
07:37da 10 centimetri a 10 metri.
07:38Infatti ne stava facendo uno
07:39per un cantiere navale in Corea.
07:42Certe volte dovremmo,
07:44c'erano naturalmente i computer,
07:45c'erano i robot,
07:46c'erano tutto quello che,
07:48secondo i miei colleghi da talk show,
07:50diciamo, economisti mi riferisco,
07:52non politici in questo caso,
07:54nelle nostre aziende non c'è.
07:56E invece c'è.
07:57E dobbiamo anche raccontarlo,
08:00dobbiamo far capire che forse
08:02quello che mette un freno alla nostra crescita
08:04va individuato in altre direzioni.
08:08E non dico quali,
08:08perché spero che mi venga chiesto al prossimo giro
08:10che non ci sarà se non smetto di parlare.
08:12Grazie.
08:13Onorevole Alberto Bagnaia,
08:15lei non posso non chiedere
08:16che opinione ha
08:18di come la manovra sta prendendo forma?
08:23C'è un criterio di prudenza fiscale,
08:25no?
08:25Al quale il Ministro Giorgetti
08:27e il Governo si tengono allineati.
08:29è buona,
08:32non perché sono qui come parlamentare di,
08:35non perché sono un parlamentare di maggioranza,
08:37ma per i motivi che ha espresso molto bene il Professor Gozzi,
08:41perché in questo momento
08:43il dividendo non solo della stabilità,
08:47ma anche del posizionamento,
08:49altro concetto che è stato evocato,
08:51ha un valore economico,
08:53secondo me,
08:54non indifferente,
08:55considerando il fatto che invece
08:58stiamo assistendo al fallimento
09:00di un modello di sviluppo,
09:02quello dei nostri amici tedeschi,
09:06un pochino opportunista,
09:08basato sul crescere sulla domanda altrui,
09:12perché portare è questo,
09:14ed è un modello che è esposto a un rischio,
09:17e il rischio è che,
09:18come dico sempre io,
09:19chi esporta beni importa problemi,
09:22quali problemi?
09:23i problemi dei paesi dove esporta i beni,
09:25se qualcosa va storto lì,
09:27tu ti trovi con un problema in casa.
09:29Questo modello estroflesso è andato in crisi,
09:32per tutta una serie di motivi,
09:33anche geopolitici,
09:34che sono stati evocati
09:35nelle relazioni introduttive dei presidenti,
09:37e noi dobbiamo evitare
09:38di farci tirare giù,
09:40anche perché noi abbiamo capito
09:42che nella decrescita
09:43non c'è nulla di particolarmente virtuoso,
09:47buono e felice,
09:47qua credo che siamo d'accordo,
09:49e fra l'altro vorrei darvi anche una sfumatura,
09:53tutta questa ideologia dell'ambiente,
09:55della decrescita,
09:57ha anche,
09:58a mio personale avviso,
10:00una intenzione,
10:01che era quella proprio di
10:02abituare i cittadini
10:05a considerare l'austerità
10:06un dato positivo,
10:08perché se consumi inquini,
10:10se ti compri un'automobile inquini,
10:12se ti compri un'autrice inquini,
10:14no, c'era dietro questa cosa,
10:17se andate ai dibattiti
10:19di 15 anni fa,
10:20la leggereste molto chiaramente,
10:22e invece occorre
10:24che ci sia sviluppo,
10:27io sinceramente
10:28non penso
10:30che le macchine
10:32che vedo da qualche anno
10:34nelle aziende italiane
10:35siano state portate lì
10:37dal PNRR,
10:38trovo il PNRR
10:39uno strumento
10:40un po' troppo farraginoso
10:41per essere amico delle aziende,
10:43e un po' troppo ideologicamente
10:45orientato su degli assi,
10:47come quello appunto ecologista,
10:49che stanno subendo
10:51l'usura del tempo.
10:53Sotto questo profilo
10:55l'orientamento
10:57delle manovre del governo,
10:59che lei evocava,
11:00delle due precedenti,
11:02ma anche di questa,
11:03partendo dai ceti medio-bassi,
11:05andando al ceto medio,
11:06è stato,
11:07nella misura
11:08del sentiero stretto
11:10evocato dal,
11:12peraltro amico,
11:14Piercarlo Padoan,
11:16è stato quello
11:17di rafforzare
11:18la domanda interna,
11:20perché
11:20occorreva,
11:22ed è quella,
11:23secondo me,
11:23la prima,
11:25come dire,
11:26il primo presidio
11:27di autonomia strategica
11:28di un paese
11:29sotto il profilo economico
11:30e quindi anche sotto
11:31gli altri profili,
11:33è quello di tutelare
11:34la domanda interna.
11:35L'Italia non ha solo
11:37una grande impresa,
11:39e non lo dico perché
11:40qua capita
11:41che ci siano
11:41degli imprenditori,
11:42è anche
11:43un grande mercato,
11:45siamo pur sempre
11:4655 milioni
11:48di
11:48cittadini,
11:50consumatori,
11:51che,
11:52se non impoveriti,
11:54da un certo tipo
11:55di politica,
11:56costituiscono
11:57essi stessi
11:57uno sbocco,
11:58non è poi così
11:58necessario
11:59andarlo a cercare fuori
12:00lo sbocco,
12:01noi siamo aperti
12:02e abbiamo diversificato,
12:04non solo dal punto
12:05di vista tecnologico,
12:06ma anche dal punto
12:06di vista geografico,
12:08è saggio farlo,
12:10è un elemento
12:10che contribuisce
12:11alla resilienza
12:12complessiva,
12:13ma dobbiamo anche
12:14ricordarci del fatto
12:15che esiste un mercato
12:17interno italiano
12:18e che esiste anche
12:19un mercato interno
12:20europeo,
12:21quello che il presidente
12:22Draghi ci ha spiegato
12:23ultimamente,
12:24l'anno scorso,
12:25con parole alate,
12:26è stato oggettivamente
12:28distrutto da politiche
12:30di competizione salariale
12:32al ribasso
12:33fra i vari stati membri
12:34dell'Unione Europea,
12:35che hanno oggettivamente
12:37tolto dalle tasche
12:38degli italiani
12:39e degli europei
12:40soldi nel momento
12:41in cui era indispensabile
12:43che li spendessero.
12:44Chiudo solo su
12:45una parola
12:46che potrà servire
12:47a metterci d'accordo
12:49su un termine
12:49che è quello
12:50di austerità.
12:51In Italia
12:51gli investimenti
12:53pubblici netti,
12:54quindi la formazione
12:55di capitale fisso,
12:56le infrastrutture
12:57dello Stato,
12:58netto al netto
12:59dell'ammortamento,
13:00sono stati negativi
13:01dal 2012
13:02al 2022.
13:04Se adesso
13:05le cose stanno andando meglio,
13:06se questo governo,
13:07pur non avendo
13:08pienamente recuperato
13:09la caduta
13:09dei salari reali,
13:11ha il tasso di crescita
13:12trimestrale
13:12dei salari reali
13:13più rapido
13:15sperimentato
13:16negli ultimi
13:17vent'anni,
13:18se ha la migliore
13:19posizione finanziaria
13:21creditoria
13:22netta
13:23sull'estero,
13:25beh,
13:25questo dipende
13:26anche dal fatto
13:27che si sono fatte
13:28politiche
13:28che sono andate
13:29nella direzione
13:30di potenziare
13:32il mercato
13:34interno
13:35tutelando
13:36la competitività.
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