https://www.pupia.tv - Rampelli - Zicchieri, nel suo ricordo, l'orizzonte di una politica migliore Il 29 ottobre 1975, esattamente mezzo secolo fa, un ragazzo di 16 anni era accanto alla sede dell’MSI del quartiere Prenestino a Roma, quando fu assaltata da un commando di Potere Operaio. Mario Zicchieri, trafitto al basso ventre da colpi incrociati di fucile a canne mozze, morì dissanguato. Un altro ragazzo, Marco Lucchetti, sopravvisse con decine di proiettili in corpo per altri anni ancora. L’omicidio avvenne 7 mesi dopo quello di Sergio Ramelli, 8 mesi dopo quello di Mikis Mantakas, ma la lista di ragazzi di destra e di sinistra innocenti rimasti uccisi è lunga. La storia di Mario Zicchieri è surreale. Nella sede dell’MSI provò a superare le ideologie, si presentava con la sigla di partito ma con uno slogan del tutto diverso: né destra né sinistra, MSI per la lotta popolare. Il Prenestino era all’epoca un quartiere dell’estrema periferia con gli stessi problemi che oggi ha l’attuale degradata periferia di Roma. Il suo esperimento fu tentare di mettere di lato le ideologie per costruire risposte sociali a vantaggio le persone più fragili di quel territorio. È un insegnamento che dovrebbe offrire ispirazione e prospettiva verso cui protendere a ciascuno di noi, nelle responsabilità dei nostri reciproci ruoli. Sarebbe bello poter passare dallo slogan di ieri ‘né destra né sinistra’ come rifiuto intrinseco della violenza che invece colpì Mario Zicchieri, allo slogan ‘e destra e sinistra’, nel pieno rispetto reciproco e con la totale abolizione della parola ‘nemico’: in una comunità nazionale possono esserci idee diverse, riferimenti culturali diversi, ma non ci possono essere nemici da uccidere. Che la violenza orribile degli anni ‘70 alimentata da un potere che voleva conservare se stesso attraverso la strategia della tensione, possa essere rifiutata ed espunta al più presto dalla battaglia politica. Concludo citando Pier Paolo Pasolini, assassinato il 2 novembre 1975 e di cui ricorrerà quindi a giorni il cinquantesimo anniversario della morte: “tu che vivi nella luce breve dei giorni sappi che anche l’ombra di chi se ne va può insegnare a guardare il cielo”, il cielo appunto di una politica giusta. (29.10.25)
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