Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
Il Papa - riprendendo il ciclo di catechesi che si svolge lungo l’intero Anno Giubilare, “Gesù Cristo nostra speranza” – ha incentrato la sua meditazione sul tema La Risurrezione di Cristo, risposta alla tristezza dell’essere umano.

Rivedi tutte le puntate sul sito di La Catechesi di Leone XIV → https://www.telepace.it/programmi/la-catechesi-di-leone-xiv/
Telepace live → https://www.telepace.it/diretta/

Categoria

📺
TV
Trascrizione
00:00Grazie a tutti
00:30La risurrezione di Gesù Cristo è un evento che non si finisce mai di contemplare e di meditare.
00:44E più lo si approfondisce, più si resta pieno di meraviglia.
00:50Si viene attratti come da una luce insostenibile e al tempo stesso affascinante.
00:56E' stata un'esplosione di vita e di gioia che ha cambiato il senso dell'intera realtà,
01:05da negativo a positivo, eppure non è avvenuto in modo eclatante,
01:11men che meno violento, ma mite, nascosto, si direbbe umile.
01:17Oggi rifletteremo su come la risurrezione di Cristo può guarire una delle malattie del nostro tempo, la tristezza.
01:30Invasiva e diffusa, la tristezza accompagna le giornate di tante persone.
01:38Si tratta di un sentimento di precarietà, a volte di disperazione profonda,
01:44che invade lo spazio interiore e che sembra prevalere su ogni slancio di gioia.
01:50La tristezza sottrae senso e vigore alla vita, che diventa come un viaggio senza direzione e senza significato.
02:02Questo vissuto così attuale ci rimanda al celebre racconto del Vangelo di Luca sui due discepoli di Emmaus.
02:12Essi, delusi e scoraggiati, se ne vanno da Gerusalemme,
02:19lasciandosi alle spalle le speranze riposte in Gesù, che è stato crocifisso e sepolto.
02:29Nelle battute iniziali, questo episodio mostra come un paradigma della tristezza umana,
02:36la fine del traguardo su cui si sono investite tante energie,
02:43la distruzione di ciò che appariva l'essenziale della propria vita.
02:49La speranza è svanita, la desolazione ha preso possesso del cuore.
02:56Tutto è imploso in brevissimo tempo, tra il venerdì e il sabato,
03:01in una drammatica successione di eventi.
03:05Il paradosso è davvero emblematico.
03:09Questo triste viaggio di sconfitta e di ritorno all'ordinario
03:14si compie lo stesso giorno della vittoria della luce,
03:20della Pasqua che si è pienamente consumata.
03:24I due uomini danno le spalle al Golgotha,
03:27al terribile scenario della croce ancora impresso nei loro occhi e nel loro cuore.
03:35Tutto sembra perduto.
03:38Occorre tornare alla vita di prima, col profilo basso,
03:43sperando di non essere riconosciuti.
03:47A un certo punto si affianca ai due discepoli un viandante,
03:53forse uno dei tanti pellegrini che sono stati a Gerusalemme per la Pasqua.
03:57È Gesù risorto, ma loro non lo riconoscono.
04:04La tristezza nebbia il loro sguardo,
04:07cancella la promessa che il Maestro aveva fatto più volte,
04:12che sarebbe stato ucciso e che il terzo giorno sarebbe risuscitato.
04:17Lo sconosciuto si accosta e si mostra interessato alle cose che loro stanno dicendo.
04:26Il testo dice che i due si fermarono col volto triste.
04:32L'aggettivo greco utilizzato descrive una tristezza integrale.
04:38Sul loro viso traspare la paralisi dell'anima.
04:42Gesù li ascolta, lascia che sfoghino la loro delusione.
04:50Poi, con grande franchezza,
04:53li rimprovera di essere stolti e lenti di cuore
04:57a credere in tutto ciò che hanno detto i profetti.
05:02E attraverso le scritture dimostra che il Cristo doveva soffrire, morire e risorgere.
05:10Nei cuori dei due discepoli si riaccende il calore della speranza.
05:17E allora, quando ormai scende la sera e arrivano alla metà,
05:23invitano il misterioso compagno a restare con loro.
05:29Gesù accetta e siede a tavola con loro.
05:33Poi prende il pane, lo spezza e lo offre.
05:38In quel momento i due discepoli lo riconoscono,
05:44ma Lui subito sparisce dalla loro vista.
05:48Il gesto del pane spezzato riapre gli occhi del cuore
05:52e illumina di nuovo la vista nebbiata dalla disperazione.
05:58E allora tutto si chiarisce, il cammino condiviso,
06:01la parola tenera e forte, la luce della verità.
06:09Subito si riaccende la gioia,
06:12l'energia scorre di nuovo nelle membra stanche,
06:16la memoria torna a farsi grata.
06:19E i due tornano in fretta a Gerusalemme
06:22per raccontare tutto agli altri.
06:27Il Signore è veramente risorto.
06:31In questo avverbio, veramente,
06:34si compie l'approdo certo della nostra storia di esseri umani.
06:38Non è a caso, è il saluto che i cristiani si scambiano nel giorno di Pasqua.
06:49Gesù non è risorto a parole,
06:51ma con i fatti, con il suo corpo che conserva i segni della passione,
06:57sigillo perenne del suo amore per noi.
06:59La vittoria della vita non è una parola vana,
07:04ma un fatto reale, concreto.
07:07La gioia inattesa dei discepoli di Emmaus
07:10ci sia di dolce monito quando il cammino si fa duro.
07:15È il risorto che cambia radicalmente la prospettiva,
07:20infondendo la speranza che riempie il vuoto della tristezza.
07:25Nel sentire del cuore,
07:26il risorto cammina con noi e per noi.
07:31Testimonia la sconfitta della morte,
07:34afferma la vittoria della vita,
07:36nonostante le tenebre del Calvario.
07:40La storia ha ancora molto da sperare in bene.
07:45Riconoscere la risurrezione
07:47significa cambiare sguardo sul mondo,
07:50tornare alla luce per riconoscere la verità
07:53che ci ha salvato e ci salva.
07:56Sorelle e fratelli,
07:59restiamo vigili ogni giorno
08:01nello stupore della Pasqua di Gesù risorto.
08:05Lui solo rende possibile l'impossibile.
08:08Lui solo rende possibile l'impossibile.
08:13l'impossibile.
08:22Lui solo rende possibile l'impossibile.
08:31Grazie a tutti.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato