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  • 5 weeks ago
“Dobbiamo garantire la stabilità e la sicurezza dei sistemi territoriali attraverso la previsione, prevenzione e medicazione dei rischi per evitare che gli effetti estremi vanifichino i progressi economici e sociali raggiunti dopo anni di lavoro”. A dirlo Domenico Calcaterra, Responsabile scientifico Fondazione Return, partecipando al panel ‘Economia circolare, la sostenibilità che fa crescere’, nell’ambito del nuovo appuntamento Adnkronos QeA, intitolato ‘Sostenibilità al bivio. Green deal sotto attacco e strategie da ripensare’, a Palazzo dell’Informazione a Roma.

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00:00Il nostro partenariato, la nostra fondazione, è un ecosistema che da tre anni si occupa in
00:14maniera continuativa nell'ambito delle misure finanziate dal PNRR di rischi. Tutte le tipologie
00:22di rischio, quindi quelle naturali, ambientali e antropiche. Il nostro è un approccio multirischio
00:29e multi hazard. Qualche numero che dimostra l'impegno che innanzitutto i nostri governi
00:38hanno profuso in questa iniziativa e più in generale il PNRR. Il nostro partenariato è
00:45stato finanziato con 115 milioni di euro. Vede impegnati 26 soggetti, tra università,
00:53enti di ricerca, partner privati ed alcuni player importanti che abbiamo nella nostra compagine,
01:01tra cui la Holding Ferrovia dello Stato, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile
01:05e una delle autorità distrettuali di vaccino. Abbiamo coinvolto inizialmente 350 ricercatori
01:14che sono diventati più del doppio, oggi ne contiamo circa 800, che lavorano a tempo
01:20pieno su queste tematiche. Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti
01:26che, aggiornati allo Stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi
01:33intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci ed in questo avere al nostro interno
01:39in particolare il Dipartimento di Protezione Civile è un elemento di grande stimolo e di
01:46grande sostegno perché abbiamo, per così dire, in casa o in house, che dir si voglia,
01:51il principale attore che quotidianamente si occupa della prevenzione, previsione e mitigazione
01:57dei rischi. Dobbiamo considerare che tutto questo implica una precondizione e direi anche
02:04un fattore abilitante che è quello di dover garantire la stabilità, la sicurezza dei sistemi
02:12naturali e territoriali attraverso la prevenzione, previsione e mitigazione dei rischi. Se noi
02:19non adottassimo queste tre azioni in maniera sinergica e coordinata, correremmo rischi che
02:26quotidianamente noi sperimentiamo sulla nostra penne, cioè che un singolo evento estremo della
02:32durata di pochi minuti o addirittura di poche decine di secondi, penso ancora una volta
02:36a un terremoto, può compromettere talora in modo irreversibile quei risultati, quei progressi
02:43non solo economici ma anche sociali che magari sono stati costruiti e raggiunti faticosamente
02:49dopo anni e anni di lavoro.
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