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  • 2 mesi fa
La qualificazione con sei vittorie consecutive per il Mondiale, senza subire gol e con due partite d'anticipo è al centro della nuova puntata della video rubrica «Un centimetro alla volta» di Paolo Condò. Il nuovo commissario tecnico, Thomas Tuchel, ha un mandato chiaro: vincere la Coppa del mondo e congedarsi. Una missione che declina scegliendo la formazione più equilibrata, non necessariamente quella con i migliori singoli: un approccio che non gli ha risparmiato critiche.

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Trascrizione
00:00L'Inghilterra è la prima nazionale europea a essersi qualificata per il mondiale della
00:10prossima estate. L'ha fatto senza tentennamento, mettendo in fila 6 vittorie consecutive senza
00:16subire nemmeno un gol e guadagnandosi il posto con due gare di anticipo grazie alla
00:21sparizione della Serbia, la rivale designata che a questo punto è vicina all'uscita di
00:26scena totale, superata anche dall'Albania. Ma quando si parla dell'Inghilterra di questo
00:32periodo ha poco senso appellarsi alla fragilità delle avversarie. Negli ultimi dieci anni la
00:39nazionale britannica ha perso due europei in finale, è arrivata quarta ai mondiali del 2018
00:46ed è uscita ai quarti in quelli del 2022. La sua costanza ad altissimo livello è provata,
00:52ma è anche provato che quando arriva il dunque perde. Per ovviare al problema dell'ultimo metro,
00:59ricordiamo che l'Inghilterra, il paese che ha inventato il calcio, ha vinto soltanto il
01:03mondiale del 1966, quello giocato in casa. La federazione ha scelto come commissario tecnico
01:10Thomas Tuchel, l'allenatore tedesco capace di vincere una Champions con il Chelsea e i titoli
01:17di Bundesliga col Bayern e il Ligan col Paris Saint-Germain. Una scelta gemella di quella
01:23fatta dal Brasile con Carlo Ancelotti. Se è vero che tutti i CT cercano di costruire
01:28una nazionale che ricordi un club, tanto vale ingaggiare i migliori allenatori del club.
01:35L'ha fatto l'Italia da Sacchi in poi, l'ha fatto la Spagna da Del Bosque a Luis Enrique.
01:40Gli stessi inglesi ci avevano già provato con Fabio Capello e Sven Goraneris. E quando
01:47una grande nazionale prende un allenatore così, non c'è spazio per cortine fumogene
01:53o false modesti. Fin dal primo giorno, Tuchel ha chiarito che il suo incarico è vincere
02:00il mondiale, lasciando intendere che poi se ne andrà. La schiettezza sull'obiettivo
02:06e l'orizzonte temporale ben delimitato garantiscono a Tuchel la libertà di cui ha bisogno.
02:14L'Inghilterra ha molti giocatori d'eccellenza che si ritagliano uno spazio importante in Premier
02:19e due fuori classe finiti all'estero nei club più importanti. Harry Kane al Bayern, dove
02:26ha spezzato l'incantesimo del primo trofeo che non arrivava, e Jude Bellingham al Real
02:31Madrid, dove lotta per la leadership con altre due o tre figure di livello assurdo. Tuchel
02:38è quel tipo di allenatore che ritiene che il miglior 11, inteso come formazione, non
02:44sia necessariamente composto dai migliori 11, intesi come individualità. Così, nell'ultima
02:51convocazione, quella che ha portato al 5-0 in Lettonia e alla certezza del posto mondiale,
02:57ha lasciato a casa proprio Bellingham e Foden, entrambi da poco tornati in campo e dunque
03:03mediaticamente protetti dal discorso della condizione imperfetta. Non è bastato per chiudere
03:11la porta alle illazioni sul rapporto complicato con Bellingham, ma qui mi dichiaro indisponibile
03:17a partecipare al dibattito, molto in voga ieri sui giornali inglesi, se sia possibile che Tuchel
03:23lo lasci a casa dal Mondiale. Non esiste e basta. Divertente piuttosto, presa col sorriso
03:30dallo stesso CT, la reazione dei tifosi e le sue critiche sull'ambiente freddino a Wembley
03:37in occasione dell'amichevole col Gladys. Pareva di essere in biblioteca, aveva detto. Martedì
03:43a riga il gol dell'1-0 di Gordon, la gente inglese si è messa a cantare One Nail to the
03:49Library, 1-0 per la biblioteca.
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