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https://www.pupia.tv - Orlando - Oggi in Consiglio regionale
Oggi in Consiglio regionale abbiamo discusso dell'assurdo progetto di modifica dell’assetto amministrativo e della dirigenza dell’ente regionale voluta dal presidente Marco Bucci.
In breve, si tratta di una moltiplicazione delle poltrone che costerà 1,8 milioni di euro all'anno ai liguri, introduce figure politiche dentro la macchina amministrativa, riduce l'autonomia degli enti e politicizza i controlli. Una scelta anacronistica e preoccupante di accentramento del potere che mette a rischio la trasparenza e l’imparzialità dell’amministrazione regionale.
Sono intervenuto in aula per sottolineare come il Presidente Bucci stia rispondendo a una crisi delle istituzioni esattamente come le istituzioni hanno iniziato a rispondere dagli anni '90, cioè attraverso un percorso di accentramento dei poteri. Una strategia che non ha funzionato, che è contraddittoria rispetto alla proposta del Presidente Bucci sulla sanità e sulla ASL unica, e che farà entrare in conflitto la Regione con i Comuni.
Quando si agisce con modifiche amministrative di questo tipo bisogna avere un po' di lucidità e capire non soltanto che cosa succede tra una settimana, ma tra un anno, tra due anni, tra quattro anni, perché le istituzioni non sono le nostre: le istituzioni ci sono assegnate pro tempore.
Gli effetti distorsivi prodotti magari possono essere limitati nel breve periodo, ma possono essere rilevanti nel lungo periodo.(14.10.25)

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Trascrizione
00:00Lei, signor Presidente Bucci, sta rispondendo a una crisi delle istituzioni esattamente come
00:05le istituzioni hanno iniziato a rispondere dagli anni 90, cioè attraverso un percorso
00:10di accentramento dei poteri. Però a questo punto della storia ci dovremmo chiedere se
00:15quella risposta ha funzionato. Nel 1970, quando è stata istituita questa regione, hanno
00:21partecipato al voto 1.225.000 persone. Nelle ultime elezioni, quelli che ci hanno visto
00:27contrapposti, hanno partecipato 616.000 persone. Lei ha ottenuto 291.000 voti, che rispetto
00:34al corpo elettorale, lo dice chi ha preso meno di lei, quindi rappresenta il 21,7%, cioè
00:39lei rappresenta una minoranza del corpo elettorale, ma ha più potere, perché gliel'hanno dato
00:44i suoi predecessori e perché lei ritiene che non sia sufficiente se ne è dato dell'altro,
00:48ha più potere del Presidente nel 1970. Ma a fronte di questa crisi lei ripropone oggi
00:54la ricetta che non ha funzionato fino qui. Diminuire la base democratica sulla quale
01:00si svolge l'azione di governo. E questo è un problema, perché a un certo punto ci
01:04assegneremo, chi è negli esecutivi, sempre più potere, senza avere però nessuna autorevolezza
01:09sulla società. E questo è uno dei parli che corrode la democrazia alla base. Lei ci ha
01:14chiesto un confronto sul terreno della sanità. Noi abbiamo risposto in modo non pregiudiziale.
01:19Ora la domanda spontanea è perché questo confronto lo ha riservato a quell'ambito e invece
01:24ritiene che qui non ci sia lo spazio per poterlo promuovere. Aggiungo un'altra domanda.
01:29Noi dovremmo andare a spiegare, se dovessimo condividere quell'ipotesi, che l'efficienza
01:32va nella direzione della riduzione dei centri decisionali, che la semplificazione amministrativa,
01:38quindi la riduzione anche delle mansioni dirigenziali, è una ricetta. Ma noi qui, in questo caso,
01:43stiamo andando in una direzione diametralmente opposta. Noi stiamo frammentando ulteriormente
01:47la catena di comando individuando altre figure che costituiscono delle superfettazioni rispetto a una struttura
01:53che esiste già. Io credo che, dopo questa scelta, chiunque decida di intervenire in una direzione di
01:59semplificazione del quadro sarà più in difficoltà, perché è un'evidente contraddizione. Perché in un
02:04settore si decide di ridurre le postazioni e in un altro invece si decide di moltiplicarle?
02:10Questo determinerà un altro problema, che è quello di avere una regione che ha progressivamente
02:15cessato la sua funzione di indirizzo e di controllo, di programmazione ed è diventato un ente del provvedere.
02:21Cioè sostanzialmente è diventato un super comune, che entrerà fatalmente in conflitto con i comuni,
02:26al di là del segno politico che questi comuni avranno. Io penso che quando si agisce su questo
02:31terreno bisognerebbe avere un po' di lucidità e capire non soltanto che cosa succede tra una settimana,
02:36ma che cosa succede tra un anno, tra due anni, tra quattro anni. Perché le istituzioni non sono le nostre.
02:41Le istituzioni ci sono assegnate pro tempore e gli effetti distorsivi che noi possiamo produrre
02:47magari possono essere limitati nel breve periodo, ma possono essere rilevanti nel lungo periodo.
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