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  • 2 giorni fa
UOMO ANZIANO NUOTA IN UN FIUME. Ogni bracciata lo immerge nei ricordi frammentati di una vita attraversata dalla guerra. Un aquilone vola tra le macerie e gli riporta la memoria più luminosa: l’amore giovanile per una ragazza. L’aquilone, nel vento diventa metafora: non solo del desiderio di elevazione, ma del diritto di esistere, di volare liberi, nonostante i confini, la violenza, il piombo che cade...  È Andrea Boretti - regista, sceneggiatore e produttore - con il team Eleven Studio che lui stesso ha fondato a vincere la terza edizione di Y-40 Film Festival.  Il cortometraggio di 7 minuti  The Kite girato per il 30% sott’acqua come da regolamento, ha conquistato il primo posto della rassegna internazionale di corti subacquei.

Da poco appassionatosi alla subacquea, il vincitore ha spiegato: «Abbiamo acquistato lo scafandro e volevamo utilizzarlo in maniera che avesse un significato profondo. Al contempo stavo leggendo un romanzo che raccontava della storia del popolo palestinese. Quasi contemporaneamente mi sono imbattuto nella poesia di RefaatAlareer, If I Must Die, e tutte queste cose insieme mi hanno ispirato a scrivere questa storia di un dolore molto forte che attraversa le generazioni. Ma nonostante tutto la speranza resta anche in una situazione così drammatica».

L’anima subacquea del documentario è stata girata da Elisa Chinello: «Le riprese sono state fatte a settembre sul fiume Ticino, vicino a Somma Lombardo (Varese) in un’acqua fredda, con corrente, non limpida, un po’ torbida, con tanta sospensione e, infatti, più vera e realistica. L’estetica era giusta per questo messaggio».

Sul primo posto si è espresso Giovanni Boaretto, executive manager di Y-40 Studios: «Non è stato semplice decidere il podio: c’erano storie personali molto delicate raccontate sott’acqua, temi naturalistici che ci toccano e temi sociali come quello del vincitore sul conflitto israelo-palestinese. Abbiamo guardato alla tecnica di ripresa, alla sceneggiatura, alla fotografia, ma poi c’è la storia, il vero motivo per cui si racconta qualcosa».

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