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  • 1 settimana fa
Giuseppina Paterniti
Che la storia non dimentichi il genocidio di Gaza!!

Crescere Informandosi riceve e pubblica un’editoriale di Giuseppina Paterniti, giornalista e autrice con un passato in Rai come corrispondente Rai da Bruxelles e vicedirettrice TGR nonchè direttrice del TG3.
Il tema affrontato si concentra soprattutto sugli eventi a Gaza ed in particolare sul rischio che nel mondo vi siano pressioni volte a non considerare il gravissimo genocidio perpetrato dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese, in particolare verso donne e bambini.
Un servizio che ci mette in guardia sui rischi legati all’informazione manipolata ed alle fake news.

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Trascrizione
00:00Sono ore cruciali per l'accordo sul cessato e fuoco nella striscia di Gaza e nelle prossime
00:24ore, secondo l'intesa, comincerà il rilascio degli ostaggi, il rilascio dei prigionieri
00:31dall'altra parte, la riconsegna dei corpi e c'è anche una massa umana che si sta muovendo
00:38per tornare nella propria terra con l'avvertimento della protezione civile di Gaza a non avvicinarsi
00:48ai confini di Gaza City fino a quando rimarrà l'esercito israeliano.
00:55Insomma sono ore delicate, decisive, non sappiamo l'esito, sappiamo che questa pace tanto voluta
01:04comincia lentamente a muoversi e non ci sarebbe stata senza l'impegno forte di tutta l'opinione
01:12pubblica mondiale perché quelli che oggi si dichiarano complici della pace sono stati
01:18complici dei massacri, mi riferisco ai governi che hanno continuato a mandare, compreso il
01:24nostro, che hanno continuato a mandare armi e che oggi si dicono complici della pace ma
01:30nei fatti senza questa grande pressione dell'opinione pubblica mondiale che è andata dalle manifestazioni
01:39nelle università, nelle scuole, dall'esposizione delle bandiere della Palestina e abbiamo visto
01:45tante immagini anche di fermi arresti solo per avere osato esporre una bandiera e poi al
01:52blocco dell'invio delle armi fatto dai nostri lavoratori portuali, veramente onore, e fino
01:58alla flottiglia che ha interpretato tutti noi e che ha avuto a fianco una flottiglia di terra
02:03che è ancora in grande mobilitazione. Adesso il gioco però si fa duro. L'italiano ha detto
02:10che bisogna vincere la guerra, lo ha detto l'altro giorno al Parlamento israeliano, che
02:16bisogna vincere la guerra con l'opinione pubblica mondiale, quindi non solo gli influencer che
02:24erano stati assoldati per far capire quanto si viveva bene a Gaza, le immagini di felicità
02:31che non esistevano nella realtà, ma anche la segnalazione, l'ha detto anche in maniera
02:38molto precisa, che l'opinione pubblica dei paesi europei è stata manipolata da islamisti
02:47che sono arrivati come immigrati nei nostri paesi. Tutto questo diciamo ci lascia capire
02:53che ci sarà una guerra sui social molto forte. Noi non avremmo conosciuto nessuna di queste
03:00situazioni se non avessimo avuto le immagini dai social in diretta per la prima volta nella
03:07storia, un genocidio, una strage, un orrore in diretta e questo ha scosso le nostre coscienze.
03:14Come ha detto qualcuno è stato uno shock emotivo fortissimo. Ecco perché siamo scesi in piazza,
03:21ecco perché abbiamo manifestato. L'altro giorno però scorrendo alcune pagine di Facebook
03:29legate all'informazione regionale, ho scoperto che mentre si risultava per il salvataggio di un'asina
03:35che era accaduta in un dirupo, si dicevano cose terribili di quelli che invece erano scesi in piazza
03:42e avevano protestato. A un certo punto ho provato a inserirmi in questo dibattito che si teneva e ho
03:51chiesto a una signora che si era pronunciata duramente, ho detto mettiamola così, se mettiamo che io fossi
04:00vissuta nel 44, nel 44 vivevo in una zona intorno ai campi di concentramento e intorno a quei campi di
04:10concentramento io sentivo delle urla, sentivo del fumo che usciva dalle ciminiere, sentivo arrivare
04:17i treni carichi di persone, sentivo dei colpi di fucile e dicevo ma è possibile che non posso fare niente?
04:24Allora dico signora chiedo a lei cosa posso fare io? E la signora mi ha risposto noi non possiamo e non
04:32dobbiamo fare niente, tocca alla politica fare qualcosa, noi non facciamo niente e ho capito una cosa
04:39che non avevo capito fino a quel momento, cioè che la signora non si è resa conto che stava dicendo
04:47una cosa aberrante e probabilmente era la stessa che in quegli anni del nazismo avrebbe lasciato
04:56andare le cose, non si sarebbe ribellata, sarebbe stata contro gli ebrei, per quieto vivere ma anche
05:03per non conoscenza e ho capito che il ruolo dell'educazione della scuola in questo è stato
05:09fondamentale, come è stato fondamentale per me per capire profondamente che ruolo devo avere
05:17nella società, che impegno devo avere, che non mi posso mai tirare indietro, un metodo di vita e la
05:24conoscenza dei fatti storici è estremamente importante e questo è stato anche l'impegno del
05:31mio lavoro di giornalista, non è così per tutti, per alcuni dei momenti della storia non ci sono
05:39mai stati, non hanno mai preso coscienza, siamo responsabili noi, è responsabile il nostro sistema
05:46educativo e adesso ci troviamo davanti allo stesso gioco perché le circolari che sono arrivate nelle
05:52scuole dove si dice che gli insegnanti non devono parlare né di Palestina né di Israele
05:57significano proprio questo, va cancellata la storia, tocca a noi allora darci un nuovo impegno, far
06:05conoscere, far capire quello che succede e istruire in piccoli gruppi ma nelle piazze con le persone
06:13sfuggendo alla radicalizzazione perché questo vogliono, questo è la, questa è la propaganda di Netanyahu
06:21cioè di arrivare al tema dello scontro tra le civiltà come è stato raccolto immediatamente da
06:27fratelli d'Italia che ha presentato subito una proposta di legge per il, per vietare il velo eccetera
06:36come se fosse quello il vero problema, no? E quando io mi sono inserita in un'altra di queste discussioni
06:43dicendo scusate ma forse la notizia del giorno è un'altra cioè 12, 13 miliardi di taglia alla sanità in tre anni
06:49e qualcuno è cascato dal pelo e ha detto ma io non sono partitico, sì ma tu stai sposando
06:55una posizione partitica e politica, dunque attenzione, il gioco ora si fa sporco perché
07:02circoleranno fake news, continueranno a far finta di niente, a fare in modo che la storia sia cancellata
07:09tutta, tocca a noi che siamo sul territorio, tocca a noi continuare a fare in modo che non si perda
07:17la memoria e che quello che accade divenga patrimonio di tutti in modo che tutti possano
07:23assumere con coscienza la propria responsabilità.

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