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  • 20 hours ago
“La partnership fra pubblico e privato, in particolar modo fra accademia e industria, è fondamentale. Da un confronto di interpreti che provengono da mondi diversi e ragionano in diverso modo, credo ne esca sempre un risultato migliorato e migliorativo, ancora più soddisfacente rispetto a quello che stiamo facendo al momento attuale”. Lo ha detto Matteo Bonini, professore di Medicina respiratoria al dipartimento di Salute pubblica e malattie infettive dell’università Sapienza di Roma, nell’ambito dell’evento di Investigator’s Meeting che si è svolto a Roma su varie aree della ricerca clinica che AstraZeneca conduce in Italia.

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Transcript
00:00Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi passi in avanti nella diagnosi e nella gestione
00:08delle patologie respiratorie. Quello che probabilmente ancora rappresenta l'importante
00:12al MedNeed è arrivare a un livello che vada oltre il controllo ottimale di malattia. L'oncologia,
00:21la reumatologia e altri settori ci hanno insegnato come si possa ambire alla cura della patologia,
00:26sia questa on treatment e off treatment e avere questo tipo di ambizione alla luce della possibilità
00:33di diagnosi endotipiche, alla luce della possibilità di strategie di terapia telorizzate e individualizzate
00:41sul singolo paziente credo sia un obbligo per tutti i professionisti del sistema sanitario.
00:47Oltre all'ambizione della cura, al momento noi siamo abituati a trattare le patologie in base allo stato
00:54con cui si presentano, con una valutazione che è prevalentemente di tipo trasversale,
00:58andando a vedere il rischio retroattivamente di reagutizzazioni e la sintomatologia attuale
01:04riferita al paziente. Avere invece un approccio che meri a rischio futuro e che meri a identificare
01:10le traiettorie di patologia per quanto prima fare un'azione precoce predicendone la prognosi
01:17sicuramente può rappresentare un ulteriore passo avanti. Almeno a livello italiano c'è necessità
01:22di avere un livello di formazione decisamente più elevato per tutti gli interpreti della ricerca clinica,
01:29sia per quanto riguarda i medici, per quanto riguarda gli infermieri e tutte le altre figure
01:34che partecipano attivamente alla conduzione di un trial randomizzato o controllato.
01:39avere un'appropriata formazione del personale va di pari passo con avere anche un'appropriata
01:45formazione delle strutture e dare la possibilità di prevedere in anticipo quelle che possono essere
01:52le necessità della conduzione dello studio, prevedendo quelle che saranno le necessità
01:56di arrullamento e anticipando così qualsiasi possibile imprevisto. Io penso che anche alla luce
02:02delle esperienze precedentemente fatte in Inghilterra e negli Stati Uniti, la partnership
02:06fra pubblico e privato, in particolar modo fra accademia e industria, sia fondamentale.
02:12Da un confronto di interpreti che provengono da mondi diversi e ragionano in diverso modo,
02:16credo ne esca sempre un risultato migliorato e migliorativo. Lo scambio di idee, il confronto,
02:23la messa in discussione sono fondamentali. Esiste un know-how attualmente dell'industria
02:28che non è disponibile nell'accademia e viceversa. Quindi questo tipo di collaborazione stretta
02:33è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune, sicuramente può portare a dei risultati
02:38ancora più di soddisfazione rispetto a quello che stiamo facendo al momento attuale.
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