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https://www.pupia.tv - Calenda - Intervento in Senato
Avevamo chiesto la scorsa settimana un impegno congiunto di tutte le forze del Parlamento sul sostegno all’avvio del piano di pace a #Gaza.
Le altre opposizioni hanno detto no. Abbiamo sentito in aula definire quel piano “neocolonialista” e da “rifiutare” da forze della sinistra populista che sono state scavalcate da Hamas in ragionevolezza. Abbiamo sentito parlare ossessivamente di flotille e piazze, strumentalizzate da un lato e dall’altro.
Ieri il segretario del primo sindacato italiano ha parlato di “complicità politica nel genocidio”.
Adesso occorre fermare tutto questo rumore. Il nostro lavoro è la politica e la politica oggi si fa in quel negoziato. Personalmente continuo a pensare che la tregua è a portata di mano ma la pace è ancora molto lontana. Ci sarà un ruolo da svolgere per l’Italia e per l’Europa. Un ruolo politico non partitico o di testimonianza. L’argomento merita serietà e moderazione nell’uso delle parole. (09.10.25)

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Trascrizione
00:00Se perdiamo il controllo delle parole, non facciamo naufragare il piano perché a nessuno gliene può fregare di meno fuori da quest'aula,
00:09ma facciamo naufragare la politica, che è il nostro compito precipuo, custodire e dare un senso di serietà negli avvenimenti grandi e terribili.
00:21Non credo che siamo all'avvio di un processo di pace, credo che siamo all'avvio di un processo di tregua,
00:27che è tuttavia la cosa più importante in questo momento, l'apertura dei canali di aiuto,
00:35il disarmo di Hamas, che sarebbe un cambiamento sostanziale nella condizione della striscia,
00:43ma anche aprirebbe contraddizioni profonde nel governo di Israele tra i falchi e i falchi un pochino meno falchi.
00:51Tuttavia questo chiama in causa anche noi e la politica, perché ricorderete che la scorsa settimana abbiamo scritto insieme alle forze di governo
01:02e proposto alle forze di opposizione un testo che diceva con grande semplicità
01:07che oggi la politica è far sì che questo piano vada avanti e atterri in Medio Oriente.
01:14Non siamo riusciti a farlo tutti insieme, non siamo riusciti perché la tentazione di queste settimane prevalente
01:23è stata quella di politicizzare tutto, politicizzare le piazze, politicizzare le flottiglie, politicizzare le violenze,
01:38politicizzare qualunque cosa anche davanti a un processo enorme, gravissimo.
01:44Io sono contento di sentire che oggi viene apprezzato questo piano di tregua,
01:49ma sentivo invece l'altra volta definirlo coloniale.
01:53Agli amici del Movimento 5 Stelle dico che siete stati scavalcati da Hamas in questo caso,
01:59nel senso che è davvero sintomo di un'ingenuità e un'adolescenza politica l'idea di pensare
02:08di bocciare un piano prima che la controparte dica si Hamas lo bocci.
02:16E aggiungo un fatto, io sono contento che il senatore Croatti sia tornato benissimo tutte le flottiglie del mondo,
02:24ma le flottiglie non sono oggetto di quello che noi facciamo in questo Parlamento,
02:29perché noi facciamo politica e non facciamo testimonianza.
02:33Un ultimo punto e chiudo.
02:37Ieri il segretario del primo sindacato italiano ha accusato il governo di essere complice politico di genocidio.
02:47Io sono all'opposizione, noi siamo all'opposizione, ma ritengo queste fasi di una gravità inaudita.
02:56State attenti, perché se perdiamo il controllo delle parole,
03:02non facciamo naufragare il piano perché a nessuno gliene può fregare di meno fuori da quest'aula,
03:07ma facciamo naufragare la politica, che è il nostro compito precipuo, custodire e dare un senso di serietà negli avvenimenti grandi e terribili.
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