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Novità
Trascrizione
00:00Bruxelles ci ricasca.
00:02Dopo aver messo nel mirino l'auto, gli allevamenti e interi comparti dell'agricoltura europea
00:07in nome della transizione verde, ora la commissione guidata da Ursula von der Leyen prepara l'ennesimo
00:12autogol.
00:13Far aderire l'Unione Europea alla Convenzione Quadro dell'Organizzazione Mondiale della
00:18Sanità per il Controllo del Tabacco, FCTC, e sostenere, alla prossima Conference of the
00:23Parties, COP11, del 17 novembre a Ginevra, misure che rischiano di distruggere una delle
00:29poche filiere ancora solide e interamente legali.
00:32Giovedì 9 ottobre, i ministri della Sanità dei 27 discuteranno a Bruxelles la bozza di
00:37posizione comune, redatta dai servizi della commissione.
00:40Un documento che abbiamo potuto rapidamente consultare e che rivela una linea radicale
00:45e ideologica.
00:47Vi si leggono infatti ipotesi di misure surreali tra cui limiti alle quote di produzione e vendita
00:51incluso l'export anche dei prodotti innovativi italiani, l'introduzione di schemi e regimi
00:56sanzionatori ad hoc a danno della filiera, il divieto di utilizzo del filtro che corrisponderebbe
01:00a un divieto totale per i prodotti ora sul mercato, la fissazione di un tetto massimo
01:04del prezzo dei prodotti e la contestuale fissazione di quote per gli operatori regolate e prestabilite,
01:09il divieto totale dell'attività per gli attori di tutta la filiera attraverso la creazione
01:13di un sistema di vendita pianificato e statale, la restrizione alle vendite basate, dietro il
01:17linguaggio burocratico che parla di tossicità ambientale e riduzione della gradevolezza.
01:22Il testo disegna in realtà uno scenario di smantellamento dell'intera filiera del tabacco
01:27e dei prodotti a base di nicotina. L'Unione ringrazia l'OMS per il suo impegno, ma di fatto
01:33si prepara a recepirne integralmente le raccomandazioni più estreme, vietare i filtri, bandire i prodotti
01:39contenenti plastica monouso e limitare drasticamente la produzione e distribuzione di sigarette e
01:45dispositivi elettronici. Non è la salute pubblica a guidare questa scelta ma una visione ideologica
01:50e punitiva che ignora la realtà economica, agricola e industriale europea. La federazione
01:56italiana tabaccai, FIT, parla chiaro nel suo comunicato. Dietro la narrativa ufficiale sulla
02:03salute si cela un piano radicale e ideologico. Distruggere un'intera filiera made in Italy
02:08e privare gli stati membri dei loro diritti, si legge. Il rischio è concreto. Il settore
02:15tabacchi in Italia vale circa 23 miliardi di euro di fatturato legale e garantisce allo
02:20Stato 15 2 miliardi di gettito fiscale ogni anno. Solo nella produzione agricola sono coinvolti
02:2740.000 tabacchi coltori, i rivenditori autorizzati sono 54.000 e altri 10.000 lavoratori operano nella
02:36filiera dei prodotti di nuova generazione. In totale, oltre 100.000 posti di lavoro che Bruxelles
02:42sembra considerare sacrificabili sull'altare del moralismo sanitario. Eppure, come ricorda
02:48la FIT, le tabaccherie sono un presidio di legalità sul territorio, controllano l'età
02:53dei consumatori e garantiscono la riscossione delle imposte. Tagliare i punti vendita o limitarne
02:59il numero significa regalare mercato e margini alla criminalità organizzata, che già lucra
03:04su un commercio illecito stimato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in oltre 1-2 miliardi
03:09di euro l'anno. La misura simbolo di questa nuova crociata è il divieto dei filtri. Il
03:15bando servirebbe a ridurre la pil del prodotto e l'inquinamento da microplastiche. Una spiegazione
03:22che sfiora l'assurdo. I filtri non rendono il fumo innocuo, ma ne riducono la concentrazione
03:28di sostanze nocive. Cancellarli non salverà l'ambiente, né la salute, ma spingerà milioni
03:35di consumatori verso il mercato nero o verso prodotti non controllati. Il paradosso è
03:40che l'UE ha già regolato la materia con la direttiva sulla plastica monouso, introducendo
03:45obblighi di raccolta e responsabilità estesa del produttore. Basterebbe applicare le norme
03:51esistenti, non inventare nuovi divieti. La Commissione, scrive la FIT, vuole usare la
03:57COP11 per trasformare impegni globali in vincoli interni vincolanti, anticipando la revisione della
04:03direttiva accise e della direttiva tabacchi, senza passare dal Parlamento europeo. Una
04:09scorciatoia istituzionale, che rappresenta, afferma testualmente la FIT, un abuso di potere
04:15che erode la sovranità e la legittimità democratica. Insomma, Bruxelles non solo mette
04:21in pericolo un settore strategico per l'Italia, ma aggira i processi democratici europei, scegliendo
04:26di farsi dettare l'agenda da un organismo internazionale, l'OMS, su questioni che incidono
04:32direttamente sull'economia e sull'occupazione degli stati membri. Come ha scritto sabato
04:37scorso Osvaldo De Paolini, vice direttore del giornale e direttore di Moneta, chi lavora
04:42secondo le regole viene punito, chi lavora senza regole viene premiato. Nel suo editoriale
04:48di questa settimana si denunciava infatti l'effetto boomerang delle politiche agricole
04:52europee. Nel caso del tabacco la logica è la stessa. L'Europa non difende più la propria
04:59economia, la destruttura, desertificando interi settori produttivi.
05:04Amici del canale, il video finisce qui. Se volete lasciate un vostro commento o un like
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