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https://www.pupia.tv - Roma - Il turismo e la sua economia - Conferenza stampa di Antonio D'Alessio (02.10.25)

#pupia
Trascrizione
00:00Buongiorno a tutti e intanto grazie per essere venuti nonostante comunque il periodo difficile
00:09che stiamo affrontando e quindi mi rendo conto quanto è complicato spostarsi o comunque
00:15prendere spazio per eventi di questo tipo e quindi grazie. Poi voglio aggiungere che
00:22sono di nuovo onorata di essere nella splendida cornice della Camera dei Deputati ad aprire
00:27poi i lavori di questo convegno. Intanto voglio esprimere un grazie all'onorevole Antonio D'Alessio
00:34perché ha un forte impegno istituzionale e una forte sensibilità per i valori che fanno
00:40crescere il Paese. Quindi grazie anche per voi per avermi coinvolta in questo meraviglioso
00:45progetto e voglio ringraziare il dottor Fabio Maione, amico nonché professionista generoso
00:52senza il quale questo evento vi dico che non avrebbe avuto la stessa forma e la stessa
00:58concretezza. Quindi il suo contributo posso dire che è fondamentale per portare avanti
01:03poi questo progetto. Grazie Fabio.
01:06Non per importanza ma voglio ringraziare le relatrici qui presenti, la dottoressa Aurora
01:19Pezzuto, la dottoressa professoressa vice della Piana e la dottoressa Giada Filippetti della
01:26Rocca. Grazie per essere venute e per contribuire con noi all'importanza e all'interesse del Paese
01:33ma soprattutto poi per dare la qualità, che sono sicura che ci sarà una grandissima
01:38qualità, dei vostri interventi. Poi voglio ringraziare chi è venuto qui oggi presente
01:44di nuovo e in particolare chi poi tra l'altro si occupa del settore del turismo che è qui
01:50presente, la società Abagroup. Grazie per essere venuti ragazzi, anche perché voi siete
01:57anche dimostrazione del settore turistico che a breve parleremo in modo teorico e poi
02:03sicuramente grazie all'onorevole avremo risultati concreti e poi siete voi insomma quelli che
02:09dimostrate tutti i giorni come si lavora nel turismo. Grazie ancora.
02:14Io inizio e allora come primo... ah giusto, giusto, questo era importantissimo, la relatrice
02:24Sara Manfuso non è riuscita ad essere qui presente purtroppo per impegni che le hanno
02:31impedito poi di venire e non è tra l'altro nelle sue vesti, quindi si scusa tantissimo,
02:37vuole portare i suoi saluti, quindi ci teneva tantissimo a salutarvi e sicuramente io direi
02:43a Sara Manfuso che la accoglieremo poi a un prossimo evento, insomma sia per recuperare
02:47ma sia per la gioia di esprimere con lei poi le sue opinioni. È quello che dicevo prima,
02:53purtroppo ci sono difficoltà, è un periodo difficile, è ok, quindi salutiamo anche la
02:58dottoressa Sara Manfuso. Allora andiamo avanti, siamo con Giada Filippetti,
03:04io direi di iniziare con lei, Filippetti della Rocca. Giada, io vorrei iniziare il convegno
03:11introducendo dei dati fondamentali o meglio vediamo che il turismo nel 2025 ha contribuito
03:18al PIL italiano per il 10% circa e si presume che nel 2026 e fino al 2035 arriveremo al 12%
03:29circa, un dato piuttosto coerente perché nel 2024 i risultati anche da Federturismo sono
03:36sempre del 10%, però noi parliamo oggi di turismo che non sia solo valorizzazione economica
03:43ma soprattutto valorizzazione identitaria, quindi rappresentiamo la cultura, il paesaggio,
03:49le tradizioni ma soprattutto il valore dell'Italia. Con Giada andiamo nella prima domanda che è
03:55quella poi attuale, ovvero riguardo il mondo digitale e riguardo i social. Vediamo come spesso
04:00le mete turistiche passano attraverso i social e vengono raccontate le destinazioni attraverso
04:06social. Secondo te Giada qual è la chiave fondamentale per far sì che un contenuto digitale
04:14possa diventare poi un'esperienza vera e autentica?
04:19Grazie, intanto colgo l'occasione per salutare tutti e per dirvi quanto sono felice di essere
04:26coinvolta in eventi dove si parla di turismo che come giustamente appena detto è uno dei
04:31motori dell'economia del paese, oltre a essere la mia più grande passione e sono fortunata
04:36anche a chiamarlo il mio lavoro a 360 gradi. Però prima di risponderti a questa domanda
04:42e rubo veramente solo 30 secondi per dire che oggi questa fortuna io la sento ancora un
04:48po' di più perché io non sento solo il privilegio oggi ma anche un po' il peso di
04:54essere con voi quelle che noi chiamiamo le vite di serie A perché mentre noi parliamo
04:58qui di cose bellissime a Gaza si sta consumando qualcosa di veramente atroce e non voglio politizzare
05:04assolutamente il mio intervento ma non voglio essere tra le persone che si voltano all'altra
05:09parte e normalizzano l'orrore. Quindi voglio solo spendere una parola per quello, per quello
05:15che è successo ieri sera dove dei volontari sono stati abbordati come dei criminali perché
05:21oggi purtroppo io non mi sento qui in questa sede minimamente rappresentata dal nostro
05:25governo. Quindi adesso andrò avanti col mio discorso ma ci tenevo a dire queste due parole
05:30per tutte le persone che là fuori si stanno battendo per i diritti umani.
05:35Grazie Giada.
05:36Vado avanti poi con la risposta alla domanda. Secondo me siamo in un momento storico molto
05:41importante per il digitale perché l'esperienza di acquisto del turista principalmente straniero
05:46inizia proprio dal digitale, da quello che lui vede. Quindi i social sono un importante
05:52strumento di vendita ma uno strumento anche di sensibilizzazione di tutto quello che ruota
05:58attorno al soggiorno. Quindi da quello che era prima un catalogo online che può essere
06:05booking, Airbnb o un sito appunto dove si prenota, il social può dare quella dimensione
06:11molto più strutturata a quella che è l'esperienza di viaggio. Ad esempio tramite i social, tramite
06:17video, tramite articoli, tramite comunque una serie di contenuti digitali si può far vivere
06:25al turista prima ancora che arrivi una dimensione autentica e locale che porta ad arricchire
06:32tantissimo quello che è l'offerta turistica. Quindi che non è solo l'hotel, la villa,
06:36l'appartamento ma è proprio anche il percorso del turista. Quindi secondo me è essenziale
06:41oggi puntare proprio sull'esperenzialità anche digitale per promuovere tutta una serie
06:47di cose che altrimenti il turista non conosce. Ad esempio c'è un'attività che è andata
06:53virale sui social in costiera malpitana qualche anno fa che adesso è molto conosciuta
06:58che è quella di un pastore che porta i turisti col suo gregge a fare proprio un giro del pascolo
07:03e poi gli offre un aperitivo con prodotti proprio super chilometro zero. Ecco questa è
07:08una cosa che senza i social non sarebbe mai potuta succedere e penso che comunque per
07:14un turista magari americano oppure medio orientale che non è abituato a vivere questo tipo di
07:20di esperienza si ha un valore aggiunto grandissimo e questa è una piccola esperienza come ce ne
07:27sono tante altre come l'immergersi nella cultura locale, nelle cooking class, nel cucinare
07:31con una persona italiana e vivere quello che è proprio la nostra cultura anche culinaria
07:38si possono sempre di più evolvere attraverso quello che è proprio il turismo digitale.
07:45Bene Giada, poi dopo andiamo avanti e poi ci racconterai della tua esperienza e vediamo
07:51insomma come collegare quello che hai appena detto ma sicuramente lo viviamo tutti i giorni
07:55e stiamo tra l'altro condividiamo anche in modo concreto quello che è stato detto.
08:01Io direi di andare avanti con la professoressa Abice, quindi passiamo dal digitale alla formazione.
08:09Professoressa, per lavorare nel mondo del turismo c'è bisogno delle competenze, c'è bisogno
08:14di formazione. Secondo te, io mi permetto poi di dare del tuo a tutti insomma qui presenti,
08:21quali sono le competenze manageriali e le competenze culturali che servono poi per lavorare
08:27nel mondo del turismo e magari anche riguardo quello che lei spesso introduce come cross cultural competence.
08:36Grazie, grazie per la domanda. Vorrei partire nel dare la risposta da due dilemmi che io vedo
08:45come fruitrice dei servizi turistici e anche un po' ascoltando la voce di chi lavora nel turismo.
08:54C'è un problema serio che è stato il primo dilemma, che è stato quella della omogenizzazione
09:01della fruizione di un servizio. La globalizzazione ha portato in un certo senso a voler omogenizzare
09:10l'offerta e questo ha alleso l'identità italiana di cui parlavamo prima. E questo è un primo dilemma.
09:16L'altro invece è che il turista viene considerato come un'entità monolitica, monoculturale.
09:25Il turista è diverso, viene da culture diverse e per noi non deve essere trattato come il turista
09:34genericamente inteso. E questo è quello che ad oggi manca, manca nella formazione, per cui pensare
09:42di interloquire con un turista asiatico e sto generalizzando, un turista mediterraneo e sto
09:51generalizzando, un turista giapponese, cinese e americano della Florida e americano di Washington
10:01cambia moltissimo. E non credo che siamo poco preparati su questo aspetto. D'altronde, quindi
10:09questo è una sorta di mea culpa parlando di istituzione formativa, siamo ancora un po' indietro
10:19nel trasferire a chi volesse in futuro far parte di questo settore in maniera attiva e quindi
10:28essere dalla parte del vicevento del turista, che le competenze cross-culturali, ovvero sia
10:33quella competenza che ti fa in qualche modo essere efficace nell'interazione con l'altro
10:40e viene poco sviluppata. Ci sono solo pochissime università in Italia che lo fanno, ma è una
10:48nostra, come dire, lentezza nell'acquisire questo tipo di competenza, che è vera però in
10:55qualsiasi settore. Ora stiamo parlando del turismo, ok, ma è vera sempre. Pensiamo che i primi
11:01studi sono nati in particolare in America e in particolare in Florida, in particolare
11:07nella NASA, perché in pratica questi astronauti erano costretti a stare in ambienti molto
11:13piccoli, interagire senza aver nessuno sfogo per una, come dire, una sorta di non comprensione
11:21e quindi si è cominciato a studiare, ma sta parlando degli anni 60, quindi credo sia il tempo
11:25di poter sviluppare questo tipo di competenze, in particolare la sensibilità culturale.
11:31Condivido, professoressa, anche perché spesso diciamo noi giovani che l'università ha bisogno
11:36di un cambiamento. I corsi che io ho seguito, ma che ad oggi vedo che seguono anche chi è
11:41più piccolo di me, master, eccetera, dobbiamo cambiare la formazione, perché è così che
11:47l'Italia si può adattare. Io ringrazio la professoressa, quindi andrei avanti con Aurora
11:54Pezzuto, la dottoressa Aurora. Aurora, con te possiamo tornare dai giovani. Infatti vediamo
12:00come la richiesta da parte del turista giovane è completamente cambiata. Infatti attraverso
12:07sempre poi anche le tecnologie il giovane va a richiedere un turismo che sia sostenibile,
12:13che sia innovativo. Secondo te quali sono le richieste attuali da parte dei giovani e
12:20come attraverso le tecnologie e Big Data possiamo migliorare l'esperienza del turismo?
12:27Grazie. A profitto del prologo che c'è stato, visto che adesso stanno discutendo anche alla
12:33Camera di questo, di condividere l'indignazione della qui presente relatrice e di condividere
12:41altresì la indignazione per chi di fatto ha provocato questo, diciamo, spiacevole episodio
12:49a Gaza, ossia il macellai di Hamas e spero vivamente anch'io che il governo attualmente
12:54alla Camera riescano insomma a trovare una quadra per condividere le proposte che attualmente
13:00ci sono a parte della Lega Araba e degli Stati Uniti per arrivare insomma a un processo
13:04di pace, visto che sarebbe anche ora giustamente. Però rispondo alla tua domanda subito perché
13:11oggi parliamo di turismo. Allora sì, i giovani oggi effettivamente non amano, non condivinano
13:18più il classico pacchetto standard che magari invece una volta veniva condiviso. Adesso i
13:26giovani cercano esperienze più autentiche, poi essendo nativi digitali pretendono anche
13:31flessibilità, trasparenza e soprattutto di non pagare quel costo extra legato a inefficienze.
13:40Ora tra l'altro tra qualche giorno fa c'è stato il Global Summit relativo al turismo proprio
13:45qua a Roma dove si è parlato tantissimo di come Big Data e le tecnologie possono appunto
13:51aiutare il turismo. Già ci sono servizi legati a questi Big Data, secondo me sono in veste
14:00insomma un po' politica, rappresento il partito liberal democratico qui, non posso non citare
14:06il tema sulla mobilità. Oggi ci sono piattaforme che utilizzano questi Big Data ad esempio per
14:12gestire i flussi turistici relativi ai trasporti e purtroppo mentre abbiamo queste piattaforme
14:19di mobilità, le cosiddette NCC che già usano i Big Data e sono molto avanzate, però in Italia
14:25appunto sono molto controllate e molto limitate. Dall'altra parte abbiamo invece i servizi di
14:31taxi che creano un grosso problema al settore ad esempio turistico, spesso e volentieri ci
14:37sono chiamate in evase, lunghe code, io mi immagino un turista che arriva a Roma e fa un'ora
14:41di coda in stazione per aspettare un taxi, questo è un problema grosso del turismo italiano,
14:47i dati sono molto molto negativi e quindi i Big Data possono fare veramente tanto, però
14:53dobbiamo essere anche noi pronti ad accogliere queste realtà perché sennò chiaramente questo
14:58è un problema. E al di là poi della gestione dei flussi, i Big Data oggi sono anche fondamentali
15:03per il decision making, non ci sono più le guide, i libroni che ti portano in giro, oggi
15:08abbiamo già GPT che magari ti consiglia invece un percorso più personalizzato e questo secondo
15:16me va a aumentare quell'aspetto che rende i viaggi belli e autentici, ossia l'autonomia,
15:21cioè il turista è autonomo di muoversi, di spostarsi e di avere consigli personalizzati
15:27per lui senza aver bisogno di strutture extra.
15:31Grazie Aurora e tra l'altro sono una testimonianza della fila per i taxi che spesso sono costretta
15:38a fare, lunga anche molto più di un'ora.
15:41Bene, io direi di andare avanti e continuiamo con la dottorista Giada Filippetti.
15:46Giada, io in particolare ho visto tantissimo e seguo e stimo le tue esperienze e ci tenevo
15:53tanto a farti una domanda proprio su questo e sul turismo di lusso che è quello che poi
15:57rappresenti oggi qui alla Camera. Vediamo come il turismo di lusso oggi è al centro di
16:01forti dibattiti perché da un lato vediamo come c'è l'over turismo che è caratterizzato
16:07da mete iconiche e quindi un po' insomma richieste da tutti. E poi c'è invece il turismo
16:13di lusso che però ha una richiesta differente, quindi quella su misura, autentico. Secondo
16:19anche quello che tu vivi tutti i giorni col tuo lavoro Giada, che cosa ne pensi?
16:24Sicuramente l'over turismo è un problema anche in comuni molto vicini a quelli dove io
16:29opero, dove sono partita, che sono Capri, la costiera amalfitana. In questo caso, come
16:34altre mete in Italia, in questo caso penso che il primo antidoto potrebbe essere spingere
16:41di più sulla destagionalizzazione perché avendo un posto fruibile per tutto l'anno,
16:48almeno per gran parte dell'anno rispetto a una piccola stagionalità, sicuramente si
16:52decongestionerebbe tanto. Il problema è che io registro anche tante richieste, soprattutto
16:57su magari zone come Positano, Amalfi, Ravello, ma anche Capri, di visite invernali, ma non ci
17:03sono poi i servizi. Quindi un turista si trova magari a voler fare un tipo di esperienza
17:07ma non a poter godere di quello che è invece poi il setting estivo a livello anche di ristorazione,
17:15a livello di servizi, di aperture, quando invece ci sarebbero tanti altre alternative al mare,
17:21perché poi noi italiani siamo molto legati al concetto della spiaggia, dell'andare
17:24al mare, di fare il bagno, ma in realtà l'americano come il medio orientale, come il turista
17:29straniero, anche europeo, ha molta voglia, molte volte di fare anche hiking, di scoprire
17:35anche alcune bellezze più dedicate alla natura, quindi non è per forza, secondo me, che la
17:41stagione balneare deve elettare poi la stagionalità di un posto. Quindi secondo me si potrebbe
17:45tanto aiutare le verdure in questo caso. E poi dall'altro lato, secondo me, grazie
17:52anche a come diciamo prima i social e l'impatto che possono avere, si può promuovere anche
17:57tanto di più il turismo in piccoli borghi, in zone ancora da scoprire, dove però si può
18:03dare assolutamente un servizio tailor made su misura al cliente, quindi che può essere
18:10dal portarlo da un aeroporto magari principale fino a lì con un autista, con un elicottero,
18:16con comunque mezzi privati, dargli poi tutta una serie di possibili esperienze da vivere
18:21in loco, anche se non si trova appunto in un centro abitato, come ad esempio chef a
18:27domicilio che possono sia servirti che cucinare con te, piuttosto che insegnanti di yoga per
18:32fare un retreat, quindi ci sono veramente tantissime possibilità di valorizzazione che possono
18:37partire da una promozione digitale fatta bene, che permetta proprio di capire che c'è
18:42questa potenzialità e poi la promozione di aziende, chiaramente io parlo anche per esperienza
18:48perché ho una società che fa sia hospitality che servizi che possano affiancare il cliente
18:53nel creare un pacchetto a 360 gradi che lo porti a rilassarsi dal primo momento in cui
19:00arriva in Italia e vuole fare anche qualcosa di diverso, secondo me c'è tanta richiesta
19:06e tanta curiosità anche verso posti meno conosciuti, più piccoli, però deve essere accompagnata
19:13chiaramente da tutta una serie di servizi garantiti e poi secondo me da una promozione adeguata.
19:18Giada, tra l'altro hai unito la tua esperienza, quindi il turismo di lusso, hai unito la
19:23cultura differente di cui parla la professoressa Bice, hai unito i canali digitali di cui
19:27parla Aurora Pezzuto, quindi effettivamente sì e tra l'altro mi è capitato di conoscere
19:34delle persone in vacanza che comunque richiedevano in città come Salerno ma anche a Sorrento,
19:40Pestum e effettivamente in inverno se determinati stabilimenti o ristoranti fossero aperti.
19:46E appunto cambierebbe tutto secondo me se si facesse una politica condivisa tra gli
19:52esercizi per poter allungare almeno la stagione. E converrebbe poi anche effettivamente a chi
19:56ha insomma servizi turistici e finalmente avere un fatturato che si ha durante tutto l'anno.
20:03E anche ai lavoratori chiaramente stagionali che a volte sono penalizzati comunque da questo
20:07andamento sagionale. Sì infatti ne parleremo anche a breve pure di questo. Bene grazie
20:12Giada, quindi da Giada vado di nuovo alla professoressa Bice e appunto collegandoci poi a quello
20:19che stavamo dicendo e non a caso poi ho detto Pestum perché professoressa noi come dicevamo
20:25prima ci sono background differenti rispetto ai turisti che arrivano in Italia a godere del
20:33nostro paesaggio. Magari se ci può fare un esempio di casi concreti in Italia o all'estero
20:38dove appunto si è andata ad adattare l'offerta turistica rispetto appunto ai turisti che arrivano
20:47ma da culture completamente differenti. E qua un po' spoilerato prima.
20:51Sì grazie. Comincerei rispondendo a questa domanda e raccogliendo anche le riflessioni di
21:01Giada sulla necessità per destagionalizzare e quindi per in qualche modo allentare l'offerta turisma
21:11pensare ad esempio a piccoli centri perché Pestum ad esempio per quanto sia molto attrattiva
21:20dal punto di vista archeologico certamente non è Pompei. Non ci sono le stesse infrastrutture
21:26di Pompei però è un piccolo centro. Perché riprendo questo con le cose che diceva prima
21:31Zada? Perché lo riprendo in questo caso di successo al mio modo di vedere che ho già
21:38portato in aule universitarie è quella competenza di comunità. Mi spiego meglio. Prima noi abbiamo
21:45parlato di competenza individuale, quindi abbiamo parlato di l'abilità di sapere interagire
21:52con turisti di cultura diversa. Ma non è l'abilità del singolo, è l'abilità della comunità
22:02di riferimento nel quale il turista arriva. Allora è la stessa cosa in un piccolo borgo.
22:08se c'è la possibilità di arrivare in un luogo e trovare una comunità accogliente
22:16tu puoi organizzare tutti i servizi che vuoi, puoi organizzare le esperienze che vuoi
22:21ma se non hai una comunità che riceve in un certo modo il turista che è arrivato con
22:28un pacchetto perfetto al 100% la percezione del valore dell'esperienza diminuisce e non lo
22:36dico io, lo dico uno studi. La stessa cosa la possiamo riportare in questo esempio di
22:41persona di cui volevo parlare, ovvero un lido che nasce anni fa, un lido che accoglie il
22:51concetto di intergenerazionalità, un lido che accoglie il concetto di multiculturalità
22:57e un lido che accoglie il concetto di multigendere. Qualsiasi cosa è varcata la soglia di questo
23:05luogo che si chiama Doom Doom Republic, ha poi registrato un suo logo che ha un valore
23:14importante, è varcare quella soglia e immaginare che c'è una comunità accogliente, una comunità
23:21che è in grado di adattarsi automaticamente al soggetto che entra, sia esso un turista
23:29locale che un turista internazionale. E come si è fatto tutto ciò? Riflettendo in particolare
23:37sul concetto di comunità con le risorse umane che fanno parte di questo luogo. Che non riesco
23:46a chiamarlo lido, non riesco a chiamarlo azienda, è uno spazio, così come uno studioso
23:54importante diceva già nel 1951 Leung, che diceva che uno spazio fisico può diventare
24:01uno spazio vitale, uno spazio di esperienza e questo dovrebbero diventare i nostri borghi
24:09ma i nostri luoghi degli spazi di accoglienza, quindi protesi a ricevere una persona che è
24:16diversa, ma anche io che sono salenitana e arrivo a Roma sono una diversa dai romani e
24:23quindi in qualche modo devo essere accolta nel mio modo di sentirmi non familiare in un
24:29luogo che non è mio. Quindi la non familiarità è un qualcosa su quale dobbiamo puntare, la
24:35dobbiamo spiegare e dobbiamo capire cosa significa dall'altra parte sentirsi in un luogo che non
24:40è tuo e questo secondo me è quella cosa che racconta perché in alcuni luoghi si ha un successo
24:48nell'accoglienza di persone che sono diverse, attenzione, non diverse con diversità, disabilità,
24:56diverse non sono di quel posto e questo è un qualcosa che dovremmo sviluppare.
25:01Sì, anche perché poi spesso io ho notato, a Pestum perché abbiamo detto il caso del
25:06Lido Dum Dum, cioè come per altri Lidi ci sono solo le persone del posto, lì io noto proprio
25:12arrivare il turista, cioè di ogni tipo ed è anche bello vedere quello che lui vorrebbe
25:18bere, la canzone diversa rispetto anche magari al DJ del giorno che c'è, che ha una base
25:24diversa rispetto a noi di Pestum, chi è di Pestum eccetera, ma anche già il tipo di
25:29vestiario, cioè comunque è bello ed è questa la particolarità poi del turismo e ovviamente
25:37dell'aumento di fatturato che sicuramente avrà quel Lido rispetto agli altri nel vedere
25:41gli stessi clienti.
25:43C'è una situazione che accomuna tutti coloro che arrivano, in quel caso è forse quella
25:50competenza che è prima di sensibilità culturale che fa del concetto di accoglienza un concetto
26:00che è trasversale e va bene per tutti, però deve esserci questo spazio che è uno spazio
26:06che percepisci, che non è solo fisico, vorrei dire metafisico, cioè qualcosa che entra
26:13e tu hai dei vagi che sono positivi a prescindere e questo non è facile da creare, sono voluti
26:18anni, la proprietaria ha lavorato tanto su questo.
26:21Beh è bello che sia poi proprio in un centro che non sia metropoli, che non è Roma, che
26:26non è Milano, cioè è successo Pestum, quindi è un ottimo risultato.
26:31Grazie professoressa, io andiamo avanti con la dottorista Aurora e proprio con gli stabilimenti
26:36continuiamo, perché abbiamo visto come anche quest'anno al centro di numerosi dibattiti
26:41c'è stata proprio la concessione degli stabilimenti balneari, in particolare la direttiva Bolkestein
26:47e vediamo come si è diviso l'opinione di chi dice che il mare giustamente è un bene
26:52comune, collettivo e accessibile a tutti, ma chi invece continua a incrementare il consolidamento
26:59quello che c'è economico verso il mare. Allora a questo punto Aurora dici cosa ne pensi,
27:06qual è l'equilibrio poi giusto?
27:08Allora l'Europa con la direttiva Bolkestein non ha fatto altro che dire a tutti i paesi europei
27:16una cosa che in uno stato sano dovrebbe essere sacrosanta, ossia tutti i beni pubblici, perché
27:23le spiagge sono demanio pubblico, gestiti da terze parti devono essere messe a gara in modo
27:29trasparente. Noi in Italia di fatto abbiamo una situazione che appena per quanto riguarda
27:35le spiagge è diametralmente opposta. Ci sono sì degli interessi consolidati, ci sono famiglie
27:41che hanno addirittura da un centinaio di anni in concessione le spiagge, però è anche vero
27:46che governi di ogni colore, perché la Bolkestein risale al 2026-27, negli ultimi 18 anni tutti
27:56i governi l'hanno prorogata, è prorogata, quindi diciamo che 18 anni sono più che sufficienti
28:03per gestire il rischio che poi la tua attività finisca e lo dimostra il fatto che in questo
28:11settore gli investimenti sono bloccati, chi è che va a investire sa che prima o poi dovrà
28:15andarsene. Ora per fortuna nel 2027 dovrebbero per appunto far partire finalmente i bandi
28:24dappertutto e purtroppo noi, il liberale, quello che vuole liberalizzare spesso e volentieri
28:30viene visto come quello amico delle multinazionali, di quelli che hanno il portafoglio grosso e
28:35si comprano tutto. La realtà è molto diversa, il liberale ma come il politico vede come prima
28:42persona, la gente più importante è il consumatore, chi è? Chi è il cittadino e il cittadino
28:49oggi non ha, non si vede tutelato il diritto di poter andare in spiaggia, oggi o spende
28:55un sacco di soldi perché il dibattito quest'anno era proprio sul prezzo ormai dei lettini e sui
29:01servizi scadenti nelle spiagge o spende un sacco di soldi oppure sta in quei fazzoletti
29:06di spiaggia dove ancora è libero stare. Questo è il frutto di decenni di non concorrenza
29:15e quello che voglio dire è che per il territorio questa messa al bando è una vera e propria
29:22opportunità in primis perché nei bandi ci saranno delle offerte, cioè vincerà non chi
29:29è più ricco ma chi fa la proposta più solida, quindi fondamentalmente può essere una grande
29:34azienda, può essere anche il giovane imprenditore locale con delle idee innovative, ma soprattutto
29:40grazie ai bandi finalmente le concessioni verranno, come dire, saranno basate sul vero
29:48fatturato perché un altro dato scioccante è la percentuale di quello che il balneare
29:55paga allo Stato che è molto vicino allo zero, insomma questa percentuale. In questo modo
30:01dei proventi delle concessioni andranno in parte non solo all'erario ma rimarranno
30:06anche all'interno dei comuni e quindi questo potrà facilmente essere impiegato sul territorio
30:12stesso anche per aggiustare quelle problematiche di cui parlavi tu relative all'over turismo
30:19ad esempio. Quindi lasciare, liberalizzare le spiagge non è una svendita ma è letteralmente
30:27ridare ai cittadini quello che già a loro appartiene.
30:31Grazie Aurora e speriamo insomma di non prolungare poi la risposta che ci aspettiamo poi di avere.
30:38Bene, io sono di nuovo su Giada perché mi è piaciuto tanto questo giro che abbiamo fatto
30:48perché ha unito alla fine un pensiero per tutti ma sotto profili differenti. Quindi complimenti,
30:55grazie perché mi piace insomma come stiamo andando. Giada con te noi stiamo quasi verso la conclusione
31:03ma cosa vuol dire conclusione? Vuol dire che quello che si dice poi teoricamente lo vogliamo poi
31:08nella concretezza. Vediamo come oltre che i media le destinazioni turistiche passano anche dal giornalismo
31:15e tu sei insomma rappresenti anche un po' la promozione come i giornalisti fanno.
31:21Secondo te qual è la responsabilità che ha un giornalista verso la promozione del turismo
31:26ma che sia un turismo etico? Etico nel senso che non vada solo a promuovere ovviamente
31:32la spettacolarizzazione della parte economica ma anche la valorizzazione del territorio
31:37quindi del paesaggio come dicevamo anche prima.
31:41Beh sicuramente io prima ho parlato a livello generico di quello che poteva essere l'impatto
31:47social e digitale. Chiaramente sui social, sul digital ci stanno tantissime professioni
31:54tra cui anche il giornalista che oltre al cartaceo oggi ha anche il mezzo digitale di promozione.
31:59cosa cambia concretamente da una promozione fatta da un giornalista e quella fatta da un qualsiasi user
32:07che il giornalista secondo me ha la responsabilità di essere anche un po' un garante di chi lo legge
32:11quindi noi ci affidiamo al giornalista che scrive di un posto, che scrive per promuovere appunto
32:17un'attività, una località, un paese e secondo me ha il dovere poi di non fermarsi a quello che era
32:25fino a ieri la promozione ma di espandere molto ad ampio raggio quello che invece è tutto quello
32:32che ruota attorno all'accommodation, alla località quindi secondo me il digitale è uno strumento
32:38anche ad uso del giornalista perché ormai anche tutte le testate hanno uno spin off social
32:43e quindi oltre all'articolo si può approfondire poi con materiali multimediali, video, video interviste
32:49e secondo me è proprio lì che ci sta anche a considerare l'arricchimento che questi mezzi di comunicazione
32:55devono dare al giornalismo quindi secondo me il giornalista deve essere questo, deve essere un punto di riferimento
33:01accreditato quindi che rispetto a un user X ti deve dare un approfondimento maggiore
33:08utilizzando secondo me tutto quello di cui abbiamo parlato prima e andando in prima persona a valorizzare
33:14anche quelle che sono le nuove destinazioni, quelle che sono le nuove esperienze per arrivare ancora di più
33:21ai consumatori, ai viaggiatori. Si parla spesso di crisi anche del giornalismo ma io in questo segmento
33:30nel segmento del turismo vedo tanto opportunità invece per i media, per la stampa. Noi stessi collaboriamo
33:36comunque con un ufficio stampa che ci veicola, che ci aiuta a portare anche un po' la nostra voce di player del settore
33:43e cerchiamo di arrivare in maniera più capillare possibile a quelli che possono essere sia
33:49consumatori finali quindi sia viaggiatori ma anche il turismo è fatto anche di persone che come nel nostro caso
33:58che abbiamo un'azienda che gestisce e promuove ville che vogliono mettere invece a servizio dei viaggiatori
34:03degli immobili. Questo è un altro tipo di turismo che sta per il nostro BPP e dell'ex recettivo
34:09ex recettivo che non vuol dire solo l'affittacamere o il B&B ma vuol dire anche la villa o l'appartamento
34:16storico o ricco di carattere e di cultura che può portare il consumatore finale ad avere uno spaccato
34:25più autentico di quella che è veramente la vita in Italia. Soggiornare in una villa rispetto a un hotel
34:29ti dà tutta una serie di proprio emozioni secondo me che solo il proprietario o solo un italiano che ha
34:38questo tipo di immobile magari di famiglia può provare e chiaramente in questo possono iniziare tantissimo
34:44i giornalisti perché sull'ex recettivo in particolare dove non c'è il nome della catena dell'albergo
34:49a fare un po' da garanzia può essere il giornalista a aprire un po' la porta su questo mondo e a garantire
34:56al turista che esiste anche tutto questo, una scelta comunque anche diversa da quello che è il ricettivo
35:03classico. Bene Giada, effettivamente poi ad oggi vediamo come poi il giornale purtroppo ma anche per fortuna
35:12lo leggiamo dai social quindi è giusto anche quello che hai detto. Grazie. Bene, io andrei di nuovo
35:20dalla professoressa per concludere in una parte sempre concreta di quello che abbiamo detto e questo
35:26secondo poi anche soprattutto la sua esperienza nella gestione dei progetti Erasmus, dei progetti
35:31internazionali. A questo punto professoressa visto che ci sono anche giovani che tra l'altro
35:36lavorano nel mondo del turismo, secondo te qual è la formazione, cosa dobbiamo imparare per essere
35:44nel turismo, quindi per portarlo avanti e quindi per cercare di prendere il turista da diverse culture
35:51e portarlo insomma qui in Italia, la competenza proprio quella fondamentale qual è?
35:56Allora in primis partirei dal valore di un'educazione non formale, mi impegnerei a lavorare molto
36:08sul valore dello scambio e l'esperienza internazionale non solo in Europa ma specificamente anche
36:17non può essere molto importante, quindi un collegamento più stretto tra istituzioni e istituzioni
36:29educative, istituzioni pubbliche e ovviamente anche comunità locali la considero necessaria,
36:36quindi una partnership per poter in qualche modo dare valore in primis a delle esperienze positive.
36:43In generale io credo molto di più nel caso di successo che non nel caso di errore.
36:47cioè il failure è una cosa importante, deve essere concesso a noi poter sbagliare, è giusto
36:54che un ragazzo possa anche avere la possibilità di sbagliare senza per questo aver minata la
37:01sua carriera futura per sempre, questo è un qualcosa che stiamo anche non proprio veramente
37:05tanto avanti in questo. E la seconda cosa invece è avere delle esperienze di, chiamiamole
37:11di, neanche successo mi piace ma positive, che in qualche modo possano trasferire
37:17a chi non ce li ha, quindi operatore, operatore, operatore giovane, con una facilitazione di
37:26chi è educatore. Non credo più, non credo in particolare che nel settore del turismo possa
37:33esistere il master più importante di questo mondo che trasferisce da chi non fa turismo
37:38a chi fa turismo. Credo invece che un operatore che sa farlo bene possa trasferire, magari non
37:46ha gli strumenti pedagogici per farlo e che ci sia un educatore che faccia da facilitazione.
37:52in più nel valore dell'immersione e l'esperienza, non te la posso solo raccontare, non ti posso
37:58fare dei che stadi, la devi vivere. E quindi tanto scambio e tanta esperienza per me, come
38:06dire, come quella pietra di base sulla quale poi possiamo costruire tutto. Per fare un esempio,
38:16questo, magari questa cosa vi farà sorridere, da circa tre anni in uno dei miei corsi di
38:24Cross Culture Conference all'università, siccome ho tanti studenti internazionali,
38:29ma ho tanti studenti nazionali, per ricreare una variabilità culturale forte, noi abbiamo
38:35creato degli avatar, cioè nel senso che se non abbiamo il turista giapponese, noi l'abbiamo
38:40creato e lo facciamo parlare con delle parole e quindi questi studenti hanno uno spazio
38:46digital, quindi hanno momenti in cui si devono vedere da vivo, poi si devono vedere in Teams
38:53e in più devono avere questo loro amico che ovviamente non è un gemello digitale, quindi
38:58ha delle cose precise, devono decifrare dal testo che lui, lei esprime, i valori culturali
39:07di riferimento. Allora, anche questo, l'utilizzo di tecnologia che possa essere, che di creare
39:13una variabilità culturale per simulare l'ingresso di persone che non hanno la cultura potrebbe
39:19essere utile e soprattutto pensare che possa essere sì digitale, ma anche fisico, cioè
39:24non possiamo fare cose solo digitali, non si può fare nell'interazione umana.
39:28Quindi la chiave è la collaborazione e questa cosa mi è piaciuta tanto umana, perché poi
39:34alla fine il turismo è quello, cioè siamo noi umani che accogliamo altri umani, va benissimo
39:39digitalizzare, ma sempre appunto, come diceva pure anche prima Giada, con la persona che
39:45conosce il posto e quindi chi meglio di lei può promuoverlo. E poi è interessante il
39:50corso, magari insomma vediamo se ci sono... va bene prof, io se ho tempo perché è molto
39:59interessante. Bene, allora andiamo con Aurora, siamo sull'ultima fase e parliamo con Aurora
40:08appunto, in realtà il mondo dei giovani ha un problema, che è quello che adesso insomma
40:14dirò, o meglio, vediamo come nel turismo nonostante i costi siano inflazionati e quindi
40:21è il costo di servizio diciamo più complicato per accedere, no? Perché ormai ha preso dei
40:28prezzi esorbitanti, ma invece i lavoratori ad oggi rappresentano in Italia il salario più
40:35basso. E questo lo vediamo oltre che negli stabilimenti balneari e quindi purtroppo chi vive
40:42come diciamo prima anche solo di stagione estiva, lo vediamo anche nelle grandi città
40:45come Milano, come Roma, come Venezia, dove il lavoratore non solo ha un salario veramente
40:51molto basso rispetto ai costi, ma diventa la città invivibile, tra l'altro non solo per
40:57i lavoratori, ma lo diventa anche per i residenti. Quindi vi è un divario veramente ad oggi difficile
41:05da gestire, Aurora. Secondo te quale può essere una soluzione in equilibrio?
41:09Allora c'è da fare una grossa premessa, purtroppo anche forse un po' drammatica. Il problema
41:16dei salari non è un problema del settore, ma è proprio un problema sistemico, macroeconomico
41:23generale che si estende in tutta Italia. I salari reali in Italia sono in diminuzione, hanno
41:29un trend negativo da decenni ormai e diciamo questo è un problema strutturale che gli economisti
41:39e gli esperti del settore indicano, insomma il colpevole principale è la produttività
41:45che in Italia non c'è, cresce la produttività dei fattori è negativa, cresce molto piano l'Italia.
41:54Il turismo, il settore turistico è uno di quelli che più soffre di questo problema, nel senso
42:02che all'inizio ti ho detto una percentuale, il servizio contribuisce al PIL per un 10%, che
42:09è anche un dato abbastanza corretto, anche se è molto complesso stabilire quanto di fatto
42:15il turismo porti al PIL, nel senso che Istat dice 6%, perché? Perché calcola tutto ciò
42:21che direttamente proviene dal turismo. Però ci sono anche tante, insomma tanta ricchezza
42:27che viene prodotta in modo indiretto, senza scomodare le percentuali che il ministro Santanchè
42:32tira fuori, contando anche la spesa della moglie di quello che guida l'autobus che passa
42:37per la spiaggia, senza scomodare questi dati, dunque un 10% può essere abbastanza indicativo.
42:43Però il turismo coinvolge circa il 13% degli occupati in Italia. Questo vuol dire che di
42:51fatto la produttività totale è negativa perché la percentuale di occupati è inferiore
42:57alla percentuale della ricchezza prodotta. Quindi non è diciamo il settore turistico
43:03uno che trascina la produttività e la crescita del PIL. Questo in parte anche per una questione
43:14di, come dicevo prima, mobilità e spiagge. È vero che nelle grandi città sale ancora di più
43:20perché nelle grandi città c'è una forte domanda. Per quanto riguarda quindi quello di cui si parlava
43:26prima, le liberalizzazioni, che è quello che di fatto adesso lo Stato può fare anche semplicemente
43:30a costo zero, se non addirittura in guadagno, quelle però potrebbero essere una buona leva
43:35perché spesso si parla appunto degli stipendi che hanno gli operatori ad esempio nelle spiagge
43:41che sono infimi e spesso e volentieri a nero. Diciamo che i bandi non risolveranno mai il problema
43:49della bassa produttività in Italia, però in questo settore almeno i bandi sono una grossa opportunità
43:57perché non è che viene nei bandi premiato solo il prezzo che offre, la concessione che offre
44:04chi prende la spiaggia o la qualità del servizio che dà. Nei bandi ci sono anche criteri sociali
44:11e questa cosa è molto importante, quindi il tipo di contratto che dai ai tuoi dipendenti
44:16per esempio la formazione che gli dai non risolverà il problema, cioè il problema della produttività
44:22va preso a livello macroeconomico, però nel settore questo le liberalizzazioni potrebbero essere
44:28una grossa leva, soprattutto anche grazie all'ingresso di aziende più grandi che di fatto
44:35contribuiscono di più, offrono stipendi più vantaggiosi allo stesso tempo, offrono anche a volte
44:42welfare sociale, non esiste che non paghino i contributi perché sono le prime che vengono insomma
44:47sgamate se appunto cadono questi episodi, quindi almeno questa potrebbe essere una leva positiva
44:54per il settore. Bene Giada, quello che poi tra l'altro appena detto richiede sicuramente
45:00molto più spazio e approfondimenti e magari spero in un futuro di parlarne ancora insieme
45:05e magari insomma verso poi la risoluzione, quindi diciamo che secondo te ed è anche giusto
45:12la chiave sono i bandi, perché anche quello renderebbe anche una concorrenza perfetta tra gli stabilimenti
45:17e speriamo poi anche tra i costi e i salari.
45:24Volevo soltanto fare una mia piccola osservazione. Spesso succede che cattivi salari elargiti
45:40o il non pagamento dei contributi o giorni di mancate ferie, ore di permesso non date. Insisto
45:53che in alcuni casi mi permetto di utilizzare una parola non piacevole, c'è ignoranza di
45:59leve manageriali. Quando noi diciamo che è importante la formazione, ora in ambienti non formali,
46:11in ambienti formali intendo anche questo. Spesso l'imprenditore o chi gestisce diciamo un'azienda,
46:22non necessariamente nel proprietario, non sa che facendo lavorare più ore diminuisce la produttività.
46:30potrebbe immaginarlo ma non lo sa realmente. Io continuo a dire che l'essere umano è pronto a contenuti
46:41positivi, non c'è necessariamente bisogno di divieti, basta aumentare la consapevolezza di alcune leve.
46:49Secondo me in alcuni casi questo non c'è.
46:51No, infatti professoressa è importante pure perché ora non spostiamo l'argomento su un altro settore,
46:56però vediamo come le grandi imprese ormai stanno puntando non solo alla settimana corta,
47:01ma allo smart working e una serie di permessi, chiamiamoli anche ferie ma in generale,
47:07ma in realtà le grandi aziende lo fanno perché producono di più, ovviamente è il loro interesse,
47:14quindi questo rende facile la vita al lavoratore perché potrebbe portare avanti una sua passione
47:20o comunque altre formazioni proprie, ma allo stesso tempo è l'interesse dell'azienda
47:27perché in realtà andrebbe anche a risparmiare su determinati costi verso il personale.
47:33Se proprio sfido tante aziende nella domanda e dire oltre a un contratto economico esiste un contratto psicologico,
47:40sai che cos'è? Non lo so, credo non si sappia tanto in giro.
47:44Va bene, speriamo che la formazione ci aiuti anche in questo.
47:48Professoressa, scusate, ma dobbiamo anche trovare la soluzione con il nostro onorevole Antonio D'Alessio
47:54che in questo momento è quasi in tutti i convegni, aspetta insomma di intervenire.
48:01Onorevole, noi abbiamo parlato tantissimo con una qualità, come dicevo prima, si è dimostrata altissima
48:07e vogliamo una soluzione. Abbiamo detto i costi sono esorbitanti,
48:13delle volte addirittura aumentano nelle stagioni estive del 200%, questo dicono i dati,
48:19creando una frattura economica rispetto poi alla realtà locale.
48:24Quindi secondo lei la politica come può intervenire per trovare una soluzione?
48:29coordinandosi, abbattendo i costi e facendo un lavoro di sensibilizzazione e di coordinamento
48:37come un po' quello che si è fatto stamattina in piccolo.
48:41Questi sono spazi importanti, spazi istituzionali e io sono contento di favorire,
48:47perché questo è il ruolo della politica, favorire il dibattito, il confronto, il dialogo,
48:51la sensibilizzazione su questi temi, l'approfondimento e stamattina sono venute fuori
48:57c'è la scura del tempo che purtroppo ci dice che dobbiamo chiudere, ma sono venute fuori
49:03delle osservazioni molto interessanti. Voi ovviamente per l'importanza del tema,
49:09voi per la qualità delle relatrici, le ringrazio tutte, innanzitutto te Maria Pia,
49:16poi ringraziamo anche Sara se non è potuta intervenire, Giada, Bisce, Aurora,
49:22do il tuo a tutti, ovviamente Fabio Maione che è stato fondamentale nell'organizzazione
49:27della cosa, della iniziativa. Abbiamo parlato di tecnologia, del concetto del turismo
49:32che evolve, un turismo moderno, delle criticità ma anche delle grandi opportunità
49:39di come incide la viabilità, di come incide, questo è un elemento nuovo che ho imparato
49:44stamattina, l'atteggiamento di una comunità che riceve i turisti, anche quello può determinare
49:53tanto, quindi la valorizzazione del territorio, il ruolo dei social, il ruolo dei giornalisti,
50:01insomma tutti elementi fondamentali che vanno messi in rete, coordinati organicamente e armonicamente
50:08per sfruttare quello che dovrebbe essere secondo me il volano più grande della nostra economia
50:14perché abbiamo un paese bellissimo, baciato dal sole, baciato dalla storia, ricco di monumenti,
50:20ricco di bellezze artistiche, culturali, naturalistiche che dobbiamo sfruttare assolutamente anche favorendo
50:29questo tipo di iniziative. Grazie a tutti.
50:33Grazie e grazie a tutti per la partecipazione.
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