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  • 3 settimane fa
Roma, 1 ott. (askanews) - Negli ultimi 10 anni si parla di più di diversità e inclusione e il 58% degli italiani dice di essere più consapevole rispetto a questi temi, con l'informazione a fare da traino nello stimolare riflessioni e dibattito (72%), seguita da film (60%), serie tv (56%) e programmi tv (50%). È quanto emerge dalla ricerca ("Diversity media research report 2025") realizzata da Fondazione Diversity (con il sostegno di HeM), presentata a Roma alla Stampa Estera in occasione dei 10 anni dei Diversity Media Awards, evento che premia contenuti mediali e personaggi che si sono distinti per la rappresentazione della diversità, dell'equità e dell'inclusione. Dalla ricerca emerge che il ruolo dei media resta centrale. Francesca Vecchioni, presidente della Fondazione Diversity:"In questi 10 anni le persone si dicono più consapevoli di ciò che riguarda la diversità, le tematiche di genere, su ciò che riguarda la disabilità, il mondo LGBTQ+, l'etnia: c'è più sensibilità e consapevolezza". Per il 40% delle persone però l'informazione italiana non tratta queste tematiche in modo corretto; per l'80% circa, invece, film e serie tv sono più rispettosi."Film come 'C'è ancora domani' o 'Il ragazzo con i pantaloni rosa', citano anche fatti di cronaca che hanno creato dibattito come l'uccisione di Giulia Cecchettin, bisogna ricordarsi che i media hanno responsabilità nel momento in cui creano dibattito" spiega ancora Vecchioni.Quest'anno per il decennale, i Diversity Media Awards cambiano format, con 10 episodi di social series - in uscita il 28 novembre - con la conduzione di Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti. E Aurora Ramazzotti, parlando dei nativi digitali che vivono anche il mondo raccontato sui social dice: "Se non c'è rappresentazione della diversità o della complessità della società, diventa poi difficile poi riconoscersi, sentirsi visti, ascoltati e rappresentati".A scegliere i vincitori tra le varie categorie, serie, film, programmi tv e personaggi dell'anno - tra cui spiccano ad esempio la relatrice speciale dell'Onu sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese, Gino ed Elena Cecchettin e Jasmine Paolini - è il pubblico che vota online.

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00:00Negli ultimi dieci anni si parla di più di diversità e inclusione.
00:04Il 58% degli italiani dice di essere più consapevole rispetto a questi temi,
00:09con le informazioni a fare da traino nello stimolare riflessioni e dibattito,
00:14seguita da film, serie tv e programmi tv.
00:17È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Fondazione Diversity,
00:21presentata a Roma alla stampa estera in occasione dei dieci anni dei Diversity Media Awards,
00:26evento che premia contenuti mediali e personaggi che si sono distinti
00:30per la rappresentazione della diversità, dell'equità e dell'inclusione.
00:35Dalla ricerca emerge che il ruolo dei media resta centrale.
00:38Francesca Vecchioni, presidente della Fondazione Diversity.
00:42In dieci anni le persone si dicono più consapevoli, molto più consapevoli,
00:47di tutto ciò che riguarda la diversità, le tematiche di genere,
00:50tematiche che riguardano la disabilità, LGBT, Q+, le tematiche riguardanti l'etnia.
00:58Ecco, in questi dieci anni c'è una maggiore sensibilità, c'è una maggiore consapevolezza.
01:04Per il 40% delle persone però l'informazione italiana non tratta queste tematiche in modo corretto.
01:09Per l'80% circa invece film e serie tv sono più rispettosi.
01:14Penso a C'è ancora domani, penso a Il ragazzo ai pantaloni rosa,
01:19citano soprattutto anche fatti di cronaca che hanno creato il dibattito pubblico.
01:25Penso ad esempio al femminicidio di Giulia Cichettin.
01:29Ecco, questi sono gli aspetti principali.
01:32Ricordarsi che i media hanno una responsabilità nel momento in cui creano questo dibattito.
01:38Quest'anno per il decennale i Diversity Media Awards cambiano format con dieci episodi di social series
01:45in uscita il 28 novembre con la conduzione di Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti.
01:51E Aurora Ramazzotti parlando dei nativi digitali che vivono anche il mondo raccontato sui social dice
01:57Quando non c'è rappresentazione della diversità o comunque della complessità di quello che è una società,
02:03diventa poi difficile anche riconoscersi o sentirsi visti, sentirsi ascoltati.
02:11Per questo le iniziative così sono molto importanti e soprattutto anche ricordarci che
02:15non è che riguardano chissà quale nicchia della società che è sconosciuta e non conosciamo,
02:22ma riguardano proprio tutti noi, in quanto tutti noi siamo diversi e abbiamo questo bisogno di essere rappresentati.
02:30A scegliere i vincitori tra le varie categorie, serie, film, programmi tv e personaggi dell'anno
02:36tra cui spiccano ad esempio la relatrice speciale dell'ONU sui territori palestinesi occupati,
02:41Francesca Albanese, Gino ed Elena Cecchettin e Jasmine Paolini e il pubblico che vota online.
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