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  • 1 settimana fa
MILANO (ITALPRESS) - In Italia abbiamo oltre 14 milioni di persone over 65. In questi anni l’Italia ha fatto passi importanti in termini di infrastrutture e ha introdotto grandi innovazioni come il fascicolo sanitario elettronico, lo SPID e la carta d’identità elettronica, servizi concreti a disposizione di tutti i cittadini. Non tutti però hanno dimestichezza con il mondo digitale e questo è un problema che può portare all’esclusione di molti. La questione è davvero importante e chiede attenzione anche perché l’accelerazione a cui stiamo assistendo nell’uso di questi strumenti è solo all’inizio. I nativi digitali sono avvantaggiati, gli altri meno e vanno aiutati. La Fondazione GRINS con il lavoro dello Spoke 8 e la piattaforma Amelia ha acceso un faro importante su come affrontare i rischi sociali nel nostro Paese, tra cui proprio quello dell’educazione-formazione digitale. Nella puntata 63 di FOCUS ESG, il professore Roberto Cellini, Direttore Dipartimento di Economia e Impresa, Università di Catania e Responsabile Spoke 8 GRINS, parla di sostenibilità sociale, cosa significa per un paese, quali dimensioni coinvolge e come si misura. Affronta il tema delle disuguaglianze, non solo di reddito ma di accessibilità ai servizi, di qualità della vita, di istruzione e formazione. La rivoluzione digitale aiuta certamente l’inclusione ma porta anche importanti rischi di nuove esclusioni perché oltre ai servizi chiede capacità di accesso e su questo fronte c’è molto da fare soprattutto in termini di formazione. Ne discute con il giornalista economico Marco Marelli.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00Ben ritrovati da Marco Marelli e da tutta la redazione di Focus SG. In questa puntata ci
00:16concentriamo sulla sostenibilità sociale, cosa significa, come si misura, come impatta nel
00:22vivere anche quotidiano per tutte le età e a proposito di questo vediamo subito un breve
00:28servizio che abbiamo fatto.
00:33Io quando devo andare in qualche posto, anche fare gli analisi del sangue, mi dicono signora
00:39ce l'ha in internet, ce l'ha questo? Io già ho il telefonino, penso un po'.
00:46Non so neanche scrivere.
00:49Il medico di famiglia con questi appuntamenti fanno un po' il signorolti che ha ascoltato.
00:55Con mail, telefono e poi mi manda le ricette sul telefono.
01:01Parlo mai col medico, onestamente, non ho bisogno di medico attualmente, poi magari.
01:08Telefono, devi prendere l'appuntamento, poi devi andare ancora.
01:11Tramite email però sempre con mio marito, lui è molto tecnologico.
01:16Ci dicono quello che vogliono e quello che non vogliono non ce lo dicono.
01:20Però lo spito, che cosa è lì? La regione Lombardia.
01:24Allora, so in grosso modo, però fin quando c'è mio marito fa tutto lui, per cui io sono
01:30bella tranquilla, io ogni tanto dico cos'è questo, lui me lo spiega, però io sono proprio
01:34imbranata.
01:35La carta di entità elettronica, c'ho anche quella.
01:39Sì, ce l'ho, però peccato che non serve a niente, non sono riuscita a usarla mai.
01:43Sono negato.
01:45Comunque penso che i partiti dovrebbero fare un corso speciale per i anziani, gratuito.
01:54Come abbiamo visto, non tutti sanno cos'è il fascicolo sanitario elettronico.
02:00Abbiamo un forte cambiamento adesso tra la carta di identità cartacea, quella digitale,
02:05lo speed e quindi cerchiamo di accendere un bel faro su tutto questo.
02:11Abbiamo con noi il professor Cellini, direttore dipartimento di economia e imprese dell'Università
02:17di Catania e responsabile dello SPOC 8 di Greens, un professore che si occupa di queste
02:24tematiche, che ha fatto importanti studi con la fondazione Greens a riguardo e cerchiamo
02:30meglio di comprendere cosa possiamo fare, di cosa abbiamo bisogno e come bisogna operare
02:37per il meglio di tutti. Professore, cosa significa quindi dimensione sociale della sostenibilità?
02:43Beh, sostenibilità vuol dire che è possibile crescere oggi senza precludere le possibilità
02:49di crescita domani e tra gli elementi che potrebbero precludere le possibilità di crescita
02:53ci sono appunto gli sconvolgimenti sociali che tipicamente si accompagnano alla crescita.
03:00Per avere una crescita sostenibile bisogna quindi evitare fenomeni di disgregazione, fenomeni
03:06di emarginazione, fenomeni di esclusione o se vogliamo vederla in positivo perché una
03:11crescita sia socialmente sostenibile deve accompagnarsi a inclusione, integrazione,
03:17partecipazione nelle diverse forme, cioè partecipazione non solo sociale ma anche politica ma anche
03:25culturale perché in fondo queste forme di partecipazione si osservano sempre congiuntamente.
03:30Quindi quando noi parliamo di crescita e parliamo di sostenibilità è importante la sostenibilità
03:36ambientale come vedo nello schermo alle sue spalle ma è importante anche preoccuparsi degli elementi
03:42di natura sociale che garantiscono che la crescita oggi non precluda possibilità di crescita domani
03:48e quindi che la crescita oggi si accompagna ad un ambiente sociale e a modifiche dell'ambiente
03:53sociale che sono sempre ovviamente generate dalla crescita compatibili con la possibilità
03:59di crescere anche domani e quindi l'elemento sociale della crescita è assolutamente fondamentale
04:05per avere una valutazione della sostenibilità.
04:09Lei ha fatto uno studio importante con la fondazione Greens sul tema della dimensione sociale
04:14e della sostenibilità ma come si misura e come è stata impostata proprio lo screening
04:20di questo tema che è molto ampio?
04:24Ovviamente il concetto di sostenibilità, sostenibilità sociale in particolare è un concetto multidimensionale
04:30che fa riferimento a molti aspetti, riduzione della criminalità, integrazione, partecipazione,
04:38quindi per definire innanzitutto sostenibilità sociale occorre avere un approccio multidisciplinare,
04:46ci sono dimensioni delle quali si occupano i sociologi, gli psicologi, gli economisti,
04:53poi per misurare naturalmente gli statistici, quindi nello SPOC 8 del progetto Greens che io coordino
05:01ci sono figure professionali e scientifiche di diverse discipline, proprio perché il concetto è multidisciplinare,
05:08l'approccio che abbiamo adottato è anche un approccio multilivello, nel senso che alla sostenibilità concorrono comportamenti individuali e dinamiche sociali,
05:19quindi l'approccio che abbiamo seguito è un approccio multidisciplinare che richiede studi a diversi livelli
05:28e che impiega naturalmente molti indicatori, poi giornalisticamente parlando in genere ci si avvale di indicatori sintetici,
05:39ma gli indicatori sintetici hanno comunque alcuni rischi perché ovviamente possono essere costruiti in modo,
05:45dando pesi diversi e a seconda dei pesi che si danno alle diverse componenti ovviamente emergono fotografie differenti,
05:51quindi noi tutti vorremmo indicatori sintetici e sono molto comodi, ma dietro gli indicatori sintetici
05:57e dentro gli indicatori sintetici bisogna vedere che cosa c'è e le componenti della sostenibilità sociale
06:03sono molte di diversa natura e vanno analizzate quindi anche disgiuntamente.
06:09Entrando un pochettino con degli esempi concreti, io penso alla rivoluzione della digitalizzazione
06:17che interessa la sanità, i rapporti tra Stato e cittadini, ma anche tantissimi, anche la cultura,
06:23dove noi oggi apprendiamo, conosciamo ed è cambiato proprio il sistema di aumentare la nostra conoscenza.
06:32La digitalizzazione cosa comporta come dimensione sociale della sostenibilità?
06:37Guardi, in genere quello che si sente dire in prima battuta è la digitalizzazione più democratica
06:46di forme di partecipazione di altro tipo, consente partecipazione in modo più semplice,
06:51questo è solo apparentemente vero, perché è vero che gli strumenti digitali e la rivoluzione digitale
06:57ha consentito di superare le distanze, però c'è una barriera iniziale che è legata alle capacità
07:05di utilizzo di questi strumenti.
07:07Guardi, proprio su questo, nelle ricerche che stiamo facendo, noi vediamo che la disponibilità
07:13alla fine di strumenti informatici e di strutture informatiche non è molto differente tra le regioni italiane,
07:20cioè le differenze maggiori sono in altri campi, quindi dal punto di vista delle infrastrutturazioni
07:25ci sono certe differenze, ma non sono queste l'ostacolo principale.
07:31L'ostacolo principale è l'accessibilità alle risorse, alle strutture informatiche e l'accessibilità
07:37dipende dalla istruzione in senso generale e più specificamente dalle capacità individuali di ciascuno.
07:45Se non si superano diseguaglianze di formazione, lei può dare tutte le strutture e le infrastrutture
07:51che vuole, ma poi singoli individui non riescono a utilizzarle e questo può acuire le differenze.
07:58Vede, per tornare al tema di cui parlavamo prima, si parla di reddito e le differenze di reddito
08:04tra le regioni. Certo, le differenze di reddito tra le regioni sono importanti, ma per il benessere
08:10sono ancora più importanti probabilmente differenze in altre dimensioni, che sono ampiamente studiate,
08:17ovviamente le variabili demografiche, la speranza di vita, le condizioni di salute,
08:23l'accessibilità ai servizi pubblici tradizionali, sanità, trasporti, ma ora c'è anche un tema
08:29di accessibilità alle risorse e ai servizi informatici e questo corre il rischio di acuire
08:37le differenze tra le regioni e all'interno delle regioni, tra le zone metropolitane o comunque
08:44centrali e le zone periferiche, perché questa è una dimensione assolutamente rilevante.
08:49Sulle tecnologie si è detto sì, le tecnologie consentono di partecipare anche da zone periferiche,
08:56è assolutamente vero e questo è un processo e osserviamo fenomeni importanti, interessanti
09:02sotto questo profilo, ma precondizione per chi abita nelle zone periferiche per entrare e utilizzare
09:08questi strumenti è non solo la disponibilità della rete, ma le conoscenze individuali, generali
09:15e specifiche per utilizzare questi strumenti. Vede, per fare una battuta, identità digitale,
09:22servizi digitali della pubblica amministrazione sono importantissimi, ma corrono il rischio
09:26di generare esclusione se prima non c'è una operazione di, mi faccia dire, alfabetizzazione
09:33a questi strumenti. Professor Cellini, quindi uno dei punti fondamentali è anche sapere dove
09:42bisogna fare formazione, a chi farla e nel vostro lavoro, la vostra missione va in questa
09:49direzione? Assolutamente sì, con la fondazione Greens, alla quale partecipano numerose università
09:58e anche imprese e in particolare la costruzione della banca dati Amelia al servizio del paese
10:05proprio intende perseguire questo scopo. Noi abbiamo mappato i dati non solo relativi
10:11all'istruzione, ma anche relativi ai comportamenti e alla capacità di accesso a questi servizi.
10:17Allora avere un quadro preciso, dettagliato di quali sono le zone geografiche e anche le
10:26categorie, se mi posso permettere, le tipologie di individui che hanno maggiore difficoltà
10:33ad accedere a questi servizi è importante ed è importante proprio per una crescita inclusiva
10:38e partecipata. Ecco, la banca dati Amelia sotto questo profilo offre tante risorse sia agli
10:44studiosi ma anche ai policy makers e agli amministratori locali perché consente di avere una fotografia
10:49come dire aggiornata e dettagliata e su specifici aspetti dei comportamenti sui quali evidentemente
10:57poi si possono disegnare politiche appropriate e specifiche per i territori e per la popolazione
11:04interessata.
11:05A livello di regioni, di fotografia nostra nazionale, secondo questi primi studi che
11:13avete fatto, che dopo sicuramente diventeranno ancora più approfonditi, quali criticità avete
11:20trovato?
11:22Guardi, ovviamente il divario nord-sud è un divario che esiste, però è un divario che
11:28è spiegato in gran parte dalle differenze di rendito e di istruzione. Mi spiego meglio,
11:34se noi guardiamo ad esempio ai comportamenti di partecipazione culturale attivo, anche
11:39di partecipazione sociale, noi vediamo che al nord si partecipa di più che al sud. Una
11:43volta che teniamo conto però del reddito e dell'istruzione, queste differenze in realtà
11:48sono molto più basse. Cosa vuol dire? Vuol dire che i comportamenti di partecipazione
11:53sono molto legati non solo al reddito ma direi anche e soprattutto all'istruzione. Essendoci
11:59differenze di istruzione e di formazione, queste poi si traducono anche in differenze di
12:04partecipazione, le quali a loro volta poi si riverberano sulle possibilità di crescita
12:10sostenibile perché si riverberano sulla coesione sociale, sui comportamenti sociali, sulla propensione
12:17a collaborare tra le persone, quindi su quello che ora viene chiamato capitale sociale, che
12:23è in buona parte spiegato proprio dalle capacità di utilizzo di strumenti e quindi dalla formazione,
12:31dall'istruzione. Professor Cellini, quindi uno dei più grossi rischi è quello legato
12:36all'integrazione sociale, l'integrazione tra le persone?
12:41Assolutamente sì e il processo di crescita che stiamo vivendo e la digitalizzazione che
12:48lo accompagna sotto questo profilo rappresenta una grande opportunità perché gli strumenti
12:53telematici rappresentano oggettivamente possibilità di interazione e di partecipazione che prima non
12:59c'erano ma rappresentano anche un grosso pericolo perché vaste fasce della popolazione, in particolare
13:05quelle meno formate, possono avere e hanno difficoltà di utilizzo di questi strumenti e
13:11ciò può determinare naturalmente esclusione e per questo che io ritorno sempre sul tema
13:17dell'istruzione e della formazione perché è una precondizione per poter utilizzare questi
13:21strumenti soprattutto in modo consapevole e quindi per poter partecipare.
13:26Per quanto riguarda infine un'ultima domanda, sulla dimensione sociale legata alle crisi
13:32climatiche, ambiente, avete fatto qualcosa di particolare oppure no?
13:38Sì, ci sono unità che si sono occupate esattamente di questo perché non c'è dubbio che i cambiamenti
13:43climatici mettono in moto processi internazionali di movimento di persone e di cambiamenti anche
13:51di specializzazione nelle attività produttive e questo è un macro fenomeno mondiale che naturalmente
13:57si riverbera anche in Italia e nelle regioni italiane. Quindi su tutto il tema dell'accoglienza ma
14:04soprattutto della formazione di chi arriva in Italia a seguito delle crisi climatiche e anche sui
14:10cambiamenti delle specializzazioni produttive che si hanno a causa dei cambiamenti climatici occorre intervenire
14:17per formare le persone di nuovo quindi e cercare quindi di avere una crescita che sia compatibile
14:25con le esigenze legate ai mutamenti climatici.
14:29E quello di cui ci siamo occupati prevalentemente è l'educazione imprenditoriale.
14:34L'educazione imprenditoriale vuol dire mettere chi arriva nel nostro paese o chi si trasferisce
14:40nei territori in condizioni di essere capaci di svolgere un'attività micro imprenditoriale.
14:48Quindi c'è un tema di formazione lavoro generale e il tema su cui ci siamo però impegnati di più
14:53nel nostro SPOC è quello della educazione imprenditoriale per fare in modo di dare elementi
14:59a chi arriva in Italia o a chi si muove dall'Italia per mettere in piedi una propria attività.
15:06Su questo abbiamo mappato best practice messi in atto in diversi territori e confidiamo di poter dare
15:13anche un manuale operativo per suggerire a amministrazioni o anche enti pubblici o privati
15:22appunto best practice per promuovere l'integrazione attraverso l'educazione imprenditoriale.
15:27Quindi integrazione e coesione sociale sono due punti fondamentali che sono parte piena
15:35della dimensione della social e degli SG, ambiente sociale di governance.
15:41Ricordo che domani sarà la festa dei nonni e colgo l'occasione anche per rimarcare che
15:46quando si parla di formazione digitale anche e soprattutto in questo caso per gli anziani
15:52è per la quotidianità, cioè per l'uso dei servizi che oggi digitali sono sempre più
15:58presenti come lo speed, cioè si parla di un'educazione per accedere a servizi essenziali e vitali
16:04nella quotidianità.
16:06La puntata di Focus SG termina qui, alla prossima.
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