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  • 10 ore fa
Cinque soci, tanta esperienza sul campo e oltre 200 brand gestiti: prende corpo un nuovo player indipendente che combina creatività, strategia e media e per valorizzare gli investimenti dei brand

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Novità
Trascrizione
00:00Credo che la sfida primaria in termini di obiettivo sia quella di riuscire a portare
00:03e dimostrare le potenzialità e il valore di questo modello
00:08su una scala di clienti che fino ad oggi non siamo riusciti a raggiungere singolarmente.
00:20Siamo in via Morimondo a Milano.
00:22Qui prende forma un progetto che unisce due realtà indipendenti della creatività e del media,
00:28Anfan Terrible e The Media Lab.
00:30Oggi parliamo con i protagonisti di questa alleanza strategica
00:33che darà vita a un nuovo gruppo capace di offrire servizi integrati
00:37dalla consulenza strategica all'esecuzione.
00:40Valerio, puoi raccontarci nei dettagli le operazioni che viene presentata oggi
00:44e i motivi della scelta che vi ha portato ad andare oltre una semplice partnership commerciale?
00:49Diciamo che innanzitutto questa operazione è il frutto di una ricerca da parte di entrambe le parti
00:56di un partner che in qualche modo potesse sposare una visione
01:01e al tempo stesso potesse mettere a quattore comune anche una affinità di intenti
01:07che parte dalle persone prima ancora che dalle professionalità.
01:10E alla fine un obiettivo di questo tipo ambizioso anche per il mercato oggi
01:15non lo puoi realizzare con una partnership commerciale.
01:17Una partnership commerciale alla fine è una dichiarazione di intenti,
01:21è un corteggiamento che si risolve a metà ma soprattutto rischia di essere una scatola vuota.
01:26La nostra è stata una scommessa, mi viene a dire, più forte, ecco mi sbilancio a nome di tutti
01:31nel senso che abbiamo sostanziato questa visione con una compromissione reciproca importante.
01:38Innanzitutto in termini di società e quindi di scambi di quote societari tra Infantirible e The Media Lab,
01:46quindi le due capofila della realtà creativa e della realtà media
01:50e a seguito di questo anche nell'identificazione di un brand, nella creazione proprio di un brand
01:57che in qualche modo potesse affiancare le realtà che oggi abbiamo nei rispettivi ecosistemi,
02:05insomma le agenzie con cui operiamo tutti i giorni,
02:07andando proprio anche a concretizzare, a dare forma al nostro scopo e alla nostra visione.
02:12Parlando di incontro, quelli che si incontrano oggi sono due gruppi indipendenti, da sempre.
02:18Quanto pesa questa vostra natura di indipendenti nel aver creato le condizioni per questa operazione?
02:25Un peso significativo, determinante direi, perché comunque era quasi una precondizione.
02:31Noi, così come loro, come Infantirible, nel corso degli anni siamo stati anche avvicinati
02:37da grandi gruppi che ventilavano possibili acquisizioni o incorporazioni di vario genere,
02:44ma quello che ci interessava davvero era trovare un partner di pari grado
02:49in termini sia di visione, come diceva prima Valerio, sia di dimensioni che di prospettive,
02:55per cui l'interesse comune è fondamentale ed è quello di servire meglio i nostri clienti,
03:03non è tanto quello di fare numeri più ghiotti di quelli che già non facciamo.
03:09Allora Luigi, Claudio ci raccontava già come dietro questa unione non ci sia soltanto una visione di business,
03:14ma poneva già lui l'accento sui valori. Dimmi qualcosa in più su questo.
03:18Quali sono i vostri valori comuni che hanno facilitato questa operazione?
03:22Beh, allora noi chiaramente contiamo sul valore numero uno, sull'integrazione di due elementi,
03:28due aspetti che devono per forza parlarsi.
03:31Creatività e media, due facce della stessa medaglia, che normalmente non vengono trattate nello stesso luogo
03:38e probabilmente non vengono trattate nel modo giusto.
03:41A questo aggiungerei il fatto che noi dobbiamo trasferire questo ad aziende, a brand,
03:49che normalmente questo servizio non lo ottengono, soprattutto come diceva Claudio,
03:56dalle grandi multinazionali della comunicazione.
03:58Chiaramente la partnership con il gruppo Anfant Terrible è uno stimolo
04:03ad avere ancora più cura, ancora più attenzione nei confronti di chi ci affida al proprio valgine.
04:12Dunque, Mizzio, oggi le richieste dei clienti sono sempre più sfidanti.
04:17Ecco, in che modo l'unione delle competenze, delle caratteristiche, della storia di Forsbury
04:22e di Anfant Terrible vi consentirà di rispondere in modo sempre più efficace alle attuali richieste?
04:28Ma noi rispondiamo a un bisogno che i clienti non sanno ancora di avere, in realtà, no?
04:33Una cosa che, appunto, diceva Gigi, c'è un fatto che noi comunque, come T, ci siamo da 30 anni,
04:43il prossimo anno non compriamo 30 anni, loro ci sono da 20, per cui abbiamo già una storia dietro
04:48che vuol dire che comunque noi già soddisfiamo i clienti.
04:53In pratica noi, parlando per noi e T, comunque abbiamo clienti da tantissimo tempo,
04:58noi siamo da più di 15 anni in Profit & Gamble, siamo da più di 10 anni in AXA,
05:04siamo da quasi 20 anni in DB, è la testimonianza di come comunque, cioè, in realtà,
05:10sappiamo tenere clienti, che vuol dire c'è comunque a contentarlo.
05:13Questa unione nasce anche dal fatto di portare tutte le competenze, l'unione che poi è soprattutto
05:19un'affinità, divisione, verso clienti che magari oggi non pensano noi perché eravamo troppo piccoli.
05:25Riccardo, per chiudere, forse non abbiamo ancora nominato il nuovo brand che si è visto però
05:31nello schermo qua dietro, high five, mi vuoi raccontare cosa c'è dietro questa scelta di naming?
05:37Allora, il 5 è chiaramente visibile, siamo 5 soci, ci piaceva il 5, è un gesto sportivo
05:47perché in fondo a noi piace ancora fare questo lavoro, farlo insieme e loro ce l'hanno un po' come nello stesso spirito,
05:56un po' di divertirsi a fare questa cosa, a trovarsi, a trovare nuove idee, a lavorare insieme
06:02e quindi è proprio un gesto da squadra, cioè l'high five è una cosa che ti scambi, fatto un canestro,
06:10fatto una cosa che ti è venuta bene, insieme ai tuoi compagni di gioco la fai.
06:15Dunque Riccardo, high five è una storia che unisce esperienza ma anche ancora voglia di fare,
06:20di scoprire, di fare cose nuove, cose belle, quindi vogliamo però magari condividere qualche obiettivo,
06:26Valerio, che vi siete dati per il primo anno di attività o comunque la visione che voi avete?
06:30Credo che in questo momento per noi la sfida è principalmente qualitativa,
06:35nel senso che la visione che abbiamo in mente è una visione che vogliamo diffondere
06:41all'interno di un, come diceva Mizzio, di un parco clienti che sia sempre più grande,
06:45quindi credo che la sfida primaria in termini di obiettivo sia quella di riuscire a portare
06:50e dimostrare le potenzialità e il valore di questo modello su una scala di clienti
06:57che fino ad oggi non siamo riusciti a raggiungere singolarmente.
07:00Posso aggiungere una cosa?
07:02Quello che è la nostra sfida è riuscire a arrivare a un cliente e dire
07:05ok, dammi le chiavi della macchina e io ti porto la macchina dove vuoi.
07:10Questa è la nostra sfida, che secondo noi è credibile perché noi ci portiamo dietro
07:14tanti anni di esperienza, ci portiamo dietro tipologie di clienti dal piccolo al medio,
07:19ci portiamo dietro dei canali diversi, per cui è un obiettivo, come diceva Valerio,
07:24più qualitativo che di numeri.
07:25All'inizio è tutti, vi facciamo gli auguri per raggiungere tutti questi obiettivi
07:31che ci avete raccontato e spero di potervi incontrare di nuovo presto per sapere come sta andando.
07:36Grazie per aver condiviso questa storia con noi.
07:38Grazie.
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