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  • 18 hours ago
BarachiniDesario

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00:00Buongiorno a tutte e a tutti, siamo qui in questa giornata, seconda giornata della prima
00:07edizione del premio ICNOS, questa sera lo sapete c'è la cerimonia di premiazione in tante
00:15categorie di giornalismo, comunicatori e oggi siamo con il sottosegretario della Presidenza
00:23del Consiglio dei Ministri con delega dell'editoria Alberto Barachini, giornalista professionista
00:29con una lunga carriera televisiva, ha ricoperto voli di rivia con il mondo delle informazioni
00:34tra cui pure direttore di testate Mediaset, dal 2018 è attivo in politica, giusto?
00:40Esatto
00:40Dove ho portato avanti, devo dire, con competenza e passione tanti temi legati alla comunicazione
00:47ne parlavamo anche nel backstage sulla libertà di stampa e il sostegno all'editoria
00:53Oggi parliamo di sfide e prospettive del settore editoriale nel nostro paese
00:59io parto subito con delle domande che mi sono preparato e quindi la prima è un po'
01:04un conflitto di interessi mio, da direttore di un'agenzia di stampa ti chiedo quale ritieni
01:12che sia con internet e il giornalismo online il ruolo di informazione primaria visto che
01:17tra i primissimi interventi c'è stata proprio la riforma del sistema dei contratti di fornitura
01:23alla presidenza del Consiglio delle agenzie di stampa
01:27Grazie, buongiorno
01:28Sì, il ruolo della gestione di stampa non a caso è stato oggetto del primo intervento
01:33normativo che abbiamo voluto fare quando abbiamo preso il carico appunto di gestire il settore
01:41editoriale perché alla fine l'informazione primaria è la base della piramide del sistema
01:48giornalistico ed è anche uno strumento di informazione responsabile certificato che oggi
01:56più che mai con la logica algoritmica, con la logica dell'innovazione e della velocità
02:02assurda sulla quale corre il filo dell'informazione è un riferimento, un punto fermo nel flusso
02:13dell'informazione, quindi per questo noi abbiamo lavorato per esempio per rafforzare
02:19il cosiddetto valore giornalista, la nostra riforma parte da un presupposto grazie anche
02:24al lavoro di Sabino Cassese che ha preseduto la commissione che ha dato via la riforma dal
02:28numero dei giornalisti, più giornalisti hai più informazione fai, ma il giornalista è
02:33il primo vero riferimento, il primo argine alle fake news, il primo argine anche alla diffusione
02:38di notizie che non sono notizie e che rischiano anche di minare il rapporto di fiducia con i
02:44cittadini perché se poi ci si pensa informati grazie a uno scorrimento rapido del telefonino
02:52a notizie che vengono lette secondo alcune analisi 7 secondi, soltanto 7 secondi, alla
02:58fine si capisce che sembra tutto uguale, non è tutto uguale, il lavoro del giornalista di
03:04agenzia è ancora uno dei lavori che prevede che il giornalista vada, veda, verifichi,
03:10ascolti, magari ascolti più fonti e poi dia l'impulso a tutta l'informazione, per questo
03:17è centrale in questo momento, mi ricordo sempre che un importante direttore giurale
03:24inglese dice sempre per costruire una reputazione editoriale servono 10 anni, per distruggerla
03:29sempre un secondo. Ma nell'era dell'intelligenza artificiale quali sono i rischi per l'informazione
03:38e la nuova legge che entra in vigore da poco come interviene?
03:43C'è un tema enorme a livello internazionale che è quello della concorrenza non leale di
03:50un sistema internazionale, degli over-the-top e dei grandi operatori internazionali che distribuiscono
03:55l'informazione senza avere la stessa responsabilità editoriale. Noi siamo in presenza di un momento
04:01del sistema editoriale nel quale l'informazione viene parcellizzata, distribuita, io lo chiamo
04:10un po' la logica Amazon. Amazon non produce ma distribuisce, ma il prodotto certificato
04:17e il prodotto qualificato arriva da un'altra parte. Allora bisogna capire che gli editori
04:23faticano e i giornalisti quindi faticano, perché poi gli editori faticano anche a investire
04:28nel settore perché non hanno più le remunerazioni necessarie per andare avanti e perché non ce
04:35l'hanno? Perché c'è qualcuno che utilizza i loro contenuti senza retribuirli, senza sostenere
04:41gli stessi costi, le stesse regole, le stesse fiscalità, gli stessi codici deontologici.
04:47Su questo siamo impegnati in Europa perché chiaramente la battaglia è nostra e lo abbiamo
04:52fatto col disegno sull'intelligenza artificiale ma l'abbiamo fatto anche in altri provvedimenti
04:57importanti, magari ne parliamo anche dopo, però l'Italia non può condurre questa battaglia
05:03contro grandi colossi del sud-est asiatico dell'America bassona, ha bisogno dell'Europa.
05:07E l'Europa sul DMA, sul DSE, sulle RAC siamo impegnati proprio in questo tentativo di riportare
05:17quello che viene definito un level playing field, cioè a un livello comune uguale per tutti
05:22e noi abbiamo l'ufficio di affari internazionali che abbiamo creato da quando siamo intanto
05:28nel dipartimento che si occupa proprio di queste partite.
05:31Ecco, mi ho detto che questa nuova legge è entrata in vigore da poco, che segue il
05:38regolamento europeo, lo integra.
05:41Ora, nel frattempo ad esempio le due grandi agenzie, ANSA e ADN Cronos, ma anche un grande
05:47quotidiano, hanno adottato dei codici autonomi di autoregolamentazione dell'uso dell'intelligenza
05:56artificiale. Però ci sono delle critiche, c'è chi sostiene che ci sia un po' una ipernormazione
06:03da parte dell'Europa. Qual è il suo giudizio a queste critiche e come vede la possibilità
06:11di trovare un equilibrio tra ovviamente la tutela dei diritti ma al tempo stesso l'innovazione?
06:17La domanda è piuttosto importante perché ha dentro tanti elementi. Primo elemento, ci
06:24siamo resi conto che circa due anni fa dell'impatto che l'intelligenza artificiale avrebbe avuto
06:31nelle nostre vite ma nei nostri sistemi soprattutto informativi, giornalistici, nella nostra capacità
06:37appunto di credere a quello che vedevamo, ascoltavamo. Quindi abbiamo istituito una commissione che studiasse
06:43l'impatto dell'intelligenza artificiale in ambito giornalistico e editoriale. Abbiamo
06:47chiamato a dirigere una persona straordinaria che molti di voi conosceranno, che è questo
06:52padre francescano, questo padre Paolo Venanti, che è un esperto perché ha una competenza
06:59ingegneristica più una competenza etica, è stato consigliere di Papa Francesco. Lui ci ha
07:05aiutato soprattutto a introdurre una filosofia antropocentrica nell'impatto dell'intelligenza
07:12artificiale perché se è vero che bisogna stare attenti al normale in maniera eccessiva
07:17altrimenti freniamo l'innovazione, il campo editoriale, il campo giornalistico riguarda
07:22le persone, riguarda la capacità democratica, la capacità critica delle persone, non è
07:28un settore come gli altri, l'editoria non è un settore come gli altri. Quindi se da una
07:32parte a livello industriale sulla distribuzione di un prodotto, sulla capacità di produrre
07:38su grande scala possiamo dare via all'innovazione e all'investimento sul campo editoriale dobbiamo
07:45stare attenti perché stiamo parlando ai cittadini, possiamo condizionare l'opinione dei cittadini
07:53e questo è un momento nel quale nel mondo questo avviene, siamo, come dire, lo sappiamo
08:00tutti anche in presenza di guerre vere e di guerre ibride dell'informazione, non possiamo
08:04correre nel rischio di non normare quel settore. I codici teontologici in parte sono estremamente
08:13contento che siano stati approvati perché in parte provengono da un elaborato che ha prodotto
08:19la commissione, dando degli affreschi di quello che sta accadendo e può accadere
08:26in futuro. Una cornice, sì, il padre Benanti dice spesso pensate all'innovazione dell'intelligenza
08:32artificiale come quando è stata introdotta l'auto tanti anni fa, le auto scorrevano liberamente
08:39per strada ma poi ci sono stati un sacco di incidenti, allora si è pensato che magari i gun
08:44i gun rail servivano, poi è servita la patente, poi è servito fare dei corsi di guida, ecco
08:51questo è il momento e quindi questi codici teontologici ben vengano anche perché aiutano
08:56il rapporto di fiducia fra editore e giornalista. Se l'intelligenza artificiale andrà a sostituire
09:02il lavoro del giornalista andiamo nei guai, se aiuta il giornalista a fare il suo lavoro chiaramente
09:08lo sviluppo e anche probabilmente l'opportunità per tutti.
09:12Martini prima ha parlato di fake news, ma lei è stato mai interessato, coinvolto vittima
09:21di qualche fake news?
09:24Ma lo siamo tutti continuamente, io ieri ho partecipato a un importante seminario a Villa
09:31Madame organizzato dal Ministero degli Esteri e dalla Presidenza del Consiglio con i giornalisti
09:37inviati in guerra perché stiamo cercando di dare anche ai freelance una copertura assicurativa
09:44e una formazione, è fondamentale perché c'è la guerra in Ucraina, c'è la guerra in Medio Oriente,
09:50perché ci sono molti focolai in questo momento accesi nel mondo e il lavoro dei giornalisti
09:55è estremamente a rischio. Quando uno si trova, io ho avuto una piccola esperienza da inviato
10:01in un teatro di guerra, quando uno si trova esposto in quelle situazioni può essere soggetto
10:07a qualunque tipo di informazione che è interessata, cioè ricevi un'immagine, ricevi una dritta vera
10:15o presunta e quella dritta arriva da qualcuno che ha un interesse che tu porti all'attenzione
10:22dei cittadini, degli spettatori, dei lettori in quella notizia, è estremamente rischioso.
10:27Ma siamo esposti, io questo lo voglio dire con serenità, quando chiediamo, abbiamo fatto delle
10:33rilevazioni ai cittadini, quanto siete esposti alle fake news, quanto siete in grado di capire
10:40se una notizia è vera e falsa. Molti lettori, molti cittadini hanno una specie di remora, dicono
10:46no, a me non capita, se mi capita so riconoscerla benissimo. Non è così, non è così e non è così
10:53neanche per noi. Mi è capitato una settimana fa. A me piace molto la musica, seguo molto anche le vicende americane.
11:03A un certo punto mi sono imbattuto in una canzone che veniva definita una canzone di Eminem
11:10sulla morte, sul tragico assassino di Kirk e ho ascoltato questa canzone di Eminem, a me piace,
11:18Eminem ho detto bella. Questa è una notizia, attenzione.
11:21Sì, molto bella. Mi chiedevo perché Eminem, che insomma è un personaggio che molti di voi
11:28sanno controverso, sia anche particolare come posizioni, avesse scritto una canzone in memoria
11:34di questo attivista. Siccome avevo un dubbio, mi sono messo via a fare un po' di ricerca e ci ho impiegato
11:42dieci minuti per scoprire che era una canzone creata con intelligenza artificiale, una fake news.
11:46Però qualche strumento in più, magari in un cittadino normale, ce l'abbiamo noi e ci ho messo dieci minuti.
11:53Il problema qual è? Che tutte le analisi ci dicono che quando un lettore trova una sintesi
11:59di intelligenza artificiale, sapete quanti lettori vanno avanti a cercare la fonte di quella notizia
12:06o vanno avanti la ricerca? Uno su cento.
12:11Purtroppo. No, ma poi ci sono anche casi, tra virgolette, divertenti. Qualche tempo fa il sindaco di Roma
12:19ha lanciato, credo, l'idea di che tra cinque anni il Tevere a Roma sarà navigabile e che qui è balneabile.
12:29E quindi Federico Palmaroli, Oscio, ha fatto un gioco con intelligenza artificiale e gli ha messo sopra l'audio
12:37di un film di Verdone che diceva questo qui lo asfaltiamo, il Tevere lo asfaltiamo.
12:43Era incredibile guardare i commenti che c'erano sotto di tutte le persone che erano convinte
12:48che quello lì che avesse parlato era veramente il sindaco di Roma e si arrabbiavano perché voleva asfaltare il Tevere.
12:55Ci sono casi, ora abbiamo citato dei casi delicati e alcuni non drammatici, però noi dobbiamo pensare che sta accadendo,
13:04è accaduto al Ministro della Repubblica Italiana, ma è accaduto per esempio a un famosissimo giornalista inglese
13:09che è stato vittima di un deep fake, il suo volto e la sua voce sono stati modificati e questo giornalista
13:16finanziario americano famosissimo proponeva un investimento finanziario.
13:20Ci sono stati, c'è stato un flusso di investimenti su questa tipa.
13:24I nostri, Giovanni Floris, la stessa Meloni su alcune piattaforme social sono doppiati.
13:33È un effetto moltiplicatore del reato, tanto vero che nell'articolo 26 della legge appena approvata
13:40noi abbiamo introdotto il reato di deep fake e questo è un unicum.
13:44Il governo italiano è stato il primo nel mondo a introdurre una norma penale con la reclusione
13:51da 1 a 5 anni per i reati commessi tramite l'intelligenza artificiale, ovvero il deep fake.
13:56Questo non c'è neanche nelle AI Act, è una novità assoluta.
14:00Abbiamo parlato di tante cose ultramoderne, però lei ha sempre manifestato la convinzione
14:05che la carta stampata possa e debba continuare a vivere insieme al giornalismo online.
14:10Le chiedo per chi e le chiedo anche, invece, una cosa molto importante,
14:14cioè la stampa locale. Che ruolo ha in tutto questo cambiamento?
14:19Ci sono tanti motivi per i quali credo alla carta stampata.
14:24Vedo la copia della Nuova Sardegna in mano di chi ci ascolta e intanto vado con la memoria
14:33al mio primo lavoro con la carta stampata.
14:36Quando io personalmente, studente universitario, scrivevo al giornale e correvo in edicola la mattina
14:41subito a vedere il mio articolo. Poi ho detto in Toscana c'è sempre un clima di battuta, scherzo,
14:48quindi ovviamente venivo anche preso in giro per questa iniziativa e per i miei articoli scritti.
14:54Però questo rapporto con la carta stampata, con la fisicità di un racconto, con la presenza di un racconto
15:00e con la responsabilità, perché la carta stampata, la pagina di un giornale ha una responsabilità
15:06che anche il cittadino comprende, sa chi ha scritto quel pezzo, lo conosce e nella stampa locale lo conosce
15:12anche di faccia, sa dove sta, sa dove abita, quindi se lo trova per strada e ha scritto come si dice in Toscana
15:18una bischierata e gli dice guarda che non è come hai scritto, è diverso e perdi credibilità con grande facilità
15:27come l'acquisti se fai un lavoro serio. Perché credo alla carta stampata? Perché credo ai giornali?
15:32Intanto non tutti sono digitali. L'Italia è un paese di persone anche non più giovani che continua a volere la carta,
15:42che continua a voler andare in edicola, per questo anche sosteniamo le edicole, perché le edicole sono un punto di presenza,
15:50di vicinanza dell'informazione, un presidio, come ha detto il Presidente Mattarella.
15:56Avete inserito nella filiera delle edicole 17 milioni?
16:01Assolutamente, 17 milioni che peraltro sono stati così organizzati, 10 per le edicole, 3 per i punti vendita non esclusivi
16:11e 4 per la distribuzione, perché le edicole ci vogliono e poi ci vuole anche chi raggiunga anche le aree interne del paese,
16:18l'Italia è un paese molto grande, con aree interne difficili da raggiungere, dobbiamo poi combattere il fatto che le persone leggono meno
16:27e questo è un problema, è un dispiacere per chi ha fatto giornalista, fa giornalista, per chi crede nell'informazione
16:36dobbiamo far tornare un clima di interesse e fiducia all'approfondimento giornalista.
16:43Ecco, girando ovviamente anche gli altri paesi internazionali, c'è qualcuno che ha trovato una soluzione,
16:51secondo lei migliore di quella che abbiamo noi?
16:53Ci sono tante situazioni, a me capita di andare anche all'estero, sono rimasto colpito per esempio da un paese modernissimo
17:02che uno non si immaginerebbe, in Giappone, in Giappone la carta stampata è vincente ed è molto solida, i giornali sono vendutissimi,
17:13non c'è crisi e loro, quando io ho parlato con dei direttori giapponesi erano un po', guarda, mi guardavano un po' straniti
17:22per il fatto che io mi spiegassi che in Italia, diciamo, faticava, no? Oggi l'avete giudati, i quotidiani giapponesi
17:28hanno una diffusione molto forte, molto superiore a quella del digitale, eppure è una delle parti non digitali,
17:34per non parlare di un incontro che ho avuto con il direttore del quotidiano del popolo cinese,
17:42che quando mi ha parlato della sua tiratura siamo caduti tutti dalla sedia, perché chiaramente
17:49il giornale del popolo in Cina ha una tiratura degli investimenti commerciali che, insomma,
17:55sono incredibili, quindi ci sono paesi del mondo molto diversi, appunto come questi dove ancora la carta stampata è forte
18:02ma è abbastanza solida anche in tanti altri paesi. In Europa sta succedendo questo, quando noi andiamo su tavoli europei
18:11e parliamo dei sostegni all'editoria, qualche volta nel passato ci hanno visto in maniera un po' strana
18:18perché dicevano ma la stampa deve essere libera, la stampa non può essere sostenuta dal pubblico,
18:23ovviamente i criteri di sostegno del governo alla stampa sono equanimi, non è che diamo sostegno a uno
18:30e non diamo agli altri, diamo secondo i parametri che sono tecnici, però ci guardavano. Oggi Germania e Francia
18:37in ragione della crisi editoriale e della concorrenza internazionale si stanno interessando al sistema di sostegno pubblico,
18:43come ha detto poi la Fonda Online un po' di giorni fa.
18:47La stampa classica, quella di carta, può essere stata anche un po' un'altra delle vittime del Green Deal?
18:54Cioè io ricordo tempo fa che ad esempio il sindaco di Milano Sala disse no basta carta nelle stazioni
19:01e non ha più fatto l'accordo con le free press che invece erano comunque uno strumento importante
19:06perché portavano informazione certificata comunque fatta da giornalisti a persone che magari non andavano in eticola,
19:15non potevano comprare un giornale.
19:17Bisogna stare un po' attenti alle mode e anche al racconto di alcuni momenti del nostro mondo
19:25perché quando tanti ci scrivono anche sui nostri social perché continuate a dare sostegno ai giornali,
19:32ormai il giornale è finito, ormai l'edicole, intanto quello che esce sul giornale la mattina
19:39condiziona molto di quello che va in televisione poche ore dopo, di quello che va in radio
19:46e di quello del quale si parla al bar e condiziona il dibattito civile, pubblico, politico...
19:52Virtual?
19:53Esatto, sull'online, perché dice, io mi ricordo, adesso non citerò la persona, ma era un mio predecessore
20:01che quando aveva uno sconto, chiamavano confronto, piuttosto acceso, mi disse
20:09beh, ma i giornali, questo sostegno è facile, poi uno ci arriva, e questo sostegno all'editoria deve cessare
20:17e io dissi, ma guardi, io ero presidente della commissione di vigilanza e dico, guardi, io sono totalmente contrario a questo
20:25ma deve cessare perché alla fine cosa servono i giornali, guardi, io le notizie le leggo qui e mi dette il suo cellulare
20:31dico sì, peccato perché questa è la gazzetta di Modena e quindi qualcuno questa la produce
20:37non è che il telefonino da solo ha prodotto la gazzetta di Modena
20:41e quindi sono percorsi, no?
20:43che uno dice, ah ma ormai l'informazione a cosa serve
20:47io, grazie a Instagram
20:49ieri parlavo con Monica Maggioni, inviata, Rai, famosa, lei mi spiegava, guarda che è così
20:57in una situazione anche estremamente critica, nessun ring di Instagram ti può rendere il contesto
21:05se non giri gli occhi a 360 gradi, perché il telefono inquadra spesso un angolo della realtà
21:13gli occhi di una persona la vedono tutta, è ben diverso
21:19Ne ha accettato prima, avete un nuovo ufficio all'interno del Dipartimento Editoria
21:24che è l'Ufficio Affari Internazionali
21:27vi chiedo di riassumere come ci muove l'Italia tra questi tavoli non solo europei appunto ma internazionali
21:33proprio due temi di fake news, cyber security, il diritto d'odore, l'intelligenza artificiale
21:39la sicurezza dei giornalisti di cui ieri appunto avete fatto un importante convegno
21:45per affrontare proprio questo tema e il confronto con le grandi piattaforme
21:50in Italia come si sta muovendo?
21:52Il lavoro dell'Ufficio che è ovviamente in diretto contatto con me è fondamentale proprio per preparare questi dossier
21:58perché devo dire che l'Europa molto criticata a volte su alcuni fronti sul tema
22:04per esempio della visione del diritto d'odore è stata molto attenta come sull'intelligenza artificiale
22:11oggi abbiamo questo scontro che avete sicuramente appreso anche dall'informazione
22:17tra modello europeo della norma e il modello diciamo extraeuropeo della libertà assoluta
22:24poi si vede, però bisogna stare attenti che il diritto della legge non vinca sulla legge della forza
22:34perché questo è un tema, l'Europa è forte se riesce a essere unita e in questo è fondamentale il nostro ufficio
22:43perché è chiaro che la visione di un paese come può essere la Polonia, come può essere la Bulgaria
22:49è diverso da una visione come quella della Francia e della Germania, i sistemi italiani sono molto diversi
22:54ieri ho sentito che qua avete parlato del cosiddetto MFA sul servizio pubblico e noi l'abbiamo studiato a lungo
23:02perché dentro quella riforma ci sono delle riflessioni che per esempio valgono molto per la BBC
23:10sono diverse per RAI, il sistema di finanziamento è diverso, tutto è diverso nel nostro mondo
23:16quindi dobbiamo coniugare un giusto impulso per esempio all'indipendenza del servizio pubblico
23:23con quella che è la realtà, stesso vale per le agenzie, in paesi europei ci sono una, due agenzie
23:31noi ne abbiamo 11 con la quale il Palazzo Chigi ha rapporti
23:37quindi è importante andare sul tavolo europeo, recepire il messaggio normativo
23:43ma anche spiegare qual è la situazione e quindi cercare di trovare soluzioni a queste tematiche
23:49com'è quella appunto sul confronto con i grandi ovviamente.
23:53Siamo in addirittura d'arrivo, le faccio ancora un altro paio di domande
23:59l'ultima un po' sempre complessa, a marzo 24 in occasione della presentazione della relazione
24:06della commissione di intelligenza artificiale per l'informazione certificata blockchain
24:11lei ha sottolineato che la redazione certificata con marcatura temporale blockchain
24:17è un esempio virtuoso, ecco, di trasparenza e tutela dell'informazione
24:22cioè per, diciamo, non additi ai lavori e praticamente si tratta di rendere possibile ad ogni lettore
24:28la possibilità di capire che quell'informazione è stata scritta da un giornalista
24:32e è stata verificata e non ci sono state modifiche o manipolazioni illecite
24:37quindi quello che volevo chiedere è, pensa che questo sistema già adottato
24:42dall'ANSA, dalla DNCronos o da qualche giornale possa essere uno standard nel settore giornalistico?
24:50Noi l'abbiamo fatto con questo intento, quando noi abbiamo diffuso la relazione della commissione
24:55siamo andati, abbiamo un componente interno che è un bravissimo ingegnere del Politecnico di Milano
25:01e loro hanno all'interno una struttura che si occupa proprio di Web3 e di blockchain
25:06e siamo andati da loro, abbiamo discusso da loro qual era il sistema
25:11più affidabile, più sicuro ma anche più trasparente per i cittadini di leggere un documento
25:17sapendo che era stato prodotto da una commissione a una certa ora in un certo posto
25:23e che non potesse essere più modificabile. Questo per un atto istituzionale è fondamentale
25:28perché protegge quel lavoro che è stato un lavoro di mesi e che nessuno poteva in qualche modo
25:36modificarlo, mistificarlo o spezzettarlo senza che questo venisse in maniera evidente.
25:43Le racconto una cosa da l'interrompo. Pochi mesi fa venne fatto un falso take della DN Cronos
25:53modificato in un paio di parti e messo in una chat di esponenti di un partito politico
26:00che è partito un film incredibile ma noi non avevamo mai fatto col take.
26:04Ma è così e questo è accaduto con le agenzie italiane, il direttore se lo ricorda sicuramente,
26:11per esempio durante la pandemia. Venivano lanciati dei take falsi, marchiati con le agenzie di stampa
26:17per seminare panico tra la popolazione. Questo diciamo a volte anche sul deepfake o sulle fake news
26:24si sorride come se fosse un'iniziativa estemporanea. Il problema è che dietro quella goliardata
26:34che magari in quell'occasione fa sorridere c'è un rischio potenziale perché ritorno a ripetere
26:40se i cittadini smettono di fidarsi dell'informazione smettono di fidarsi delle istituzioni, smettono
26:46di fidarsi delle intermediazioni, smettono di fidarsi dei medici come è avvenuto in passato, smettono
26:52di fidarsi della democrazia, vanno a votare meno e il paese non ha più capacità di intervenire
26:59nella vita politica e democratica.
27:01E allora a questo punto mi chiamo una domanda. Oggi, da domani dopo domani partiamo con una tornata
27:09di elezioni italiane che non si sa quando finirà perché cominciamo con le Marche, poi c'era Calabria
27:15c'erano tanti altri regionali, poi c'erano che non sbaglio il referendum sulla giustizia
27:21e poi secondo me siamo anche lì per le politiche. Ha ancora senso questo blocco del silenzio
27:28elettorale che poi non viene mai rispettato sui social secondo lei?
27:34Io credo che di queste scadenze ne so qualcosa, è uno dei motivi per i quali sono venuto qui
27:39la mattina, poi c'è un aereo per Napoli, poi Benevento, poi Telese e insomma è giusto
27:48andare con la propria faccia dai cittadini anche a sentire che punto è la temperatura del rapporto
27:54con le istituzioni e con il governo perché ci sono delle scadenze ma in generale è giusto
27:58fanno sempre. Io credo che le norme, il problema principale delle norme soprattutto di queste
28:04è seguire quello che avviene. A volte, per usare una espressione che magari può far sorridere
28:10fare delle norme quando c'è un'innovazione che corre veloce e sembra di fare l'anti-doping
28:15e combattere col doping. Il doping ha un sacco di risorse, va velocissimo e tu quando fai una norma
28:23sembra che sia già vecchia quando la fai pubblicare. È chiaro che il silenzio elettorale
28:29era nato in un momento nel quale l'informazione la potevi gestire. Oggi con i social è molto
28:36complicato che questo avvenga e molti cittadini vengono raggiunti. Forse è ancora importante
28:42dare un segnale, nel senso dire che c'è un tema di rispetto, poi chi non lo rispetta
28:50si assume la responsabilità di non rispettarlo. Sì, però sarebbe importante che per esempio
28:57sia rispetto al senso elettorale, sia al parcondicio per essere applicate anche alle grandi piattaforme
29:02internazionali perché altrimenti basterebbe che Meta, Google, TikTok si impegnassero e dicessero
29:10da oggi i contenuti a scopo politico-elettorale non vengono più distribuiti. Magari sarebbe anche
29:16una cosa educativa anche per i cittadini più giovani che queste dinamiche non hanno conosciute
29:24per apprendere che c'è un momento di riflessione anche nella vita. Non è sempre tutto uguale.
29:30La lascio con un'ultima domanda perché ogni volta che dice qualcosa a me viene in mente
29:34un'altra domanda, quindi ha parlato di giovani. Ho fatto una ricerca nei giorni scorsi, nel
29:432027, andranno a votare per la prima volta tutti coloro che adesso hanno 15-16 anni, quindi
29:51più o meno una fascia di 1.700.000 nuovi elettori. Sempre secondo le ricerche che facciamo
29:59con l'Istat o con altre realtà, sappiamo che il 95% di loro non acquista un giornale, che
30:08il 60% di loro non guarda un telegiornale e che purtroppo ci informano quasi esclusivamente
30:15con quell'occhio parziale che diceva la Maggioni, real sulle piattaforme social. Questo che
30:24rischio ha e dove ci porta?
30:27È vero tutto. È vero. Io ho tre figli e io ogni mattina, anche quando esco di casa,
30:35anche quando devo andare a Roma, da noi arriva il giornale di carta ancora sullo Zerbino, lo
30:40metto lì vicino alla loro colazione, nella Speranza. A volte glielo lascio aperto anche su alcune
30:48pagine che magari possono interessare.
30:50Faccio la stessa cosa con i buoni miei.
30:52Guarda che c'è un bel articolo magari sulla partita perché insomma cerco di trovare
30:58l'argomento interesse, ho molto poco successo, perché poi la siena all'interno ovviamente,
31:05davvero papà. È vero questo, è vero che c'è un interesse modesto per le forme di informazione
31:13che noi riteniamo centrali, però c'è anche qualche tendenza che i ragazzi in qualche modo
31:20le informazioni le assumono. È un, come dire, secondo me serve responsabilità reciproca.
31:27Se non ci seguono sulle forme tradizionali dobbiamo essere anche capaci di andare dove
31:32sta la loro attenzione, di parlargli con un linguaggio diverso, di creare un'empatia.
31:38Certo, è diverso da prima perché magari i ragazzi sono completamente lontani dall'ideologia,
31:46quindi fanno scelte in base, per esempio, a quello che ritengono che quella persona abbia
31:52anche come vigore, come energia. Spesso i miei figli mi dicono, ma quello è molto empatico,
31:58mi sembra bravo. Io devo poi dire, sì, lo conosco.
32:03Mi. Però voglio dire, dobbiamo anche noi essere in grado, come istituzioni, come politici,
32:12di cambiare probabilmente il nostro linguaggio, di cercare di suscitare l'attenzione, di usare tutti i mezzi
32:17che io, per esempio, non sono un grande fanatico dei social, ma ormai sono anch'io in quel mondo
32:24perché capisco che quel messaggio deve arrivare anche dove non arrivano gli altri mezzi tradizionali.
32:30Bene, io la ringrazio e finiamo qui questo primo appuntamento che permette la giornata corribile.
32:38Grazie davvero.
32:39Grazie, grazie.
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