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  • 2 days ago
La Struttura complessa di pediatria (Scdu) dell’ospedale Maggiore della Carità di Novara “è uno dei pochi centri che utilizza i sistemi Aid - Automated insulin delivery, da subito, in tutti gli esordi. In termini di compenso metabolico otteniamo dei risultati eccezionali, quasi quanto non avere il diabete. Rendere la vita dei pazienti migliore, soprattutto dei bambini, migliora anche tutto il nucleo familiare”. Così Ivana Rabbone, direttrice Struttura complessa di pediatria (Scdu) ospedale Maggiore della Carità di Novara e referente regionale Rete diabetologica pediatrica piemontese, intervenendo a Roma all’incontro ‘Moving borders in diabetes care: la tecnologia che modella il cambiamento’ durante il quale sono state presentate quattro innovazioni tecnologiche per la gestione del diabete di tipo 1, introdotte da Movi in collaborazione con Tandem Diabetes Care.

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Transcript
00:00Sono uno dei pochi centri, tutti lo sanno, che utilizza i sistemi ID da subito, in tutti gli esordi e in tutti.
00:13Quindi la valutazione è semplice, avere un esordio di diabete tipo 1 per me è già la condizione, il requisito fondamentale per proporre un ID.
00:26E devo dire che già da subito dall'esordio il paziente e la famiglia si affida e quindi otteniamo il 100% dell'accettazione.
00:36Queste innovazioni, lo stiamo già vedendo e sarà sempre meglio, cambiano in termini di compenso metabolico.
00:45otteniamo dei risultati eccezionali, quasi quanto non avere diabete in termini di risultati, quindi di compenso metabolico
00:54e soprattutto di qualità di vita, che non è poco rendere il paziente, poi stiamo parlando di bambini, quindi non solo del paziente
01:01ma anche di tutto il nucleo familiare. Quindi miglioriamo la qualità della vita di un'intera famiglia.
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