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  • 4 mesi fa
Trascrizione
00:00L'incertezza continua ad alleggiare sul cielo del manifatturiero bresciano e se c'è una cosa che deprime le economie e di conseguenza la produzione è proprio l'impossibilità di fare previsioni a lungo termine.
00:13Ci sono i dazi, il costo dell'energia, l'automotive che tentenne e non sa come sarà il domani, la Germania, principale partner commerciale del bresciano che vede arretrare il proprio PIL.
00:23Tutte incognite che possono spiegare l'aumento delle richieste di cassa integrazione. Nei primi sei mesi del 2025 le ore autorizzate hanno superato la soglia dei 13 milioni in crescita del 45% sul 2024.
00:38Da dopo la pandemia il numero più alto registrato. L'Istat certo certifica che l'industria bresciana potrebbe mostrare la propria resilienza con un secondo trimestre in crescita dello 0,3%.
00:51Un segno positivo che però qualcuno spiega con la corsa a produzione e consegne prima dell'entrata in vigore dei dazi.
00:59Vedremo che cosa ci dirà il dato destagionalizzato sul terzo e ancora più sul quarto trimestre.
01:05Negli uffici di Confindustria Brescia si respira aria di preoccupazione con un manifatturiero dai numeri nell'ordine delle migliaia, 153 mila le persone impiegate in 13 mila aziende.
01:17In questo panorama la metalmeccanica è in primo piano con 8 mila unità locali e oltre 108 mila addetti, numeri che fanno di Brescia la seconda provincia italiana per importanza nel comparto.
01:29Difficile fare previsioni, confessa Paolo Streparava alla guida degli industriali di via Cefalonia.
01:34Preoccupazione anche per Confapi.
01:36Sottolinea il presidente Pierluigi Cordua, ci sono quei famosi 400 articoli della meccanica dove ai dazi USA del 15% si sommano quelli legati ad acciaio ed alluminio.
01:48E ai dazi, conclude, si aggiunge la debolezza del dollaro.
01:52Grazie a tutti.
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