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  • 4 mesi fa
Sono trascorsi 9 anni da quando un devastante terremoto distrusse la città di Amatrice. Era il 24 agosto 2016 e 299 persone persero la vita. Nove anni caratterizzati da un assordante silenzio: il silenzio delle istituzioni, il silenzio di una città quasi spettrale, il silenzio della ricostruzione, lenta o del tutto assente. A fare rumore in quasi un decennio sono stati i familiari delle vittime: quelli rimasti a combattere contro il dolore...

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Trascrizione
00:01Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati a Non solo Roma. Il 24 agosto saranno trascorsi esattamente nove anni dal 24 agosto 2016
00:17quando un devastante terremoto praticamente distrusse una città simbolo del Lazio, Amatrice.
00:23Da quel terremoto morirono 299 persone, 299 vite, 299 persone che hanno lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie.
00:36In questi nove anni abbiamo assistito soprattutto al silenzio, il silenzio molto spesso purtroppo delle istituzioni,
00:44il silenzio di una città che è diventata praticamente spettrale, il silenzio della realtà che poi caratterizza adesso una città come Amatrice
00:53che ancora sta aspettando delle risposte, ancora sta aspettando una ricostruzione
00:58e a fare rumori sono soprattutto invece i familiari delle vittime,
01:01cioè coloro che devono combattere per tutta la vita con un dolore che ovviamente non si rimargina
01:06e combattere per vedere anche rispettati i loro diritti, per chiedere delle risposte a delle domande
01:14che insomma sembrano non arrivare effettivamente alle istituzioni.
01:17E proprio perché sono trascorsi nove anni, effettivamente da quella 24 agosto 2016, insomma devastante,
01:26un gruppo di familiari di vittime ha deciso di inviare una lettera aperta al presidente del Consiglio,
01:32Giorgia Meloni, in cui si legge tra le altre
01:35riteniamo che nove anni siano un tempo congruo per poter dare risposta ad un dolore che certamente rimarrà in eterno.
01:41Nei cuori e nelle anime dei familiari, lo Stato è chiamato ad occuparsi di chi in questi eventi subisce il danno maggiore,
01:49cioè la perdita di un proprio caro.
01:50E forse proprio questo è l'aspetto più importante che dovrebbero un attimino prendere in considerazione le istituzioni,
01:57oltre ovviamente alla ricostruzione di una città che è ancora così praticamente.
02:00Noi torniamo a parlarne con Mario Sanna, che nel devastante terremoto del 2016 perse il figlio.
02:07Buongiorno Mario, ben trovato.
02:10Buongiorno a voi e ai telespettatori.
02:13Grazie Mario per essere in nostra compagnia.
02:16Noi ti abbiamo rivoluto qui a non solo Roma, perché proprio tra le prime firme di questo documento ci sei tu, no?
02:22Quindi è un po' una tua iniziativa?
02:24Sì, è un'iniziativa che abbiamo intrapreso io e mia moglie Stefania oramai da nove anni a questa parte,
02:35perché ci siamo accorti che tutte quelle che erano le disposizioni prese dai vari commissari
02:46si erano scordati dai familiari delle vittime.
02:51Ritenendo noi che insomma la perdita di un proprio caro sia il danno maggiore subito in questa tragedia,
02:59abbiamo ritenuto opportuno farlo presente alle istituzioni e chiedere l'istituzione di un fondo per i familiari delle vittime.
03:10Abbiamo fatto incontri con presidenti del Consiglio, con onorevoli, con commissioni,
03:19tutti d'accordo nel fare questa cosa, però non si è ancora trovato il modo per poterlo attuare.
03:27Perché a oggi c'è una nuova proposta di legge che è stata presentata alla Camera dei Deputati,
03:35siamo in attesa.
03:36Tra l'altro anche di recente, no Mario, mi sembra maggio 2025.
03:41Ad aprile.
03:41Aprile 2025.
03:43È in realtà un decreto legge, no?
03:45Che cosa potrebbe portare questo decreto legge?
03:48Stabilisce dei cambiamenti importanti, no?
03:50In realtà è una proposta di legge, è una proposta di legge che riprende una proposta
03:59già presentata in passato sia dalla sinistra che dalla destra, ma essendo questo un paese
04:07ad alta vulnerabilità politica, i governi sono caduti ed insieme ai governi, quando cadono
04:16i governi, cadono anche tutte le proposte che ci sono in essere, per cui ogni volta si
04:21deve ricominciare da capo.
04:23Abbiamo ricominciato da capo quando c'è stato l'insediamento del governo Meloni, lo abbiamo
04:30fatto quando c'è stato l'insediamento del governo Meloni e adesso è stata presentata
04:37questa nuova proposta di legge e noi sollecitiamo che venga calendarizzata.
04:45in questa proposta ci sono degli articoli, il primo riguarda un contributo ai familiari
04:52delle vittime e il secondo riguarda un ingresso dei familiari all'interno delle liste protette
05:01per quanto riguarda il lavoro e quindi noi siamo in attesa.
05:07visto che c'è ancora questo silenzio, chiediamo un incontro con la Presidente del Consiglio
05:14Meloni per affrontare questo argomento da un punto di vista umano, perché ancora prima
05:22che essere un problema politico noi riteniamo che sia senz'altro un problema umano e civile.
05:30E' soprattutto umano, no Mario, perché ovviamente si può ricostruire quanto si vuole, ma tecnicamente
05:36le persone che rimangono e che hanno perso un proprio caro sono costrette ad un carcere
05:40a vita, un carcere ovviamente metaforico, ma neanche tanto, perché poi è inimmaginabile
05:47quello che si può provare in una situazione del genere. Tu però hai detto che hai visto
05:51tanti governi nel corso di questi nove anni, hai fiducia nella Premier Meloni, pensi che
05:56con lei possa cambiare qualcosa. Su certi temi sembra essere molto sensibile, no? Anche
06:02molto, insomma, tenace, ecco.
06:06Ma noi dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni, perché se non l'avessimo, insomma, sarebbe
06:12un paese nel caos. Dobbiamo avere fiducia. Io, anch'io, ho potuto constatare la sensibilità
06:23su questi temi da parte del Presidente del Consiglio, oltretutto è una mamma, anche
06:31lei, e quindi ritengo che sia particolarmente sensibile a questo problema. Ed è per questo
06:38che noi chiediamo di poterla incontrare. Non abbiamo mai avuto l'opportunità di farlo,
06:43e quindi speriamo, insomma, che lo scoccare del nono anno da questa tragedia possa darci
06:56la possibilità di farlo e quindi intavolare con lei un progetto che ci porti alla soluzione
07:04di questa nostra richiesta.
07:06Mario, io ho visto che a firmare questo comunicato, questa lettera aperta, siete davvero in tanti,
07:13no? Cioè, 62 persone. Insomma, è anche a testimonianza del fatto che all'inizio, mi sembra di aver capito,
07:19siete partiti solo tu e tua moglie Stefania, no? Adesso si sono, insomma, accodate anche tante
07:24altre persone perché magari credono, no? Nella vostra causa.
07:27Sì, siamo partiti da soli e finalmente si è compreso, ma io penso che l'abbiano compreso da subito,
07:37poi sai, le sensibilità o le criticità di ciascuno nel vivere questa tragedia possa aver portato a...
07:46Certo, sono personali, no?
07:47Esatto, ma dopo nove anni, oramai tutti, insomma, sentono quella che è una condanna,
07:56come hai giustamente detto tu, noi siamo in questa vicenda, siamo gli unici ad essere condannati
08:02al gastro del dolore ed è un fardello pesante da portare da soli ed essendo noi cittadini di questo
08:12Stato, figli di questo Stato, io credo che questo Stato se ne debba occupare.
08:18Certo, e questo è sicuramente l'appello ovviamente più importante.
08:22Mario, a noi fa molto piacere che, insomma, tu abbia voluto condividere con noi anche quest'oggi,
08:27insomma, questa nuova impresa, no? Che speriamo arrivi davvero a portare un risultato significativo
08:34stavolta, no? Dopo nove anni, insomma, sarebbe ovviamente civile che ciò avvenisse.
08:39Quindi, grazie davvero, noi ci ritorneremo sicuramente su, sperando che ci siano novità.
08:45Sono io che ringrazio voi per la vostra vicinanza, che ci offride ogni qualvolta ce n'è necessità.
08:52Grazie, grazie mille, grazie.
08:55Grazie a te Mario, prestissimo.

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