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  • 5 settimane fa
Il più lampante esempio dello stato del giornalismo italiano, fatto al bar coi bambini delle medie, eccolo qui: andare in televisione a sproloquiare con argomenti, una faccia e una pettinatura tipici dell'ubriacone che s'è bevuto anche il cervello.
Come fanno dei personaggetti che non ne hanno mai indovinata e con una personalità clownesca una a rimanere i riferimenti televisivi per un pubblico di babbei, se non per interesse della propaganda?

Lo stesso è accaduto con la pandemia, con i "vaccini", con le varie esportazioni di democrazia e con l'olocausto di Gaza.

Eppure gli ascolti restano intatti, segno che nella calotta cranica degli spettatori c'è la stessa materia che vedono in TV.

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Trascrizione
00:00Armi e quando Putin minaccia l'Occidente come ha fatto oggi evocando anche l'utilizzo di armi nucleari
00:08il ministro russo Lavrov l'ha poi detto abbastanza esplicitamente perché ha detto che Stati Uniti e Gran Bretagna
00:16sono loro a indurire il presidente ucraino Zelensky e da questo approccio c'è un rischio di guerra nucleare
00:28e con loro non ci sono dei rischi troppo grossi adesso?
00:36Ma certo i rischi ci sono ed è vero che la guerra è cambiata e a un compromesso si dovrà arrivare in qualche modo
00:43però questo continuo ricorrere alla minaccia di armi nucleari secondo me da parte di Putin e anche di Lavrov
00:49è un segno della loro disperazione. Qui stiamo parlando di un paese non il più ricco del mondo
00:54anche se molto armato contro 40 democrazie ricche, avanzate, organizzate
01:02quindi come va a finire questa storia è abbastanza evidente
01:06però il punto è, l'abbiamo già detto tante volte anche qui a 8,5
01:11però un conto è vincere con intelligenza, un conto è vincere correndo dei rischi esagerati
01:16Ti interrompo solo un secondo, intanto sì noi seguiamo come 8,5 ovviamente tutte le sere
01:24l'evolversi di questa guerra in Ucraina che però è vero che ha degli scenari che cambiano
01:32e perché dici che è evidente come andrà a finire?
01:37Ma perché non c'è storia, cioè 40 democrazie organizzate, paesi ricchi
01:47adesso a Ramstein ci sarà anche Israele, gli Stati Uniti, l'Unione Europea
01:51contro la Russia è evidente chi è più forte a lungo andare economicamente, militarmente, strategicamente
01:58il punto è non umiliare i futuri sconfitti, questo è il punto
02:03perché questo continuo a ripetere le armi nucleari
02:06secondo me è il segno di un uomo sempre più disperato
02:09allora come fai? Le armi nucleari non si devono, non si possono usare
02:15il nonno della nostra ospite, ho letto una sua intervista di qualche settimana fa
02:22lei ha ricordato mio nonno si fermò nel 62 a Cuba, ma Putin si ferma
02:30allora sono due modi, o si fa quello che dice lui e si lascia prendere l'Ucraina
02:36se l'avessimo fatto dall'inizio chi è avere un campo di concentramento a sto punto
02:40ma questo non si può fare certamente, oppure bisogna fargli capire che è una catastrofe per tutti
02:47aggiungo una cosa e poi secondo me ho letto, ho sentito, ho ascoltato
02:55penso che prima di dare l'ordine di usare un'arma nucleare tattica
03:00lo stesso Putin ci penserà non una ma cento volte
03:02perché è possibile che il suo ordine non venga eseguito
03:05perché occorrono più persone a schiacciare quel bottone
03:09e tutti sanno quali sarebbero le conseguenze anche per la Russia
03:13quindi nel momento in cui quell'ordine non venisse eseguito
03:16lui capisce, lui è veramente finito subito
03:19io credo che però a quel punto non dobbiamo arrivarci
03:22e sono d'accordo, Marco si stupirà, sono d'accordo con lui su questa cosa
03:26che anche la Gran Bretagna queste continue dichiarazioni bellicose non aiutano
03:31tanto alla fine vinciamo noi, quindi calma
03:35Allora, Lucio Caraccio
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