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  • 7 settimane fa
«Siamo stati amici per tantissimi anni, lui è stato un grande inviato e un grande rimpianto». Bruno Vespa arriva alla Mostra del Cinema di Venezia e ricorda Emilio Fede, scomparso martedì a Segrate a 94 anni. Sul suo modo di fare informazione, un po' criticato, afferma: «Io me lo ricordo con un grandissimo inviato negli anni ’60. In Rai. Poi a Mediaset, altra roba». Un giornalista si avventura in un «è rimasto solo lei direttore dei volti storici della Tv italiana...». «Spero di sopravvivere» risponde prontamente Vespa che chiosa: «Era una domanda a necrologio». All'Excelsior anche Gianni Letta: «Quando è arrivato a Mediaset lui era già una celebrità, era un uomo Rai e ha avuto successo in Rai. Poi le sue vicende umane gli avevano creato il primo intoppo e fu Berlusconi a salvarlo e a ripescarlo. Ha segnato anche la storia dell'informazione di Mediaset con quel suo carattere entusiastico, con l'amore alla professione che ha sempre portato e che se avesse continuato a coltivare forse si sarebbe risparmiato tanti guai». Letta risponde anche sul fatto che il suo TG4, lo diceva lo stesso Fede, spostasse un milione e mezzo di voti per la causa di Forza Italia ed è stato definito anche fazioso per questo. «Ho sempre avuto dei dubbi sul spostare masse di voto e soprattutto sulla possibilità di misurarle e quantificarle. Certo lui non nascondeva la sua faziosità tra virgolette, la sua devozione a Berlusconi ed era diventato un mito anche per questo. Forse aveva anche costruito il suo personaggio sul mito di Berlusconi e quindi era un vantaggio reciproco, un do ut des, un dare avere, sul quale ha campato e ha costruito la sua fama negli ultimi anni. Se con lui se ne va anche un pezzo del berlusconismo? Berlusconi ha lasciato una traccia più profonda».Infine, arriva il governatore del Veneto Luca Zaia. «Ricordiamoci che Emilio Fede, che ho conosciuto, è stato antisignano, è stato quello che ha dato anche una nuova forma di comunicazione e informazione. Ci ha fatto vedere la prima guerra in diretta, la Desert Storm, il bombardamento su Bagdad, la contraerea irachena. Fu il primo a farne una diretta, erano gli anni di Gabriele Simoni, di Peter Arnett, che trasmetteva con la parabola per la Cnn. Non è che ho studiato, l'ho scritto anche nel mio libro».

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Trascrizione
00:00Un ricordo di Emilio con lei che fece il concorso, era un altro tipo di giornalismo.
00:06Siamo stati amici per tantissimi anni, lui è stato un grande inviato e un grande rimpianto.
00:12Il suo modo di fare informazione era un po' criticato.
00:15Io me lo ricordo come un grandissimo inviato negli anni 60.
00:19In Rai, poi Mediaset, altra roba.
00:22E' rimasto solo lei direttore dei bulti storici della TV italiana.
00:26Spero di sopravvivere, buona che le dica.
00:29Era una domanda a necrologio.
00:35Quando è arrivato a Mediaset lui era già una celebrità, perché Fede ha cominciato prima il messaggero,
00:45ma si è formato in Rai, è un uomo Rai e ha avuto successo in Rai.
00:50E' stato direttore del Tg1.
00:53Poi le sue vicende umane gli avevano creato il primo intoppo e fu Berlusconi a salvarlo e a ripescarlo.
01:06E' assegnato anche la storia dell'informazione di Mediaset con quel suo carattere entusiastico,
01:19con l'amore alla professione che ha sempre portato e che se avesse continuato a coltivare forse si sarebbe risparmiato tanti guai.
01:29Si diceva, ed Emilio Fede non lo nascondeva, che il suo Tg4 spostava un milione, un milione e mezzo di voti,
01:36per cui era anche, come dire, per la giusta causa di Forza Italia.
01:40Ed è stato definito anche fazioso per questo.
01:43Lei è il suo giudizio?
01:44Ho sempre avuto dei dubbi sul spostare masse di voto e soprattutto sulla possibilità di misurarle e quantificarle.
01:57Certo, lui non nascondeva la sua faziosità, tra virgolette, la sua devozione a Berlusconi.
02:06Era diventato un mito anche per questo. Forse aveva anche costruito il suo personaggio sul mito di Berlusconi.
02:17Quindi era un vantaggio reciproco, un do ut des, un dare avere, sul quale ha campato e ha costruito la sua fama negli ultimi anni.
02:30Con lui se ne va anche un pezzo del berlusconismo, secondo lei, o un continuo ancora?
02:36Berlusconi ha lasciato una traccia più profonda.
02:41Grazie.
02:42Il suo ricordo di Emilio Fede...
02:44Ma ci sei anche te?
02:44Il suo ricordo di Emilio Fede, diciamo che la sua informazione era cinema anche.
02:50Beh sì, però ricordiamoci che Emilio Fede, che io ho conosciuto, è stato, diciamo,
02:54Antissignano, è stato colui che ha dato anche un'uova forma di comunicazione e di informazione.
02:59Ci ha fatto vedere la prima guerra in diretta, la Desert Storm, il bombardamento su Baghdad,
03:04la contraerea irachena, ce la ricordiamo tutti, fu il primo, peraltro, a farne una diretta.
03:10Erano gli anni di Swarkov, di Gabriele Simoni, di Peter Arnett, che trasmetteva con la parabola per la CNN.
03:20Non è che ho studiato, l'ho scritto anche nel mio libro.
03:22Lo sa già.
03:23Non legge i miei libri.
03:23Allora le chiedo un'ultima cosa, ma ha capito cosa farà da grande? Ha deciso?
03:27Chi?
03:28Lei?
03:29Quando lo deciderai te lo deciderò anch'io.
03:31Non ci...
03:32Chi?
03:33Chi?
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