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Da Beppe Grillo a Laura Pausini, da Giorgia a Eros Ramazzotti fino ad arrivare a Heather Parisi: li ha letteralmente "inventati" tutti lui. La tv italiana dice addio ad un gigante: Pippo Baudo, che si è spento ieri a Roma all'età di 89 anni. Non solo tra i migliori presentatori che il piccolo schermo abbia mai avuto e volto di Sanremo per ben 13 edizioni, Baudo fu un vero e proprio talent scout.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Buongiorno, buona lunedì a chi ci segue in questo momento sul canale 14 del Digitale Terrestre.
00:13Ben ritrovati a Non Solo Roma, saremo in vostra compagnia se vorrete fino alle 14,
00:18raccontandovi cosa succede nella capitale, nel territorio, in compagnia di tanti ospiti diversi
00:24che ci aiuteranno un po' ad approfondire le tematiche che abbiamo scelto per voi oggi.
00:30E' inevitabile partire da una notizia che ha un po' sconvolto tutta Italia.
00:36Ma partiamo dall'inizio, da Beppe Grillo a Laura Pausini, da Giorgia a Eros Ramazzotti,
00:42fino ad arrivare a Lorella Cuccarini e Eder Parisi.
00:45Li ha letteralmente inventati tutti lui e così la tv italiana dice addio ad un vero e proprio pioniere,
00:52Pippo Bauto, che si è spento all'età di 89 anni a Roma.
00:56Un vero e proprio gigante della tv italiana e di una tv che forse ci permettiamo di dire non esiste più,
01:03quella fatta di un spettacolo vero, di meticolosità, di eleganza, di precisione.
01:08E forse è proprio questa la cifra stilistica che ha contraddistinto Pippo Baudo nei suoi 60 anni di straordinaria carriera.
01:1613 edizioni di Sanremo all'Appello, programmi di intrattenimento, serali.
01:21Insomma, Pippo Baudo ha vissuto tutti i cambiamenti della tv italiana e ha impresso davvero un marchio indelebile.
01:28Sono in tanti a ricordarlo, in tanti a ricordare la sua precisione, la sua eleganza, la sua meticolosità,
01:35anche nello scoprire appunto grandissimi talenti della nostra tv, ma anche del nostro mondo dello spettacolo.
01:41Noi lo ricordiamo, approfondiamo un po' il tema insieme al professor Giorgio Simonelli, storico della tv e della radio.
01:47Buongiorno professore, ben trovato.
01:49Buongiorno a lei e a tutti quelli che ci seguono.
01:53Grazie per essere in nostra compagnia.
01:55Allora, insomma, una grande perdita per la tv italiana, insomma, l'ultimo grande gigante.
02:00È davvero così, Pippo Baudo?
02:03Diciamo l'ultimo rappresentante di una televisione che in realtà non c'è più da qualche tempo.
02:10Come ricordava lei prima, la vera caratteristica di Baudo è stata quella di considerare la televisione un luogo di messa in scena,
02:21di mettere in scena delle rappresentazioni, di mettere in scena degli show, degli spettacoli,
02:26con grande precisione, grande meticolosità, grande gusto, ma soprattutto con l'idea appunto che si sta recitando qualcosa.
02:35La forma fondamentale della tv di Baudo è ancora la sua teatralità, la teatralità della televisione.
02:45La televisione, come dice, sono uno storico, ecco, nasce dal teatro soprattutto e mantiene l'impostazione teatrale, l'idea del palcoscenico.
02:55Ecco, Baudo ha mantenuto viva questa televisione finché questa televisione non è stata, come dire, distrutta, messa da parte da una nuova idea di televisione,
03:06che era quella appunto dell'assenza del palcoscenico, di una televisione che si identifica totalmente con la realtà,
03:12in cui lo spettacolo è vedere come si comportano le persone nella realtà.
03:17Sono due tipi diversi di televisione, finora dobbiamo dire che ha vinto la seconda, ma Baudo ha resistito molto a lungo
03:24e storicamente il suo modello di televisione, che io chiamo teatrale, è un modello che nella storia conta molto per importanza e per qualità.
03:35A proposito di scoperte, insomma, Peppo Baudo ne ha scoperti e scoperte tantissimi, no, professore?
03:41Però anche lui in realtà io so che è stato scoperto da Rispoli, nelle radiosquadre, è vero?
03:47Sì, sì, beh, Baudo tra l'altro, adesso tutti diciamo Baudo una lunga carriera, un gigante, come ha detto,
03:55ma non dobbiamo dimenticare, insomma, che Baudo ha fatto anche molta gavetta, ecco, no, è stato scoperto
04:01e, tra l'altro, in maniera come sempre si racconta un po' rocambolesca, era un'epoca in cui le scoperte televisive avvenivano in maniera anche casuale, ecco.
04:14Però, insomma, io direi che c'è un prima e un dopo, c'è un Baudo fino a fantastico e un Baudo a partire da fantastico.
04:23Fino a fantastico Baudo è uno dei tanti talenti che la televisione italiana, appunto, scoperto, è messo in onda,
04:32ma è uno dei tanti, è uno di quelli che stanno facendo la televisione.
04:38Poi con fantastico cambia perché con fantastico c'è veramente l'incoronazione, ecco, Baudo diventa un po' il centro della televisione,
04:46diventa l'uomo che scopre tutti, che porta tutti in televisione, che domina la televisione,
04:52che ricordiamoci che c'è un periodo della sua vita in cui fa il sabato sera fantastico
04:59e la domenica pomeriggio domenica igu, quindi occupa i due spazi centrali nella settimana televisiva.
05:05Però, oltre a scoprire, è stato anche scoperto dalla RAI e tenuto, insomma, con una crescita anche progressiva.
05:18Ecco, in una televisione in cui oggi si vuole, si cerca il tutto e subito, direi che mettere in rilievo questa cosa non è da poco,
05:25che per diventare Pippo Baudo, il Pippo Baudo di Fantastico e di Domenica Inge, ci sono state delle tappe intermedie.
05:32Lui però le ha affrontate tutte, ha affrontato anche i grandi cambiamenti della TV,
05:37lei ha parlato di una TV che oggi non esiste più, però lui è stato capace di attraversare anche quella, se vogliamo.
05:43Lui ha mantenuto una fedeltà a un modello televisivo, ovviamente aggiornandolo in base ai cambiamenti.
05:52Non dimentichiamo che poi Baudo, insomma, nella televisione di Baudo la centralità era sempre la musica.
05:59E la musica è la comicità, i gusti musicali comunque cambiano di generazione in generazione.
06:06E Baudo ha coperto una bella serie di generazioni. Avendo questo orecchio, diciamolo così, avendo un orecchio musicale,
06:15che era poi un orecchio che interpretava non solo la musica, ma tutto quello che la musica rappresenta,
06:22quindi un modo di vivere, un modo di pensare, un modo di vestirsi, un modo di atteggiarsi,
06:28era capace di stare al passo con i tempi, ovviamente facendo una televisione che possiamo chiamare una televisione classica,
06:35che è sempre rimasta fedele a un certo tipo di modello, come dicevo prima, al palcoscenico, allo sketch, al personaggio.
06:43E poi c'era questa cosa della scoperta, cioè Baudo era un grande cercatore di talenti,
06:49perché dopo essere stato trovato si è messo alla caccia di altri talenti.
06:53Questo è un altro degli elementi fondamentali per fare della buona televisione,
06:58è quella di non vivere in televisione, ma di andare in giro nel mondo dello spettacolo a vedere cosa succede
07:05fuori dalla televisione, a vedere nei cabaret, a vedere nei teatri, a vedere dove ci sono
07:13le esibizioni di cantanti, a vedere i piano bar, e Baudo era capace di cogliere queste situazioni
07:21e di trasformarle in televisione, questa è l'altra cosa.
07:24Un conto è fare cabaret per 10-15 persone.
07:28Professore, io so che lui addirittura è intervenuto nell'inciso di Giorgia,
07:34la sua più celebre canzone, e poi ha detto, secondo me dovresti modificare un po' questa parte qui.
07:40Lei ha dato retta a Pippo Baudo e poi insomma quello è diventato un grande classico della musica italiana.
07:45Quindi anche il suo accompagnare poi magari i grandi artisti,
07:48magari nel dietro le quinte, ecco, tra virgolette.
07:52Perché questo era il suo senso dello spettacolo, poi lui aveva una capacità musicale,
08:00quindi si dilettava.
08:02Ho letto ancora in questi giorni, il suo sogno da bambino era di fare il direttore d'orchestra,
08:08e questo credo che sia un dato importante.
08:10La dice lunga.
08:11La sua voglia di fare musica e quindi di intervenire anche nel...
08:17Poi un'altra cosa che mi ha sempre colpito, io l'ho incontrato alcune volte in occasioni pubbliche,
08:24era il suo entusiasmo, la sua passione.
08:27Non mi sorprende che andasse a dire a Giorgia, no, facciamo così invece che cos'ha.
08:31Perché aveva proprio questo desiderio di mettere le mani sulle cose televisive,
08:36sulle cose dello spettacolo.
08:38Era un uomo a cui piaceva proprio lavorare.
08:41Da questo punto di vista, veramente, adesso se ne parla così, è un'espressione che si usa forse un po' troppo,
08:48veramente un artigiano.
08:50Aveva ancora il senso appunto di dire, beh questo è un prodotto industriale, però facciamolo così e non così.
08:56Chiaro, chiaro.
08:57Proprio di mettere le mani all'interno delle cose, di qualsiasi cosa.
09:03Professore, secondo lei...
09:04In un mondo in cui ci sono i manager, no, quelli che stanno, che fanno teoria, no, che applicano delle formule.
09:12Lui invece, insomma, era uno che metteva le mani proprio nella pasta.
09:16È quella la cosa bella, secondo me.
09:19Professore, secondo lei che eredità lascia Pippo Baudo alla TV italiana,
09:24sperando che questa eredità venga presa in mano da qualcuno, insomma, ovviamente l'augurio è un po' quello, no?
09:28L'eredità più importante, io credo che sia quella a cui accennavo prima, insomma,
09:36l'idea di una televisione che si collega con le altre forme di comunicazione.
09:44Ecco, questo era un compito soprattutto del servizio pubblico,
09:47quello di andare alla ricerca di cose di...
09:52Ci sono tante forme di espressione, il cinema, il teatro, la musica.
09:57Ecco, allora, i veri uomini di televisione sanno che per trovare ispirazione
10:04e per fare buona televisione bisogna frequentare anche gli altri mondi.
10:09Questo credo che sia il nascito fondamentale.
10:12Se si apprende questa lezione, si fa buona televisione.
10:16Se ci si chiude in una casa, non voglio fare polemiche, ma avete capito di cosa fare,
10:21se ci si chiude in una casa, in una stanza, è difficile fare buona televisione.
10:26Mentre uno degli ultimi programmi che Mauro ha fatto, quando già era un po' ai margini,
10:32diciamo la verità, fu un programma di viaggio.
10:34Viaggiava per l'Italia e cercava personaggi, si chiamava viaggio.
10:40E insomma, questa voglia di scoprire.
10:43La televisione, come dico sempre, è un vedere lontano,
10:48che non vuol dire vedere la luna, vuol dire vedere un po' al di fuori di se stessi.
10:54Ecco, professore, io vorrei tornare tra pochissimi istanti con lei
10:58a ripercorrere un episodio che è rimasto un po' nell'immaginario collettivo
11:02quando si pensa a Baudo, no?
11:03Un'edizione, insomma, di un Sanremo che è rimasta appunto proprio nella storia.
11:07Quest'uomo che minaccia di gettarsi giù dagli spalti.
11:11Ci hanno, insomma, un po' parlato sopra su questa cosa,
11:13perché hanno detto che era tutto costruito, eccetera, eccetera.
11:15Vorrei commentarla con lei tra pochissimi istanti e poi, insomma, volteremo pagina.
11:21Intanto chiedo al professor Giorgio Simonelli di rimanere in nostra compagnia
11:25a pochissimi minuti di pubblicità e torniamo in onda. Tra poco.
11:30Bentornati a Non Solo Roma.
11:32È inevitabile oggi parlare della scomparsa di Pippo Baudo,
11:35il vero grande gigante della TV italiana
11:38che si è spento a 89 anni al Campus Biomedico di Roma, sabato 16 agosto.
11:44Oggi e domani ci sarà la Camera Ardente al Teatro delle Vittorie
11:49e poi i funerali in forma privata, ovviamente, nella sua città d'origine in Sicilia.
11:55Ecco, vi stiamo facendo vedere le immagini esclusive dell'arrivo proprio del feretro
12:00diretto proprio alla Camera Ardente, l'abbiamo detto, al Teatro delle Vittorie.
12:04Si sono presentati in tantissimi, da personaggi noti del mondo dello spettacolo
12:08fino a rappresentanti istituzionali come il Ministro della Cultura, Giulio,
12:13poi amici, parenti, ovviamente, tutti, a dare l'ultimo saluto
12:17al grande pioniere della TV italiana.
12:19E siamo in compagnia del professor Giorgio Simonelli,
12:22storico della Radio e della TV,
12:24con il quale volevamo un po' concludere questo nostro approfondimento su Baudo
12:29ricordando un episodio, insomma, risalente al 1995.
12:33Siamo al Teatro dell'Ariston, edizione di Sanremo, appunto, condotta da Baudo,
12:37un uomo minaccia di gettarsi giù dagli spalti.
12:41Baudo, ovviamente, interviene e riesce a salvarlo.
12:44C'è stata, insomma, si è parlato tanto di questo episodio,
12:48c'è chi addirittura ha parlato di un complotto
12:50e quest'uomo, tantissimi anni dopo, poi ha raccontato
12:54che gli furono offerti 20 milioni di lire per, insomma, fare questa cosa,
12:57quindi era forse tutta una sceneggiata.
12:59Se ne ha parlato tanto, però, insomma, ecco,
13:02c'è da dire che l'intervento tempestivo di Baudo,
13:04anche se fosse stato finto, insomma, c'era poco da fingere, no, professore?
13:10No, ma poi queste cose della finzione si tirano sempre fuori dopo,
13:14ma in realtà, probabilmente, c'era una componente esibizionistica
13:19di chi faceva quell'atto, che era un esibizio dal suo disagio,
13:23evidentemente, ma sicuramente non c'era nulla di combinato.
13:27Baudo sapeva gestire molto bene queste situazioni,
13:30perché, come ho detto prima, era un uomo che aveva un'impostazione teatrale,
13:35chi sa fare, il teatro è un luogo dove accade quello che accade,
13:40uno dimentica una battuta, un altro si alza dalla platea
13:43e chi sa fare il teatro sa intervenire in queste situazioni.
13:47Ricordo, guardi, a dimostrazione che non credo ai complotti, alle simulazioni,
13:52io ho assistito nel 91, Baudo presentava la serata finale,
13:56la serata di premiazione della mostra del cinema di Venezia
14:00e quella volta si svolgeva in piazza, in piazza San Marco,
14:03ero presente anch'io e accade che sul più bello salì sul palco,
14:07cavallopazzo, con i suoi interventi,
14:11aggredì Baudo, strezzandogli le parti intime, per capire.
14:16Baudo non c'era nulla di combinato, lo posso assicurare perché ero presente,
14:21ho visto la scena, la sorpresa generale di tutti,
14:25e Baudo sempre gestire anche in quell'occasione una situazione decisamente imbarazzante
14:30per lui e per tutti, lui aveva questa capacità.
14:35C'è una frase che viene attribuita a Baudo, che è il bello della diretta,
14:38il bello della diretta è questa, c'è chi sa fare le dirette e chi non le sa fare.
14:42Lui sicuramente, una cosa che dobbiamo riconoscere tutti,
14:46anche quelli che sono un po' critici sulla sua televisione,
14:49è che sapeva gestire le dirette, che non è mai una cosa semplice.
14:54In una televisione in cui la diretta è un po' sparita,
14:57credo che la lezione sia una lezione importante,
15:01anche quella del contatto con l'imprevisto.
15:05E saperlo gestire, forse è da questo che dobbiamo assolutamente tutti imparare,
15:11cerchiamo di avvicinarci a questo mondo davvero difficilissimo.
15:14Professore, io la ringrazio, è stato un vero piacere, molto interessante approfondire con lei questo tema.
15:19Grazie davvero.
15:21Buona giornata.
15:23Grazie, a prestissimo.
15:25Ebbene, continueremo ovviamente ad informarvi, a ricordare la figura di Baudo
15:29nel corso dei nostri programmi, in particolare nel nostro telegiornale di questa sera,
15:33ma prima fatemi presentare il nostro secondo ospite che è venuto a trovarci qui in studio,
15:39Mauro Valentini, giornalista e scrittore.
15:41Bentornato Mauro, buongiorno a te.
15:42Grazie, buongiorno a tutti voi e grazie per l'invito.
15:45È una giornata molto particolare questa, no?
15:47Eh sì, assolutamente sì.
15:49Noi che ci avviciniamo alla televisione, come hai detto tu, oggi siamo in punta di piedi.
15:53In punta di piedi, assolutamente.
15:54Allora, noi ti abbiamo invitato perché dobbiamo parlare di un caso risalente a ben 31 anni fa,
16:00però prima di tornarci su ti chiedo cosa ne pensi, insomma, di questo caso che abbiamo ripercorso,
16:06l'uomo che si tenta di buttarsi giù dagli spalti.
16:09Tutto finto, tutto vero?
16:10Lì si sparsa dallo spettacolo alla cronaca, no?
16:13In un attimo.
16:14Io credo che l'offesa più grande che è stata fatta a Pippo Baudo è stata proprio quella
16:18di averlo immaginato, coinvolto in una farsa.
16:24In una vaccinazione.
16:25Esatto, in una farsa che lui fosse a conoscenza, che lì sia stata una farsa, lui era certamente
16:31inconsapevole, basta guardarla quella scena, era un uomo assolutamente sincero, chi l'ha
16:36conosciuto, io purtroppo no, ma chi l'ha conosciuto me lo ha raccontato sempre così e non avrebbe
16:43mai accettato una farsa di questo tipo.
16:46Lui fa un intervento umano di una umanità straordinaria, cercando addirittura di coinvolgerlo.
16:52A me è commovente questa scena.
16:55Poi mi dispiace se quel personaggio lì che probabilmente qualche problema l'aveva, poi
17:00vent'anni dopo ha voluto raccontare un'altra storia, chissà per quale motivo, forse lì
17:04veramente per essere in qualche modo risarcito da quello che lui sperava, non lo so.
17:10Questa rimane una storia autentica, però ci pone davanti a una cosa, la verità della
17:13televisione.
17:14Ecco, purtroppo siamo di fronte a un momento storico in cui dalla televisione non capiamo
17:21più se quello che è vero è quello che è falso, anzi addirittura, senza far nomi, ci
17:26sono delle trasmissioni in cui è palese il fatto che ci siano degli attori che discutono
17:31come fosse una storia vera e la accettiamo come tale, cioè non riusciamo più a vedere
17:36il falso dal vero, ci sembra tutto possibile.
17:40In alcune cose ci immedesimiamo anche, forse anche quello è il punto più importante.
17:45Esatto, è una delle cose che io dico sempre, guardate che è una fake news, la risposta
17:48che ti danno sui social, che poi sono diventati proprio, come dire, il bacino della falsità
17:54autorizzata, lì succede che addirittura ti dicono va bene, è falso, però potrebbe essere
17:59successo, mentre invece tra quello che succede e quello che potrebbe c'è una distanza
18:03siderale.
18:04Questa storia qui è vera e Pippo Baudo ha fatto quello che nessuno avrebbe avuto il
18:11coraggio di fare, ci è preso la responsabilità di gestirla lui e permettimi di dire che solo
18:16probabilmente adesso a ripensarci su chi è, tu prima hai chiesto al professore che saluto
18:22che l'ho conosciuto in tv ed è veramente una persona straordinaria, ma la domanda che tu
18:29gli hai fatto è, chi poteva essere una euridità, che cosa ci lascia, ma forse posso fare un
18:34nome, è un comico, è molto più banale, ma uno che si sarebbe preso quella responsabilità
18:39forse solo Fiorello l'avrebbe fatto.
18:40È vero, è vero.
18:41Perché altri avrebbero aspettato ordini, perché è diventato...
18:45Però anche Fiorello c'è da dire che è ancora appartenente a quella tv, insomma...
18:49E a quella generazione di, tant'è che Baudo lo amava tantissimo.
18:52Però ecco, probabilmente lì bisogna avere quello che ci lascia, sai cos'è invece?
18:57Al di là della televisione la personalità, chi fa televisione deve avere la personalità
19:01e gestire situazioni difficili, perché a farlo col copione sono capaci tutti, è quando
19:07accadono storie di questo tipo che si vede il gigante e lui era un gigante.
19:11È vero, è verissimo. Io ti ringrazio Mauro per aver ripercorso anche tu con noi questo
19:17momento difficile per la televisione.
19:19Siamo figli un po' tutti suoi.
19:20Assolutamente sì. Però noi oggi ti abbiamo chiamato per un'altra questione, perché dobbiamo
19:24tornare indietro di ben 31 anni. Era aprile del 1994, quando in un appartamento del quartiere
19:32Talenti di Roma viene ritrovato all'interno di un armadio sigillato con del mastice il
19:38corpo di una donna. Antonella Di Veroli ha 47 anni fa la commercialista. Da quel aprile
19:451994 ancora non sappiamo chi l'ha uccisa. La testa era ricoperta con una busta di plastica,
19:52fu erata tra le altre cose da due colpi d'arma da fuoco, però l'esame autottico che poi c'è stato
19:58qualche tempo dopo ha in realtà accertato che la donna è morta per asfissia. Si sono insomma fatte
20:05delle congetture incredibili su questo caso, che è un cold case, cioè un caso irrisolto,
20:10perché ancora oggi non sappiamo chi ha ucciso questa donna. Però la novità, ed è per questo
20:14che abbiamo voluto averti qui in trasmissione, è che questo caso dopo 31 anni è stato riaperto.
20:18Quindi la Procura di Roma ha avviato delle nuove indagini e c'è la cosiddetta terza pista.
20:25Però noi partiamo dall'inizio. Insomma, Mauro, questo è un caso molto complesso in una Roma,
20:29tra le altre cose, quella degli anni 90, dove è successo di tutto, insomma, prima Simonetta
20:34Cesaroni, poi l'omicidio della Contessa Alberica del Filo della Torre, insomma, è successo di tutto
20:40in quegli anni. Sì, e nel mezzo anche altri casi irrisolti. Si era parlato addirittura
20:45di un delitto, dei delitti alla Romana, che erano quelli che non si risolvevano. Lì, insomma,
20:51è stato un momento molto buio. Devo dire buio perché degli errori clamorosi sono stati fatti
20:57sempre in sede di inizio indagini e che poi te li sei portati avanti per tutto il tempo
21:02e qui siamo di fronte a cose a raccontarle. Io quando ho aperto quei fascicoli sono rimasto
21:08colpito. Devo dire che quando ho deciso di scrivere il libro su questa...
21:14Esatto, tu sei stato il primo che si è occupato di questo caso, hai scritto un libro, il tuo
21:18primo libro tra le altre cose. Il mio primo libro, tra l'altro, è stata una storia che quando
21:22abbiamo riaperto quei faldoni ci siamo resi conto che questa storia andava veramente riletta
21:31e sono veramente contento che la Procura finalmente abbia deciso almeno di dare una chance, una
21:37chance di giustizia a una famiglia che con molta garbo, molto in silenzio, noi siamo
21:42abituati a urla, a strepiti, a occupazioni dei media da parte di alcuni, di consulenti
21:52o di familiari. Loro hanno sempre avuto un atteggiamento discreto, hanno sempre sperato
21:58nella giustizia e finalmente forse qualcuno adesso una speranza gliela dà. Permettimi,
22:04ho visto che avete fatto vedere la copertina del libro, permettimi di dire che c'è stata
22:11un aiuto, una consulenza da parte della dottoressa psicologa Virginia Ceravolo, a cui ci tengo
22:17molto che si dica, e c'è la prefazione di Marco Marra, che è un autore RAI, che si occupa
22:25di spettacolo ma che ha avuto una deriva noir in un certo periodo della sua carriera e mi ha
22:32regalato una prefazione molto colta e molto televisiva. Guarda, oggi proprio il collegamento
22:37è perfetto con Pippo Baudo perché... Poi si ricollega tutto, no? Quasi si ricollega, perché
22:43comunque lui racconta appunto di una visione quasi spettacolare della giustizia, perché
22:50Antonella a un certo punto diventa lei la protagonista, ma in senso negativo. Quello che mi ha colpito
22:56è proprio questo. Attraverso la tv viene raccontata una donna che in qualche modo gli si fanno,
23:01come dire, gli si fanno le pulci sull'aspetto morale. Frequentava un uomo sposato, era singolo
23:09a 47 anni, non aveva avuto figli, come se fosse all'epoca, stiamo parlando della preistoria,
23:1631 anni fa. Come se se la fosse cercata un po' in un certo senso. Come se se la fosse cercata,
23:19non lo volevo dire, ma l'hai detto tu e lo ripeto. Beh, perché c'è un po' come se se la fosse
23:23cercata. Ancora oggi c'è un po' la colpevolizzazione della vittima.
23:27Sì, quando comincia a usare parole come mantide, come amante, e viene usata in maniera
23:38dispregiativa, la vittima diventa vittima due volte. Io ho cercato di ritirarla fuori
23:44da quell'armadio, devo dirvi in maniera molto filosofica, se vuoi, o emozionale, però
23:51adesso il fatto che ci sia una procura che vada a cercare chi potrebbe essere il colpevole
23:56tra quelli che abbiamo indicato noi giornalisti, guarda non mi prendo il merito da solo, però
24:00insomma, tra noi giornalisti chi ha cercato di rileggere quelle carte, beh, insomma, una
24:07speranza c'è e spero che arrivi, perché la sorella Carla ha attento da 31 anni di sapere
24:15ormai non tanto più per avere giustizia, per sperare qualcuno che vada in galera.
24:20Ma per sapere com'è andata. Per sapere com'è andata e per sapere chi ha fatto così male
24:25a una donna che non poteva avere tanti nemici, come si è parlato. E a proposito di questo,
24:29Mauro, io ti faccio una domanda secca prima della pubblicità, poi ci ritorniamo su dopo
24:34la pausa pubblicitaria. Tu hai idea di chi sia stato?
24:36Sì, io so chi è stato.
24:37Tu sei che è stato, perfetto. Ne torniamo a parlare tra pochissimi istanti, sempre qui
24:41a Non Solo Roma, non cambiate canale.
24:46Bentornati a Non Solo Roma, per chi si fosse collegato proprio in questo momento con il
24:50canale 14 della Digitale Terrestre, stiamo parlando di un cold case. Che cos'è un cold
24:56case? È un caso irrisolto e stiamo parlando di un caso risalente, pensate un po' al 1994
25:01a Roma, quartiere Talenti, quando viene trovata una donna, Antonella di Veroli, sigillata
25:09chiusa nell'armadio. Il corpo senza vita era a riposto all'interno di questo armadio
25:13nella sua camera da letto. Dopo 31 anni, non sappiamo ancora chi l'ha uccisa o meglio,
25:18la giustizia ancora non ha stabilito, non ha trovato il colpevole, però è stato riaperto
25:23il caso. La Procura di Roma ha deciso di avviare nuovi accertamenti e si batte quella
25:28che è considerata la terza pista. Siamo in compagnia di Mauro Valentini, giornalista
25:33e scrittore, il primo e unico che si è occupato di questo caso con un libro, 40 passi. Mauro,
25:39all'inizio, quando sono iniziate le indagini, l'abbiamo detto, in una Roma che stava affrontando
25:44degli anni sotto il profilo della giustizia molto caotici, molto importanti, due nomi
25:49finiscono sotto la lente delle indagini. Umberto Nardinocchi, ex socio di Antonella di Veroli,
25:55che aveva scoperto il corpo tra le altre cose, insieme alla sorella, e Vittorio Biffani,
26:01che poi è morto nel 2003. Lo ricordiamo assolto da una sentenza della Cassazione nel
26:062000. Questi due unici nomi?
26:09Due indagati, un solo portato a processo, probabilmente quello che aveva meno indizi
26:13dell'altro, e cioè Vittorio Biffani, che aveva una colpa, aveva la colpa di essere stato
26:19per un periodo l'amante di Antonella, di una storia su cui Antonella probabilmente aveva
26:26investito, forse per la prima volta in maniera importante nella sua vita, poi però viene
26:32scoperta questa storia, Biffani torna a casa, torna diciamo in famiglia, e di questo porta
26:41a una grande sofferenza Antonella, soprattutto per delle questioni che erano rimaste aperte
26:46rispetto a dei prestiti o a delle cose, che però la stessa Antonella Di Verone non ha
26:51mai richiesto in maniera violenta nei suoi confronti. Era dispiaciuta, addolorata per
26:56la chiusura di questa storia, che però avviene a settembre del 1993. Cioè era una storia
27:02probabilmente sepolta, che però riviene fuori per delle suggestioni investigative, che poi
27:09cadono miseramente, senza farla troppo lunga, e lui viene completamente assolto. Viene assolto,
27:15ma viene rovinato da questa vicenda, a titoli sui giornali, lui perde il lavoro, non riesce
27:21più a ristabilire un contatto con se stesso e con la propria vita, fino a che muore appena
27:27dopo la sentenza di Cassazione. Insomma è una seconda vittima di questa vicenda, io l'ho
27:33così definito, Vittorio Biffani è il secondo ucciso in maniera diversa da questa vicenda.
27:40E poi c'è Umberto Nardinocchi, che è vero ex socio, ma che comunque la frequentava
27:44quasi quotidianamente. Per cui ci sono degli indizi nei suoi confronti che non sono stati
27:50approfonditi e che sono miseramente caduti. E poi c'è questa idea appunto del terzo uomo.
27:56Terzo uomo, cioè terza pista, cioè quello che tu pensi sia, sei convinto di essere l'assassino?
28:02Ovviamente non ti chiediamo di dirci chi è.
28:04No, no, non posso dirlo naturalmente, però mi risulta ancora in vita, mi risulta, cioè
28:08mi risulta, sono certo perché l'ho letto, che è entrato nelle carte processuali, è stato
28:13portato anche dal Pubblico Ministero a testimonianza, insomma è un soggetto che ha tutta una serie
28:20di indizi su cui si poteva lavorare e cui non si è lavorato. Ho la sensazione, ma questo
28:25naturalmente non lo ammetterà mai, né il PM né tantomeno chi ha lavorato attorno, che un
28:30sospetto lo avessero, perché andare a rileggere le carte in cui è stato interrogato, sia come
28:37teste che come persona informata sui fatti, a me dà la sensazione che chi lo ha interrogato,
28:43cioè gli inquirenti, in qualche modo cercassero di farlo cadere. Secondo me era anche caduto,
28:48ma non è stato così rilevante durante il processo, perché ormai c'era questa idea
28:52che era stato Vittorio Biffani e quindi non si è indagato. Ecco, se la Procura vuole fare
28:57un salto in più, andare a rileggere quelle carte e rileggere tutte le incongruenze di
29:03quelle testimonianze, probabilmente si punterà finalmente il dito nella parte giusta di questa
29:11storia, per come la vedo io, e poi invece non credo, mi dispiace dirlo, nella prova scientifica,
29:18non perché non ci creda in assoluto. Perché adesso la terza pista si batte proprio su questo,
29:23c'è sull'impronta, che è sull'armadio e sui bossoli, bossoli che arrivano da una pistola
29:28che non aveva nessuno all'epoca a Roma, tipo in 4 o 5 persone. Beh, diciamo che non è una
29:33pistola atta a uccidere, la sensazione che ho io è che lui sia un esperto di armi, ma che non
29:39sappia uccidere, per fortuna, nel senso che non l'aveva mai fatto e non l'avrà più fatto
29:44nella vita, se non in quel momento, in quel cortocircuito emotivo che deve essere stata
29:48la motivazione per cui va a casa di Antonella una domenica sera, mentre piove, alle 11 di
29:54sera, con una pistola in tasca, probabilmente la stordisce in qualche modo e poi la uccide
29:59sparandole con questa pistoletta, diciamocelo, che forse non ti uccide neanche senza cuscino,
30:05figuriamoci con un cuscino messo davanti per fare da silenziatore. La sensazione che ho io è
30:11proprio questa è che bisognava indagare immediatamente su tutti e non su uno soltanto e che però la
30:18questione del bossolo, secondo me, dei bossoli e dell'impronta secondo me non ci porterà
30:22da nessuna parte, sono molto sfiduciato su questo per un motivo, perché quei bossoli
30:27probabilmente l'hanno toccato in tanti tra quelli che sono andati a casa e io non ho mai
30:32visto nella storia proprio del crimine un assassino che spara, poi si rende conto che i bossoli
30:38sono a terra, li tocca e li lascia lì. Un assassino se vede i bossoli li porta via,
30:44perché è dal bossolo che poi si arriva spesso a capire che tipo di arma e quindi a dare
30:50un'indicazione. E quindi cosa è scattato nella testa dell'assassino? Perché le ha lasciate
30:54lì? Si sarà distratto? Io non credo. Probabilmente, ripeto, è una persona poco esperta, per cui
31:02non li ha visti o non li ha trovati, perché si dice siano stati trovati sotto a letto, oppure
31:10non ci ha pensato. Ma se, ripeto, se un assassino vede i bossoli e li tocca, poi non li lascia
31:18lì. Per cui l'idea mia è che quei bossoli non ci porteranno all'assassino, ma invece ci
31:24sono grandi possibilità di rileggere le carte e con l'attenzione che non è stata messa 31
31:29anni fa, forse portare quel nome che io, insisto, sono sicuro essere quello giusto e
31:36che forse potrebbe restituire anche una giustizia, devo dirti anche in maniera più ampia, a tutti
31:42i vari sospettati di questa vicenda. Perché quando si entra nel novero dei sospetti non
31:47si esce più, anche se si è dimostrato. Su Vittorio Biffani tre processi ci dicono
31:52che lui è innocente, ma se vai a chiedere alle persone il 50% ti dirà che probabilmente
31:58era colpevole. Ecco, trovare il vero colpevole ci porta non solo a dare giustizia alla famiglia,
32:06ma a dare anche sollievo e giustizia a chi è stato sospettato. Perché il sospetto è
32:11come la lettera scarlatta, non te la togli più.
32:14Però a me ha colpito un po' Nardinocchi, che quando va a fare il secondo sopralluogo
32:19a casa di Antonella Di Vero, gli dice alla sorella di Antonella, Carla, io per sicurezza
32:24un paio di guanti me li metto. È quantomeno un po' strano come atteggiamento, no?
32:30Nardinocchi, pensi sapesse qualcosa?
32:33Ne combina così tante. Innanzitutto va a sparare due giorni prima dell'omicidio e poi
32:40quindi il guanto di paraffina. Il sabato, cioè il giorno prima della morte, va a mangiare
32:46una pizza con Antonella, poi dice che si sente male e si sdraia sul letto. Si fa misurare
32:52la pressione dalla vicina di casa e poi quel giorno entra, vuole entrare una seconda volta,
32:57la vicina non glielo consente da solo, poi rientra portando il figlio, portando un amico
33:02poliziotto. Ecco, Nardinocchi ne ha combinate di ogni. Tra l'altro c'è una cosa che mi
33:06ha colpito molto, Nardinocchi ha processo e dirà che lui non sapeva niente di Biffani,
33:10che è impossibile. Per cui il suo comportamento ha generato tanti sospetti, ma io ho la segreta
33:18convinzione che non sia stato lui, anche se purtroppo nella storia del crimine abbiamo
33:25tanti personaggi che ne combinano in qualche modo con piccole bugie, con reticenze, con
33:31atteggiamenti sospetti che però forse hanno, sono figlie di altro, ma che poi ti portano
33:37a pensare a lui come sospettato. Io non credo che Nardinocchi sia stato, potrebbe essere della
33:42cerchia di Nardinocchi, potrebbe, ma Nardinocchi ha un alibi importante quasi quanto quello di
33:49Biffani. Ora, se quello di Nardinocchi vale, doveva valere anche quello di Biffani. Biffani
33:54non doveva essere portato proprio a processo, bisognava indagare in maniera più ampia, ma come
33:59hai detto tu, la procura in quel momento doveva trovare un colpevole, perché ti ricordo che
34:03tutti quei casi di cui parliamo, il processo cammina per esempio durante anche il caso
34:08Marta Russo, cioè la procura di Roma era travolta da una serie di eventi molto mediatici
34:15a cui non dava risposte. Se pensi che ancora con Simonetta Cesarone stiamo discutendo, sono
34:20passati 35 anni e al Bericafello della Torre abbiamo una soluzione solo perché abbiamo
34:24una famiglia che ha le possibilità, questo bisogna dirlo, e la tenacia di pagarsi da sola
34:33delle indagini difensive che hanno portato a un colpevole, perché altrimenti anche al Bericafello
34:39della Torre l'avremmo annoverata tra tutti i casi.
34:42Poi anche lì, Mauro, io mi domando e dico, ma come si fa tra i faldoni di un omicidio
34:48così importante, mediaticamente così, insomma, importante appunto, come fanno a finirci
34:54dei documenti di un altro caso? Insomma, sai questa storia, no? È proprio per raccontare
35:02com'era la magistratura romana in quegli anni, cioè brancolava nel buio.
35:06In quella situazione lì, loro avevano intuito dopo 5 minuti che fosse il colpevole, tant'è
35:11che lo intercettano e lui, quello, nella sua lingua, chiama un ricettatore che parla la
35:18sua lingua e gli vuole vendere i gioielli della contessa.
35:22Ce l'avevano avuto in mano? Ce l'avevano in mano, ma poi però ci si ferma davanti a
35:27che cosa? Alla burocrazia, alla negligenza, alla incapacità di quelli che vengono dopo,
35:32perché noi abbiamo i più grandi investigatori, secondo me, mondiali, ma poi se la struttura
35:37non li sostiene, loro l'intuizione l'avevano già avuta, eppure non abbiamo chiamato un
35:43traduttore che potesse capire quello che diceva questo signore ragazzo all'epoca filippino
35:49e abbiamo dovuto aspettare che una traccia di sangue sul lenzuolo in cui è stata coperta
35:55la povera contessa, avesse la traccia e il DNA di quello che era già sospettato anni
36:02dopo. Ma questo l'ha scoperto solo la tenacia e, ripeto, la possibilità, è inutile che ci
36:07stiamo a girare attorno. La famiglia Mattei ha speso tanto per avere la verità e anche
36:13perché, e concludo sulla storia di Alberica Filo della Torre, anche perché i primi sospetti
36:19e gli unici sospetti, alla fine, ed è questo che io ti dicevo della lettera scarlatta, erano
36:24sul marito e quindi lui si è dovuto difendere proprio dal sospetto che la donna che amava
36:29potesse essere in qualche modo, cioè lui potesse essere additato come mandante dell'omicidio.
36:37Quindi questa soluzione gli ha dato pace a lui, ai figli, ma era una soluzione che c'era
36:42a portata di mano e io credo che nella storia di Antonella Di Veroli avevamo la soluzione
36:48dopo cinque minuti. Se pensi, e concludo dicendo di questa, i sacchetti con cui la testa di Antonella
36:57è stata ricoperta si sono andati perduti nel passaggio dal luogo dell'omicidio all'obitorio.
37:03Abbiamo perso probabilmente la firma dell'assassino, l'abbiamo persa per sempre. Come si fa a gettare
37:09via dei sacchetti che contengono certamente le impronte dell'assassino? Non lo so, ma questo
37:16è successo. Però noi la speranza ovviamente che dopo 31 anni emerga qualcosa, insomma
37:21la riponiamo e magari ci torneremo su Mauro.
37:24Ci dirai se è così? Se il nome che hai in testa è effettivamente quello?
37:30Spero da una parte di sbagliarmi, ma ho poche possibilità di sbagliarmi, io lo so che è stato lui.
37:38Ti ringrazio Mauro per essere stato in nostra compagnia, per ripercorso questo delitto importante
37:44che appartiene un po' anche alla nostra storia di una Roma degli anni 90, insomma molto torbida,
37:50ecco raccontiamola così, dai. Grazie davvero. Grazie a voi la bellissima trasmissione che conduci.
37:55Grazie ancora. Piccola pausa pubblicitaria, torniamo in diretta tra pochissimi istanti
38:00per concludere i nostri approfondimenti insieme alla redazione di Ostia TV, a tra poco.
38:07Bentornati a non solo Roma, continuiamo a approfondire le notizie della giornata.
38:12Come ogni lunedì, insieme alla redazione di Ostia TV, con noi c'è la direttrice Silvia
38:17Tocci, già pronta ad informarci su una notizia che riguarda proprio il decimo municipio, notizia
38:23che ha spaventato non poco e nuovamente la popolazione. Buongiorno a te direttrice.
38:29Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti i vostri telespettatori e telespettatrici, grazie alla
38:34vostra regia, naturalmente anche alla nostra. Una settimana di ferragosto calda sul territorio
38:42dell'isolale romano, come hai anticipato tu. Ci siamo lasciati la scorsa settimana con
38:50la notizia di un incendio, di un incendio scoppiato in un cantiere navale sulla riva
38:57del Tevere di Ostia, mentre proprio il giorno 16, subito dopo ferragosto, c'è stata un'altra
39:06nuova emergenza da questo punto di vista. Quindi un altro cantiere navale andato a fuoco,
39:14questa volta però sulla sponda di Fiumicino, diciamo all'altezza di Isola Sacra, un vastissimo
39:21incendio partito appunto da vecchi magazzini e alcuni depositi che ha colpito alcune imbarcazioni,
39:27tra cui alcune anche abbandonate, sulla riva appunto del Tevere e c'è stata una grandissima
39:35operazione da parte sia dei vigili del fuoco che della protezione civile che delle forze
39:39dell'ordine in generale, anche l'intervento di elicotteri, perché purtroppo questo incendio
39:46sembrava non volersi fermare a causa anche del forte vento comunque che appunto c'è stato
39:54sul territorio in quei giorni e quindi insomma davvero lunghissime ore per tamponare i danni
40:02appunto di questo ennesimo incendio dovuto probabilmente anche in questo caso o all'incuria
40:08o ad altro, infatti si sta naturalmente andando avanti con le indagini in particolare dei
40:16carabinieri e anche in realtà della polizia, insomma tutte le forze dell'ordine perché ecco si
40:23tratta oltretutto come abbiamo detto all'inizio del secondo incendio in cantieri navali appunto
40:29sul Tevere, quindi su questo argomento sicuramente si continuerà ad indagare in maniera importante
40:36perché insomma sembra che questi episodi insomma siano diventati troppo frequenti, invece apriamo
40:44in realtà con una notizia di questo fine settimana e subito dopo ferragosto anche in questo caso
40:54nella notte tra sabato e domenica una nuova esplosione ha svegliato gli abitanti di Ostia,
41:02in particolare della zona di Stella Polare, una zona centrale, anzi anche una zona cosiddetta
41:11Bene di Ostia, in particolare in Piazza Vega dove insiste anche una delle stazioni della
41:19metromare e l'ospedale dei paraplegici, il CPO. Ecco queste sono le immagini appunto del punto
41:27in cui è stato esploso sembra una serie di petardi o probabilmente anche bombe carta,
41:36questo ancora non è chiaro, comunque sta indagando la scientifica di Ostia, la polizia di Stato
41:42dunque che è stata allertata nella notte da alcuni cittadini che hanno sentito appunto
41:49questo fortissimo boato provenire dalla zona e che hanno quindi allertato immediatamente
41:55le forze dell'ordine. I vigili del fuoco hanno visto insomma subito arrivati sul posto che
42:02comunque la situazione della struttura del palazzo si intende sembrata abbastanza sicura
42:11quindi si è proceduto a una messa in sicurezza ovviamente controllando tutto quello che era
42:18la staticità che è la staticità dello stabile non è stato quindi insomma necessario evacuare
42:25o mandar via i residenti ma sicuramente comunque adesso tutti si chiedono come mai ci sia stato
42:31questo lancio di petardi su un portone di un'abitazione privata dunque quindi si sta ovviamente
42:38cercando di capire chi possa eventualmente abitare in questa palazzina
42:42Silvia posso chiederti che idea ti sei fatta? Pensi sia una ragazzata banalmente o non so
42:50un atto intimidatorio? Sembrano solo queste due le ipotesi no? Al momento forse
42:58ad un primo impatto no? Certo che sì, sono le due ipotesi, certo è strano che insomma
43:05si stiano verificando così frequentemente. Esatto, questi lanci o bombe carta o petardi
43:13di grosse dimensioni chiamiamole un po' come vogliamo ma fondamentalmente ecco questi episodi
43:20sono troppi ormai quindi certamente le forze dell'ordine, gli inquirenti stanno ovviamente
43:26indagando su alcune strade di certo non possono essere svelate durante le indagini ma questo
43:35ovviamente insomma il dubbio che ci siano, il forte dubbio soprattutto tra i cittadini ecco
43:40che ci siano in realtà delle azioni mirate dietro a questi atti diventa sempre più forte ecco
43:48augurandosi però invece che le forze dell'ordine possano presto chiarire queste situazioni che
43:55in realtà sarebbe per tutti in realtà una cosa positiva che si trattasse fondamentalmente di
44:03cosiddette bravate, bravate che però non sono assolutamente accettabili che comunque vanno
44:09eventualmente contrastate battute ma che sicuramente solleverebbero il morale rispetto all'idea
44:16della criminalità e appunto di azioni davvero intimidatorie nei confronti di loro, i cittadini
44:27insomma.
44:28Certo e pensi che è per questo che insomma e qui passiamo alla terza notizia che tu ora
44:32ci racconterai, è per questo che il Campidoglio ha deciso di istituire l'ufficio di scopo
44:37nel decimo municipio che ha ovviamente ora ci racconterai sempre in questo caso scatenato
44:43una serie di polemiche, di reazioni. Esattamente, allora la sicurezza su questo territorio appunto
44:50è diventata certamente una delle cose più importanti a cui aspirano i cittadini ma anche
44:57le istituzioni. Gestire questo territorio lo sappiamo per le istituzioni non è semplice
45:05come comunque in tantissimi altri territori ma la doppia anima che è quella del mare e quella
45:13dell'entroterra ovviamente crea ancora più lavoro per le istituzioni ma la cosa che su Ostia si è sempre
45:23in qualche modo aspirata è l'autonomia. Questa autonomia anche se finora è stata esclusivamente dal punto
45:33di vista amministrativo ma forse più ideale ma perché non supportata da un'autonomia economica
45:42ha portato oggi comunque a non avere davvero un potere su questo municipio da parte delle istituzioni
45:51locali. Dunque il Campidoglio già aveva preso in mano tutta la questione della gestione del mare
45:59quindi sia delle spiagge libere naturalmente ma in generale comunque appunto della legalità sul mare
46:05tutto quello che riguarda quest'ambito. Quindi alcune polemiche c'erano già state come dire come mai
46:13abbiamo un presidente dei municipi abbiamo una giunta sul territorio che però a quanto pare deve ridare
46:20al Campidoglio alcune responsabilità perché da qui non si possono gestire. Ovviamente la domanda è perché
46:28non si possono gestire da qui. Allora al momento la situazione è questa però che il Campidoglio
46:34ha in qualche modo di nuovo accentrato i poteri sulla gestione di questo municipio al suo interno
46:43quindi riaccentrandolo al centro di Roma in qualche modo. Questo per alcuni significa creando questo ufficio
46:52di scopo nel senso di creare una sorta di tavolo con tutte le realtà che si occupano della gestione
47:01di un territorio come questo per trovare soluzioni che siano continuative e quindi definitive da un certo
47:10punto di vista. Ma molti altri hanno detto questo ufficio di scopo fondamentalmente svuota di significato
47:17l'esistenza stessa del municipio 10. Dunque come se fossimo in qualche modo commissariati di nuovo
47:26da parte di Roma questa volta. Molte polemiche a riguardo, ripeto, l'aspirazione dell'autonomia
47:34su questo territorio è forte anche dal punto di vista addirittura della voglia di una parte
47:40di staccarsi dal comune di Roma e creare proprio un comune autonomo ma che invece comunque essendo
47:46molto complicato... Un po' come Fiumicino, no?
47:50Esatto, l'aspirazione è proprio quella, quella che vediamo accanto nel comune di Fiumicino
47:57che è accaduta in questi anni di gestione autonoma e a cui Ostia effettivamente una parte
48:03almeno di Ostia aspira. Dall'altra c'è chi ne avrebbe comunque a qualche timore ma adesso
48:10il punto è quindi questo municipio effettivamente oggi quali poteri ha? Se comunque è stato di
48:16nuovo il sindaco Gualtieri ha deciso di riaccentrare tutta la gestione di questo territorio all'ufficio
48:24centrale del Campidoglio, a cosa serve oggi la nostra giunta? Alcuni cittadini si chiedono
48:29pure allora a questo punto che li paghiamo a fare? Che cosa fanno a fare i consigli municipali?
48:36Che cosa fanno a fare insomma le commissioni se poi comunque decide Roma senza ascoltare
48:42effettivamente le indicazioni del territorio?
48:45Sono dubbi legittimi, no? Dubbi legittimi che chiaramente i cittadini hanno e che insomma
48:50magari avranno delle risposte, chi può dirlo? Silvia rimane che ovviamente il timore un po'
48:55anche tante domande che pendono su questo territorio, continuano ad esserci, staremo a
49:00vedere. Allora noi abbiamo terminato il tempo a disposizione Silvia e noi voglio ricordare
49:04ai nostri telespettatori che c'è un altro importante approfondimento che avete curato
49:08insomma con Ostia TV che è Sere d'Estate a Fiumicino, avete pubblicato tutto il programma
49:14nel dettaglio, è molto interessante, è proprio dal 15 al 20 agosto quindi siamo quasi in
49:18dirittura d'arrivo magari una insomma una bella iniziativa, un bel programma che i cittadini
49:24avranno voglia di fare. Sì assolutamente abbiamo pubblicato tutto il calendario di
49:30queste iniziative Sere d'Estate a Fiumicino, questa sera vi do questo appuntamento a Fregene
49:39si esibirà Fatti Bravo, quindi insomma davvero un nome importantissimo, non solo lei insomma
49:47in questo programma dell'Estate di Fiumicino potete appunto leggerlo con calma ovviamente
49:52su ostiatv.it e in realtà questa è un'altra piccola nota anche nei confronti invece di
50:02un'estate meno accesa appunto invece a Ostia e quindi insomma questi eventi di Fiumicino
50:10danno una mano anche ai cittadini di Ostia insomma in questa estate un po' strana diciamo
50:18è passata un po' troppo silenziosa ecco effettivamente così. Direttrice grazie davvero
50:24per essere stata anche oggi in nostra compagnia, voglio ricordare ai nostri telespettatori tutti
50:28gli approfondimenti e le notizie di Fiumicino come anche di Ostia ovviamente su ostiatv.it
50:34grazie davvero. Ci vediamo presto, buon proseguimento d'estate a tutti quanti. Grazie ancora Silvia,
50:41prestissimo. Ebbene abbiamo terminato il tempo a disposizione dunque dobbiamo fermarci qui ma come
50:46sempre torniamo domani a partire dalle 13 con un'altra puntata di Non Solo Roma, altri ospiti,
50:52altri argomenti che se vorrete saremo qui in vostra compagnia per approfondire. Ringrazio la
50:59regia a cura di Chiara Proietti che è ritornata a darci manforte e vi do appuntamento a domani se
51:05vorrete sempre qui sul canale 14 del Digitale Terrestre. Arrivederci.
51:11Non Solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
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