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Servizio realizzato con il supporto di Pulitzer Center Reporting Grants​Il 28 giugno Eni ha annunciato l’inaugurazione di un impianto di spremitura di oli vegetali a Loudima, nel dipartimento della Bouenza, nella Repubblica del Congo. Lo scopo dell’impianto è lavorare raccolti locali per produrre oli vegetali, da esportare alle bioraffinerie in Italia per produrre biocarburanti. Secondo fonti di stampa locali, già nel 2025 l’impianto di spremitura produrrà 30.000 tonnellate di oli vegetali, alimentato da una produzione agricola di 1,1 milioni di tonnellate di soia e girasole, su una superficie di 15.000 ettari.«Abbiamo coltivato, in terreni abbandonati da decenni, girasole con delle rese molto buone, e la cosa importante è la produzione di olio nel nostro agri-hub», ci racconta Luigi Ciarrocchi, direttore CCUS, Forestry & Agro-feedstock di Eni. Sia la soia che il girasole sono colture edibili, adatte a fini alimentari, e pertanto la loro coltivazione per la produzione di biocarburanti è disincentivata dall’Unione Europea, sebbene sia consentita in alcuni casi. Secondo le Nazioni Unite, nella Repubblica del Congo «la produzione alimentare interna soddisfa solo il 30% del fabbisogno del Paese, costringendo il Paese a fare forte affidamento sulle importazioni alimentari», mentre «la malnutrizione cronica è un problema urgente, in particolare tra i bambini di età inferiore ai cinque anni, di cui il 19,6% è affetto». Il dipartimento della Bouenza, dove sorge l’impianto di Eni, è definito come «il granaio del Congo», per via dell’elevata fertilità dei terreni. Secondo Ciarrocchi, però, il progetto sfrutta terreni che sono diventati difficili da coltivare perché inutilizzati da decenni, dopo la fine di grandi progetti agricoli pubblici a partire dagli anni ‘70 e ‘80, e che pertanto possono essere considerati «degradati». L’azienda ha riattivato i terreni, fornendo a consorzi di agricoltori locali «una serie di servizi» come le semenze, gli agrofarmaci e un parco di 200 mezzi agricoli pesanti, per poi acquistare tutti i raccolti per la spremitura nel proprio impianto.

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00:00In Italia nel 2024 sono stati prodotti più di un milione di tonnellate di biocarburante.
00:25In Europa la previsione al 2030 di arrivare a superare i 15 milioni, nel mondo si parla di 50 milioni di tonnellate,
00:34e questa produzione deve essere garantita da materie prime sostenibili.
00:40Per cui già si capisce che nel 2030 la forte domanda sarà in contrasto con una disponibilità autosomata limitata.
00:55Quando parlo di ettari magari può essere non comune l'unità di misura, però 15 mila ettari un campo di calcio è poco meno di un ettaro,
01:04per cui quando parlo di un coinvolgimento dei coltori per coltivare 15 mila ettari parliamo di 18-20 mila campi di calcio,
01:12quindi un'estinzione già importante.
01:13Abbiamo coltivato in terreni abbandonati come diciamo da decenni del girasole con delle rese molto buone,
01:19la cosa importante è la produzione di olio nel nostro Agri-Hub, il pianto di spremitura che abbiamo inaugurato recentemente.
01:49Una cosa che è bene raccontare è proprio che il terreno andrebbe usato per la coltivazione di beni alimentari,
01:57e quindi per prodotti che mangiamo noi, non certo per dei fili energetici,
02:01perché sono degli usi subottimali del suolo, richiederebbero troppi terreni,
02:06e anche se i terreni sono nominalmente degradati, marginali, semi aridi,
02:12poi ci sono attaccati a questo tipo di definizione dei problemi strutturali,
02:19vuol dire un uso di acqua, un uso di fertilizzanti, un uso di macchinari che massimizza le produzioni.
02:24La realtà dei fatti è che coltivare materie prime per crearci degli oli vegetali,
02:29miscelarli al fossile, bruciarli in un'auto che comunque alle ruote trasferisce solo il 20% con l'energia,
02:35è un gioco energetico che non ha ragion d'essere dentro l'auto.
02:42Ricordo che i nostri prodotti, i prodotti che arrivano da questa filiera,
02:52sono certificati a livello europeo e hanno una tracciabilità puntuale, molto granulare,
02:58per cui noi sappiamo esattamente da dove arriva la produzione
03:02e se vengono rispettati quei criteri di sostenibilità, quindi di avanzati,
03:07di non conflittualità con la catena alimentare.
03:12Grazie.
03:13Grazie.
03:14Grazie.
03:15Grazie.
03:16Grazie.
03:18Grazie a tutti

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