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  • 4 mesi fa
Era il 27 agosto del 1998 quando intorno alle 7 del mattino tre colpi di pistola uccisero Luigi Bezzi, di 70 anni, detto ‘Ragù’, un pensionato con molto denaro investito in azioni, che trascorreva la sue giornate lungo l’argine del fiume a pescare. Un’auto si fermò vicino alla Fiat Uno bianca di Bezzi, scese un uomo che cominciò a parlare con il pensionato, la discussione si fece accesa, quando all’improvviso l’uomo tirò fuori una pistola e sparò all’uomo...
Trascrizione
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01:00La storia che raccontiamo questa sera sarebbe piaciuta a Simenon, il creatore del commissario Maigret.
01:22Sarebbe diventata uno dei suoi romanzi per il mistero che c'è sotto, per l'omicidio ancora senza un colpevole, ma soprattutto per il luogo in cui si ambienta, per il suo ritmo, la sua atmosfera, e per il suo protagonista, Luigi Bezzi, che purtroppo non è il personaggio di un romanzo giallo, ma la vera vittima di un vero omicidio.
01:41Credo che a colpire Simenon sarebbe stato soprattutto il contrasto della situazione.
01:45Cosa si può immaginare di più tranquillo e pacifico di un pensionato che sta pescando sulla riva di un canale alla mattina presto?
01:53C'è niente di meno drammatico, di più sereno ed innocuo.
01:57Eppure, questo è l'inizio di un romanzo giallo, è l'inizio di una storia, di un caso per l'ispettore Maigret.
02:04Avviene a Sant'Alberto, un paesino in provincia di Ravenna. È il 27 agosto 1998.
02:10Musica
02:10Probabilmente pochi lo sanno, ma c'è un'ora precisa per andare a pesca di cefali, ed è tra le 6.30 e le 8.30 del mattino.
02:28A quell'ora, i cefali nuotano sul pelo dell'acqua, ed è più facile farli abboccare, e quando abboccano, abboccano in fretta.
02:34Si possono prendere al lamo con la canna, semplicemente, oppure usare una tecnica specifica, detta della cefalaia, con un lamo molto più complesso e più difficile da usare.
02:47E' quello che vuole fare Luigi, un pensionato di 70 anni, che quasi tutte le mattine va a pescare.
02:54Anche quel giovedì mattina, quando passa in macchina davanti ad un gruppo di amici che si sono appostati lungo l'argine del canale,
03:09passa senza fermarsi, facendogli un gesto come per dire che quello è un posto che non gli piace e che andrà più avanti per stare da solo.
03:17Da solo e in silenzio, perché ci vuole silenzio per pescare senza spaventare i pesci.
03:22Musica
03:23E invece, alle 7.15 un rumore c'è, e non è niente che vedere, corronzeo delle auto che passano lungo la strada vicina.
03:32Sono spari, colpi di pistola.
03:36A sentirli è Romolo, un signore che gestisce un ristorante sull'altro lato del canale.
03:41Sta innaffiando il parco davanti al locale, quando sente quattro spari.
03:47Allora, appoggia a terra il tubo dell'acqua e si avvicina all'ingresso del parco, che dà sulla strada.
03:53A vedere cosa c'è.
03:54Ha il sole negli occhi e non riesce a vedere bene, ma nota un'auto sulla stradina che corre lungo l'altro argine del fiume.
04:00Una macchina rosso-oscuro, che si allontana velocemente.
04:03Si allontana da cosa? Da qualcosa che sta per terra, una specie di fagotto di vestiti, e che invece, a guardarlo meglio, sembra il corpo di un uomo.
04:15È il corpo di un uomo.
04:16Lo vede anche una donna, la signora Natalina, che abita lì vicino e passa in macchina su quella stradina sull'argine.
04:27Passandogli accanto, nota quell'uomo steso a terra, con una chiazza di sangue vicino.
04:33E si spaventa tanto che non si ferma neppure.
04:35Chi si ferma, invece, è Arrigo Scantamburlo, un agricoltore che lavora nella zona, che nota una macchina ferma, col portellone aperto, come spesso usano i pescatori.
04:47È poco lontano il corpo di un uomo steso a terra.
04:51Arrigo pensa che l'uomo si sia sentito male, così scende dall'auto e si avvicina per aiutarlo.
04:56Gli sente anche il collo, per sentire eventuali battiti del cuore, ma non sente niente.
05:01Così, prende il suo cellulare e chiama immediatamente il 118, il soccorso medico.
05:12Intanto, arriva gente, attirata dagli spari, e poco dopo, naturalmente, arrivano anche i carabinieri.
05:18C'è confusione sull'argine, c'è anche un elicottero che sorvola la zona,
05:21e gli amici di Luigi, che sono rimasti a pescare più in fondo e non si sono accorti di nulla,
05:26pensano che ci sia stato un incidente sulla statale.
05:29Del resto, in una mattina come quella, in un luogo come quello, chi potrebbe immaginare qualcosa di diverso?
05:35Chi potrebbe pensare che Luigi, a poche centinaia di metri, è stato appena ucciso?
05:40Chi potrebbe pensare che qualcuno ha sparato un pensionato intento a pescare sull'argine di un canale?
05:45Sul posto, arrivano i carabinieri della locale stazione di Sant'Alberto,
05:53assieme a quelli del nucleo operativo di Ravenna.
05:55Il corpo di Luigi, naturalmente, è stato mosso dagli operatori del soccorso,
06:00che hanno cercato di capire se si poteva fare ancora qualcosa.
06:03Quelli che l'hanno visto, lo hanno visto a terra, bocconi, quasi accucciato,
06:07con la testa rivolta verso l'argine e le gambe rivolte verso la strada.
06:15Nella mano sinistra, tiene ancora stretti i suoi occhiali da vista,
06:41mentre accanto a lui, sull'argine, c'è la canna da pesca, con la lenza ancora immersa nell'acqua.
06:47Parcheggiata sull'argine, col portellone aperto, c'è la sua macchina,
06:51con dentro alcune esche e un contenitore termico con alcuni pesci.
06:55Luigi è vestito come quando va a pescare, come al solito, con un gilet con molte tasche.
07:00Gli hanno sparato quattro volte.
07:01Un colpo alla testa, sopra l'orecchio sinistro, uno alla spalla destra e un altro al torace.
07:07Un quarto si è perso nel canale.
07:08I carabinieri hanno trovato quattro bossoli, due subito e due più tardi, con il metal detector.
07:15Sono bossoli calibro 7,65.
07:18Hanno sparato a Luigi. Perché? Che tipo era Luigi? Chi era veramente Luigi Bezzi?
07:23In Romagna, e soprattutto a Sant'Alberto, tutti hanno un soprannome,
07:27che gli tocca dall'infanzia e li accompagna fino alla morte e anche oltre,
07:31negli annunci mortuari e nei ricordi della gente.
07:33Il soprannome di Luigi era Ragù, perché chiedeva sempre la pasta al sugo di carne,
07:39quando era piccolino e non poteva mangiarla, e poi perché da grande cucinava molto bene.
07:43Che tipo era Ragù?
07:45Lo abbiamo chiesto a suo fratello, Bruno Bezzi, titolare di un ristorante alle porte di Sant'Alberto,
07:50e intervistato per noi da Lorenzo Viganò.
07:52Signor Bruno Bezzi, Luigi era suo fratello. Quanti fratelli eravate?
07:56Dunque eravamo quattro maschi e una femmina, cinque fratelli praticamente.
08:03Poi man mano che noi ci siamo sposati, lui e mio fratello è rimasto in casa sempre con i genitori.
08:10La sua scelta era quella di non sposarsi.
08:12Di non sposarsi.
08:13Di non sposarsi.
08:14Lui ha cominciato, come tutti noi poi praticamente, a lavorare da giovanissimo, perché qui l'abitudine del paese allora era questa,
08:28che a 10-11 anni si cominciava a lavorare, a aiutare la famiglia.
08:33Com'erano i rapporti tra voi fratelli? Vi vedevate, eravate in contatto?
08:37Abbiamo sempre mantenuto un buon rapporto, perché io poi, essendo andato a abitare Ravenna, a distanza era piccolo,
08:45però tutte le settimane io venivo, prima che c'erano anche i miei genitori,
08:51poi dopo anche quando è rimasto lui da solo nella casa, io tutte le settimane venivo a Sant'Alberto a trovare.
09:01Tipo era Luigi?
09:02Luigi era un tipo riservato, ma neanche con noi, neanche con i fratelli si apriva moltissimo.
09:11A volte sentivo così in giro degli amici che gli era successo qualcosa, glielo chiedevo,
09:22allora mi rispondeva anche, ma sicuramente lui non era il primo a raccontarmi tutto quello che gli succedeva.
09:29Ecco, lui era riservato, la scelta di stare da solo, penso che fosse anche un momento della sua riservatezza.
09:40Un uomo anziano, un po' burbero come lo sono spesso i vecchi romagnoli, un po' solitario e un po' azione, come si dice da quelle parti.
09:48Un bravo uomo, che ha lavorato tutta la vita e che è arrivato alla pensione, si dedica ai suoi hobby di sempre,
09:53alle sue passioni, la pesca e la caccia, con quella meticolosità, quella precisione ossessiva, che sono proprio appunto dei vecchi romagnoli.
10:02Come era cambiata la vita di suo fratello una volta andato in pensione?
10:05Direi che l'aveva intensificata, aveva intensificato quello che a lui poi piaceva di fare,
10:11essere sempre in giro, all'aperto, andando a caccia, quando la caccia era aperta, andando a pesca durante tutto l'anno.
10:22Una passione che aveva sempre avuto da piccolino.
10:25Signor Bezzi, c'è un ricordo, un'immagine che possa in qualche modo raccontarci com'era Luigi?
10:30Io, fra l'altro, lo prendevo anche in giro, quando lo vedevo, specialmente quando andava a caccia,
10:37che lui era un appassionato ad andare a lodole, nel capannino che si faceva in mezzo ai terreni,
10:46e faceva tutta una preparazione particolare con oggettini per attirare le lodole,
10:55che lui la chiamava civetta falsa perché era attaccata a una batteria,
11:03e svolazzava, faceva come forse vive, e aveva tutto questo macchinario che lui lo curava perfettamente,
11:14che a me faceva ridere, però a lui lo curava proprio scolpurosamente.
11:19Questa è un'immagine che lui, quando c'era di andare a lodole, aveva sempre tutte queste preparazioni.
11:27Un uomo meticoloso, solitario e tranquillo, diviso tra la pesca sugli argini dei canali e la caccia in valle,
11:34e le partite a carte ai circoli di Sant'Alberto, l'Endas, l'Arci, una volta il Circolo dei Repubblicani.
11:40Eppure, un uomo così è stato ucciso, qualcuno gli ha sparato addosso quattro colpi di pistola,
11:46ed è un omicidio, un caso da giallo, da commissario Megret.
11:49Anche se qui, a condurre le indagini, è una donna, un giovane magistrato molto attivo,
11:54che si chiama Daniele Indirli, intervistato per noi da Alessandro Riva.
11:58Dottoressa Indirli, lei ha coordinato le indagini sul caso Bezzi,
12:01ed è stata tra i primi ad arrivare in via Poggi, quel mattino del 27 agosto 98.
12:06Gli elementi che avete riscontrato sul luogo, a che tipo di delitto vi hanno fatto pensare?
12:11Ci siamo orientati verso l'omicidio occasionale e non premeditato,
12:15proprio per la particolare caratteristica del luogo, pianeggiante, senza alberi,
12:22senza nessun ostacolo di tipo naturale che offuscasse la visibilità.
12:28Improbabile come luogo scelto per un omicidio alle 7 di una mattina luminosa,
12:34quale è di solito quella di fine agosto.
12:37Sembrava appunto un paradosso che una persona tranquilla,
12:41dedita alla caccia alla pesca, alla coltivazione del proprio orto,
12:45con la casa di proprietà riscattata dai fratelli, ereditata dai genitori,
12:51fosse ucciso in una situazione così tranquilla, in una città tranquilla,
12:58quale è quella di Ravenna. Pensavamo potesse essere legato a una lite di pesca degenerata.
13:06Ecco, oltre a queste, che altre piste avete seguito?
13:08Abbiamo cercato di far luce sulla vita affettiva del Bezzi,
13:13che essendo scapolo aveva delle relazioni evidentemente con donne
13:19e abbiamo ipotizzato che potesse avere scatenato sentimenti di gelosia.
13:27Un omicidio passionale, qualche strana storia legata ai sentimenti.
13:31La vita privata di Luigi viene analizzata scrupolosamente senza trovare niente di strano.
13:36Da giovane aveva avuto una relazione abbastanza duratura con una donna,
13:40una relazione difficile, un po' complessa,
13:42perché la donna era più anziana di lui, divorziata anche e con una figlia,
13:46e allora le cose erano meno facili di adesso.
13:50Recentemente, invece, frequentava un'amica, una signora di 70 anni, come lui, vedova.
13:56Inizialmente, forse spaventata dalla situazione, la signora nega.
14:00Dice che giocavano soltanto a carte, al circolo sociale,
14:03ma poi ammette di aver avuto una relazione con lui.
14:06Ma non c'è niente di male, niente di strano.
14:08Sono tutti due anziani e liberi.
14:10Nella sua scrupolosità, nel tentativo di battere tutte le piste possibili,
14:14il sostituto procuratore in dirgli pensa anche a qualcos'altro,
14:17una figlia illegittima, qualcuno che possa avere un motivo di contrasto
14:22per l'eredità, per esempio, o per una paternità.
14:25Ma non c'è niente, assolutamente niente.
14:28E allora? I soldi.
14:30Qualche suggerimento ce l'hanno dato anche i quaderni trovati a casa di Bezzi,
14:35che contengono numerosi appunti di cifre.
14:39E quindi abbiamo pensato all'usura, che di solito si pratica ormai in molte zone
14:47dell'Italia, oppure anche al gioco di borsa.
14:53In questo le indagini bancarie particolarmente approfondite hanno rivelato
14:57che il Bezzi aveva investito la propria liquidazione in borsa,
15:01che però i conti correnti, gli estratti conto, il resto della documentazione bancaria
15:08non evidenziava nessuna irregolarità che facesse pensare né a prestiti usorai
15:13né a un andamento altalenante delle vicende di borsa, dove invece lui era estremamente puntuale.
15:22A questo punto molti ci hanno indicato come possibile soluzione quella che lui fosse stato
15:28testimonio e scomodo di qualcosa che non doveva vedere, quindi di qualcosa di illecito.
15:36Ma anche qui è difficile supporre le cose, visto che il luogo è lontano dalla statale 16,
15:42dove lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione
15:46costituisce un terreno fertile per il compimento di vari reati satelliti
15:51e siamo anche lontani dai tradizionali centri dello spaccio di droga a Ravenna in provincia.
15:57Niente neanche da questo punto di vista e neppure da quello dei soldi.
16:02Luigi era un pensionato che aveva investito bene, ma non lasciava un patrimonio così ingente
16:06o così ambiguo da giustificare un omicidio, anzi tutt'altro.
16:10E allora? C'è un altro movente che forse sarebbe piaciuto di più a Simenon.
16:15Prende spunto dal carattere di Luigi, che era una brava persona, ma era anche un vecchio
16:20romagnolo di Sant'Alberto, sanguigno come tutti quelli come lui.
16:24Uno che reagiva subito alle provocazioni, che non si lasciava calpestare.
16:29È un movente al quale aveva già pensato anche il sostituto procuratore in dirli.
16:33Si è generato in noi il dubbio che potesse aver invaso il terreno di altri.
16:39L'altra pista, sempre legata alla pesca, era quella di una possibile lite con una guardia venatoria.
16:46È emerso qualcosa su possibili vecchi rancori o liti avuto in passato da Bezzi con qualcun altro?
16:53Sì, vi era stata una voce che ci aveva narrato di una badilata data dal Bezzi a una terza persona,
17:03rimasta però sconosciuta, per ragioni concernenti gli orti adiacenti all'argine.
17:12Ma non siamo riusciti ad arrivare alla persona, perché nessuno ci ha detto chi era, nessuno se lo ricorda.
17:22Una lite improvvisa, oppure un vecchio rancore.
17:26Qualcuno che ce l'ha con Luigi per un torto subito anche tanto tempo prima,
17:29è covato nell'anima e pronto ad esplodere alla prima occasione.
17:33Può essere, anche se non è facile accertarlo.
17:35Non c'è niente di facile nelle indagini in questo caso.
17:40E allora proviamo a ripercorrere fin dall'inizio.
17:43La prima cosa che fanno gli investigatori è accertare che cosa ha fatto esattamente Luigi quel giovedì 27 agosto.
17:50Non è difficile, ci sono molti testimoni e Luigi era sempre così meticoloso.
17:55Non sono ancora le 6 di mattina che Luigi è già alzato.
18:09A casa, a preparare le esche e le canne per pescare, come al solito.
18:20Esce in macchina, quell'auto che poi verrà ritrovata sull'argine col portellone aperto.
18:25E va a fare colazione alla caffetteria, a un passo dalla piazza di Sant'Alberto.
18:49Poi va sull'argine del canale destra a Ren, passa davanti agli amici, senza fermarsi,
18:54e si sceglie un altro posto.
18:59Qui scende dall'auto, scarica l'attrezzatura e si mette a pescare.
19:056 e 30, circa.
19:07Mezz'ora dopo, più o meno, qualcuno arriva e spara Luigi.
19:11Ci sono dei testimoni che dicono di aver notato qualcosa di strano.
19:20Prima di esaminarli, come già hanno fatto gli investigatori, torniamo sull'argine di
19:24quel canale, assieme ad Alessandro Riva e a Lorenzo Viganò, per renderci conto meglio
19:29delle distanze e per vedere qualche strana caratteristica di quel posto.
19:33Carlo, questa su cui ci troviamo è la via Mandriole, che è una strada molto frequentata,
19:38soprattutto la mattina presto, ma poi anche durante tutto il resto della giornata, da camion
19:42e da macchine.
19:42Perché questa via collega l'entroterra, quindi il paese di Sant'Alberto e poi la strada
19:46che va verso Ravenna, al mare, alla stradale Romea e poi al mare.
19:50Qui, questo è uno degli argini di questo canale, che è un canale del fiume Reno, che si chiama
19:54a destra Reno, che è proprio il canale su cui è avvenuto l'omicidio.
19:57L'omicidio è avvenuto di là, cioè sull'altro argine, su una stradina che si chiama via Poggi,
20:02che è proprio quella che è su quell'argine davanti a noi.
20:04Noi ci troviamo qui perché questo è un posto strategico, è un posto ottimale per capire
20:09quello che è successo la mattina del 27 agosto del 98.
20:12Infatti da qui si domina proprio tutta la scena dell'omicidio.
20:17Oltretutto l'argine che sta di fronte a noi è anche più alto, quindi è proprio come se fosse
20:20un palcoscenico.
20:21Tra l'altro questo è anche il punto di osservazione di uno dei maggiori testimoni di ciò che accadde
20:26quella mattina, cioè il titolare del ristorante che sta alle nostre spalle.
20:30Lui ci ha raccontato, quando l'abbiamo incontrato, che quella mattina, così sorpreso e insospettito
20:37dagli spari, uscì dal parco e si portò proprio lì davanti al cancello e da lì vide quello
20:42che poi ha raccontato i carabinieri, cioè vide la macchina Rosso Bordeaux andare via ad alta
20:47velocità verso Sant'Alberto.
20:49E poi dall'altra parte l'auto parcheggiata di Bezzi con il suo corpo a terra.
20:54Da qui all'uomo dell'omicidio ci sono circa un centinaio di metri in linea d'aria.
20:58Noi ci siamo domandati davvero che cosa si vede da qua e quindi abbiamo fatto la prova e
21:02ci siamo resi conto che in realtà si vede benissimo, anche se da qui forse non si direbbe.
21:06Si vede benissimo sia l'auto parcheggiata sia se una persona si distende o si accovaccia
21:11per terra. Anche se ci ha raccontato il titolare del ristorante e quella mattina lui fu quasi
21:18abbagliato quando guardò in quella direzione perché c'era proprio il sole che gli batteva
21:22in faccia. Quindi la visuale era nitida però un po' più abbagliata.
21:26Ecco Luigi dov'era? Dov'è il luogo del delitto?
21:28Luigi era là proprio in linea retta davanti a quella cascina. Per arrivarci aveva fatto
21:35tutto l'argine, cioè tutta la stralina sterrata che va sull'argine. Lo sappiamo perché
21:40viene visto e si incrocia con alcuni pescatori che erano due gruppi di pescatori che erano
21:45prima del ponte dell'Idrovora, laggiù in fondo. Pescatori tra l'altro con cui noi abbiamo
21:49parlato e che ci hanno raccontato appunto che quella mattina l'hanno visto e sono salutati.
21:54Lui ha fatto il getto che qui non c'era granché pesce e andava più avanti.
21:56Mentre invece appunto Luigi si è poi fermato lì. Non sappiamo perché si sia fermato
22:01proprio lì. Quello che è certo è che quello non era un suo luogo abituale perché sappiamo
22:05da varie testimonianze che il suo luogo abituale diciamo solitamente era su questo lato del
22:11fiume, del canale. Solo che lui da tre giorni circa aveva iniziato a pescare da quella parte
22:17del canale, in particolare proprio nel punto in cui quella mattina c'erano i pescatori
22:22e perché aveva imparato da un pescatore una nuova tecnica per pescare il cefalo.
22:26C'è una tecnica con degli ami multipli che è una tecnica che ha bisogno di spazio
22:32per preparare la canna.
22:33Ecco allora, lì c'era Luigi e là c'erano i suoi amici pescatori. Ecco, i suoi amici
22:38da là potevano vederlo?
22:40Pare di no. Anzi sicuramente non potevano vederlo, tanto che noi appunto siamo andati
22:45là e abbiamo anche potuto vedere con i nostri occhi che non si vede quello che succede
22:49qui. Al punto che loro ci hanno raccontato che non si sono accorti dell'omicidio se non
22:53molto più tardi, cioè loro sono rimasti là fermi in quel punto a pescare anche dopo
22:58che l'omicidio si è consumato e sono arrivati i carabinieri e hanno incominciato a volteggiare
23:02un elicottero dei carabinieri in cielo. A quel punto loro non vedendo sempre l'omicidio
23:06hanno pensato che ci fosse stato un incidente sulla strata della Romea e hanno detto che la
23:10Romea sarà intasata perché c'è un incidente.
23:12Come si arriva laggiù e soprattutto come si fa ad allontanarsi?
23:15Dunque, ci si può arrivare a piedi, anche se quasi nessuno va a piedi a pescare, anche
23:20perché oltre questo argine sono tutti campi coltivati con fossi per cui diventa una cosa
23:25abbastanza più problematica.
23:26In macchina invece ci si può arrivare abbastanza agevolmente. Se si arriva da Sant'Alberto
23:30c'è un ponte subito dopo il tubo dell'idrovola che permette di passare all'argine opposto
23:35oppure quel ponte che noi vediamo, il ponte della Chiusa.
23:38Noi sappiamo che per esempio quella macchina a bordo rossa molto probabilmente è passata
23:45attraverso quel ponte. Infatti noi sappiamo che subito al di qua del ponte della Chiusa
23:49è stata notata da quella signora che portava a spasso il cane e poi è stata vista dal titolare
23:54del ristorante procedere velocemente verso l'altra parte. Certo è che se è facile arrivarci
24:00però è un po' più complicato andare via per degli assassini perché è molto facile
24:04essere notati, soprattutto la strada è stretta e quindi se si incrocia un altro veicolo
24:08si dà molto nell'occhio. E quest'auto poi, noi sappiamo, è passata dietro le spalle
24:13dei pescatori che si trovavano al di là del tubo dell'idrovola che però non l'hanno
24:17notata. Quindi questo ha consentito a quella macchina rossa probabilmente di raggiungere
24:21il secondo ponte, il ponte dopo il tubo dell'idrovola e da lì andare via verso Ravenna
24:26oppure tornare indietro verso il mare. I testimoni. Alle 6 e 15 per esempio c'è un uomo di
24:32Sant'Alberto. L'uomo passa con la sua pecar sulla strada asfaltata dall'altra parte
24:37dell'argine e vede un altro uomo che sta parcheggiando l'auto davanti ad un ristorante.
24:43Non deve essere uno del posto perché non sa che il titolare del locale si arrabbierebbe
24:47così gli consiglia di spostarla e l'uomo obbedisce.
24:53Verso le 6 e 40 due pescatori della zona vedono Luigi di spalle e accovacciato come se stesse
25:00preparando gli anni e accanto a lui due uomini vestiti da pescatori ma senza cani che stanno
25:05parlando con lui. Attorno alle 7 una donna che sta portando fuori il cane viene superata
25:11da un'auto di colore rosso scuro che va verso il luogo del delitto. Qualche minuto dopo un'altra
25:19donna vede Luigi sull'argine opposto del canale, le dà le spalle e sta parlando con
25:23un uomo che indossa una camicia o una maglietta bianca. Poco dopo gli spari e poi quell'auto
25:30rosso scuro vista passare dal titolare del ristorante. È importante quell'auto. Come
25:35sono importanti le altre auto che sono passate per quella stradina sterrata in quel momento
25:39incrociandosi proprio negli istanti in cui veniva commesso l'omicidio. È possibile che
25:44nessuno abbia visto o sentito di più? È proprio su questo argomento che si appuntano
25:49le indagini del personale della polizia giudiziaria del Tribunale di Ravenna. Tra questi c'è
25:54l'ispettore Gianpaolo Giannaccaro, intervistato per noi da Lorenzo Viganò.
25:58Le ricerche si sono svolte a largo raggio, si è cercato di coinvolgere tutte le forze
26:08di polizia al fine di verificare tutti i possessori di determinati tipi di auto di quel colore.
26:15All'inizio partendo dai paesi limitrofi, quindi Casal Borsetti, Sant'Alberto, Savarna
26:21e anche Marina Romea, allargando poi man mano la zona fino a tutta la provincia di Ravenna.
26:27Diciamo che la ricerca è sotto quell'aspetto del tipo di autovettura risultata vana perché
26:33mancava oltre alla precisazione del modello dell'autovettura che poteva essere stata
26:38utilizzata per allontanarsi dal luogo del delitto, anche gli estremi identificativi dati
26:42dalla targa. Abbiamo preso vari tipi di autovetture che potessero essere simili a quella
26:48notata dal testimone. Effettivamente si è verificato che non è possibile vedere la tonalità
26:56precisa di rosso, bordeaux o comunque anche rosso vivo che può avere un'autovettura nel
27:04momento in cui transita dall'altra parte del canale con direzione diciamo mare-monte.
27:09Dopo l'auto gli spari. Come avete fatto a determinare se davvero dalla posizione in
27:15cui si trovavano i pescatori potevano o meno aver sentito gli spari?
27:19È emerso che effettivamente gli spari dati da una pistola 7,65 nella successione in cui
27:27riferiva di aver udito Ravaiolli non potevano assolutamente essere uditi dalle persone che
27:34si trovavano nelle posizioni in cui dicevano di trovarsi i pescatori in quel momento.
27:39L'arma allora. Quella pistola calibro 7,65. La macchina non si trova ma quella pistola
27:45deve pure essere da qualche parte. Se l'assassino non l'ha buttata via deve averla nascosta e
27:50comunque doveva avercela già da prima di sua proprietà o procurata in qualche modo. È
27:56una buona pista quella dell'arma. L'ispettore Gian Naccaro e i suoi colleghi setacciano minuziosamente
28:01tutta la provincia di Ravenna ma non trovano niente. Infatti quella dell'arma non è una pista
28:06così facile come sembra. Quella è stata zona di guerra per tanto tempo. Lì c'erano
28:11nascoste le armi dei partigiani e ci sono anche molti cimeli dell'ultima guerra. Non
28:16è così semplice. Però l'arma rimane importante. Bisogna vederla meglio. Torniamo sull'argine
28:24per vedere anche altre cose e andiamoci con il commissario della scientifica Silio Bozzi
28:29che si è occupato del caso. L'omicidio del signor Bozzi è un omicidio molto particolare.
28:3627 agosto di due anni fa Bozzi era più o meno in questa zona, stava pescando, arriva un'autovettura
28:41con uno o più persone, questo non è facile stabilirlo, si ferma in questo punto e spara
28:474 colpi di calibro 7,65 contro il Bezzi, in rapida sequenza, 3 assegno. E poi probabilmente
28:54proseguendo lungo questa strada la stessa autovettura si allontana. La prima sensazione
29:01è quella di incredulità. Perché hanno ucciso questo pensionato? È così, in questa
29:06maniera. Quasi che l'assassino e gli assassini avessero manifestato indifferenza verso la benché
29:13minima forma di cautela o prudenza. In un luogo molto aperto come questo?
29:17Sì, in un luogo come questo caratterizzato dalla presenza di spazi liberi, sgombri, molto
29:23ampi e da una visibilità, quella mattina c'era una visibilità addirittura eccezionale.
29:28E poi dal punto di vista tecnico direi che la caratteristica dell'omicidio è quella
29:33della difficoltà, se non addirittura della impossibilità di far ricorso a quegli elementi
29:37classici che di solito sono utili o decisivi per la ricostruzione della dinamica di un omicidio
29:42o per una collocazione psicologica dell'evento.
29:46Quindi mancavano molti elementi di solito utili alle indagini?
29:49Moltissimi, a partire da uno fondamentale, quello rappresentato dalla posizione originaria
29:54del corpo del Bezzi, che era stato spostato dai primi soccorritori, come era normale che
29:59fosse una situazione del genere.
30:01Certamente.
30:01Quindi lo spostamento del corpo del Bezzi rendeva difficile tutta una serie di altre
30:08interpretazioni, a partire da quella della posizione, quindi dello sparatore e della vittima.
30:14Certamente.
30:14Rendeva difficile l'interpretazione, quindi complessa l'interpretazione delle mappature
30:20ematiche, delle macchie di sangue, gocciolamenti, imbrattamenti e via discorrendo.
30:26Accanto a questi elementi mancanti però c'era la presenza sul logo del delitto, sulla scena
30:31del delitto, gli altri piccoli elementi, a mio avviso molto significativi.
30:36La presenza degli occhiali con le stanghette aperte, non riposti come se il Bezzi si fosse
30:40preparato ad attaccare, quindi a una colluttazione.
30:45E poi un altro elemento, a mio avviso estremamente significativo, rappresentato dalla canna da
30:50pesca, dalla posizione della canna da pesca che puntava verso l'acqua e dalla posizione
30:57dell'archetto.
30:59Bezzi era un ottimo pescatore, pescava da molti anni ed era molto bravo, quindi chi lascia
31:03la canna in quel modo, l'archetto in quella posizione, ha intenzione di assentarsi o distrarsi
31:08solo per qualche secondo.
31:09Perché è un particolare importante, a mio avviso?
31:12Perché questo sta a dimostrare che per qualche ragione l'aggressore ha voluto interagire
31:20con la vittima, se no in caso contrario avrebbe, in caso di agguato, avrebbe sparato alle spalle
31:25del Bezzi.
31:26Direttamente senza richiamarlo.
31:28Infatti, la necessità di questa interazione è stata anche avvalorata, a mio avviso, anche
31:34dalla distribuzione dei colpi.
31:35Come vi ho detto, quattro colpi sono stati esplosi, tre a bersaglio.
31:39Perché forse il primo colpo ha raggiunto il Bezzi qua sul braccio, sulla parte destra.
31:45Quindi il Bezzi ha tentato di schermirsi, quindi di difendersi, offrendo in un secondo momento
31:50con molta probabilità la parte sinistra.
31:52E qui è stato fulminato dal colpo che poi è risultato fatale, quello alla tempia sinistra.
31:59I bossoli però sono stati ritrovati?
32:00Sì, tutti e quattro, tutti e quattro.
32:02I primi due abbastanza facilmente, anche perché erano vicino al corpo del Bezzi.
32:08I altri due in seconda battuta, quindi a seguito di una ricerca estenuante, in un momento
32:12successivo, grazie a un metal detector molto sofisticato.
32:17Guardiamo un pochettino la morfologia dei fondelli dei quattro bossoli ritrovati.
32:22Guarda, la classica morfologia del cratere ricorda quella tipica della Beretta modello
32:28Settanza. Furono recuperati anche due dei tre proiettili che raggiunsero il bersaglio.
32:39Il primo, guarda Carlo, è chiaramente deformato dall'urto, dall'impatto col corpo del Bezzi.
32:46L'altro è integro. Guardiamo con maggiore attenzione questi solchi di rigatura.
32:52Proviamo ad analizzare un ingrandimento che abbiamo fatto in laboratorio con il microscopio
32:57comparatore. Guarda, guarda che caratteristiche.
32:59Guarda Carlo. Questa è la parte caudale del proiettile. Questa è la corona di crimpatura
33:05e questa è la parte apicale.
33:07Hai capito. Questo è il fondo del proiettile.
33:08Questo è il fondo del proiettile, esatto. Qua vediamo un binario, un binario abbastanza
33:13preciso, con qualche sbavatura in questo tratto. E qui dovremmo vedere la prosecuzione di questo
33:19binario. Cioè.
33:19E invece non c'è. Abbiamo un margine slabbrato, come vedi, con una decisa evidente sbavatura.
33:27E qua però manca il secondo solco. Certo. L'altra parte del binario. Certo, tracciato
33:32dalla rigatura delle canne. Esatto.
33:34Questo cosa ci fa pensare? Ci fa pensare che l'arma che ha ucciso il signor Bezzi era un'arma
33:39vecchia. Sì. Un'arma che aveva sparato tanto, oppure in cattivo stato di conservazione.
33:44Certo. Quindi, che aveva sparato molti colpi, quindi con i piene di canna consumati.
33:50Ho capito. L'arma. Concentriamoci sull'arma. Se andiamo là ti faccio vedere una cosa, Carlo.
33:56e poi è due.
34:15Due, due.
34:17La ricerca della pistola è stata effettuata con uno scrupolo eccezionale, quindi avvelendosi
34:32anche dei strumenti tecnologici più avanzati e anche di personale altamente specializzato
34:38che si occupava proprio di queste cose, quindi lavori sottomarini, quindi ricerca sotto il
34:42livello dell'acqua. Ecco il signor Dettore, il vice presidente della Marine Consulting
34:47che da anni a livello sia nazionale che internazionale si occupa di questo tipo di attività.
34:53Voi quindi ispezionate il canale? Sì, l'abbiamo ispezionato. Avete ispezionato quale parte?
34:59Tutti i canali interamente? Abbiamo ispezionato circa 300 metri nella zona verso mare, cioè
35:05quindi verso Levante, e circa 500 metri nella zona verso Ponete, quindi verso Monte.
35:09Perché soltanto questi tratti? Questo innanzitutto è stato un ordine del magistrato di Ravenna
35:15che a mio parere intelligentemente ha fatto ispezionare i tre attraversamenti che ci sono
35:21nel canale in questione. Quindi dei luoghi ben mirati? Dei luoghi ben mirati e tutta la parte
35:26a valle e a monte da dove è stato ritrovato il cadavere. Sì perché la natura stessa dell'omicidio
35:33lasciava ritenere come probabile il fatto che subito dopo, quindi l'esplosione dei colpi
35:38d'arma da fuoco, quindi l'assassino e gli assassini avessero scagliato la pistola
35:41in mezzo al canale. Qui o un po' più avanti, dove c'era la possibilità anche di svoltare
35:46e prendere una via di fuga decisiva. Quali difficoltà avete incontrato nell'ispezionare
35:54questo tratto, il fondo?
35:56La prima la potete vedere voi stessi, è il colore dell'acqua, la visibilità, è inesistente.
36:02Avremmo potuto fare anche un'ispezione con un sistema televisivo e vedere ripetuta
36:05anche in superficie, ma in questo caso non è stato possibile, quindi abbiamo utilizzato
36:10una strumentazione elettronica, un magnetometro subacqueo, qualsiasi metallo, pezzo di metallo
36:15ci sia sul fondo del canale fino alla profondità di un metro e mezzo, questo strumento lo rileva.
36:20Ecco la pistola naturalmente non è stata trovata, avrebbe potuto sfuggirvi in questo canale?
36:25Nella parte che abbiamo ispezionato, con il reticolo che abbiamo fatto, assolutamente no.
36:28Quindi se la pistola non è stata trovata vuol dire che qui non c'era?
36:31Non c'è, nelle parti dove sono state fatte le ispezioni assolutamente la pistola non
36:35c'è.
36:39Queste operazioni, quindi condotte con questo scrupolo, con questo metodo scientifico,
36:45ci danno due risposte, due certezze.
36:47Quindi prima risposta, quindi se la pistola fosse stata scagliata dall'aggressore o dagli
36:51aggressori nel canale noi l'avremmo recuperato certamente.
36:54Seconda risposta che è, dal momento che la pistola non è stata recuperata, la pistola
36:59stessa, quindi ha accompagnato l'assassino e gli assassini in macchina, quindi nella
37:04loro fuga in quella direzione.
37:06Io tenderei a escludere l'ipotesi dell'agguato in senso classico, anche perché in questo tipo
37:13di agguato la distribuzione dei colpi sarebbe stata completamente diversa.
37:18L'assassino non avrebbe avuto difficoltà a colpire alle spalle il Bezze.
37:22Se no, dobbiamo accettare l'ipotesi di un folle che magari in seguito a un alterco
37:28o un diverbio ha esploso quattro colpi di 75 contro il Bezze in un raptus, di incontrollabile
37:34follia omicidio.
37:35Oppure c'è una terza ipotesi che io preferisco.
37:39Riflettiamoci bene, tutto in questo assassino ha qualcosa di antico, di vecchio.
37:44Cominciamo dall'età della vittima, l'età del Bezze, dalla stessa attività del Bezze,
37:48dal luogo, da questa vecchia strada.
37:50La pistola, che è una pistola vecchia, antica, consumata, è il movente, il movente che non
37:56affonda le sue radici in eventi recenti, con tutto un sapore di antico, come se il delitto
38:00stesso trovasse il suo senso, il suo tragico epilogo, in un avvenimento lontano del tempo,
38:08magari in una vecchia ruggine, in un vecchio dissapore.
38:11Quindi o un raptus in seguito magari ad un litigio occasionale, oppure un vecchio regolamento
38:15di conti.
38:16È molto probabile.
38:18Anche se non sembra, questa è una terra di frontiera.
38:25Non sembra, perché siamo a due passi da Ravenna, dall'autostrada e dalla riviera, ma non importa.
38:30Questa è una terra di frontiera e ha quella magia particolare, quella capacità di stupire
38:35sfuggendo ad ogni classificazione, che hanno le zone di confine.
38:48Il confine tra la terra e l'acqua, che la bonifica asciugato, ma che mantiene ancora forte la sua
38:53presenza, reale e fisica dentro gli argi, ma ancora più forte nelle abitudini e nei ricordi
38:58della gente.
39:00Nei ricordi di quanto Sant'Alberto era un isola e le sue case avevano piantati nei muri anelli
39:05per le barche che ci sono ancora.
39:07Il confine tra il presente e il passato, quando solo vent'anni fa la gente viveva ancora di
39:16quello che si cacciava e si pescava tra i canneti, sfidando i dazzi e le leggi del Papa, del Re
39:22e della Repubblica, come hanno sempre fatto i romagnoli.
39:24Confine tra il nulla e tutto il resto, tra quello che c'è e quello che potrebbe esserci,
39:32che esce dai fossi, assieme alla nebbia, nelle antiche credenze popolari, nelle rimesi in
39:37stacchetti o nei racconti di Eraldo Baldini.
39:42Una terra come questa, in cui esci dal paese, ti allontani dalle case di Sant'Alberto, svolti
39:48dietro un'argine, prendi una strada all'improvviso ed è come se fossi arrivato alla fine del mondo.
39:54Chi è ucciso Luigi?
40:01Se fosse stato un agguato, un omicidio premeditato studiato con cura, probabilmente non sarebbe
40:07avvenuto lì.
40:08La casa di Luigi era un passo dall'altro argine, dall'altra parte di Sant'Alberto e tutte
40:13le sere portava a spasso il cane.
40:15Sarebbe stato più facile sorprenderlo lì, nel buio, oppure sparargli quando andava a
40:20caccia e simulare un incidente.
40:23No, l'omicidio di Luigi è un omicidio.
40:24È un omicidio d'impeto, provocato da un litigio improvviso.
40:28Quando viene trovato, Luigi ha in mano i suoi occhiali, come faceva sempre, quando stava
40:32per discutere animatamente, se li toglieva e li teneva in mano.
40:36Va bene, un omicidio d'impeto, però compiuto da una persona che ha addosso una pistola.
40:41Chi?
40:54Un nemico di Luigi.
41:10Qualcuno che ha litigato con lui tanto tempo fa e che cova un rancore, un conto da regolare
41:15proprio in quel momento, per qualche motivo.
41:16Oppure un rancore recente.
41:19Qualcuno che sta litigando con lui, magari per motivi di pesca.
41:23Forse quello è il suo posto e ci tiene tanto da litigare anche ferocemente.
41:28Non sarebbe la prima volta che una tragedia avviene per motivi che consideriamo futili.
41:32E poi Luigi è il tipo che sappiamo, sanguigno, coriaceo, con quella durezza un po' stizzita
41:38dei vecchi romagnoli.
41:40L'uomo è andato sull'argine con una vecchia pistola per fargli paura, ma di paura Luigi,
41:45che andava a pescare nelle valli anche di Frodo e che andava a caccia tutti gli inverni,
41:49non ne ha, anzi.
41:50Si toglie gli occhiali per discutere meglio e allora l'uomo perde la testa e gli spara.
41:57Oppure no, non è un uomo solo, sono due.
42:00Due brutti tipi.
42:01Quella non è una zona strana, è soltanto l'argine di un canale in cui si va a pescare,
42:06ma forse è anche la strada più breve per andare da qualche parte.
42:09E soprattutto è una strada stretta.
42:18Passa una macchina.
42:19Forse troppo veloce per la tranquillità dei pesci che Luigi sta pescando.
42:26O forse troppo vicina all'auto di Luigi.
42:29E Luigi reagisce.
42:33Si arrabbia, inveisce, li insulta.
42:36Ma dentro la macchina ci sono due brutti tipi, due malavitosi, che girano armati.
42:40Uno di questi perde la testa, tira fuori la pistola e gli spara.
42:44Poi se ne vanno.
43:02Il nemico di Luigi o i due malavitosi.
43:04E per una serie di fortunate coincidenze nessuno li vede o li sente.
43:08E il delitto resta irrisolto.
43:09Se fosse un romanzo di Simenon, il commissario Maigret si fermerebbe in un bar di Sant'Alberto a bere una birra.
43:15E poi, dopo essersi asciugati i baffi, ci direbbe il nome dell'assassino.
43:19Ma Maigret è un commissario da romanzo, all'autore dalla sua parte, sempre pronto a suggerirgli sospetti, prove e indizi.
43:26Invece, per gli investigatori della cronaca, per quanto bravi siano, ci sono soprattutto difficoltà, problemi e sfortunate coincidenze.
43:35Però, sarebbe bello che saltasse fuori qualcosa.
43:38Che saltasse fuori qualcuno a ricordarsi un particolare utile per le indagini.
43:42Al commissario Maigret non sarebbe piaciuto che questo caso fosse rimasto irrisolto.
43:47Si sarebbe preso a cuore, sicuramente anche lui, questa figura di pescatore appassionato,
43:52capace, come dicono i suoi amici, di pescare le acquadelle, pesciolini piccolissimi, uno per uno.
43:58Un romagnolo di vecchio stile, burbero e sanguigno.
44:01Uno di lì, di Sant'Alberto.
44:03Lui, di Sant'Alberto.
44:33Grazie a tutti.
45:03Grazie a tutti.
45:33Grazie a tutti.
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