L'1,5 per cento della Nato: il dettaglio che potrebbe far deragliare il nuovo accordo sulla spesa
Il nuovo obiettivo di spesa della Nato prevede un 1,5 per cento per le spese non militari. La sua interpretazione, tuttavia, è vaga e potrebbe innescare divisioni "opportunistiche"
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00:00Dopo mesi di pressioni da parte del presidente USA, Donald Trump, i leader della NATO all'AIA
00:07sono pronti a concordare l'aumento della spesa militare al 5% del PIL.
00:13Ma in cosa consiste questo 5%?
00:21La fetta più grande, il 3,5%, sarebbe dedicata al bilancio della difesa.
00:27Carri armati, jet, droni, soldati e tonnellate di nuove munizioni per l'artiglieria.
00:37E il restante 1,5%, la NATO richiama investimenti per la difesa e la sicurezza.
00:44In altre parole, infrastrutture civili e informatiche progettate per migliorare e supportare le operazioni militari.
00:51Parliamo di ponti, strade, porti, oltre alla sicurezza informatica e alla protezione dei gasdotti energetici.
01:03Tuttavia, gli esperti, tra cui la Fondazione Bertelsmann Stiftung, sostengono che questa parte del bilancio sia vaga e aperta a interpretazioni nazionali.
01:12In una lettera inviata domenica scorsa al primo ministro spagnolo, la NATO afferma che la soglia del 5% potrebbe non essere vincolante.
01:25La Spagna potrebbe avere la flessibilità necessaria per determinare il proprio percorso per raggiungere gli obiettivi di capacità fissati dalla NATO, con altri paesi che potrebbero avanzare le stesse richieste.
01:42Quanto può essere davvero unita l'Alleanza nella sua strategia di difesa mentre affronta minacce senza precedenti?
