(Vista) «C'è la necessità di avere una ricerca pubblica nel campo dell'intelligenza artificiale e c'è la necessità di una regolamentazione. Le strutture pubbliche devono poter capire come funziona l'IA per poterla regolamentare ed è altrettanto importante creare conoscenze condivise. In Europa abbiamo bisogno di un Cern dell'intelligenza artificiale, come punto di incontro e di raccordo tra gli studiosi europei e anche con l'industria», lo ha detto a Roma il Nobel Giorgio Parisi, nella prima delle lezioni promosse alla Camera sull'Intelligenza artificiale e organizzate dal Comitato di vigilanza sull'attività di Documentazione della Camera dei deputati presieduto da Anna Ascani. Camera
00:00Tutte le grandi novità hanno bisogno di un certo tipo di regolamentazione, anche per tutti i problemi che quelli forse si stanno risolvendo da solo, di diritto d'autore, che quelli si risolveranno in qualche modo.
00:16E però le strutture pubbliche per poter regolamentare non capire bene come l'intelligenza artificiale funziona, quindi non essersi degli esperti che lavorano nelle strutture pubbliche che sappiano far funzionare l'intelligenza artificiale.
00:32E questo è possibile solo se c'è ricerca pubblica sul campo.
00:37Poi è anche importante proprio il progresso del campo e di creare conoscenze che le condivise.
00:43Quello che è chiaro è che i large language models non saranno l'ultima cosa che verrà fatta, verranno nuove strutture nuove e quelle che saranno probabilmente più potenti, più efficaci, con maggiore attaccamento alla realtà.
01:01E questo può essere fatto, è importante avere che ci siano queste conoscenze condivise, perché la scienza è sempre andata avanti mediante conoscenze condivise.
01:13E poi in particolare io penso che in Europa ci sia bisogno di un'istituzione che uno può chiamare un CERN per l'intelligenza artificiale, qualcosa che sia su scala molto più piccola del CERN,
01:26cioè che sia un punto di incontro per gli studiosi e gli studiosi possono andare due mesi, due anni, cinque anni e così via,
01:35che in cui si possa discutere, parlare, incontrarsi e quindi fare qualcosa che possa essere di utile per poi fare la ricerca nei propri paesi.
01:50Questa non deve essere una sostituzione della ricerca nel proprio paese, ma qualcosa di aggiuntivo, di supplementare come quello che viene fatto in Europa.
02:03Quindi secondo me è assolutamente fondamentale.