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  • 6 settimane fa
Roberto Andò ha presentato fuori concorso all’82ª Mostra del Cinema di Venezia il documentario «Ferdinando Scianna. Il fotografo dell’ombra», un ritratto del grande fotografo a cui Andò è legato da cinquant’anni di amicizia. Nella «Bussola da Venezia», curata da Cecilia Bressanelli, racconta: «In questo momento della vita ho voglia di trattenere le persone che ho amato. E un film è un modo per farlo. Un modo di mostrare le conversazioni che abbiamo avuto in cinquant’anni di amicizia». Accompagnati dalla presenza di Leonardo Sciascia, amico e maestro di entrambi.

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Trascrizione
00:00benvenuti a che spettacolo oggi per la bussola da venezia abbiamo qua con noi roberto andò che
00:14ieri ha presentato il documentario ferdinando scianna il fotografo del dell'ombra fuori concorso
00:22all'ottantaduesima mostra del cinema di venezia il film è prodotto da bibi film e uscirà in sala come
00:32come evento il 6 7 8 ottobre distribuito da fandango parto dal chiederle come è andata la proiezione
00:43la proiezione di ieri è un'accoglienza molto bella calda entusiasta più di quanto potessi aspettare
00:50perché con i documentari non si sa mai ma evidentemente in questo momento che stiamo
00:57vivendo ascoltare le parole di un di un uomo che è stato come dire che ha attraversato la vicenda
01:05del secolo con questa grazia e con questa densità di incontri evidentemente porta lo spettatore
01:19a riconoscersi a trovare un riferimento ecco quindi me lo sono spiegato così questo entusiasmo
01:26al di là dei meriti del film dico e all'inizio del film lei dice che l'ha realizzato per per
01:33gratitudine per gratitudine verso un amico eh fernando scianna che eh le cui foto fotografie
01:40assieme a un paio di libri e qualche film ehm sono stati fatali utilizza il termine fatale
01:47giusto per la sua formazione perché c'è un momento della vita in cui
01:52certe immagini che vedi certe letture che fai certi incontri si cristallizzano e diventano
02:03diciamo un deposito da cui parte la tua immaginazione per me quelle foto che io vedevo 14 15 anni a casa
02:13delle feste religiose in sicilia il suo primo libro che era nella casa dei miei questo questo libro
02:20è stato un modo il primo modo per capire come si può dare immagine forma al caos fuori io c'avevo
02:32il caos la sicilia i paesi la città un caos lo definirei noi veniamo dal caos e quelle fotografie
02:42organizzano formalmente in maniera perfetta questo caos quindi eh io ho conosciuto Ferdinando
02:50prima ancora che ci conoscessimo attraverso queste foto poi quando siamo diventati amici tramite
02:56Leonardo Sciascia che era amico di entrambi e è stato è partita un'amicizia veramente importante
03:03che sono ormai 50 anni di amicizia quindi il il questa gratitudine arriva a un certo punto
03:11perché hai voglia almeno io in questo momento della mia vita ho voglia di trattenere le persone
03:17che ho amato e un film è un modo perfetto per farlo anche per far condividere agli spettatori
03:24il piacere di queste conversazioni che io ho avuto in questi 50 anni con lui
03:28sembra davvero una delle delle vostre tante conversazioni che condividete quindi in questo momento
03:36con il con il pubblico sì perché in effetti eh credo che la magia di di questo film nasca dal fatto che noi ci
03:47conosciamo così bene c'è questa complicità tutte le volte che ho fatto dei ritratti li ho fatti di di persone
03:56che eh in qualche con cui in qualche modo c'era una grande amicizia l'avevo fatto per
04:02Francesco Rosi che mi chiese di fare un documentario su di lui quando fece gli 80 anni
04:07prodotto dal centro sperimentale di cinematografia l'ho fatto per Bob Wilson e l'ho fatto per
04:14la loro spinta ma in tutti e tre i casi c'era il presupposto di una complicità e perché un ritratto
04:22si fa in due non lo puoi fare da solo e quindi il fatto di conoscerci certo questo non evita il fatto
04:29che il documentario è bello perché ti fa scoprire qualcosa di nuovo anche di una persona quindi nonostante
04:36se ci conoscessimo da 50 anni io ho sentito che uno dei delle qualità dei grandi personaggi in un
04:48certo senso è la fragilità e che la fragilità non è un disvalore è la capacità di stare dentro questa
04:57fragilità con grazia che poi è il motore per fare per iniziare un dialogo col mondo il fotografo è
05:06un solitario che va in giro e cerca un dialogo col mondo e lo cerca con la sua empatia con la
05:13sua capacità di canalizzare e di cogliere quell'istante. Mi ha colpito tra le cose che ha detto
05:21Shanna ieri presentando il film che è riluttante a sentirsi definire il protagonista del film mi è
05:31piaciuto molto questo. Sì perché lui giustamente dice non sono l'attore di me stesso protagonista si usa
05:39di solito per una finzione in questo caso è il soggetto di questo documentario
05:45Ferdinando più che il protagonista è il soggetto del film.
05:52Il film comunque si basa sulla vostra amicizia è un film sull'amicizia ci sono tanti incontri
06:01ripercorre la carriera di Shanna le fotografie delle feste religiose i servizi di moda gli
06:12scatti con Magnum e le prime foto scattate a Bagheria con gli amici e insieme siete tornati a Bagheria
06:22come è stato?
06:23Beh è stato un viaggio in Sicilia che per versi e versi è stato anche doloroso perché Ferdinando voleva
06:30fotografare delle persone che aveva fotografato in gioventù sue compagne di scuola un suo amico che è stato
06:38l'amico della sua adolescenza ed è stato molto bello questo rincontrare persone che sono diventate
06:50diciamo persone anche del suo immaginario ovviamente e nel suo tempo siamo lì che è venuta l'idea di andare
06:59a casa di Leonardo Sciascia a Palermo dove entrambi non eravamo più entrati da quando Leonardo era morto
07:07quindi da 36 anni ed è stato veramente un shock perché la casa è intatta tutti i libri e l'unica cosa
07:20è che poi senti questo fatto che lui non c'è e noi andavamo lì con lui e quindi è stato molto
07:27molto difficile e è una delle altre cose che in qualche modo dei fili che tira fuori questo film
07:35cioè sia Ferdinando che a un certo punto dopo in questa difficile elaborazione del lutto dopo la morte
07:45di Leonardo che ha significato veramente tantissimo sia per lui che per me e si è accorto di avergli
07:54fatto migliaio di fotografie perché tutti i viaggi tutti si portava dietro la macchia anche quando era a casa
08:04però ha cercato di fare un libro e non era mai soddisfatto a me mi è capitato anche di essere sollecitato
08:15da produttori sceneggiatori a fare un film su Sciascia non mi sono mai deciso e quindi forse questo modo indiretto
08:25che abbiamo trovato è anche un modo per raccontare questa cosa come diciamo come sia difficile per noi fissare
08:33un rapporto così importante per entrambi forse deve rimanere così
08:40e attraverso le vostre opere sia lei che Ferdinando avete continuato a dialogare con lui
08:50beh sì ho fatto addirittura uno spettacolo teatrale con tratto dai suoi scritti dove lui in qualche modo si autodescrive
09:02una specie di ritratto fatto da lui stesso che è stato in giro con l'attore era Marco Baliani per tre anni
09:10e poi ho fatto la stranezza che comunque deve molto allo sguardo di Sciascia e anche l'abbaglio
09:17che è addirittura in parte tratto da una novella di Sciascia quindi i conti e Ferdinando ha continuato a dialogare
09:27col mondo di Leonardo in tante modi anche lui
09:29c'è anche tanta letteratura in appunto Sciascia c'è una frase che mi ha molto molto bella
09:41sulla differenza tra il linguaggio fotografico e il linguaggio del regista come quello dello scrittore
09:49il linguaggio fotografico che è scritto nella contemporaneità invece quello della regia e della scrittura
09:56che lei pratica entrambi è invece una ricostruzione fantastica della memoria dice Sciascia
10:05sì perché in effetti il film oltre a ripercorrere le tappe di questa vita straordinaria di Ferdinando
10:14è un'occasione per riflettere sul senso delle immagini anche sui nostri mestieri
10:21nel senso che c'è un momento in cui c'è anche Tornatore che essendo di bagheria
10:28anche lui ha un debito nei confronti di Ferdinando perché Ferdinando è stato molto importante
10:36per l'immaginario di Giuseppe e lì siamo entrati un po' in questo diverso modo
10:47in cui il cinema affronta il racconto perché sia il fotografo che il regista vogliono
10:55in definitiva un racconto ovviamente però il fotografo dipende dall'istante
11:04nel flusso deve cogliere un momento il regista ha una possibilità demiurgica
11:11cioè di ricostruire un tempo quindi di convocare proprio un mondo, un'epoca
11:18se vuole farlo per esempio Tornatore lo ha fatto proprio con Baria
11:23che è un film che corrisponde in un certo senso al libro che Ferdinando a un certo punto
11:30ha sentito il bisogno di fare sul suo paese che si chiama Quelli di Bagheria
11:35lui lo ha fatto con delle fotografie costruendo un romanzo di facce, di ritratti, di momenti
11:44accompagnati dalla scrittura perché Ferdinando scrive
11:48e invece Giuseppe ha immaginato tante storie che si incrociano in quel paese
11:55e Shanna dice ho soltanto guardato e schiacciato il bottoncino
12:01questa è una civetteria che mi piaceva che alla fine venisse fuori
12:07un po' perché lui rivendica orgogliosamente il fatto di non essere un artista
12:13si rifiuta questa definizione che oggi invece molti fotografi con leggerezza assumono
12:21gli piace essere definito un artigiano
12:25e in qualche modo mettere al primo posto questo rapporto con la realtà
12:30quindi ricevere dalla realtà
12:32insomma in questo senso lui scherzosamente minimizza
12:40il senso di questo lavoro straordinario che ha fatto nel tempo
12:45e c'è poi il rapporto con l'ombra
12:48la luce e soprattutto l'ombra che lei ha voluto sottolineare
12:51fin dal titolo
12:54l'ombra come metafora della condizione umana
12:57forse alla fine mi è sembrato il filo più convincente per definire il lavoro suo
13:04ce ne sono tanti
13:06ma il fotografo dell'ombra perché in effetti
13:11nelle foto di Ferdinando
13:15c'è un'esaltazione della luce meridiana
13:19della luce mediterranea
13:21è un lavoro di drammatizzazione dell'ombra
13:25e molto più
13:27ad esempio lui racconta come le fotografie
13:32anche di certi fotografi del nord che sono venuti in Sicilia
13:36ai primi del novecento per esempio
13:39Von Gleuden che famoso fotografava i ragazzi nudi a Taormina
13:44e sono delle fotografie dove c'è una luce sempre
13:49come dire solare
13:52non c'è una
13:53questa ricerca drammatizzazione
13:56è proprio una differenza
13:57di
13:58come dire
14:00una specie di
14:01genetica della luce
14:03quindi
14:05alla fine mi è sembrata l'aspetto più
14:08interessante
14:09e lui lo spiega nel corso del film
14:12in un modo molto convincente
14:13spiega
14:14diciamo
14:15si rifà quella definizione bellissima
14:18di
14:19Bufalino
14:21la luce e il lutto
14:23che diede il titolo a un suo libro
14:26dove appunto la luce
14:27diventa un connotato morale
14:30non soltanto
14:31un fatto geografico
14:34o atmosferico
14:35e si parla anche di responsabilità dello sguardo
14:38una responsabilità che il cinema condivide con la fotografia
14:42è certo
14:43la responsabilità
14:46Ferdinando dice che la responsabilità oggi lui la vede soprattutto
14:51come
14:53necessità di non produrre immagini autocompiaciute
14:59e immagini brutte
15:02non crede molto
15:08nel fatto che un'immagine può salvare il mondo
15:14può rendere
15:15più
15:17responsabili gli uomini che la guardano
15:21questo purtroppo è una certificazione storica
15:24noi sappiamo che
15:26i massacri si ripetano nonostante siano già avvenuti
15:30e ci siano su questi massacri
15:34documentazioni infinite
15:36quindi
15:37l'uomo è un animale
15:40che non
15:41da questo punto di vista non cambia
15:44si è alzata la soglia etica
15:47ma questo non impedisce
15:49che
15:49i fatti si ripetano
15:52è lo che stiamo vedendo
15:53e credo che il nostro tempo sia
15:57quasi scaduto
15:59le chiedo solo quali sono i suoi progetti adesso
16:02che cosa vuole raccontare
16:05ma io adesso proprio prossimamente
16:07cioè in novembre
16:09comincerò le prove di uno spettacolo
16:11per il teatro di Napoli
16:12che dirigo
16:13su Enzo Moscato
16:15che è stato un grandissimo drammaturgo
16:17scomparso da poco
16:19a cui voglio fare un omaggio
16:21perché
16:22è stato un grande poeta
16:24di questa città
16:27e ho immaginato
16:30uno spettacolo
16:31a partire da un suo scritto autobiografico
16:33si chiama
16:34Gli anni piccoli
16:35dove lui
16:36rintraccia
16:39come dire
16:40ripassando
16:41la sua infanzia
16:42e adolescenza
16:43i momenti in cui
16:44è nato
16:45il teatro
16:48in cui in qualche modo
16:49si è insinuato
16:50dentro la sua sensibilità
16:51l'idea del teatro
16:53la ringraziamo molto
16:56Ferdinando Cianna
16:58il fotografo dell'ombra
16:59esce il 6, 7, 8 ottobre
17:01nei cinema
17:03quindi questo bel ritratto
17:05fotografico
17:06ed amicizia
17:07grazie
17:08grazie
17:08grazie
17:09grazie
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