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  • 7 mesi fa
A Rimini centinaia di persone sono scese in piazza alla vigilia della Festa della Repubblica, la sera di sabato 1 giugno per partecipare alla fiaccolata «Nella notte della democrazia» e manifestare vicinanza al popolo di Gaza stremato dai continui attacchi israeliani. Il colpo d’occhio lo hanno generato le decine di lumi accesi. In tanti, visibilmente commossi si sono emozionati quando gli altoparlanti hanno diffuso ad alto volume un breve monologo registrato da Alessandro Bergonzoni aperto e chiuso dal suono delle sirene antiaeree. L’iniziativa in principio era stata presentata in comune a Bologna dal noto artista e paroliere: «Una esercitazione di immedesimazione col popolo di Gaza e con tutte le guerre, anche quelle che non ci fanno vedere». Un appello sonoro che l'attore bolognese ha registrato e condiviso pubblicamente con tanto di allarmi. «Come esistono le esercitazioni antincendio - dice Bergonzoni- così, ora più che mai, è necessario poeticamente, spiritualmente, antropologicamente e civilmente esercitarsi a sentire all'unisono». Sabato 1 giugno a Rimini prima delle 21 i gradini del Municipio sono stati preparati con fiaccole spente, ognuna recante il nome e l'età di bambini palestinesi uccisi. Poi una volta che le fiaccole erano state raccolte dai partecipanti alla manifestazione, per oltre un'ora, ogni dieci secondi è stato letto ad alta voce un nome e un'età. Il momento culminante si è raggiunto alle 22, quando il comune di Rimini ha autorizzato lo spegnimento simbolico delle luci di Piazza Cavour per la messa in scena dell’iniziativa ideata da Alessandro Bergonzoni. A organizzare la manifestazione è stato il coordinamento cittadino «L’Ultimo Giorno di Gaza» con il patrocinio del comune. 

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Trascrizione
00:00basta solo che attraverso questo grido di sirena ci si vedesimi in chi in questo
00:16medesimo istante non sa dove andare, come salvarsi, vivere, essere curato o mangiare
00:22non qui, non noi che ascoltiamo questo urlo di sirena simbolico
00:27attenzione, pericolo cronomi, attenzione, caduta massa
00:31non sottostare all'indifferenza, sciopero dell'impassibilità umana
00:37questa è una provocazione, la vocazione di provare a diventare l'altro
00:43non essere solo aspettatori o aspettatori di immagini televisive o giornalistiche
00:48cambio di dimensione, allarme condiviso per la sicurezza
00:53sì, sicurezza di sentire un popolo, di abitarlo dentro di noi
00:57e percepire con le nostre stesse terminazioni nervose quelle sterminazioni
01:03brilido di paura sulla nostra pelle e bocca come la loro
01:07qualcuno può sentirsi male?
01:09là si sentono tutti male
01:11noi almeno indossiamoli un minuto al giorno, sentiamoli, percepiamoli nel nostro accanto
01:16chi vuole preghi, medici, pianga, abbracci, stringa la mano di chi è vicino
01:22diventiamo in quei morti in fascia, quei genitori che fanno sudare
01:25diamo amore sconfinato a chi non sa più cosa sia
01:29è la fine del modo
01:31immedesimiamoci
01:33indossiamoli, la nostra vita continua
01:35la loro cambierà per sé
01:37per non stare a guardare
01:39ma per appartenere, essere e non dimenticare
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