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NovitàTrascrizione
00:00I 39 morti, quelli non vanno mai via dalla mente. Poi tra l'altro uno che era con me.
00:07Armando Ragazzi ricorda oggi, nel quarantesimo anniversario, la strage dell'Eisel.
00:12Era il 29 maggio 1985 quando 39 persone persero la vita allo stadio di Bruxelles,
00:18poco prima della finale di Coppa dei Campioni dove si affrontarono Juventus e Liverpool.
00:22Tra le vittime c'era il cugino di Armando, Domenico Ragazzi,
00:25all'epoca 44enne di Ludriano di Roccafranca, dove è stata intitolata una via in sua memoria.
00:31Quella che avrebbe dovuto essere una semplice partita di calcio diventò una tragedia.
00:35La dinamica è stata una battaglia, una cosa preparata prima,
00:42perché loro l'anno prima a Roma erano stati traslati male e l'anno dopo si hanno fatto pagare.
00:48Noi purtroppo non eravamo in club organizzati, eravamo tutte famiglie, bambini, giovani.
00:54E loro si sono approfittati.
00:57Dato che non c'era niente che divideva la curva, una semplice arete metallica,
01:03due spinte sono caduti perché loro erano in troppi di là e hanno iniziato ad attaccare di qua.
01:07Un'esperienza che ha segnato Ragazzi, che comunque è riuscito a tornare a vedere la Juventus dal vivo.
01:13L'episodio è andato a ottobre, è successo a maggio, a ottobre è andato a vedere un cremonese a Juve,
01:20perché erano già passati quattro mesi, sai, lo stadio piccolo di Cremona.
01:26No, dopo ho fatto un po' di anni senza e poi ho ripreso ancora andare a vedere la Juve.