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https://www.pupia.tv - Roma - Medicina di genere
Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale - Ufficio di Presidenza
Audizione di rappresentanti di A.M.M.I, Farmindustria e Associazione donne 4.0 sul ddl 989 (Medicina di genere) (27.05.25)

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Novità
Trascrizione
00:00prevede lo svolgimento di
00:30l'audizione è stata autorizzata la pubblicità dei lavori con l'attivazione dell'impianto
00:36audiovisivo, la trasmissione sui canali web, Youtube e satellitare del Senato. Chiedo di
00:44contenere gli interventi in un massimo di otto, nove, sette minuti in modo da consentire
00:51gli eventuali quesiti dei senatori e le successive repliche e chiedo anche di attenersi strettamente
01:00alla valutazione del disegno di legge, almeno nella prima parte della vostra audizione, poi
01:06nell'eventuale replica magari ci potete dire anche e dare altre valutazioni. Sono presenti
01:13per l'Associazione Mogli Medici Italiani a me Giovanna Sorbelli, Presidente della sezione
01:19di Roma e Rosanna Fainbinda, Past Presidente Nazionale. Buona giornata. In rappresentanza
01:28di Farmindustria Federico Chinni, componente del Comitato di Presidenza e Carlo Riccini,
01:33Vice Direttore Generale, accompagnati da Michelina Varra, Direzione Relazioni Istituzionali.
01:40Buongiorno, benvenuti. Per l'Associazione Donne 4.0 Silvia Castronovi, Ambassador e
01:49Thomas Osborne, Esperto Ricerca Area Salute. Siete voi? Buongiorno. Bene, a questo punto
01:56i colleghi senatori presenti, compreso il primo firmatario del testo, il senatore Collega
02:05Zullo, è presente la collega Guidolin e il collega Satta. A questo punto dare la parola
02:14a, credo, Giovanna Sorbelli. Prego, buongiorno. Ecco, allora, ho scritto un appunto, in modo
02:24tale da essere celere, chiara, in realtà quello depositato è un altro, glielo diamo
02:29subito. Allora, presento subito questa associazione. L'Ammi nasce a Mantova nel 1970, 55 anni
02:38fa, come associazione Mogli Medici. Nasce ovviamente prevalentemente a fini socio-previdenziali.
02:45Oggi è anche Donne per la Salute perché c'è un numero enorme di donne medico che
02:50si sono iscritte, che noi abbiamo accolto, per cui giustifichiamo così l'estensione
02:55del nome. Attualmente ha orientato i propri obiettivi culturali e ideali nei confronti
03:02della donna, invece non è nata così. L'Ammi ha anche aperto a nuove figure professionali
03:08legate alla sanità, le biologhe, le veterinarie, le farmaciste, le psicologhe, eccetera. Il
03:14testo, Presidente, è eccellente. Se superiamo le buone prassi e le buone politiche, andiamo
03:22nel concreto ad applicare la pratica clinica con la medicina di genere, noi siamo a cavallo
03:29e ce lo auguriamo vivamente. Le dirò questo perché la vocazione statutaria della nostra
03:36associazione è di svolgere attività di prevenzione e divulgazione. Quindi noi non siamo società
03:43mediche, ma siamo l'unica e prima associazione pioniera nel campo del finanziamento della
03:51ricerca alla medicina di genere. In tempi non sospetti, quando solo pochi finanziamenti
03:57li erogava l'AIFA, c'eravamo noi nel 2012 con il primo concorso annuale a favore di
04:05giovani ricercatori non strutturati e ovviamente con competenze e un curriculum di tutto rispetto
04:12a finanziare con le nostre quote, un salasso, Presidente, 10.000 euro ogni anno, questo
04:19concorso annuale. Siamo dunque al quattordicesimo anno e a ottobre ci sarà appunto un bando
04:26che vi lasceremo per la partecipazione consueta, noi abbiamo una commissione dove ci sono ovviamente
04:34illustri nomi che ovviamente ci confortano e ci supportano nella valutazione perché non
04:44lo facciamo, né abbiamo questa pretesa di farlo da sole, le professoresse Giovannella Baggio,
04:49Flavia Franconi, Walter Malorni, la dottoressa Anna Maria Moretti. L'AMMI, tutto ci ho premesso
04:57con le considerazioni che ho molto accelerato perché vorrei dirvi di più di questo concorso
05:04che porta a una selezione ben 20 lavori ogni anno, quindi immaginate un po', 20 per 14 anni
05:13a livello nazionale con una sessantina di sedi in tutta Italia, ogni anno in una sede diversa,
05:22quindi immaginate che opera di divulgazione e di promozione della medicina di genere abbiamo
05:29fatto e siamo ancora di più in grado di fare se rientriamo in questa benedetta rete che prevede
05:38il suo disegno di legge. Noi dobbiamo entrare in quella rete e noi non ci siamo nella rete e questo
05:45ci ha un po' spiazzato, pertanto l'AMMI, le dico subito entro in media re, l'AMMI ritiene di poter
05:53entrare a pieno titolo a far parte della rete prevista nel DDL 989, misure per il potenziamento
06:01della medicina di genere nel servizio sanitario nazionale all'articolo 4,1 dove chiede di vedere
06:09inserito dopo la lettera D un emendamento integrativo, lettera Dbis che testualmente
06:16sancisca l'AMMI associazione mogli medici donne per la salute come oggetto programmatore e
06:24attuatore del concorso annuale progetto di ricerca di medicina e farmacologia di genere specifiche,
06:33siamo certi di convincervi della bontà e della giustezza di questo emendamento, l'AMMI si è guadagnata
06:40de facto, lo ha fatto sul campo in punta di piedi senza troppa pubblicità, il proprio protagonismo
06:50è a titolo per entrare nella rete, le va riconosciuto, con questo emendamento la nostra associazione
06:57può ufficializzare il proprio ingresso operativo nel sistema di rete della medicina di genere
07:03insieme ad altri illustri organismi che ci risultano essenzialmente legati al mondo delle società
07:10e degli enti scientifici, il centro dell'istituto superiore di sanità, il gruppo salute genere,
07:18la FISM, il centro studi nazionale, la federazione degli ordini e il gruppo tecnico regionale,
07:24però ci siamo anche noi, un'associazione capillarmente diffusa in tutto il territorio
07:31che può fare quel lavoro di divulgazione atteso dal disegno che è stato presentato,
07:37il lavoro di rete non è da sottovalutare, è un compito essenziale di mettere insieme
07:44siccome ricordavo, e se lei guarda al comma 3
07:51vado a prenderla
07:54la rete si avvale di una capacità nella collaborazione delle altre federazioni e delle produzioni sanitarie
07:59e di quelle non sanitarie interessate a recibire l'oggetto della rete
08:03e delle società scientifiche che hanno interesse allo studio della medicina di genere
08:07e il comma 2 dice di avviare l'inserire l'informazione del numero di nutenza
08:12attraverso specifici programmi informativi
08:16No, no, no, per carità, e proprio per questo ci sentiamo di essere in un contesto largo
08:22però noi siamo anche un po' materia sanitaria
08:28perché ci muoviamo, abbiamo un numero infinito di donne medico
08:34e naturalmente molti medici di famiglia
08:41Grazie a lei Presidente
08:43Allora, Farmindustria, chi parla?
08:47No, deve spegnere, chiedo scusa
08:55Molto bene, accendere, perfetto
09:01Buongiorno Presidente, buongiorno senatrici e senatori
09:04colgo il suo invito a andare diretto al punto
09:07faccio solo una micropremessa di introduzione alla memoria che poi depositeremo
09:13Allora, Farmindustria è da molti anni impegnata
09:15su quella che noi chiamiamo la medicina di genere specifica
09:18non a caso da questo punto di vista organizziamo ogni anno
09:21in occasione della festa della donna un evento
09:23che proprio anche quest'anno aveva questo tema
09:26proprio al centro dei suoi lavori
09:29rispetto a come dire il tema della medicina di genere specifica
09:34l'industria farmaceutica è proprio molto orientata oggi
09:38nella direzione della personalizzazione della cura
09:41e questo è un ambito ovviamente di assoluto interesse
09:45da questo punto di vista, proprio per raccogliere il suo invito a andare al punto
09:48ci sono alcuni aspetti estremamente centrati di questo disegno di legge
09:52ne cito 5 in ordine cronologico
09:561° la garanzia dell'applicazione uniforme della medicina di genere su tutto il territorio
10:00integrando la specificità di genere nella programmazione sanitaria e nei LEA
10:05il rafforzamento della governance
10:07pensiamo che a questo punto sia molto importante
10:09attraverso questa istituzione di strutture specifiche
10:12quale la rete italiana dei medici medicina generale e i gruppi tecnici regionali
10:16il favorire la ricerca sanitaria genere specifica
10:19la promozione e la formazione e l'aggiornamento degli operatori sanitari
10:23questo è un tema cruciale
10:25e la sensibilizzazione e l'informazione dei cittadini e dei professionisti
10:29a completamento del punto precedente
10:31proposte e vengo dunque immediatamente
10:34ci sono due temi sui quali noi vorremmo rivolgere la nostra attenzione
10:39al legislatore e a questa commissione
10:41allora il primo è quello dell'articolo 9, commi 9 e 10
10:44il riferimento ai comitati etici
10:46i comitati etici sono già stati oggetto di una lunga riforma
10:50con il DM del 26 gennaio 2023
10:54con l'individuazione di 40 comitati etici territoriali
10:58allora quello che è il nostro messaggio
11:03è evitare che l'eventuale istituzione di un comitato etico nazionale
11:07con la funzione di coordinamento delle valutazioni etico-scientifiche
11:11delle sperimentazioni cliniche di rilevante interesse nazionale
11:14determini o possa determinare sovrapposizioni e problemi di competenza
11:19con le funzioni del centro di coordinamento nazionale dei comitati etici
11:23con quello dei comitati etici nazionali
11:25e o con quelli dei comitati etici territoriali
11:27esercitando le medesime funzioni
11:29quindi un punto di attenzione rispetto al tema comitati etici
11:33rispetto a quello che è già stato novellato con il DM che ricordavo precedentemente
11:37e con l'istituzione di questo specifico punto all'interno del DDL
11:42l'altro punto, e chiudo, è l'articolo 13
11:44inclusione di un numero adeguato di donne negli studi
11:48questo è un tema molto importante
11:50perché ovviamente l'idea di aprire gli studi clinici al tema della diversità di genere
11:55è fondamentale
11:57l'unico nostro input da questo punto di vista
12:00è farlo in base a ragioni epidemiologiche
12:04o meglio a criteri epidemiologici
12:06e non con numeri stabiliti, diciamo così, exante
12:10in virtù di una parità di genere
12:12che non avrebbe scientificamente ovviamente
12:14nessun tipo magari di valore aggiunto davvero rilevante
12:17quindi questi sono i due punti che noi volevamo segnalarvi
12:20ringraziandovi per il tempo
12:22poi depositeremo la memoria nel quale potrete trovare
12:24il maggiore dettaglio di quello che ho cercato di sintetizzare
12:27grazie
12:28molto bene dottore
12:29allora a questo punto c'è l'associazione Donne 4.0
12:33Silvia Castronovi
12:35buongiorno Presidente, ringrazio per l'autore
12:40mi scusi
12:43buongiorno Presidente, ringrazio per la convocazione in questa audizione
12:49e io porto i saluti della Presidente di Donne 4.0
12:53la dottoressa Roberta Russo
12:55che purtroppo non è potuta essere presente
12:59e abbiamo depositato un documento
13:02ci siamo avvalsi anche del supporto
13:05dell'istituto di ricerca per la competitività
13:08in particolar modo dell'area salute
13:11qui con me il collega Thomas Osborne
13:14e per quanto riguarda una breve premessa su Donne 4.0
13:18è un'associazione che ha come finalità
13:23quella dell'equità di genere e l'inclusione sociale
13:25con una particolare attenzione
13:28alle tecnologie e all'innovazione
13:32che possono essere trasformate come un'opportunità
13:35di empowerment e leadership femminile
13:37sia nell'ambito del lavoro e sia come in questo caso
13:40anche in una valutazione più specifica
13:43per quanto riguarda l'inclusione del genere
13:45nell'ambito della sanità
13:47tant'è vero che c'è anche una commissione sanità digitale
13:49venendo alle osservazioni specifiche
13:53per quanto riguarda il DDL 989
13:57apprezziamo molto il fatto che sia stata definita
14:00finalmente la medicina di genere
14:04e che rappresenta un significativo riconoscimento
14:09verso l'integrazione della medicina
14:12del servizio sanitario nazionale
14:15e per quanto riguarda le osservazioni
14:20di modifica del disegno di legge
14:23proponiamo che negli articoli 2, 13 e 14
14:26invece che le espressioni differenze correlate al genere
14:30vengano sostituite con differenze correlate al sesso e al genere
14:33tanto sono due concezioni
14:35una più sociologica e etica
14:40e l'altra più biologica
14:42quindi ci sembra più completa
14:45da un punto di vista proprio con l'approccio scientifico
14:48per quanto riguarda l'articolo 3
14:50si suggerisce la possibilità della consultazione
14:53anche di associazioni, fondazioni, istituti di ricerca
14:56che abbiano come competenza e come studio
14:59come oggetto la medicina di genere
15:02che possono essere a supporto dell'osservatorio
15:05lo stesso dicasi anche per quanto riguarda l'articolo 4
15:08per quanto riguarda la rete
15:10e nell'articolo 9
15:12si raccomanda che i progetti di ricerca
15:14finanziati con fondi pubblici e misti
15:16assicurano un'adeguata rappresentatività
15:18delle popolazioni femminili nei campioni di studio
15:21anche al fine di garantire
15:23l'applicabilità dei risultati
15:25alla popolazione più in generale
15:27e quindi a ridurre quei bias
15:29che possono esserci
15:31nei protocolli sperimentali
15:33sappiamo ad esempio che
15:35e poi qui chiedo al dottor Osborn
15:38di intervenire nei minuti che ci sono concessi
15:41ci sono delle differenze
15:43proprio nella sperimentazione
15:45addirittura tra i topolini maschi e i topolini femmini
15:47perché i topolini femmini sono meno sperimentabili
15:49dal punto di vista farmacologico
15:51perché hanno delle variazioni ormonali
15:53che nei topolini maschi non ci sono
15:55quindi anche già da solo questo
15:57dovrebbe essere fare la differenza
15:59quindi usare l'intelligenza artificiale
16:01gli algoritmi con questa attenzione
16:03è noto che se si è una donna
16:05oltre 50 anni di colore
16:07l'intelligenza artificiale
16:09non esiste per l'intelligenza artificiale
16:11attualmente
16:13come dati che hanno
16:17diciamo in pancia
16:19e quindi
16:21anche sempre per quanto riguarda
16:23l'articolo 9
16:25chiediamo che vi sia una presenza
16:27obbligatoria di esperti di medicina generale
16:29non solo nelle commissioni di valutazione
16:31dei progetti ma anche all'interno dei comitati etici
16:33con il compito di verificare
16:35la coerenza metodologica
16:37degli studi clinici rispetto alle variabili
16:39di sesso e genere
16:41quindi anche che venga supportata
16:43con dei specifici la medicina di genere
16:45e l'inserimento di percorsi
16:47formativi anche per le facoltà
16:49di medicina
16:51e concludo con l'articolo 14
16:53lascio i minuti restanti
16:55al collega Osborn
16:57per l'articolo 14 chiediamo che
16:59per quanto riguarda la comunicazione
17:01vengono coinvolte le
17:03associazioni, fondazioni, istituti
17:05che abbiano queste
17:07competenze per
17:09arrivare a più persone
17:11sensibilizzandole
17:13sulla medicina di genere
17:17e sul valore che
17:19questo DDL porta anche
17:21nell'ambito generale
17:23del beneficio di tutti perché la medicina di genere
17:25non è una medicina delle donne
17:27ma una medicina che va a puntualizzare
17:29meglio anche la medicina per tutti
17:31quindi è una forma
17:33di valorizzazione scientifica
17:35prego Thomas
17:37non so se, molto brevemente
17:39grazie mille
17:41tanto è già stato detto e secondo me
17:43anche nella parte iniziale
17:45del testo
17:47c'è gran parte dell'analisi
17:49sono enormi temi
17:51per quel che riguarda tutta la parte
17:53di trial clinici e di test
17:55ho dietro di me persone
17:57molto più esperte e preparate
17:59che ne sanno molto di più
18:01e quindi è giusto
18:03che intervengano loro. Giusto un'osservazione
18:05che secondo me forse manca nella prima parte
18:07è quella per quel che riguarda
18:09anche la salute mentale
18:11nel senso che quando ormai parliamo di salute
18:13è inevitabile
18:15e fondamentale anche parlare di salute mentale
18:17e ci dice l'Ocse
18:19che l'Italia è uno dei paesi
18:21ad avere
18:23il maggiore gap
18:25di genere anche
18:27per quel che riguarda
18:29condizioni di salute mentale
18:31che dovrebbero essere attenzionate
18:33in media è questo gap del 20%
18:35in Italia siamo oltre al 30%
18:37per disturbi
18:39di salute mentale
18:41così definiti dall'Ocse
18:43ci sono cose più specifiche
18:45che si possono fare
18:47il nostro CitoL'Ocse è uno dei pochi paesi
18:49che non ha nelle politiche
18:51sulla salute mentale previsto per ora
18:53interventi specifici nell'ambito
18:55di genere e per fare
18:57due esempi
18:59ci sono condizioni nel postpartum
19:01poi quelli che riguardano
19:03la generazione più avanti
19:05che in questa fase della vita
19:07tra i 60 e i 70 anni
19:09che si sentono in questo momento
19:11schiacciate magari da un lavoro di cura
19:13di genitori ancora più anziani
19:15allo stesso tempo il doversi
19:17lavorare e poi prendersi
19:19anche cura magari di figli e nipoti
19:21quindi l'unica cosa che
19:23forse può essere
19:25aggiunta anche nella prima parte
19:27di analisi è
19:29attenzionare il tema
19:31della salute mentale che per ora
19:33non viene trattato sul quale
19:35anche la medicina di genere
19:37ma in tutto il concetto
19:39di sanità di genere
19:41può non tener conto
19:43grazie, domande?
19:47Zullo
19:49Presidente
19:51più che domande
19:53delle precisazioni è anche
19:55un confronto
19:57su quello che avete detto
19:59per le quali io vi ringrazio molto
20:01perché sono state dette delle cose
20:03che ovviamente
20:05presuppongono un confronto
20:07salute mentale
20:09analisi
20:11noi dobbiamo distinguere la relazione
20:13illustrativa dal testo della norma
20:15nella relazione
20:17illustrativa si illustra
20:19una finalità della norma
20:21è chiaro che può sfuggire qualche
20:23patologia oppure
20:25qualche ambito
20:27patologico come la salute mentale
20:29può sfuggire nell'analisi
20:31però poi
20:33l'analisi quando il testo
20:35diventa legge non esiste più
20:37per cui è evidente
20:39che noi dobbiamo concentrarci sulla
20:41sesso genere
20:43mi pare l'abbia detto
20:45qualcuno e nella legge
20:47è scritto chiaramente
20:49nel primo articolo, articolo 1
20:51si intende lo studio delle differenze di sesso
20:53definite delle caratteristiche biologiche
20:55della persona e delle differenze di genere
20:57per cui io non penso
20:59che ci sia un discorso
21:01rete
21:03e ovviamente
21:05la vostra
21:07attività è fregevole
21:09non si discute
21:11e noi stiamo
21:13nelle audizioni stiamo
21:15per fortuna
21:17stiamo recependo
21:19uno
21:21uno slancio da parte di tutti
21:23ad essere nella rete
21:25e fa bene
21:27va bene però il
21:29discorso è, fermo restando che
21:31non c'è nessun motivo stativo ad
21:33inserire nella rete
21:35il discorso è di capire se noi
21:37istituiamo la rete presso il ministero
21:39e se noi facciamo
21:41un organismo pletorico
21:43probabilmente rischiamo anche
21:45di non trovare spazio
21:47al ministero dove immettere
21:49le persone, ma cos'è certa
21:51che l'articolo
21:53prevede la rete
21:55che collabora con tutte le altre
21:57cioè non è
21:59un discorso solo di rete
22:01è un discorso di rete e di collaborazione
22:03però voglio dire
22:05non è precluso che si possa implementare
22:07la rete con altri soggetti
22:09articolo 9
22:11articolo 9
22:13non è altro che
22:15un articolo vigente
22:17del decreto legislativo 502
22:19e sue
22:21modifiche
22:23e integrazioni
22:25che abbiamo voluto
22:27modificare inserendo
22:29una specifica
22:31in cui si diventa
22:33cogente avviare sperimentazioni
22:35di parte corrente
22:37o finalizzata però con
22:39l'indirizzo focalizzato
22:41alla medicina di genere
22:43e questo è invece prima
22:45vigente, un articolo che non prevedeva
22:47questo, per cui
22:49nell'articolo 9 poi
22:51non è una legge che deve dire
22:53il numero di soggetti
22:55che deve partecipare
22:57ed è evidente
22:59che il numero di soggetti
23:01come si fa una sperimentazione
23:03è chiaro che ci sono tutti
23:05dei criteri che vanno a individuare
23:07i soggetti che devono entrare
23:09nella sperimentazione
23:11e se devono essere di un certo numero
23:13di sesso maschile e di sesso femminile
23:15si è detto
23:17dobbiamo guardare non
23:19a una parità tot maschita
23:21ma anche al discorso della
23:23prevalenza tra uomini e donne
23:25questo è detto
23:27però non è la legge che
23:29lo dice, la legge rimanda
23:31al piano formativo
23:33ed è il piano formativo che deve tenere presente
23:35queste cose a seconda
23:37del tipo di
23:39sperimentazione che si fa, della patologia
23:41sulla quale si interviene
23:43non è nella legge che
23:45noi possiamo dire questo
23:47altro discorso
23:49che viene fatto
23:51allo stesso modo
23:53la diffusione
23:55bisogna coinvolgere tutte
23:57io sono d'accordo
23:59però non è che possiamo dire nella legge
24:01noi diciamo
24:03il ministro della salute ha sentito la red
24:05predispone un piano di comunicazione istituzionale
24:07con l'obiettivo di diffondere una migliore conoscenza
24:09è in questo piano
24:11che deve essere scritto
24:13chi deve fare
24:15comunicazione, come la deve fare
24:17quali sono gli strumenti
24:19il monitoraggio eccetera
24:21ora
24:23io penso che
24:25è un confronto
24:29ma io non posso
24:31far domande rispetto a cose
24:33che per me sono chiare
24:35io invece
24:37voglio confrontarmi
24:39per dire, io la vedo così
24:41poi se loro pensano
24:43che io veda male
24:45me lo devono dire, quindi presidente
24:51Satta
24:53Satta, prego
24:55una precisazione anch'io
24:57per completare
24:59intanto ringrazio anche io ovviamente tutti gli uditi
25:01quando l'associazione
25:03donne 4.0
25:05suggerisce l'articolo 9
25:07l'inserimento di percorsi formativi universitari
25:09di corsi di studio di medicina e chirurgia
25:11inserimenti specifici di medicina e chirurgia
25:13è tutto previsto nell'articolo 12
25:15quindi mi sembra abbastanza chiaro
25:17anche questo, non so se ci sono delle cose da aggiungere
25:19ma insomma mi sembra abbastanza evidente
25:21e già sottolineato, grazie
25:25una domanda
25:27a Farmindustria
25:29allora
25:31mi sembra di capire che
25:33Farmindustria vede
25:35diciamo la cosa, parliamo dei farmaci ovviamente
25:37vede la cosa dal punto di vista
25:39tecnico, no?
25:41molto tecnico e giustamente
25:43il contributo che dà è quello
25:45ora
25:47capire meglio
25:49perché noi sappiamo che
25:51questi protocolli
25:53e questi percorsi di validazione
25:55per l'autorizzazione
25:57dell'emissione in commercio
25:59sono stati fatti
26:01Garattini ne ha fatto
26:03un argomento di studio
26:05di approfondimento storicamente
26:07ecco
26:09capire come progredire
26:11perché è ovvio che noi non potremo
26:13di punti in bianco imparare
26:15la traduzione francese
26:17ecco come progredire
26:19da subito dando appunto
26:21concretezza
26:23se nel testo c'è qualcosa da
26:25meglio
26:27precisare da questo punto di vista
26:29proprio della validazione
26:31del percorso di autorizzazione del farmaco
26:33perché è ovvio e sappiamo tutti
26:35è paradossale che fino ad oggi
26:37questa cosa non ce la siamo
26:39in qualche modo posta
26:41come necessità che il corpo
26:43di una donna è diverso da quello
26:45di un uomo
26:47su mille punti di vista
26:49ivi compreso la risposta rispetto
26:51ai principi attivi alla base
26:53dei tanti farmaci
26:55quindi la risposta
26:57la facciamo
26:59per tutti
27:01con lo stesso giro e con i tempi
27:03molto più ristretti
27:05quindi do subito la parola a Giovanna Sorbelli
27:07Allora
27:09è l'unicità
27:11della nostra associazione
27:13che chiede
27:15l'inclusione
27:17nella rete
27:19l'unicità e il fatto di essere state
27:21pioniere in tempi non
27:23sospetti. Nel 2012
27:25pensate sei anni
27:27dopo
27:29il piano strategico
27:312007-2008
27:33e qualche anno
27:35prima della legge
27:373 del 2018
27:39chi c'era se non noi
27:41questo è sarebbe mortificante
27:43escluderci
27:45noi dobbiamo essere
27:47ecco grazie
27:49avete tutta la mia considerazione
27:51tanto che state qui
27:53in audizione
27:55grazie presidente
27:57Farmindustria
27:59eccomi qua senatore
28:01rispetto al suo punto
28:03della nostra memoria troverà poi dei dati precisi
28:05da questo punto di vista
28:07per risponderle
28:09oggi l'industria sta lavorando
28:11già molto e in maniera massiva
28:13proprio sull'allargamento
28:15della trialistica
28:17quindi è una cosa secondo me che non
28:19dovrebbe essere
28:21non partiamo da zero
28:23oggi la direzione è assolutamente questa
28:25una trialistica che oggi è molto più inclusiva
28:27e va verso l'inclusività
28:29poi il tema è come rendere
28:31questa inclusività effettiva
28:33ecco di qui per esempio
28:35quello che noi stiamo sperimentando molto
28:37è tutto il tema degli studi clinici decentralizzati
28:39che soprattutto
28:41da un punto di vista di genere
28:43possono meglio includere anche la popolazione femminile
28:45che talvolta abbiamo riscontrato
28:47nella pratica
28:49è più in difficoltà
28:51a seguire uno studio in maniera pedissecua
28:53e quindi talvolta poi escono dallo studio
28:55soprattutto pazienti femminili
28:57quindi diciamo che da questo punto di vista
28:59c'è già un'azione
29:01molto forte
29:03in questo ambito da parte dell'industria
29:05cioè l'inclusività
29:07by design se così posso dire
29:09degli studi clinici
29:11e ovviamente
29:13una implementazione di trial clinici
29:15decentralizzati che quindi
29:17permettono ai pazienti di restare a casa
29:19sempre più a casa e non dover
29:21per esempio andare in ospedale
29:23per campionature, test e quant'altro
29:25quindi direi che da questo punto di vista
29:27la direzione è questa
29:29mi permetto magari di rimarcare un po'
29:31il tema dell'articolo 9
29:33dal punto di vista dei comitati etici
29:35noi abbiamo, prendendo un esempio alternativo
29:37la Spagna che ha fatto di questa cosa
29:39veramente la semplificazione
29:41proprio dei comitati etici
29:43e quindi l'attrattività
29:45dell'industria dal punto di vista degli studi clinici
29:47un proprio provvedimento bandiera
29:49diciamo
29:51e qui quindi il punto di attenzione del legislatore
29:53o degli interventi
29:55da un punto di vista anche di regolamentazione
29:57a valle del decreto legislativo
29:59il punto di attenzione
30:01è non andare a
30:03introdurre elementi che possano essere
30:05come dire, ostativi
30:07alla velocizzazione dell'implementazione
30:09degli studi clinici. Grazie
30:11Grazie
30:13e a questo punto Silvia
30:15Castronovi
30:17Allora intanto ringrazio
30:19sia il senatore Zullo
30:21che il senatore
30:23Satta per quanto
30:25riguarda le osservazioni fatte
30:27riferivo per l'articolo 9
30:29riferisco al senatore
30:31Satta anche per quanto riguarda
30:33l'aggiornamento e l'inserimento anche
30:35nell'articolo 9 che comunque parla di ricerca
30:37quindi non solamente corsi
30:39corsi proprio specifici
30:41per quanto riguarda la medicina di genere
30:43quindi con un'attenzione in particolare
30:45e bene
30:47il fatto che la comunicazione venga
30:49comunque poi definita
30:51in un secondo momento immagino nei decreti attuativi
30:53anche ad altri
30:55soggetti con le varie forme
30:57che possono essere da
30:59incontri, tavoli rotondi
31:01incontri, comunicazione
31:03allo stato puro insomma
31:05bene così poi per quanto
31:07riguarda il fatto di
31:09sesso e genere io mi riferivo
31:11l'ho letto nell'articolo 1 mi riferivo
31:13anche agli altri articoli di continuare
31:15ad inserire quella formula
31:17proprio per maggior chiarezza
31:19maggior specificità che appunto sono gli articoli 2
31:213 e 12. Grazie
31:23Colleghi
31:25signori intervenuti
31:27grazie abbiamo fatto un buon lavoro
31:29buona giornata, qualsiasi contributo
31:31ulteriore è ben accetto
31:33e indirizzatelo nelle forme
31:35che conoscete alla commissione
31:37grazie, grazie buona giornata
31:53Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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