Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 7 mesi fa
ROMA (ITALPRESS) - Il settore manifatturiero continua a frenare la crescita dell’eurozona, anche se c’è un lieve miglioramento. È quanto emerge dal bollettino economico della Banca Centrale Europea.
L’elevata incertezza, sia interna sia internazionale, e i possibili nuovi dazi limitano gli investimenti e le sfide per la competitività gravano sulle esportazioni. Al tempo stesso, secondo la Bce il settore dei servizi mostra capacità di tenuta. Inoltre, la crescita dei redditi delle famiglie e il vigore del mercato del lavoro sostengono la graduale ripresa dei consumi, nonostante il clima di fiducia dei consumatori si confermi fragile e i tassi di risparmio elevati.
abr/gsl

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Il settore manifatturiero continua a frenare la crescita dell'eurozona, anche se c'è
00:08un lieve miglioramento.
00:10È quanto emerge dal bollettino economico della Banca Centrale Europea.
00:14L'elevata incertezza, sia interna sia internazionale, e i possibili nuovi dazi limitano gli investimenti
00:20e le sfide per la competitività gravano sulle esportazioni.
00:24Al tempo stesso, secondo la BCE, il settore dei servizi mostra capacità di tenuta.
00:28Inoltre, la crescita dei redditi delle famiglie e il vigore del mercato del lavoro sostengono
00:34la graduale ripresa dei consumi, nonostante il clima di fiducia dei consumatori si confermi
00:38fragile e i tassi di risparmio elevati.
00:41A gennaio 2025 il tasso di disoccupazione si è mantenuto sul minimo storico del 6,2%
00:48e si stima che l'occupazione sia cresciuta dello 0,1% nell'ultimo trimestre del 2024.
00:54La Banca Centrale Europea prevede che, complessivamente, il tasso di incremento medio annuo del PIL
01:01in termini reali sia pari allo 0,9% nel 2025, per poi salire all'1,2% nel 2026 e all'1,3% nel 2027.
01:11L'andamento dell'inflazione ha continuato a riflettere sostanzialmente le aspettative
01:16degli esperti della BCE.
01:18Nel medio termine si prevede il 2,3% nel 2025, l'1,9% nel 2026 e il 2% nel 2027.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato