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Johnny Cronaca, inviato da Parigi, in collegamento con "i Perrollas" su Radio Roma
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1 anno fa
Johnny Cronaca e la storia del bidet in Francia.
Tutte le curiosità raccontate dall'inviato Parigino alla strana coppia di Radio Roma
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Il weekendone dei Perronnas, LP Lost On You. No, tu non devi parlare così. Tu devi parlare
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con un piccolino accento francese. Sì, Radio Roma noi già sentiamo la fragranza dei cornetti,
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dei croissants e delle baguette perché dall'altra parte c'è Johnny Kronika. Buongiorno. Buongiorno
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siamo molto meglio di te perché qua ci sono i solei. Di là ci stanno i solei? No, ci sta la
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pluie, la pioggia. E il tempo abbiamo imparato a capire che anche i parigini dicono che è di
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merdic quando non è proprio... Exacto il modo, sì sì, esattamente così. Tanto noi stiamo a
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Rosicacchia e tu stai a Parigi almeno c'hai un brutto tempo. Allora la prima domanda prima di
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raccontare del tema della giornata che è la storia del bidet e a me già questa cosa mi fa impassire,
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mi sento rinfrescato dall'idea che oggi dobbiamo parlare delle fondamenta. Ti chiedo qual è la
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sensazione che i parigini e i francesi in generale hanno del Festival de San Remo? Se piace, se lo
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seguono oppure se non gliene è fatta una massa? Allora è esattamente l'ultima cosa che hai detto,
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se non gliene è fatta una massa. Però devo dire che gli effetti di San Remo, quindi la popolarità
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che possono avere gli autori grazie alle canzoni, poi arriva. Quindi il festival in sé niente,
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gli autori dopo sì. Gli autori o i cantanti? I cantanti sì, la musica diciamo arriva poi.
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Ti viene in mente qualche nome? Se si parla di qualche nome, ti è arrivato qualcosa? Oppure
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in passato, oppure secondo te una canzone del passato che è rimasta negli anni anteriori?
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Ci sono rimasti ancora ricchi e poveri a Parigi? No, in realtà le canzoni del passato proprio di
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Modugno e le altre più antiche sono arrivate qui chiaramente, ma il mio collega marocchino che mi
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dice soldi, soldi, è emozionante comunque. E' belli però c'è Mahmood, quindi insomma
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è comprensibile. Allora invece a te e a tua signora cosa è piaciuto? Io sono un grande fan
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di Mahmood in generale. Dal primo disco mi sono innamorato, queste tonalità arabbeggianti miste
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a un hip hop innovativo mi fa impazzire. E poi sono anche un gran fan di Morandi e del suo
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personaggio che ha sui social, nonostante la canzone mi abbia fatto impazzire. Parteggiamo
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per loro due. Ok, ok, sei stato esaudito. Bene Johnny, allora le tue storie sono sempre molto
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curiose e oggi ci parli di? Oggi vi parlo della storia del bidet, ovvero la grande domanda perché
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noi sì e loro no? Posso cominciare dicendo, facendo un piccolo preambolo, ovvero che la
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conoscenza di oggetti simili al bidet c'era fin dall'antichità, dall'antica Grecia, addirittura
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in dei contratti di matrimonio greci si menziona l'uso di un lavaggio pre e dopo l'amour con la
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sposa diciamo, quindi esistevano già. Ma diciamo che il bidet è stato inventato tra il 1600 e
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1700 in Francia, non si sa esattamente da chi e la parola bidet viene dalla parola bidetto, bidet
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era un piccolo cavallino, non so se sapevate che c'erano dei piccoli cavallini, dei poni,
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ormai estinti in Francia e quando iniziarono a essersi utilizzati questi bidet in Francia,
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proprio l'idea della posizione, della postura ricordava questa cavalcata. Quindi stiamo dicendo
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che uno dei pochi paesi al mondo che non usa il bidet in realtà l'ha fatto nascere, come lo
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conosciamo noi. Anche a Londra ce l'hanno il bidet? Sì. Siamo rimasti pochi ad avere il bidet.
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Beh beh beh, dimmi dimmi, stai zitta che questa cosa mi interessa. No ma la storia è incredibile
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perché sono veramente loro che hanno inventato, addirittura tra il 1600 e il 1700, l'alta
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borghesia francese adorava questo piccolo bidet, che di solito era un piccolo armadietto fatto di
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legno con dentro una vasca o di ceramica o di metallo. Si dice addirittura che Napoleone abbia
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lasciato in eredità il suo bidet rosso a suo figlio nel testamento. Beh ci sono dei grandi
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condottieri, dei grandi personaggi. I nobili Terga. Sì ma chi lascia la valigetta, chi lascia il telefono
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rosso, Napoleone ha lasciato il bidet. Esattamente, ma si vuole anche la leggenda che a Maria Antoinette,
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Maria Antonietta, prima di essere ghigliottinata fu concesso un bidet. Beh, diciamo l'ultimo desiderio.
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Era una cosa famosa, utilizzata e tutti erano contenti del bidet. Poi c'è stato l'avvento del
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profumo e quindi è stato accantonato. No poi che è successo? Che è stato utilizzato anche dai meno
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borghesi, quindi dal popolino diciamo, e uno dei posti in cui si è più utilizzato era il bordello
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francese. Per una ragione, diciamo, una ragione tecnica. C'era una ragione tecnica duplice perché
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all'epoca si pensava non solo che fosse utile per lavarsi e limitare le malattie venere, ma anche
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per ridurre i concepimenti. Quindi aveva proprio un'accezione quasi totalmente sessuale. Si narra che...
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Ma Mastro, tutto questo condito dalle storie di Casanova nel 1700 faceva immaginare agli uomini
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dell'epoca il bidet come qualcosa di puramente erotico. E da qui inizia proprio la rovina del
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bidet in Francia, perché addirittura coloro che vendevano i bidet iniziarono a chiamarlo
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Protector, cioè il brand era Protector, perché ti proteggeva da tutto, malattie, gravidanze...
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E i francesi hanno detto no, noi non ci vogliamo...
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No, addirittura viene relegato a un ambito, diciamo, di dubbia, gusto,
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è relegato all'ambito del bordello e quindi da lì la sfortuna del bidet.
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Gianni, quindi la sfortuna del bidet che viene portato anche negli Stati Uniti,
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perché gli americani che arrivano durante la guerra qui vedono per la prima volta questo
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oggetto totalmente utilizzato per quell'ambito lì.
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Hai capito! Qua ci chiedono se stai parlando di Casanova o di una casa chiusa.
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No, no, di Casanova, che nei suoi testi espliciti raccontava gli incontri con queste donne che
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prima volte avevano il bidet, quindi c'era questa idea di erotismo dietro.
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Questa sorta di liturgia, diciamo, preamplesso.
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Insomma, il fatto che poi diventa popolare e che quindi scende a livello della borghesia,
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ma anche della plebe, del popolino, da quel momento in poi si è perso un attimino l'uso.
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E per il bordello? Non ho capito niente Federico, non ti ho ascoltato.
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Si è fermato quando hai citato Casanova, lì è partito col suo immaginario,
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è impazzito e non ha ascoltato nulla.
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No, avete ragione entrambi, perché una parte è la borghesia,
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l'idea che è qualcosa che è utilizzato non più dall'alta borghesia, ma da tutti.
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Poi c'è anche l'accezione sessuale.
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Inoltre c'è anche un'accezione di... ci occupa spazio questo gesto, cioè nelle grandi case parisienne
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un metro quadro è un metro quadro, insomma.
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Quindi ci c'è la doccia, perché utilizzare il bidet?
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Quindi la storia della Francia ci porta proprio in questa direzione,
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a un utilizzo sempre meno importante del bidet.
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Mentre il pregiudizio non colpì l'Italia.
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Perché la nostra regina del regno di Napoli, Maria Carolina d'Asburgo Lorena,
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era assolutamente invidiosa di questi borghesi con il bidet nelle loro casate.
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Quindi cosa fece?
08:03
Se ne fece importare uno nella reggia di Caserta.
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Il Royal Bidet.
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The Royal Bidet, esattamente, esattamente.
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E quindi lì, è lì che nasce la storia del bidet in Italia,
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perché viene visto come qualcosa di eccezionale, utilizzato dalla regina,
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e l'accezione, diciamo, erotica, sessuale, era meno importante rispetto a quella che ormai stava prendendo in Francia.
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E quindi che è successo?
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Ma nelle case francesi c'è il bidet?
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Allora, una statistica dice che c'è nel 40% delle case francesi.
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Io non so chi abbia fatto questa statistica,
08:44
che io non l'ho mai visto, mai visto nella mia vita.
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Ho fatto qualche viaggio all'inizio, dove c'è mio zio che ce l'ha, effettivamente,
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ma lui è italiano, quindi se l'è fatto installare apposta.
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Ok, ce l'ha in cucina però, non l'ha messo nel balcone.
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Ce l'hanno, ma non ce l'hanno nel posto dove deve stare.
09:02
E ci sciacqui i pomodori, ci metti le zucchine, basta che ce l'hai dalla parte.
09:08
Abbiamo capito, intanto ci suggeriscono come colonna sonora
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Just bidet, la canzone di Michael Cesso.
09:15
Bellissimo, la bidet, certo.
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Che stupide sono le cose.
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Insomma, con questo discorso poi dicono che ci siamo inseriti in un cul de sacco,
09:23
un sac de cul, vabbè, perché dice che pure è più che un bordello, è un casino.
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Cioè abbiamo Stefanone scatenato.
09:29
Mi fa ridere questa cosa perché per il turista italiano o per chi si trasferisce,
09:34
insomma, a vivere appunto in un posto dove non è diffuso l'utilizzo del bidet,
09:38
è proprio un profondo disagio all'inizio.
09:41
È un profondo disagio, certamente.
09:45
Comunque tutto è correlato anche alla musica, se vogliamo,
09:47
perché quando il regno piemontese invase le due Sicilie trovò il bidet per la prima volta
09:53
e quando dovettero scrivere gli inventari,
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scrissero oggetto sconosciuto a forma di chitarra.
10:03
E tu che fai, suona?
10:05
Che carine queste fontanelle che si mettono.
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Ufo, ufo, ero un ufo, capito?
10:12
Oggetto non identificato, capito?
10:14
Per alcuni lo è, lo continua ad essere.
10:20
È meravigliosa questa cosa, mi fa tanto ridere.
10:23
Insomma, Parigi ci attende, tu lo sai che presto noi verremo a colonizzare
10:29
e porteremo il nostro bidet, noi abbiamo un bidet da viaggio, ce lo porteremo.
10:34
Va bene, ma te lo faremo sapere perché non vediamo l'ora
10:38
di darci un bacetto sotto la Tour Eiffel oppure a noi ci piacerebbe tantissimo tornare a soggiornare
10:44
nella zona, dici se ancora si può fare, che ci piace la zona di Pigalle ormai.
10:50
Assolutamente, sì, sì, è una delle zone che piacciono di più,
10:55
proprio perché c'è questo mix tra musica, festival, festa continua,
11:01
quindi è sicuramente uno dei posti migliori.
11:02
E il mare?
11:04
Il mare è molto più tranquillo, quartiere degli artisti, in cui c'è meno baldoria,
11:09
ma comunque si può trovare di tutto, dai bistro ai piccoli ristorantini,
11:13
ci sono anche queste piccole discoparche.
11:16
Allora, metti caso che noi siamo già lì, no?
11:17
Stamattina, dove ci porteresti?
11:21
Beh, oggi vi farei fare un giro, una passeggiata nel mare, sicuramente,
11:24
con Piazza della Bastiglia e poi andrei stasera a sentire un rigoletto all'Opera Bastiglie.
11:31
Mamma mia, che figata, ci stai facendo rosicare tanto,
11:36
ci piace, ci piace questa cosa, allora la facciamo.
11:38
Appena arrivano i ristori, la facciamo.
11:40
Appena arrivano i ristori, e poi dicono che saremo invasi da una pioggia di ristori,
11:44
ma ancora non si vede nulla.
11:46
Continua Stefanone, c'è Maigrette, c'è Maigrette a Pigalle con Asnavour in sottofondo.
11:54
Meraviglioso.
11:56
Va bene, Gianni, sei come sempre uno uno spunto, uno stimolo a ricercare di più,
12:01
insomma una curiosità molto molto divertente,
12:03
e riguardo un oggetto che di largo utilizzo qui in Italia,
12:08
ma poi ogni volta che partiamo andiamo in un altro paese dove non si utilizza.
12:11
Allora, abbiamo preso questa via, abbiamo parlato del profumo,
12:13
poi del bidet, la settimana prossima parliamo delle pedicure, va bene?
12:17
No!
12:19
Vediamo, vediamo.
12:20
Accettiamo tutte le tue suggestioni,
12:24
perché sono sempre molto interessanti.
12:25
Grazie, buon pranzo, e grazie dei minuti che ci regali.
12:29
Ciao!
12:29
Un abbraccio!
12:30
Amore, tirami su!
12:31
Amore, tirami su, Turefel, no?
12:36
Amore, Parigi, amore e tirami su.
12:40
Un abbraccio fortissimo!
12:41
Ciao!
12:43
Ciao!
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