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  • 10 anni fa
Reginald Youngman è fra i primi pazienti britannici con rivoluzionario microchip salvavita.
Il minuscolo sensore wireless è inserito nell’arteria polmonare e avvisa i medici in remoto di qualsiasi deterioramento anche prima dell’apparire dei sintomi.

Una volta al giorno avviene il collegamento con uno scanner che rimanda i dati all’ospedale cosi’ che il medico curante viene aggiornato. Se appaiono segni di peggioramento i dottori chiamano il paziente per adeguare la terapia farmacologica.

L’anno scorso Youngman è stato ricoverato d’urgenza sette volte ma da quando, due mesi fa, gli è stato applicato il dispositivo i problemi sono finiti.

Reg Youngman, paziente: “Ti da piu’ fiducia. I medici mi sorvegliano e cosi’ mi sento più sicuro. In passato invece non potevo sapere se un problema mi avrebbe interessato e l’ultima volta il problema era proprio rilevante”.

Il sensore CardioMEMS è posto vicino al cuore con una procedura poco invasiva. Una volta posizionato informa su pressio

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