Reginald Youngman è fra i primi pazienti britannici con rivoluzionario microchip salvavita. Il minuscolo sensore wireless è inserito nell’arteria polmonare e avvisa i medici in remoto di qualsiasi deterioramento anche prima dell’apparire dei sintomi.
Una volta al giorno avviene il collegamento con uno scanner che rimanda i dati all’ospedale cosi’ che il medico curante viene aggiornato. Se appaiono segni di peggioramento i dottori chiamano il paziente per adeguare la terapia farmacologica.
L’anno scorso Youngman è stato ricoverato d’urgenza sette volte ma da quando, due mesi fa, gli è stato applicato il dispositivo i problemi sono finiti.
Reg Youngman, paziente: “Ti da piu’ fiducia. I medici mi sorvegliano e cosi’ mi sento più sicuro. In passato invece non potevo sapere se un problema mi avrebbe interessato e l’ultima volta il problema era proprio rilevante”.
Il sensore CardioMEMS è posto vicino al cuore con una procedura poco invasiva. Una volta posizionato informa su pressio
Commenta prima di tutti