A Ginevra i 5+1 cercano l'accordo con l'Iran sul nucleare
- 10 anni fa
Con l’arrivo di John Kerry a Ginevra, i negoziati sul nucleare iraniano
entrano nella fase decisiva. Il segretario di Stato americano, reduce
dal viaggio in Medioriente, prima di incontrare Mohammad Javad Zarif, suo omologo a Teheran, ha voluto chiarire che le posizioni tra
i 5+1, i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU più la Germania, e il regime degli Ayatollah restano distanti.
“Voglio sottolineare – ha dichiarato Kerry – come sul tavolo ci siano ancora alcuni punti importanti che restano irrisolti. È importante che vengano accuratamente e adeguatamente affrontati. Voglio sottolineare come non ci sia ancora un accordo, ma i negoziatori stanno lavorando sodo”.
Obiettivo dell’Occidente: impedire che l’Iran metta a punto armi atomiche. Un intento pienamente condiviso da Israele che, nelle ultime 48, ha ribadito più volte il proprio no a qualsiasi accordo con Teheran. Ma la diplomazia iraniana insiste perché si facciano passi avanti nei negoziati.
“Oggi occorre iniziare a mettere l’accordo sulla carta – ha detto Mohammad Javad Zarif, ministro degli Esteri iraniano – in modo da avere una bozza, una bozza comune. Non due bozze distinte sulle quali negoziare ma una bozza comune che le parti possano definire ‘nostra’”.
A presiedere i lavori Catherine Ashton, il capo della diplomazia europea. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Yukiya Amano ha intanto annunciato che lunedì sarà in Iran per un incontro con i vertici politici del Paese.
Fariba Mavaddat, euronews: “A Ginevra la sensazione è che questi colloqui stiano giungendo alla fase conclusiva, con una serie di incontri bilaterali tra l’Iran e gli altri ministri degli Esteri. Ciò fa presagire una lunga notte di trattative”.
entrano nella fase decisiva. Il segretario di Stato americano, reduce
dal viaggio in Medioriente, prima di incontrare Mohammad Javad Zarif, suo omologo a Teheran, ha voluto chiarire che le posizioni tra
i 5+1, i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU più la Germania, e il regime degli Ayatollah restano distanti.
“Voglio sottolineare – ha dichiarato Kerry – come sul tavolo ci siano ancora alcuni punti importanti che restano irrisolti. È importante che vengano accuratamente e adeguatamente affrontati. Voglio sottolineare come non ci sia ancora un accordo, ma i negoziatori stanno lavorando sodo”.
Obiettivo dell’Occidente: impedire che l’Iran metta a punto armi atomiche. Un intento pienamente condiviso da Israele che, nelle ultime 48, ha ribadito più volte il proprio no a qualsiasi accordo con Teheran. Ma la diplomazia iraniana insiste perché si facciano passi avanti nei negoziati.
“Oggi occorre iniziare a mettere l’accordo sulla carta – ha detto Mohammad Javad Zarif, ministro degli Esteri iraniano – in modo da avere una bozza, una bozza comune. Non due bozze distinte sulle quali negoziare ma una bozza comune che le parti possano definire ‘nostra’”.
A presiedere i lavori Catherine Ashton, il capo della diplomazia europea. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Yukiya Amano ha intanto annunciato che lunedì sarà in Iran per un incontro con i vertici politici del Paese.
Fariba Mavaddat, euronews: “A Ginevra la sensazione è che questi colloqui stiano giungendo alla fase conclusiva, con una serie di incontri bilaterali tra l’Iran e gli altri ministri degli Esteri. Ciò fa presagire una lunga notte di trattative”.