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  • 2 giorni fa
Estorsione Cosedil
Trascrizione
00:00Non hanno fiatato, nemmeno una parola, davanti al GIP Alessandra Di Fresco.
00:04Si sono avvarsi della facoltà di non rispondere Salvatore Majorana, Giuseppe Surace e Giovanni Aspri
00:09arrestati dai carabinieri il 20 dicembre scorso per la tentata estorsione alla Cosedil,
00:14l'impresa che sta realizzando delle palazzine a fondo fucile nell'area in cui sorgeva la Baraccopoli.
00:19Alla presenza dei loro legali, gli avvocati Salvatore Silvestro ed Alessandro Trovato
00:23sono comparsi davanti al giudice ma hanno fatto scena muta.
00:26A questo punto molto difficilmente i difensori presenteranno istanza davanti ai giudici del riesame
00:32per chiedere l'annullamento della custodia cautelare.
00:35Discorso a parte per la procura dei minori che dovrà avvagliare il ruolo avuto nella vicenda
00:40da un quarto uomo che si sarebbe presentato in cantiere per fare da tramite fra l'impresa e gli estortori.
00:46Aspri, Majorana e Surace sono accusati di aver provato a mettere a segno un'estorsione
00:51nei confronti della ditta catanese amministrata dal presidente di Confindustria Sicilia
00:55l'imprenditore Gaetano Vecchio.
00:57I fatti risalgono allo scorso primo dicembre e secondo quanto ricostruito,
01:01grazie alla denuncia tempestiva dell'imprenditore e alle indagini dei carabinieri
01:05il tentativo di estorsione è avvenuto in due fasi.
01:08Il primo a presentarsi al cantiere di fondo fucile era stato il 24enne Giovanni Aspri
01:12chiedendo di parlare con il titolare e avanzando una richiesta di 250.000 euro
01:17poi ridotta a 100.000.
01:19Poi era toccato ad un minore farsi portavoce della richiesta estorsiva
01:22con tanto di minacce e di attentati al cantiere se l'impresa non avesse pagato.
01:27A rafforzare le minacce anche le videochiamate di Majorana e Surace
01:30nonostante i due fossero in carcere a Palermo e ad Agrigento.
01:35Per convincere il titolare a pagare gli uomini avrebbero evocato
01:38anche la propria appartenenza alla criminalità organizzata messinese.
01:41Secondo la procura infatti il terzetto sarebbe riconducibile
01:45alla famiglia trovato di Mangialupi vicino al gruppo Loduca.
01:49L'aggravante del metodo mafioso è stata riconosciuta per le modalità messe in atto
01:52e per il fatto che tutti i soggetti fossero già coinvolti in vicende giudiziarie analoghe.
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