00:00Le acque inquinate potevano raggiungere terreni a distanza di decine di chilometri dalla città di Brescia.
00:09Ricorda i rischi per la città e per la provincia il procuratore capo Francesco Prete e ai microfoni di messi a fuoco commenta la sentenza di condanna per Alessandro Quadrelli, Antonio Todisco, Alessandro Francesconi e Vita Antonio Balacco,
00:22i manager della Caffaro Brescia SRL accusati a vario titolo di disastro ambientale, inquinamento ambientale, gestione incontrollata di rifiuti e falso in bilancio nell'ambito dell'inchiesta inquinamento da cromo esavalente e PCB del suolo e sottosuolo, ma anche della falda nell'area dello storico stabilimento chimico di Via Nullo.
00:41Finalmente siamo riusciti a portare a giudizio per l'accertamento della responsabilità delle persone fisiche e anche della persona giuridica.
00:49Abbiamo ottenuto un risultato importante che non è tanto la condanna e il risarcimento in forma specifica che l'imputato ha inteso mettere in campo con uno stanziamento importante servito per efficientare la barriera idraulica.
01:10La barriera è stata costruita, entrerà in vigore a giugno, il danno lo abbiamo stoppato, il rischio lo abbiamo quasi neutralizzato.
01:19Ammontano a 4 milioni e 600 mila euro i proventi confiscati dal tribunale e investiti per la messa in sicurezza e per il potenziamento della barriera idraulica.
01:28Per il procuratore Prete fondamentale nella sentenza è il principio secondo il quale chi ha inquinato debba eliminare ogni traccia della contaminazione.
01:36Hai inquinato? Devi eliminare le fonti dell'inquinamento, devi eliminare le tracce dell'inquinamento, devi restituire alla comunità un sito non portatore di possibili malattie.
01:54Credo che questa sia una delle rarissime situazioni in cui l'imputato ha pagato inteso come rimozione dei fattori inquinanti.
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