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CortometraggiTrascrizione
00:00:00Nato il 23-3-945 a Ionia, un paese che negli anni passati era famoso per il commercio del vino.
00:00:17La passione per la musica all'età di sette anni mi spinse a studiare pianoforte,
00:00:23che ahimè durò solo un anno perché il calcio prese il sopravvento.
00:00:30All'età di 12 anni, dopo aver visto un film di Elvis Presley, cominciai a imparare la chitarra da autogidatta
00:00:39e formammo un complessino. Mi ricordo che la prima esibizione fu in occasione del Carnevale ad Acireale, in Sicilia,
00:00:50e guadagnai anche 13.000 lire, mi pare.
00:00:53Mi ricordo anche che quando ero bambino la maestra in estate ci dava ripetizioni nel suo cortile.
00:01:00La maestra in estate ci dava ripetizioni nel suo cortile.
00:01:06Il catanete Franco Battiato è uno dei pochi cantautori italiani di valore che non ha dimenticato le radici mediterranee,
00:01:29anzi arabe, di buona parte della musica popolare del nostro paese.
00:01:33Cervello pragmatico, come sosteneva il suo professore di filosofia, ha trasformato questa scelta in uno stile.
00:01:38Aveva cominciato Migranda Milano a metà degli anni Sessanta e incidendo per poche lire i successi di Sanremo
00:01:55per i dischi a metà prezzo riservati al mercato del Sud.
00:01:58Il primo fu E più ti amo di Alain Barriere.
00:02:01Già allora gli piacevano i suoni che venivano da lontano e intanto faceva teatro,
00:02:04dal Club 64 a Molto rumore per nulla di Shakespeare con Carraro e la Merlini.
00:02:29Ironico, a volte beffardo, dopo un periodo come cantautore troppo sperimentale,
00:02:34forse per distinguersi dalla gavetta d'inizio, l'attenzione del pubblico arrivò con Fetus nel 71
00:02:39e il grande successo con Patrios che comprendeva questa Arabian Song
00:02:43e nel 79 con l'Era del Cinghiale Bianco.
00:02:4626 long plane, da Patrios alla voce del padrone, da Fisognomica o come un cammello in una grondaia
00:02:59e poi tre opere, Genesi, Gilgamesh e il Cavaliere dell'Intelletto,
00:03:04hanno collocato Battiato negli ultimi vent'anni fra i più prestigiosi autori non solo della nostra musica popolare.
00:03:09L'ultimo suo long plane, L'Imboscata, contiene la canzone di questo video,
00:03:14La Cura, appassionata e inusitata canzone d'amore.
00:03:17Franco Battiato, quest'ultimo video era la cura da L'Imboscata,
00:03:24il tuo ultimo long plane dopo due anni.
00:03:28Che cosa hai messo nell'Imboscata?
00:03:31Ho cercato forse di mettere il tempo, il mio tempo.
00:03:38Ma tu hai una nozione del tempo molto lenta, orientale e per natura o per scelta o per rifiuto
00:03:46di una società che ti sollecita continuamente.
00:03:51Allora, cercando di fare una sintesi velocissima,
00:03:56avevo una certa natura, la personalità, gli studi, una certa società, certe abitudini, usi, costumi.
00:04:03A Sicilia, in Mediterranea.
00:04:05Sì e no, perché all'età di 18 anni ho abbandonato la Sicilia e sono andato a Milano.
00:04:12Quindi direi forse più la città, più l'idea del successo, più gli stereotipi, eccetera,
00:04:20mi hanno un po' annebbiato.
00:04:23E l'uscita da questo tunnel mi ha riportato di nuovo a quella che poi la mia natura chiama, insomma, il silenzio.
00:04:32E l'hai coltivata in questi anni.
00:04:34Sì, credo proprio di sì.
00:04:35L'incontro col mondo orientale ha favorito tutto questo.
00:04:38Sicuramente.
00:04:41Tu però sei capace di sdegni inaspettati.
00:04:47Cioè da una persona che ha scelto questa dimensione, questa distanza dalla vita,
00:04:53di sdegni inaspettati.
00:04:54Nel 1991, nell'home playing, come un cammello in una grondaia,
00:05:00tu hai messo una canzone, povera patria, devo dire un po' antesignana di quello che poi è successo nel nostro paese.
00:05:09Lì è facile, eh?
00:05:11Era facile.
00:05:11Sono deduzioni facili, sì.
00:05:13Un giorno l'hai cantata a noto, dopo che era crollata la cattedrale, che è un reperto storico della grandezza dell'uomo inimitabile.
00:05:27Io credo che ai tre spiattori vale la pena di ricordarlo,
00:05:32per poi fare un discorso di come un uomo tranquillo, improvvisamente, usa questi toghi.
00:05:38Povera patria, schiacciata dagli abusi del potere, di gente infame che non sa cos'è il pudore,
00:05:54si credono potenti e gli va bene, quello che fanno e tutto gli appartiene.
00:06:08Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni, questo paese è devastato dal dolore,
00:06:29ma non vi danno un po' di dispiacere,
00:06:38quei corpi in terra senza più calore,
00:06:44non cambierà,
00:06:53non cambierà,
00:06:57forse cambierà,
00:07:09ma come scusare.
00:07:14le iene negli stadi e quelle dei giornali,
00:07:21nel fango affonta lo stivale dei maiali,
00:07:28me ne vergogno un poco e mi fa male,
00:07:35vedere un uomo come un animale,
00:07:43non cambierà,
00:07:44non cambierà,
00:07:45non cambierà,
00:07:46non cambierà,
00:07:50sì che cambierà,
00:07:52vedrai che cambierà,
00:07:53non cambierà,
00:08:00sì che cambierà,
00:08:02vedrai che cambierà.
00:08:05L'abbiamo voluta fare ascoltare perché forse la gente in altri programmi non riesce a soffermarsi sulle parole,
00:08:20malgrado penso che per la tua personalità tu hai fatto violenza al tuo io d'artista.
00:08:26Sante parole.
00:08:28Perché?
00:08:30Per il musicista che sono io occuparsi di cose sociali è un po' una scorrettezza perché la musica è una scienza che si occupa di altro,
00:08:45quindi dovrebbe stare lontana da questi giochi proprio quotidiani.
00:08:53Ma qui ti è uscito dallo stomaco, dal cuore?
00:08:55Assolutamente sì, diciamo in quel periodo avevo uno sdegno veramente forte per gli accadimenti, per queste ingiustizie sociali,
00:09:09quindi ho dovuto costringere queste emozioni negative, farle diventare canzoni insomma.
00:09:17Però quando un uomo tranquillo non accetta più, si ribella,
00:09:22succede che le parole sono più contundenti di quelle dei tuoi colleghi che invece si sono espressi negli argomenti sociali e politici?
00:09:33Questo non lo so, so sicuramente che non ho ideologie politiche, non sono così.
00:09:40Però hai un'idea dei valori?
00:09:42Credo di sì, c'è differenza.
00:09:44Ecco per esempio sentendo la canzone è venuto fuori che tu non credi in quello che riguarda la ragione di stato.
00:09:55Beh, proprio così. Sono un antivagneriano devo dire costituzionalmente, per cui per un uomo, per non ammazzare un uomo, non uccidere un uomo, farei andare uno stato in miseria.
00:10:10Ecco, se qualcuno sta rabbrividendo.
00:10:13Vogliamo essere questo.
00:10:14E che rabbrividisca pure.
00:10:16Quindi non solo la ragione di stato, ma il mito dell'efficienza, il mito dell'economia che tira.
00:10:22Sono cose diverse, perché è terribile quando un assassino si nasconde dietro a dei doveri superiori, quindi il dovere di stato, di protezione, di confini, eccetera.
00:10:34Sono sempre degli assassini, perché non si può ammazzare una persona per nessun motivo.
00:10:39Tuo padre vendeva vino.
00:10:42Non avrebbe mai pensato, diciamo così, che il suo figlio avrebbe scelto queste strade. Cosa voleva?
00:10:49Non l'avrebbe mai pensato né riuscito a vederlo, perché è morto prima, molto prima.
00:10:54Lui era, si dice in siciliano, c'è un proverbio stupendo, non ne sono sicuro dell'esattezza, ma dice su per giù, Triuli casa e Kundindizi è fuori.
00:11:09Ecco, era uno di...
00:11:10Giaglio di fuori e triuli casa.
00:11:12Ecco, un po' così.
00:11:13Io sono di origine siciliana.
00:11:15Gallo di fuori e...
00:11:17E lamento casalinguico, quindi era una persona che era molto apprezzata fuori, perché era simpatico, pieno di humor, così.
00:11:28E naturalmente, anche per via del suo segno zodiacale, devo dire, acquario.
00:11:34Avevo qualche problema con la famiglia, quindi con l'unione fissa e stabile.
00:11:39Mi piace questo pubblico.
00:11:41Sì.
00:11:42E devo dire che era contrario a che io...
00:11:47Facessi un artista.
00:11:49Sì, perché lui cantava un po', suonava la chitarra.
00:11:52Io già da piccolo mostravo una forte tendenza verso questo mestiere.
00:11:58Lui però mi diceva sempre, devi studiare, devi finire gli studi.
00:12:03La mia è stata un'infanzia tribale, ma di un tribale abbastanza civilizzato, non africano.
00:12:12Vivevamo in piccole bande per strada, ma a casa si rientrava in un'altra dimensione, in un rigore, in una disciplina.
00:12:20C'era una doppiezza nella sua vita.
00:12:22Una forte, però ripeto, direi senza traumi, senza frustrazioni, insomma, eravamo forse anche in una condizione post bellica.
00:12:36Dopo tanta distruzione si ha voglia di costruire, quindi il sentimento collettivo era positivista, direi.
00:12:44Però c'era una libertà assoluta, quasi anarchica per strada.
00:12:47Per strada sì.
00:12:49E come cambiava? Entrando dalla porta di casa, sapevi che non si?
00:12:54Anche in chiesa, anche a scuola.
00:12:57Beh, è chiaro, bisognava rispettare...
00:13:00Succedeva...
00:13:04Diciamo, c'era una grande distanza, non c'era molta confidenza tra piccoli e grandi.
00:13:09Con gli anziani non si parlava?
00:13:10No, assolutamente.
00:13:11Pensi che fosse giusto?
00:13:13Assolutamente sì.
00:13:14Mi manca questa distanza.
00:13:16Prima hai mostrato un carattere sovversivo, questo è molto tradizionale.
00:13:21È vero, non ci avevo pensato, ma è così.
00:13:25Ma sono per l'autodisciplina in generale, quindi io addirittura,
00:13:32prima di dare la possibilità a dei ragazzi di non rispetto che dimostrino una competenza.
00:13:46Allora sì, ma non per maleducazione.
00:13:49Senti, questa autodisciplina forse l'hai forgiata negli anni con l'incontro che hai avuto ben presto con la cultura orientale, araba...
00:13:58Sicuramente.
00:13:59E la spiritualità...
00:14:01Sono una di quelle persone che crede che attraverso una finta schiavitù ci si libera e attraverso una finta libertà si è completamente incatenati.
00:14:10Allora, tanto per mostrare due momenti diversi della tua politicità di artista, nel 92 Gilgamesh è un'opera lirica, credo che era la terza della tua vita.
00:14:22Dopo Genesi...
00:14:24Dunque, la seconda, perché terza è il cavale dell'intelletto.
00:14:28È la seconda.
00:14:29Sì.
00:14:30Ti sei buttato nel mondo di un re babilonese, in Italia, no?
00:14:36Che per primo fece una sfida, la sfida di vincere il tempo, di vincere le leggi...
00:14:44Perché la sfida, sì, era...
00:14:46A parte che il mito all'interno proprio della sua costruzione è un po' contraddittorio, come sono tutti i misteri di questi miti, quindi era un semidio, però invece poi risulta che era un umano assolutamente, allora dobbiamo metterci d'accordo.
00:15:05Finita questa storia direi che ha avuto Gilgamesh la necessità di intraprendere un viaggio per capire effettivamente quale sarebbe stato il suo destino o per capire la vita dopo la morte, se ce n'era.
00:15:23È stata una scelta presuntuosa o un'esigenza?
00:15:25Un'esigenza.
00:15:26Un'esigenza.
00:15:27Un'esigenza.
00:15:57Cosa ti affascina in questo mondo?
00:16:14Cosa ti ha preso?
00:16:18La spiritualità?
00:16:20La spiritualità è molto lontana dalla mia, da quella che credo di avere.
00:16:29Facciamo un'altra scoperta.
00:16:32Il cantautore mistico, il cantautore spirituale, tu ci dici che la spiritualità è molto lontana.
00:16:37Da quella che ho io?
00:16:39Sono due mondi veramente lontani come anni luce.
00:16:47Perché è una spiritualità in codice, la loro.
00:16:52Quindi è un mondo che risale a 5.000 anni avanti Cristo.
00:17:015.000 anni da adesso, 3.500 avanti Cristo.
00:17:07Non conosciamo niente, non è rimasto niente se non questi frammenti di questo mito.
00:17:15Ed è difficile ricostruire effettivamente la loro idea di misticismo, di spiritualità.
00:17:23Ripeto, è molto lontana.
00:17:25Senti, in una intervista di qualche anno fa hai detto un ricordo particolare della mia infanzia.
00:17:31Una specie di preview risale ai miei nove anni.
00:17:34Era la Domenica delle Palme.
00:17:35Mentre salivo una scala ho provato una specie di trasporto metafisico e mistico senza precedenti.
00:17:40Fu un fatto rivelatore di una dimensione altra.
00:17:47Questo ne hai avuto la percezione immediata o è un ricordo che hai ritornato man mano che crescevi?
00:17:53No, al momento fu molto forte.
00:17:55Quindi sono quei bagliori di verità che ti accompagnano poi per sempre.
00:18:00Però devo dire è anche uno stato che ho rincontrato altre volte nella mia vita.
00:18:06E allora si è confermato.
00:18:08Non rimane come un aneddoto, una specie di isterica visione.
00:18:14Ma capisci che proprio per la mia natura esiste questo altro.
00:18:20Un'altra sensazione metafisica è legata seriamente al calcio.
00:18:23Quando andavamo in trasferti in altri paesi per giocare contro le squadre dilettanti locali
00:18:27avevo l'impressione che ogni paese fosse avvolto da una specie di personalità
00:18:30che dava un gusto, un sapore diverso a ogni paese.
00:18:34Ce l'hai ancora?
00:18:35Sempre, sempre.
00:18:36Senti l'odore, il sapore.
00:18:37Si va via via attenuando perché l'American style sta invadendo proprio il mondo.
00:18:44Quindi si sta perdendo un'identità.
00:18:53Tu mi raccontavi una volta che a te ti affascinano gli autobus del Cairo in Egitto
00:18:58dove tutta questa gente è attaccata ai finestrini, ai predellini
00:19:01e lì si sposta gli autobus per paura di essere stritolati con le mani.
00:19:07Queste cose le apprezzo per opposto direi.
00:19:17Non è che proprio io ami poi così tanto la natura meridionale nostra
00:19:24disordinata, proprio caotica.
00:19:27Però in opposizione alla perfezione svizzera di un aeroporto di Zurigo
00:19:34e dico preferisco il Libano, senz'altro.
00:19:37Senti un'altra cosa.
00:19:38Tu hai giocato al calcio, viene fuori da questa.
00:19:41Ed è lì anche un buon giocatore.
00:19:43Sì, dicevano di sì.
00:19:44Un buon giocatore.
00:19:45Ruolo?
00:19:46E naturalmente, seguendo la mia natura, ero uno dei primi liberi.
00:19:51E al calcio devi...
00:19:54Se hai problemi col naso.
00:19:55Assolutamente.
00:19:56Come andò?
00:19:57Andò, di fatti, se ti ricordi di un disco mio, si chiamava Fisiognomica nel 1988,
00:20:06in questo disco misi una mia fotografia d'età di 12 anni, mi ricordo una cosa così,
00:20:11che aveva...
00:20:12che prima dell'incidente al naso, quindi l'avevamo chiamato Fisiognomica anche per questo,
00:20:17come divertimento personale.
00:20:18e fu uno sgambetto in piena aria, sai, stai per andare verso la mitica porta e ho preso
00:20:28invece della rete, ho preso il palo in faccia, sono stato svenuto per tre quarti d'ora.
00:20:35A casa non hai raccontato niente.
00:20:37Assolutamente.
00:20:38Ti hai fatto venire quindi un ascesso.
00:20:40Ecco, una cosa enorme.
00:20:42Domani mattina.
00:20:43Una tassa che mi è rimasta per tutta la vita mi ha segnato.
00:20:46Non hai più giocato al calcio?
00:20:48No, poi sì, fino all'età di 17 anni.
00:20:52Ecco, a quell'età, a un certo momento hai deciso di andartene.
00:20:58Cos'era? Un'esigenza di uscire da una costrizione?
00:21:01Ricordo che passeggiavamo, come era uso, credo che sia anche oggi così, però non lo so,
00:21:08davanti alla chiesa classica, a mio paese, Ionia, che adesso si chiama Riposto,
00:21:14quindi con gli amici si passeggiavamo e criticavamo dalla mattina alla sera il paese, l'indivibilità, il fatto che non ci fosse niente.
00:21:25Io sono passato all'azione, l'ho abbandonato immediatamente.
00:21:28E sei andato a Milano.
00:21:30Sono andato a Milano.
00:21:31Senti, di quello che è successo a Milano parliamo fra un poco perché è molto divertente, almeno dai rischi.
00:21:38Non so che imboscata mi hai preparato.
00:21:42Però questo è già nell'epoca in cui un pochino, non dico che ti eri affermato, ma diciamo che riuscivi a sopravvivere.
00:21:53E incontro con la nuova musica, un pezzo in bianco e nero del 1976, solo per scandire un primo punto d'arrivo.
00:22:01Sono curiosissimo.
00:22:02Dopo anni di difficoltà, di grandi difficoltà.
00:22:10Meccanici i miei occhi, di plastica il mio cuore, meccanico il cervello, sintetico il sapore.
00:22:32Meccaniche le dita, di polvere lunare, in un laboratorio il gene dell'amore.
00:22:46Tra qualche cosa avevo appena finito il militare, quindi i capelli corti.
00:22:52Il pezzo del 1971.
00:22:5471.
00:22:55Riproposto nel 76.
00:22:56Ecco, riproposto, però questo è del 71.
00:22:59Ecco, hai fatto tutti i mestieri a Milano appena sei arrivato.
00:23:02No, no.
00:23:03No, mi piacerebbe.
00:23:04Mi piacerebbe.
00:23:05Assolutamente, ho fatto un solo mestiere.
00:23:08Però cantavi le canzoni di Sanremo.
00:23:10Sì, ecco, però è sempre...
00:23:12No, no, c'è stata una variante perché questa edizione che all'epoca pubblicava su Cedani, no?
00:23:21I dischi di plastica che andavano...
00:23:24Al nord andavano quelli originali e al sud quelli rifatti da voi, cantati conosciuti.
00:23:29Ecco, conosciuti che appunto regalavano...
00:23:33Qualche discografico un po' disinvolto realizzava.
00:23:36Sì, esattamente, e quindi mi pagavano, ricordo, 5.000 lire a disco ed era dura sopravvivere.
00:23:47E quando hai avvertito che però avevi toccato...
00:23:51Il cielo con un dito?
00:23:52Sì.
00:23:55Beh, fu quando Gino Negri...
00:23:58Ah, il mitico Gino Negri, l'autore di musica dei grandi spettacoli teatrali.
00:24:02Allora, al CAB 64 di Milano, dove io mi esibivo il CAB di Tinin e Vella Mantegazza, che sono stati i miei scopritori, no?
00:24:12Perché ho iniziato lì.
00:24:14E chi c'era in quel CAB con te?
00:24:15Beh, c'erano tutti, da Enzo Iannacci, Ai Gufi, Cocchi e Renato, Lino Toffolo...
00:24:25Che repertorio facevi tu?
00:24:26Io facevo finta...
00:24:27È vero che facevi un falso repertorio folcloristico?
00:24:29Sì, esattamente.
00:24:32Mi dovrei un po' vergognare, ma è così.
00:24:34Facevo finta di cantare delle canzoni siciliane che avevo...
00:24:37Allora, così, inventato.
00:24:39Però mettendo qualche proverbio...
00:24:42E cantavo in dialetto.
00:24:44E cantavo in dialetto dicendo che erano canzoni del quindicesimo secolo, sai queste cose.
00:24:47E facevano effetto.
00:24:49Quello non credo, proprio assolutamente, però sembrava vero.
00:24:53E come l'hai arrivato da Timin Mentegato?
00:24:55Attraverso un annuncio.
00:24:57Avevo visto che...
00:24:59Non che loro cercassero...
00:25:01Avevo visto che si era aperto questo CAB 64, non sapevo neanche che cosa fosse il cabaret.
00:25:07Mi presentai con la chitarra, c'era Velia, ricordo...
00:25:10Dico, io faccio canzoni siciliane tradizionali, sentiamo e poi cominciai a lavorare.
00:25:14Ripeto, una sera a Gino Negri mi disse...
00:25:16Senti, c'è la possibilità di fare una colonna sonora con anche una comparsata, così, in teatro.
00:25:25Era una scrittura seria di tre mesi, 10.000 lire al giorno fu...
00:25:30E lo spettacolo era?
00:25:33Era Alessandro Buonarroti il Giovine, di Alessandro Buonarroti il Giovine, La Tancia.
00:25:40Dimmi la verità, è vero che dopo la prima, quando ormai non veniva più Gino Negri, hai un po' cambiato le musiche dei vecchi?
00:25:49È vero, anche questo è vero.
00:25:49Non sopportavo quel genere di composizione, quindi sapendo che io non veniva più...
00:25:54Molto ufficiale.
00:25:58Tenni i testi e cambiai completamente tutte le musiche.
00:26:01Il tuo primo L'On Playing Fetus arrivò nel momento in cui dovevi partire per fare il militare?
00:26:08Esatto, infatti questo mi ricorda proprio quel taglio corto di capelli.
00:26:13E come hai risolvesto il problema?
00:26:15Che andai a militare e feci le cose più tue...
00:26:21Facesti impastire il colonnello che non sopportava la tua indifferenza.
00:26:28Eri sempre consegnato qualunque cosa mi dicessero di fare e rispondevo con calma e tristezza che non potevo, non potevo, non potevo.
00:26:35È vero.
00:26:36Un obiettivo di coscienza alte litere.
00:26:38No, ma è reale, non è un atteggiamento... non me la sento di marciare, non so...
00:26:46Ma come sei stato un atleta, un calciatore?
00:26:48Ma che c'entra? È proprio l'idea della truppa che mi irrita.
00:26:52Hai imparato la tecnica degli svenimenti, è vero?
00:26:54Sì, la superossigenazione.
00:26:56E come si fa?
00:26:57Me lo insegnò un camerata, direi...
00:27:01Camerata perché è la fascista, o un compagno di camerata...
00:27:04No, di camerata, non si può usare questo termine.
00:27:06No, no, hai ragione.
00:27:08E mi disse, tu accovacciati, è pericoloso, lo diciamo, ma non bisogna farlo.
00:27:15Poi fai 15 respirazioni profonde, ti alzi di scatto, si mette la mano in bocca così, si soffia l'ossigeno, va a cedere e cadi secco.
00:27:25Sei cosciente però, ma simula uno svenimento.
00:27:29E ebbe risultati?
00:27:31All'inizio sì.
00:27:33Poi mi trovai, purtroppo, a sapere che avevano scoperto questo trucco.
00:27:42Quindi, nella saletta d'attesa a Udini, del colonnello medico, io feci questo svenimento.
00:27:52E quindi ero per terra tutto, mi scavo il camo e mi dico, mi dai, quella pratica.
00:27:55E dopo 5 minuti mi dovetti alzare, ammettendo la sconfitta.
00:28:01Passò anche quel momento.
00:28:02So che ti preparasti a quello che volevi, quando ritornasti dal militare, facessi degli studi sulla voce.
00:28:12Quello lo feci per lungo tempo, devo dire.
00:28:15E' una cosa che mi appassionò all'epoca.
00:28:18E mettevo un suono e dalla fronte fino al vento era sempre lo stesso.
00:28:23Avevo imparato l'emissione di maschera o di pezzo.
00:28:26Questo se non si spiega sembra un po' un gioco di prestigio.
00:28:31Diciamo che si può far uscire la voce con intenzione da diverse parti.
00:28:41Può fare la voce nasale, questo lo sanno tutti, non la voce di petto, eccetera.
00:28:44Però, esasperando queste casse di risonanza, si può arrivare a far uscire la voce dalla fronte.
00:28:50Allora, se hai un microfono, tu normalmente devi cantare direzionalmente, direzionalmente se lo allontani così la voce si sfoca, no?
00:28:58Come si sa.
00:29:00Io partivo con un suono dalla testa ed era sempre uguale, cioè sembrava come se uscisse sempre dalla bocca.
00:29:07Questo comunque non mi ha portato niente di... non facevo spettacoli.
00:29:10Però arrivarti finalmente a quello che si chiama il successo.
00:29:17No, ci arrivai molto dopo.
00:29:1879.
00:29:19E per altri motivi, sì.
00:29:20Perché? Quali erano le...
00:29:23Perché spesso si crede che ho fatto gavette e poi finalmente ho avuto, come dire, riconosciuto, no?
00:29:30Sì.
00:29:31Invece non è così.
00:29:32Io facevo musica sperimentale e basta.
00:29:35Ero... ecco, lì sono stato veramente estremo nella mia carriera, nella mia vita.
00:29:42E se avessi continuato a produrre quel genere di musica sarebbe rimasto tutto come a quel tempo.
00:29:51Decisi di cambiare linguaggio.
00:29:54Decisi di cambiare linguaggio.
00:30:24Ma l'era del cinghiale bianco come sei arrivato?
00:30:38Io leggo l'era del cinghiale bianco, ora mi ricordo questo disco bellissimo, era il simbolo dell'autorità spirituale dei Celti.
00:30:45Cioè com'è che uno che viene dalla sperimentazione decide, devo cambiare, però la scelta comunque avviene...
00:30:52Mi ero stufato, devo dire che l'idea di restare all'interno di un progetto senza possibilità di sviluppo mi inquietava.
00:31:06Avevo fatto le mie sperimentazioni, tutto quello che credevo possibile...
00:31:10E' diventato pure amico di Stockhausen.
00:31:14Quello fu antecedente, ci conoscemmo nel 1972.
00:31:19Prima del militare?
00:31:20Prima del militare. Durante? No, subito dopo, perché il militare l'ho finito nel...
00:31:24Sì, sì, subito dopo.
00:31:25Fu un'amicizia molto bella.
00:31:27Sì, devo dire di sì e a lui devo lo studio della notazione musicale nel 1975.
00:31:35Lui ti aveva dato dei consigli pratici?
00:31:37Soprattutto questo, mi disse quando avrai 40 anni non potrai più fare musicista pop, non potrai più fare i consigli...
00:31:43Quando casca la faccia, non puoi più fare la rossa.
00:31:47Invece non è così, forse notizia.
00:31:50Però devo dire che mi convince, quando tornai a casa, perché ero ospite suo in Germania, mi misi a studiare la notazione, armonia, composizione, eccetera, eccetera.
00:32:00Mi fece un piccolo... L'era del cinghiale bianco.
00:32:03Pieno gli alberghi a Tunisi, per le valcanze stigono, avvolto un tempo raro, non ci facevo uscire.
00:32:15Un uomo di una certa età, mi offriva spesso sigarette turche, ma spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco.
00:32:27Spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco.
00:32:57Profumi indescrivibili, nell'aria della sera, studenti di Damasco, vestiti tutti uguali,
00:33:26L'ombra della mia identità, mentre sedevo al cinema oppure in un bar, ma spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco.
00:33:41Spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco.
00:33:47Questa canzone era per significare che fin da quando è caduto il mondo vi è sempre stato il conflitto fra autorità spirituale e quella temporale.
00:33:57È un conflitto, una realtà che anche questo ti colpisce e ancora adesso ti crea delle inquietudine.
00:34:04No, non più devo dire, perché mi piace molto il corpo con tutte le conseguenze e quindi questa vita e mi piace anche l'idea di abbandonarlo.
00:34:22Anche?
00:34:22Sì, beh certo, se no.
00:34:24Quindi non è come per altre persone un incubo la morte?
00:34:28No, per me no.
00:34:30Questo disco di successo concludeva diciamo un decennio di malessere, è possibile, dove tu non eri, avevi cercato te stesso ma non eri stato contento di te stesso.
00:34:40Non è vero, assolutamente ho vissuto...
00:34:42Anche queste sono favolistiche.
00:34:43Ah sì, ho vissuto anni stupendi dentro una stanza.
00:34:48Ho vissuto anni stupendi dentro una stanza.
00:34:51Lo sai Gioao Gilberto?
00:34:52Sì.
00:34:53Il grande della bossa nuova.
00:34:54Che non esce mai da casa.
00:34:55E anche le serrande abbassate.
00:34:59Ma questo però fa parte sempre di esseri umani del sud del mondo, per esempio.
00:35:03Potrebbe essere, potrebbe essere, però si sta molto bene quando si approfondisce qualcosa.
00:35:11Quando si scala.
00:35:14Io cerco di capire la tua personalità.
00:35:16Lì mi pare che c'era già Giusto Pio con te, no?
00:35:19Quello, il...
00:35:20Il violinista.
00:35:21Il violinista.
00:35:22È vero che ti dai del lei dopo 25 anni con Giusto Pio?
00:35:25Assolutamente.
00:35:25Sì, sì, sì.
00:35:26Ancora oggi?
00:35:27Perché?
00:35:30Ma è la stessa cosa per esempio che succede con Sgalambro.
00:35:33È naturale, a contrario, sembrerebbe un po'...
00:35:38È molto siciliano questo.
00:35:39Un atteggiamento.
00:35:39Può essere.
00:35:42Dopo l'era del cenghiale bianco, nell'80 venne Patriot e poi la voce del padrone, che ti affermò Rockstar.
00:35:49Yes.
00:35:50Ecco, questo è un pezzo da Yes.
00:35:52Questo è un pezzo proprio da la voce del padrone, Summer on Saltar Beach.
00:35:57E' un pezzo dal bianco, nel pomeriggio, quando il sole ci nutriva, di tanto, in tanto un grido copriva le distanze.
00:36:23E' un pezzo di pietro.
00:36:24E' un pezzo di pietro.
00:36:25E' un pezzo di pietro.
00:36:26E' un pezzo di pietro.
00:36:27E' un pezzo di pietro.
00:36:28E' un pezzo di pietro.
00:36:29E' un pezzo di pietro.
00:36:30E' un pezzo di pietro.
00:36:31I reali
00:36:34Mare, mare, mare voglio annegare
00:36:40Portami lontano a naufragare
00:36:47E io, io da queste spalle
00:36:54Portami lontano su
00:37:00Portami lontano sulle londelle
00:37:07A wonderful summer on a solitary beach
00:37:25C'è ci si, le grande hotel sigale magique
00:37:29Mentre lontano minatore griglia
00:37:36Pornava
00:37:39Mare, mare, mare volo a negare
00:37:46Oh, tamì, lontano a naufragare
00:37:52E io da queste sporvie
00:37:59E io da queste sporvie
00:38:01E io da queste sporvie
00:38:05Vediamo un po'
00:38:10Io leggo che tu hai sempre avuto
00:38:14Una particolare capacità di leggere
00:38:17Nelle persone, nel viso
00:38:20E questo ti viene dal fatto che hai vissuto
00:38:27Dai 4 fino ai 12 anni
00:38:29Non so se questo ha veramente avuto un'influenza
00:38:32Con le zie che facevano le sarte
00:38:34E quindi con tutte le collaboratrici
00:38:37Una zia
00:38:38Una zia
00:38:39Che collaboravano
00:38:40Le sue allieve diciamo
00:38:42Dice ho avuto un'infanzia immersa
00:38:44Nel sesso femminile
00:38:46E benissimo
00:38:4715 scatenate ragazze che mi hanno veramente insegnato quello che pensano degli uomini
00:38:57I trucchi proprio
00:38:59C'è un tuo LP più avanti
00:39:04Appunto fisognomica
00:39:06Dove tu dici leggo dentro i tuoi occhi da quante volte vivi dal taglio della tua bocca
00:39:10Se sei disposto all'odio o all'indulgenza nel tratto del tuo naso
00:39:14Sei orgoglioso, fiero oppure
00:39:16E questo te l'hanno insegnato le donne?
00:39:19No
00:39:20Lì c'era una fisiognomica assolutamente non cosciente
00:39:28Però appartenente a una cultura che è abituata
00:39:34Diciamo che si è abituata ad analizzare
00:39:37E' un po' come difesa anche rispetto ai predatori
00:39:43Quindi che portava così a individuare grossolanamente e con un colpo d'occhio
00:39:49Le qualità dell'uomo
00:39:51E la critica subito spietata rispetto a certe gesticolazioni, a certi ticchi eccetera
00:40:01E' per questo che tu sei stato per un certo periodo un buon produttore discografico di cantanti donne
00:40:08Quello devo dire che naturalmente sono predisposto a prendere cantonate nelle collaborazioni
00:40:18E non mi è mai capitato di avere una collaborazione seria e interromperla per incompatibilità di carattere
00:40:28Perché si litiga, non mi è mai successo
00:40:30Ho oltre 50 anni, devo dire qualcosa forse ci deve essere che funziona in questo
00:40:36Questa è un attimo di Alice, il tuo più famoso, la tua produzione perché sei riuscito meglio
00:40:42Anche se lì era ancora molto emozionata
00:40:45E certo, era il festival di Sanremo, era in diretta
00:40:48Quindi sai, quello è un festival che trascina
00:40:51Nei toni bassi e più difficili
00:40:52Sei sicuri che nei toni ha
00:40:54Giusto
00:40:56E non hai continuato però poi
00:40:59No perché, ripeto, queste produzioni, sia Alice, Giunirusso, Milva
00:41:04Aspetta, aspetta, abbiamo anche Giunirusso e Sibilla
00:41:07Ah Sibilla, grande
00:41:08Riunite in un solo esempio, possiamo mandarle
00:41:12Maestro è troppo elementare, mi complicarono la vita
00:41:17Orizzonti ormai lontani, ma una supplente di pantelleria
00:41:22Speriamo ricominci presto la scuola
00:41:27Speriamo che ci insegnino ad arrossire
00:41:33Tocchi troppo indirenti, abbronzate dai viraggi
00:41:38Ma innamorate solo al mare
00:41:43In un'isola deserta voglio andare ad abitare
00:41:48Ma quello sguardo strano sento su di me
00:41:54Occhi accesi in mezzo a campamenti nomadi
00:42:06De fumatori d'occhio dell'ambiente sui tappeti
00:42:11Le visioni riempiranno le mie mani vuote
00:42:16Cartagena era bella in mezzo ai mero grani
00:42:21E spero, finalmente, finì con me
00:42:25Passo la testa, ma sovere anche senza
00:42:30Puru, pressa mea, Puru, pressa mea, Puru, pressa mea
00:42:38Puru, pressa mea, Puru, pressa mea, Puru, pressa mea
00:42:48Juni Russo non era una mia produzione
00:42:52Quello di... vabbè, questo peccato non l'hai commesso tu
00:42:56Lei l'ha commesso Juni
00:43:00Comunque quella stagione è finita presto
00:43:02Sì, sì, è durata un paio d'anni tutto
00:43:06E non sentivi la vocazione?
00:43:10No, ma diciamo che ho prodotto questi dischi per questioni, come si può dire, di amicizia
00:43:20Non come mestiere, ecco, quindi era naturale che dovesse...
00:43:25È stato un apporto così di...
00:43:27Comunque, per esempio, anche Sibile la tua impronta si sente
00:43:30Beh, sì, quando arrangi un disco, dico la strumentazione, un po' poi compone anche il pezzo
00:43:37Vorrei vedere che non si sentisse
00:43:40Siccome si sente un po' l'eco di un mondo orientale
00:43:45Io vorrei parlare di Sufi e Dervisci
00:43:47Questo perché vorrei introdurre un momento della tua vita
00:43:55Che è il long play centro di gravità permanente, 81
00:43:58Dunque, intanto mi pare che in questo disco ci sia
00:44:01L'esperienza degli insegnamenti di Gurdjieff
00:44:05Maestro esoterico
00:44:07Che fondò una scuola, no?
00:44:10Fondò una scuola in Francia, sì
00:44:11Dopo varie peregrinazioni
00:44:13La base filosofica, non vorrei essere sommario
00:44:17Dice che bisogna accettare che anche lo spirito ha una fine
00:44:20Dico bene?
00:44:23Dici bene
00:44:23Come ti sei imbattuto nella sua opera?
00:44:26Fu negli anni settanta
00:44:27Andasti in Turchia?
00:44:30No, no, no
00:44:31Conobbe Gurdjieff attraverso un libro
00:44:33Però mi ero da anni avvicinato al misticismo indiano
00:44:41Quindi i soliti Yogananda, Aurobindo, eccetera
00:44:45E quindi avevo già un desiderio e una buona preparazione
00:44:52Per poter appunto accettare
00:44:54Tu sei stato alla città di Konia, a sud della Turchia
00:44:59Ecco, ma dopo aver letto queste ore?
00:45:02No, a Konia ci sono stato per Rumi
00:45:05Giallaladine Rumi era un poeta persiano che visse in Turchia tutta la sua vita, diciamo
00:45:11Ed è quello che ha, se mi permetti il verbo, inventato
00:45:16I Dervish Tourneur, cioè la famosa danza cosmica dei Dervish
00:45:20E' nata da un suo delirio
00:45:24Una volta si mise a girare così come ebbe una specie di rapto mistico
00:45:28E da lì fondò questa
00:45:32Tu poi l'hai messo nel Cavaliere dell'Intelletto
00:45:35No, lì è una cosa che abbiamo concertato con Sgalambro
00:45:41Come, se mi permetto, una finezza di autori
00:45:48Perché nel XIII secolo c'era Rumi con i suoi Dervish
00:45:53Nel XIII secolo c'era Federico II in Sicilia
00:45:58Che amava molto l'Oriente
00:45:59Abbiamo pensato perché no i Dervish
00:46:01La canzone arabo-andalusa
00:46:04In quel tempo che era in testa alle hit parade
00:46:09Era di derivazione mistica
00:46:14Unisce il tutto
00:46:16Vi siete permesso questa licenza d'autore?
00:46:18Esattamente, poi chi è in sale?
00:46:19Poteva anche essere vero
00:46:21Allora voglio dire, nel centro di gravità permanente
00:46:24Diciamo le letture, la conoscenza del mondo di Gurdjieff è presente?
00:46:29È presente soprattutto in quella canzone, devo dire
00:46:31Sì
00:46:32Ecco, noi...
00:46:33L'ascoltiamo
00:46:33L'ascoltiamo
00:46:34C'è un centro di gravità permanente
00:46:39Che non mi faccia mai cantare in terra
00:46:42Sulle cose, sulla gente
00:46:45C'è un centro di gravità permanente
00:46:47C'è un centro di gravità permanente
00:46:48C'è un centro di gravità permanente
00:46:48C'è un centro di gravità permanente
00:46:50C'è un centro di gravità permanente
00:46:51Grazie a tutti
00:47:21Grazie a tutti
00:47:51Grazie a tutti
00:48:21Ma questa era un'esigenza da rockstar o era un bisogno?
00:48:26Un divertimento perché poi queste erano le punte, le esplosioni, non è che potevo tenere un concerto così, però la musica così, il ritmo è divertente seguirlo, è come andare insomma a ballare
00:48:41Tu sei ballerino?
00:49:11E' come l'atto sessuale, l'orgasmo per eccellenza è come una prova generale del definitivo abbandono del corpo?
00:49:17Ebbene questa ancora la sostengo, assolutamente, dice in occidente viviamo una vita in cui non c'è molta attrazione per un certo tipo di donna archetipa e sensuale, dice che questo tipo di donna, le famose zingare del deserto sono quelle che ti hanno accesa a un certo momento?
00:49:35Devo dire di sì
00:49:36Quando è come? Ammettiamolo
00:49:38Voglio dire se me lo permetti
00:49:45Non sono contrario alle emancipazioni da qualunque cosa, quindi l'uomo che si opera e diventa donna, la donna che si opera e diventa uomo, in qualche modo nel loro progetto, anche se non forse dichiarato, c'è una non accettazione dell'evento naturale, quindi il superamento di queste cose lo accetto.
00:50:10Una madre che non vuole fare una madre, ma vuole fare una madre, benissimo, non ho niente in cosa fare, una donna che vuole acquistare tutti gli attributi maschili anche esteriori, però ecco, io diciamo che apprezzo di più una donna che mi riporta questa sensualità del femminile nel nostro pianeta, insomma, no?
00:50:35Come dire, la grazia dei gesti e della dolcezza?
00:50:40E anche dei movimenti?
00:50:42Eh sì, perché sai, non è che abbiamo, ognuno ha i suoi gusti, ecco, io apprezzo un sesso molto lento.
00:50:52Vedi, le zingale del deserto, in che paese te l'hai conosciuto?
00:50:57In Egitto.
00:50:59Il famoso Egitto che ha lasciato un segno...
00:51:01Ah sì, indelebile.
00:51:02Mi posso permettere di chiedere perché non ti sei sposato?
00:51:06Perché non mi sono sposato in generale? Ah, non sono compatibile, assolutamente.
00:51:09In generale del 1982, dall'arca di Noè, ci siamo trasferiti vicino al pianoforte, c'è un languore fortissimo in questa canzone, credo che il video l'avevi girato in Tunisia.
00:51:22In Tunisia, sì.
00:51:23C'è una particolare allegria in te, si vede che ti sentivi bene, che questo mondo ti...
00:51:28Ho ritrovato il deserto.
00:51:30Senti, a me piacerebbe vedere come, cioè, anche questa è una simulazione, cioè come a un certo punto la canzone cresce e come diventa canzone mentre tu la fai.
00:51:41L'ultima è questa che abbiamo proposto già all'inizio della nostra...
00:51:46La cura.
00:51:47La cura, che è dall'ultimo tuo non play, parto dal C minore.
00:52:00Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
00:52:30Dalle ingiustizie, dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
00:52:43Ti solleverò dai dolori e dai tuoi spazi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie.
00:52:52Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
00:53:04E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te.
00:53:22Vagavo per i campi del Temnesì, come vi ero arrivato chissà, non hai fiori bianchi per me.
00:53:45Più veloci di l'Aquila i miei sogni attraversano il mare.
00:53:52Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo assieme le vie che portano
00:54:13all'essenza.
00:54:14I profumi d'amore gli neppiranno i nostri cori.
00:54:22La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
00:54:27Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
00:54:32Conosco le leggi del mondo e te ne farò dono.
00:54:37Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
00:54:48Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te.
00:55:06Io sì che avrò cura di te.
00:55:13Ecco qui finca la cosa.
00:55:15Meti ho l'ultima, percorreremo assieme le vie che per non faremo le vie che per non faremo.
00:55:20E stai, inoltremo assieme le vie che per non farò l'espai,
00:55:22La prossima, percorreremo assieme le vie che per non faremo.
00:55:24Grazie a tutti.
00:55:54Che nota è questa? Un re maggiore.
00:56:00Quando sei convinto che una cosa è giusta, è fatta bene, è una buona canzone, chi è il tuo centesimo ascolto?
00:56:08E chi sono coloro a cui sottoponi l'ascolto?
00:56:11Beh, in questo caso, visto che da qualche anno collaboro insieme con Sgalambro, direi che è una unione di sguardi, insomma, per cui quando si pensa che un prodotto è finito...
00:56:29Ma anche su una canzone pop, il tuo amico professor Sgalambro Filosofno?
00:56:34No, assolutamente, conosce adesso oramai... non conoscevo neanche Mina.
00:56:42Adesso anche in Irvana.
00:56:44Sì, direi bite, sigla di storia in Irvana.
00:56:46Sì, sì.
00:56:47Diventa interessante la figura del professor Sgalambro.
00:56:51Volevo sapere anche quando sei convinto che devi fare una certa cosa, hai delle verifiche con qualcuno o la decidi da solo?
00:57:00Parlo per esempio di quando hai deciso di andare in Iraq, sicuramente una decisione che malgrado il Papa avesse detto che la guerra del Golfo fosse assurda, anche indecente, molti allineati su quelli che sono certe volte, poi posso dire gli obblighi che il mondo occidentale deve avere, obblighi interessanti.
00:57:25Sì, è sempre così. Tu invece hai rotto questo dubbio.
00:57:34Sì, perché fortunatamente devo dire che forse nella vita ho imparato una cosa, che non sempre il bene sta dove lo si enuncia e non sempre il male sta dove lo si addita e sono zone con milioni di colori.
00:57:53Trovavo veramente assurdo che dovesse essere sottoposto a uno straziosimile, un popolo che poi non ha niente a che vedere cosa c'entra, perché punire i bambini, le famiglie che non potevano prendere latte né medicinare, ma siamo pazzi.
00:58:12Ho preso una posizione netta sulla solidità di questo embargo, quindi la mia posizione era quella di andare lì, certo non credo di essere un politico, quindi non pensavo di poter smuovere chissà che cosa, un piccolo gesto di un artista così, che ogni tanto fa vedere chi si può anche pensare.
00:58:33Non hai suscitato sempre entusiasmo, ma vediamo come un telegiornale annuncio il servizio.
00:58:39Mi interessa questa.
00:58:41Rientrato da Baghdad Franco Battiato, il cantante che ha tenuto in terra irachena il primo spettacolo di un artista occidentale dopo la fine della guerra.
00:58:51Un viaggio di solidarietà e di amore verso i bambini, i bambini dell'Iraq.
00:59:01Franco Battiato è arrivato così fino a Baghdad con la sua musica, le sue canzoni in crise di lontani retaggi arabi.
00:59:09Quattro ore d'aereo fino a Dhamman e poi quattordici ore d'auto per raggiungere Baghdad, isolata da mesi, anni d'embargo.
00:59:16E con noi 23 componenti dell'orchestra e due maestri Giusto Pio e Antonio Ballista.
00:59:25Per portare con la musica un aiuto concreto, casse di miricinali, latte per neonati, in collaborazione con Videomusic.
00:59:33Una inconsueta avventura, certo, però condivisa da giornalisti e da noi della televisione e dalla radio.
00:59:39Battiato ha cantato anche in arabo, lo abbiamo sentito.
00:59:42Pezzi famosi come l'ombra della luce e della sua ultima opera, Gilgamesh, ispirata proprio a questa terra, la Mesopotamia.
00:59:53Una Baghdad ricostruita quasi totalmente dopo la guerra.
00:59:57Una guerra però che qui si vuol dimenticare, come si è visto dalla coglienza straordinaria di un pubblico e di tutte le autorità irachene.
01:00:03Con Battiato sono tornati in Italia otto bambini per essere curati, con l'aiuto dei ponte per Baghdad.
01:00:10E ora Videomusic raccoglierà fondi per tutti i bambini iracheni.
01:00:14E finisce così questa edizione detta regionale 1, vi ricordi?
01:00:22Quale malessere avevi creato tu con questa iniziativa?
01:00:26Ho visto quello che ogni tanto si chiama fratellanza, queste parole retoriche.
01:00:33Una paura.
01:00:33Che sono a volte abominevoli.
01:00:38Quando cantai Fogginach, che è una canzone tradizionale irachena.
01:00:42Che vuol dire?
01:00:45L'albero, la luna sull'albero, così.
01:00:52C'erano, vedevo tantissime persone che piangevano come bambini.
01:00:59Mi strozzò questa cosa, perché è chiaro che cosa ci legava?
01:01:06Il fatto che un occidentale avesse fatto qualche migliaia di chilometri per cantare una loro canzone.
01:01:12Insomma, si era smosso qualcosa.
01:01:16Senti, Franco, noi abbiamo parlato per molto tempo, in questa intervista, del professor Manlio Sgalambro.
01:01:24Fogginach, filosofo, tu recentemente hai detto che un anno fa neanche ci conoscevamo, da allora non abbiamo fatto altro che lavorare insieme.
01:01:33Voglio farti vedere come, a noto, credo, ha letto, diciamo, un prologo, diciamo così.
01:01:43Dell'opera Il Cavalier dell'Intelletto, sì.
01:01:45Vediamo un attimo.
01:01:47La, dove domina l'elemento insulare, è impossibile salvarsi.
01:01:56Ogni isola tende impaziente di inabbissarsi.
01:02:01Una teoria dell'isola è segnata da questa certezza.
01:02:05Un'isola può sempre sparire.
01:02:11Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull'istabile.
01:02:19Per ogni isola vale la metafora della nave.
01:02:22Fincombe il naufragio.
01:02:26Il sentimento insulare è uno scuro impulso verso l'estinzione.
01:02:32L'angoscia dello stare in un'isola come modo di vivere
01:02:38rivela l'impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale.
01:02:45La volontà di sparire è l'essenza esoterica della Sicilia.
01:02:51Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere
01:02:54e di vive come chi non vorrebbe vivere.
01:02:57La storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori
01:03:02ma dietro il tumulto dell'apparenza
01:03:05si cela una quiete profonda.
01:03:09Vanità delle vanità e ogni storia.
01:03:13La presenza della catastrofe nell'anima siciliana
01:03:16si esprime nei suoi diali vegetali
01:03:19nel suo tedium storico
01:03:21fatti specie per nel pane.
01:03:24La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico
01:03:29solo nel momento felice dell'arte
01:03:33quest'isola è bella.
01:03:37Accogliamo allora il professor
01:03:38Maglio Sgalambro come tuo testimone.
01:03:42Professore onorato di conoscerla.
01:03:43Mi auguro d'accusa.
01:03:45E' il suo compagno di strada di questi ultimi tempi.
01:03:48Si accomodi professore prego Franco.
01:03:49Io qui?
01:03:51Dove qui?
01:03:51Più vicino a Franco professore
01:03:54per una questione di luce
01:03:55perdoni la televisione
01:03:56è un mezzo volgare
01:03:58che ha queste piccole esigenze.
01:04:02Professore
01:04:03questo prologo è pessimista.
01:04:09Io sono di radici siciliani
01:04:12mio nonno era di Castelbuono
01:04:13dove c'è la manna vicino a Palermo
01:04:18cioè è sentito, è vero
01:04:22o è un'impressione sbagliata la mia?
01:04:26Mamida
01:04:26è pessimista senza dubbio
01:04:30però
01:04:32non vorrei che si cogliesse una contraddizione
01:04:35tra
01:04:36il pessimismo
01:04:38chiamiamolo pur così
01:04:39il resto
01:04:40dire negrismo è veramente dire una parola
01:04:43che non significa niente
01:04:44perché non designa emozioni
01:04:47è un'arida etichetta
01:04:49il pessimismo dicevo
01:04:51è compatibile con quella disperazione
01:04:55che ti porta alla ricerca del divertimento
01:04:58io credo che il momento nostro
01:05:01ecco perché la canzone
01:05:03ecco perché mi sono data la canzone
01:05:05diciamolo pure
01:05:05ho confermato diciamo
01:05:07quella che era
01:05:08un caso forse
01:05:10appunto il caso di collaborare
01:05:12e che poi è diventato invece in me
01:05:14qualcosa di più significativo
01:05:16la sicilia esiste solo nel momento dell'arte
01:05:20ho sentito bene
01:05:20dell'arte
01:05:21dell'arte?
01:05:22sì
01:05:22sì
01:05:22la sicilia esiste solo nel momento dell'arte
01:05:25felice, nel momento felice dell'arte
01:05:26nel momento felice
01:05:27cioè è vera in quel momento
01:05:29ecco
01:05:30e quindi è raro
01:05:33perché
01:05:34questo è dura
01:05:36perché?
01:05:37beh
01:05:37il sentimento artistico
01:05:39penso che sia non soltanto
01:05:40un sentimento di creazione
01:05:41di cose
01:05:42di parole
01:05:43di colori
01:05:45ma sia anche il modo
01:05:46come non sostanza
01:05:47lo viviamo
01:05:49io penso che
01:05:51ci sia questo qui
01:05:52il radicato
01:05:53nel siciliano
01:05:54che può essere arte anche il vivere
01:05:55ecco
01:05:56può essere arte anche il vedere
01:05:57il guardare
01:05:58cioè in un modo come trasformi
01:06:00non so
01:06:01un albero
01:06:02appone la morte
01:06:03nel siciliano che è contemplativo
01:06:04questo c'è
01:06:05senti questo modo di vedere
01:06:07il mondo del professore
01:06:08ha a che fare
01:06:10forse con
01:06:11la consolazione
01:06:12io leggo qui nel frontespizio
01:06:14se la vetta più alta della morale
01:06:15è la compassione
01:06:16in virtù della quale
01:06:17un individuo riconosce se stesso
01:06:19nell'altro
01:06:19e agisce di conseguenza
01:06:21il consolatore
01:06:21non prova che assoluta indifferenza
01:06:23nei riguardi dell'afflitto
01:06:25ma è proprio questa indifferenza
01:06:26a permettere il passaggio
01:06:27dalla compassione
01:06:28alla consolazione
01:06:30cioè voglio dire
01:06:31noi stiamo
01:06:33consolando
01:06:35i siciliani
01:06:36beh
01:06:38io credo che sia veramente
01:06:40cioè
01:06:41dobbiamo pur essere
01:06:42leali in queste faccende
01:06:45il momento morale
01:06:46credo che soffra
01:06:48di un totale
01:06:49disinteresse reale
01:06:51noi costruiamo oggi
01:06:53morali scritte
01:06:54ma morali
01:06:55operative
01:06:56non le costruiamo
01:06:57in realtà che cos'è
01:06:59è il fatto che
01:07:01la gira ha subito
01:07:02una paralisi
01:07:03dall'interno
01:07:04noi non riusciamo più
01:07:06ad agire
01:07:07ci resta solo
01:07:09questo tizio
01:07:10questo consolatore
01:07:11il quale se ne va
01:07:12con il suo facottino
01:07:13magari possiamo immaginarlo
01:07:14con un bastoncino
01:07:15che ci stia un facotto
01:07:18e va a consolare
01:07:19come del resto
01:07:19erano i filosofi
01:07:20nella tarda
01:07:21età ellenistica
01:07:22i filosofi
01:07:23nel tarda ellenismo
01:07:24venivano chiamati
01:07:25appunto a consolare
01:07:27famiglie
01:07:28in questa
01:07:29o quel dolore
01:07:30o venivano a dire
01:07:32a consolare
01:07:33il morto
01:07:34il mondo
01:07:35il quale
01:07:35appunto voleva le parole
01:07:37di
01:07:37orbene
01:07:38dalla rovina
01:07:40delle macerie
01:07:40del compassionevole
01:07:42resta
01:07:44il consolatore
01:07:45è andato a consolare
01:07:46Franco Mattiato
01:07:47beh noi due
01:07:49entrambi
01:07:50cerchiamo di consolare
01:07:51come l'ha incrociato
01:07:53questo
01:07:54menestrello
01:07:55professore
01:07:56ma
01:07:57così
01:07:58i fatti
01:07:59sono molto
01:08:00fatti
01:08:00cioè contingente
01:08:01casuale
01:08:02eravamo
01:08:02entrambi
01:08:04così
01:08:05ad una
01:08:06presentazione
01:08:07del libro di poesie
01:08:08non ci conoscevamo
01:08:10durante questo
01:08:11assolutamente
01:08:12anzi devo dire che
01:08:14beh
01:08:14no dica
01:08:15dica
01:08:15che non aveva mai sentito
01:08:17nessuna cazzatura
01:08:19che capirai
01:08:20no beh
01:08:20non era questo
01:08:21che volevo dire
01:08:22anzi devo dire
01:08:23che su un giornale
01:08:24di Roma
01:08:25in una intervista
01:08:27che avevano fatto
01:08:28abbatiato come ad altri
01:08:29per un mio pronunciamento
01:08:31che avevo fatto
01:08:32diciamo così
01:08:32sul Corriere della Sera
01:08:33una intervista
01:08:34contro che come pronunciare
01:08:35il tuo signore
01:08:35beh avevo detto
01:08:36che ai siciliani
01:08:37bisognava togliere
01:08:38qualsiasi
01:08:38finanziamento
01:08:41qualsiasi denaro
01:08:42perché i siciliani
01:08:42con le spalle
01:08:43al muro
01:08:44va bene
01:08:45riescono poi
01:08:47a darsi la spinta
01:08:48per tornare in avanti
01:08:50ero stato estremo
01:08:51in questa faccetta
01:08:52un po' estremo
01:08:53circa 10-11
01:08:55tra cui c'era
01:08:55un talbattiato
01:08:57io non sapevo
01:08:58chi fosse
01:08:59tra l'altro
01:08:59mi minarono
01:09:01e forte
01:09:02insomma
01:09:02e mi vedo
01:09:03di santa ragione
01:09:04ecco
01:09:04con un bibattiato
01:09:05se vogliamo
01:09:06a questo modo
01:09:06ma poi
01:09:07realmente
01:09:08io non ho mai saputo
01:09:09se è vera
01:09:10questa cosa
01:09:11comunque
01:09:11io ho scelto
01:09:13un brano
01:09:14del Cavaliero
01:09:14dell'Intelletto
01:09:15c'è Raffaella
01:09:17Rossellini
01:09:18che credo sia
01:09:18una danzatrice
01:09:19di un
01:09:20l'amiamo
01:09:21da morire
01:09:21tutto questo
01:09:50Voi l'avete messo nel Cavaliere dell'Inteletto perché? Cosa c'entrava questo quadro?
01:09:55Questo fa parte della drammaturgia del libretto perché nella disposizione a quadri di Sgalambro già nel libretto c'era la descrizione dell'ammaestramento del falco da parte di Federico II.
01:10:20E quindi nella disposizione anche orchestrale abbiamo pensato giustamente di fare un quadro in cui questo si potesse vedere come Danica.
01:10:34Mi pare che dopo questo incontro con il professore tu hai deciso quasi di non scrivere più versi nelle tue canzoni.
01:10:39Fino adesso è così.
01:10:40Perché professore? È come se lui si tagliasse un braccio.
01:10:43Mi ha dato una spinta, mi ha mandato fuori scena.
01:10:47Beh, ma funziona bene questa nostra finoccia.
01:10:51E direi.
01:10:52Che tipo di siciliano è il professore Battialto?
01:10:56Ah, un siciliano tipico.
01:10:58Oh, questo mi fa male.
01:11:00No, no, no.
01:11:01No, nel senso che l'essenza proprio tipica di questa terra, di questi umori.
01:11:08Beh, lo siciliano in fin dei conti è, come dire, non so, è penantello.
01:11:14Cioè direi, è una serie di umori che sono stati espressi così violentemente.
01:11:19Ecco.
01:11:20Poi in ultima fase questa dolcezza del siciliano.
01:11:22Che è una dolcezza molto, se mi passa, come dire, il bisticcio molto dura.
01:11:28Franco, un'ultima, ripiangi qualche cosa? C'è qualcosa che nella tua vita non è successo?
01:11:35Sono stato un miracolato.
01:11:37Che cosa potrei ripiangere?
01:11:40Tuoi figli che non hai?
01:11:42Ma non li vorrei neanche in questo momento.
01:11:45Pensi sia un atto di egoismo?
01:11:46No, direi che, poi ancora qualche chance me la dai, però, quindi non si sa.
01:11:56Diciamo, per adesso, beh, sicuramente è un mestiere quello del padre, dovrebbe essere un mestiere, quindi bisognerebbe dedicarsi.
01:12:09Io ti ringrazio.
01:12:11Grazie a te.
01:12:11Franco, ringrazio il professor Sgalambro. Abbiamo percorso una personalità composita, non facile, anche per pudore, non pronta a darsi...
01:12:23Pudore? Ma mi sento un po' abbattiato io, figurati quelli che vedranno questo programma.
01:12:28Io vi chiedo di altarvi, l'uscita è in fondo, piano piano la guadagniamo, professore, grazie.
01:12:34Grazie.
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