Un maxi schermo davanti a una cattedrale gotica illuminata, un messaggio di Papa Leone XIV che risuona nella piazza, synth melodici che si intrecciano con la voce del Pontefice e poi il beat che esplode. È questa la scena – quasi surreale – che ha trasformato Padre Guilherme Peixoto, sacerdote portoghese di 51 anni, nel Dj più virale del momento. Il suo dj-set, realizzato in occasione di un grande festival giovanile a Košice, in Slovacchia, ha superato 10 milioni di visualizzazioni. Molti utenti hanno commentato convinti che si trattasse di un video generato con l’intelligenza artificiale. Ma no: era tutto vero. [idgallery id="2342957" title="“Women Religion War”: la mostra di Silvia Mattioli"]
Quando il Papa diventa l’opening act di un dj-set L’idea di usare il messaggio del Papa come intro nasce la sera prima dell’evento, davanti alla Cattedrale di Sant’Elisabetta. Papa Leone XIV aveva inviato un video di auguri per il compleanno dell’arcivescovo di Košice. Ecco il lampo di genio «Abbiamo l’apertura per domani», ha raccontato Peixoto nell'intervista al Washington Post. Il giorno dopo, il risultato è una scenografia perfetta: nebbia teatrale, luci, folla e l’Amen del Pontefice che diventa parte del crescendo musicale prima dell’ingresso del prete Dj. [idarticle id="2534990" title="Le donne nella Bibbia"]
La musica come ponte per i giovani Per Peixoto, il dj-set non è spettacolo fine a sé stesso: è un nuovo modo di evangelizzare. Lui lo definisce semplicemente «il progetto»: portare messaggi di fede e costruire connessioni autentiche attraverso un linguaggio che i giovani comprendono, come la musica elettronica.«In un’epoca di solitudine digitale», racconta nell'intervista, «ballare insieme può diventare una forma di comunità, un modo per ricordare che l’amore di Dio può arrivare ovunque, anche nelle piazze trasformate in dancefloor». Nei suoi dj-set compaiono campionamenti dell’«Ave Maria», inni tradizionali e perfino la colonna sonora di Super Mario Bros. Il suo stile? Una miscela inedita di ironia, spiritualità e ritmo. [idgallery id="2095251" title="Tutti gli effetti postivi della musica sul cervello"]
Dall'altare alla console: la storia di Padre Guilherme Peixoto La vita di Peixoto non è sempre stata fatta di console e cattedrali illuminate. Nel 2001, quando viene ordinato sacerdote e inviato in una parrocchia con gravi difficoltà economiche, ha un’idea audace: aprire un bar estivo per raccogliere fondi. Prima arrivano le serate con i cori, poi il karaoke. Ma capisce in fretta che la gente vuole ballare. Così inizia a creare playlist sempre più ricche dal suo laptop. Risultato: in tre anni, la parrocchia estingue tutti i debiti. [idarticle id="2689915" title="Musica terapeutica: il potere dei suoni che aiutano a ritrovare quiete"]
Padre Guilherme e la scuola per DJ Autodidatta e perfezionista, a 40 anni decide di iscriversi a una scuola per DJ a Porto. Si ritrova circondato da ragazzini che apprendono le tecniche di mixaggio in un lampo, mentre lui fatica. «Ero furioso», scherza, «come potevano essere più rapidi di me?» Non si arrende. Si esercita ovunque: tra un funerale e una messa, tra una confessione e una lezione. Ed è lì che matura l’idea di fondere definitivamente i suoi due mondi. [idgallery id="384545" title="Da Calvin Harris ad Avicii, i 12 dj più pagati al mondo"]
La Chiesa e la musica: una tradizione più antica di quanto sembri Il caso Peixoto può sorprendere, ma la storia della Chiesa racconta altro. La tradizione cattolica ha sempre intrecciato sacro e musica popolare: dalla rivoluzione liturgica del Vaticano II, che portò le chitarre nelle messe, ai canti comunitari che trasformarono la devozione in partecipazione. Oggi, ricordano gli studiosi, nessuna musica è davvero "profana": ogni suono può diventare un ponte verso il trascendente. Anche un beat elettronico davanti a una cattedrale gotica.
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