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CATANIA (ITALPRESS) - "E' un'indagine durata molti anni, con 79 indagati di cui 45 raggiunti da misure cautelari. Sono stati sequestrati 10 mila pezzi, laboratori in cui c'era un doppio mercato illecito, e sessanta metal detector ad alta tecnologia, strumenti utilizzati in modo sistematico per individuare e depredare siti archeologici". Lo ha detto il procuratore di Catania, Francesco Curcio, facendo il punto sull'operazione Ghenos che ha consentito di smantellare una articolata rete criminale dedita agli scavi clandestini, alla falsificazione e al traffico illecito di beni archeologici, con ramificazioni anche all'estero. xo5/vbo/mca1

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00:00È un'indagine che è durata molti anni perché ha riguardato 79 indagati, di cui 45 sono
00:10stati raggiunti da misure cautelari, sono stati sequestrati 10 mila pezzi, dico 10 mila
00:17pezzi, tutti importanti, importantissimi, sono stati sequestrati laboratori in cui evidentemente
00:25c'era un doppio mercato illecito, quello dei beni trafugati dagli scavi e poi c'era un
00:32mercato illecito rappresentato dalla falsificazione di questi pezzi antichi e sono stati trovati
00:41i metal detector, 60 metal detector, 60, un esercito praticamente per poter cercare in modo
00:48scientifico i siti dove rinvenire le monete preziose che sono state poi alla fine in parte
00:58almeno rinvenute. È stato calcolato da un nostro consulente che questi reperti e la parte che
01:06noi abbiamo sequestrato hanno un valore di circa 17 milioni di Euro, quindi parliamo di
01:11un'industria veramente importante oltre che illecita. Dei 60 metal detector che sono stati
01:17rinvenuti tutti ad alta tecnologia si è ritenuto di darli ai competenti uffici ministeriali perché
01:27non ne sono privi, quindi abbiamo i ladri che hanno più mezzi delle guardie. Purtroppo abbiamo
01:33dovuto sottoporre a misura cautelare due appartenenti alle forze dell'ordine che per la verità
01:41non risulta avessero utilizzato il loro ruolo per svolgere questa attività illecita e poi
01:48si è ricostruita l'intera filiera, vale a dire dai cosiddetti tombaroli, dagli scavatori
01:54che si muovevano su tutta la Sicilia, il Siracusano, il Catanese, il Nese, fino alla Calabria.
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