Skip to playerSkip to main content
  • 5 hours ago
Si è concluso alla Stazione Marittima di Napoli il meeting finale di RETURN, il partenariato esteso dedicato alla scienza del multi-rischio per comunità più resilienti ai cambiamenti climatici. Dal 3 al 5 dicembre ricercatori, istituzioni e imprese hanno presentato i risultati di tre anni di lavoro: sessioni tematiche, poster scientifici e momenti di confronto tra università, enti di ricerca e soggetti impegnati nella prevenzione e gestione dei rischi naturali e ambientali.

Category

🗞
News
Transcript
00:00Per tre giorni Napoli, capitale italiana della scienza del rischio.
00:08Alla stazione marittima si è riunita la comunità che ha lavorato per ripensare il modo in cui il paese affronta i cambiamenti climatici per il meeting finale di Return,
00:16il progetto finanziato dal PNRR nell'ambito del programma Next Generation EU,
00:21che ha unito ricerca, istituzioni e imprese, trasformando tre anni di studi in strumenti operativi per rendere territori e comunità più sicuri.
00:30A tracciare il bilancio di questo percorso, il presidente della Fondazione Return, Andrea Prota, che rivendica il valore più profondo del progetto.
00:44Quello che resta di questo progetto è innanzitutto aver dato vita a una comunità molto ampia, che non esisteva prima così emogenea, così collaudata,
00:55una comunità che si occupa di rischi naturali, ambientali e antropici e che ha visto un'effettiva contaminazione tra colleghi, ricercatori che si occupano delle cosiddette scienze dure,
01:10quindi ingegneri, architetti, geologi, matematici, biologi, chimici, con chi si occupa delle scienze umane, sociali ed economici.
01:17Questo perché? Perché l'obiettivo grande di questo progetto è quello di arrivare ai cittadini,
01:23arrivarci sia per verificare che percezione hanno dei rischi, lavorare con loro, quindi mettere a punto e validare strumenti
01:32che consentono di fare quello che noi chiamiamo coprogettazione e quindi coinvolgerli in una serie di azioni
01:38di mitigazione e adattamento climatico che sono necessarie per ridurre gli impatti dei rischi che oggi sono fortemente legati
01:47anche a dei fenomeni climatici che cambiano in maniera molto repentina.
01:51Sul palco Prota ha richiamato la visione che ha guidato questi anni, comprendere meglio i rischi naturali, ambientali e antropici,
01:58potenziare le capacità di previsione, sviluppare tecnologie avanzate di monitoraggio, portare la ricerca dove serve,
02:04nei comuni e nelle aree più esposte, centrale la contaminazione tra discipline.
02:08L'approccio multidischio ci avvicina alla realtà dei problemi che è complessa e questo approccio multidischio
02:15è un approccio che noi abbiamo tradotto anche in un altro segmento del progetto che è quello di alta formazione,
02:21abbiamo anche lanciato una return academy e lì c'è stata una partecipazione multicompetenza,
02:27abbiamo avuto insieme nelle stesse aule ingegneri, architetti, esperti di giurisprudenza, filosofi
02:31che hanno man mano potuto apprendere dalla viva voce dei ricercatori di tutta Italia cosa veniva fuori.
02:39Tra i risultati più concreti, Returnville e Returnaland, la città virtuale e il simulatore
02:44che saranno messi a disposizione di regioni, comuni e enti locali.
02:48Tutto questo si traduce in una serie di prodotti che noi ora siamo pronti ad offrire ai cosiddetti stakeholder,
02:54lo facciamo insieme al Dipartimento della Protezione Civile che è partner della fondazione dall'inizio,
02:58che ci ha seguito, ci ha indirizzato e con noi proverà a portare questi prodotti alle regioni, ai comuni, agli enti locali ma anche alle imprese.
03:07Un progetto che ha puntato anche sui giovani superando i target di ricercatori e dottorati con una partecipazione femminile oltre il 40%.
03:15Si apre ora la fase decisiva, quella che porta ai risultati nei territori.
03:19A inizio anno, in un incontro promosso con l'Anci, le tecnologie e i modelli di Return saranno messi a disposizione dei sindaci
03:25perché questo patrimonio di ricerca diventi davvero un vantaggio concreto per le comunità.
Be the first to comment
Add your comment

Recommended