00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Quartiere 3S dove è stata pubblicata quella che ormai è conosciuta come Lista Stupri.
00:35Ne abbiamo parlato ieri con un esperto di bullismo e oggi in un certo senso torniamo a parlare di studenti e di scuola.
00:44Scuola, quel luogo che fino ad oggi abbiamo creduto essere uno dei più sicuri, un luogo dove apprendere, dove crescere, dove poter diventare effettivamente gli individui del futuro.
00:55Noi che siamo un po' più grandi crediamo che sia il luogo più sicuro per i nostri figli.
01:02Ecco forse mi sa che ci siamo sbagliati perché sono arrivati i risultati di un questionario, un questionario che peraltro è ancora aperto, condotto dalla rete Studenti Medi.
01:14Risultati che gettano un'altra amarissima conferma su quanto la violenza di genere sia radicata nelle maglie della nostra società.
01:22Vi diamo soltanto un piccolissimo assaggio di questi risultati.
01:28Oltre una ragazza su quattro ha raccontato di aver subito una molestia a scuola.
01:33Molestia che arriva da parte di uno studente, peggio ancora da un professore o da un collaboratore scolastico.
01:40Alcune hanno anche chiesto aiuto ma in molti casi non l'hanno ricevuto.
01:45A comunicare questa prima parte dei risultati è proprio la rete Studenti Medi che ha anche analizzato altri dati secondo me molto interessanti.
01:54Ad esempio quelli relativi al fatto che ci sono tantissimi studenti e studentesse che sono a conoscenza del fatto che avvengono questa tipologia di episodi
02:04ma non fanno nulla, non raccontano, non dicono nulla, in sostanza non denunciano.
02:09Quindi si parla di una vera e propria omertà.
02:12Perché lo fanno? Magari per paura o magari peggio ancora mi viene da pensare perché pensano sia del tutto normale con il fatto che è sempre successo.
02:21Allora cerchiamo anche qui di fare un po' chiarezza e lo facciamo insieme a Chiara Pomella della rete Studenti Medi del Lazio.
02:29Buongiorno Chiara.
02:30Buongiorno.
02:33Grazie per essere in nostra compagnia.
02:34Tra le altre cose sei già stata nostra ospite quando avevamo parlato in passato sempre di scuole e di occupazioni.
02:42Se non vado errando, correggimi se sbaglio.
02:45Allora questo questionario che arriva dalla rete Studenti Medi è un'altra mara conferma di quanto la violenza di genere sia radicata nella nostra società
02:55nonostante campagne di sensibilizzazione, discussioni, dibattiti.
03:00Sì decisamente anche se i risultati che abbiamo ricevuto non sono ancora sufficienti perché purtroppo siamo attorno alle 400 risposte.
03:11Noi continuiamo a spingerlo questo sondaggio e a credere che sia importante che tutti gli studenti, soprattutto gli studenti maschi e le studentesse donne che vogliono denunciare
03:23debbano essere a conoscenza dei dati di questo sondaggio.
03:26Perché la situazione nelle scuole è preoccupante. Tu prima dicevi che una studentessa su quattro ha subito molestia
03:34ma altrettanto, secondo i dati della Fondazione Libellula dell'anno scorso, uno studente su cinque non riconosce il consenso
03:42durante un qualsiasi atto di tipo sessuale, che sia un bacio o che sia un atto sessuale più esplicito e più importante.
03:53E questo è preoccupante. Proprio per questo noi diciamo che le scuole non sono sicure perché una studentessa non si sente sicura di attraversare i suoi spazi.
04:03E l'altra cosa preoccupante è che spesso le molestie sono ai lati opposti delle posizioni di potere.
04:11Spesso succede che la molestia viene subita dalla studentessa ma viene percretata da una persona, che sia un docente, un personale ATA o qualsiasi altro individuo della scuola
04:21che assume una posizione di potere all'interno dell'istituto scolastico.
04:25E questo è preoccupante perché mette le studentesse in una posizione di difficoltà a denunciare.
04:31Assolutamente sì. Anche perché mentre tu mi stavi dicendo questa cosa, a me è venuto in mente un caso di qualche anno fa.
04:37Un caso di una studentessa che ha denunciato un collaboratore scolastico per averla palpeggiata mentre stava salendo le scale.
04:45Io non so se tu ricordi questo caso Chiara, un caso che arrivò addirittura al processo.
04:49Quello di 10 secondi.
04:50Esatto, assolutamente sì. E praticamente il collaboratore scolastico non fu effettivamente poi, non subì, non gli fu dichiarato reato
05:01perché il palpeggiamento arrivò sotto i 10 secondi. Quindi su queste basi, con queste basi.
05:07Mi spiegate come fa una studentessa ad andare a denunciare, a trovare il coraggio di denunciare, quindi ad affrontare un processo,
05:13ad affrontare poi tutto il resto se poi i risultati sono questi. Cioè anche questo andrebbe un attimino attenzionato, no?
05:21Certo, assolutamente. La difficoltà è esattamente questa. E noi con la nostra piattaforma La Scuola Sicura
05:27vogliamo fornire uno strumento che è quello del codice antimolestie, che è un primo strumento diciamo di assistenzialismo
05:33alle studentesse che appunto subiscono molestia e che le tutela nelle loro scuole. Il codice antimolestie che noi vogliamo
05:40e che vogliamo che sia approvato in tutte le scuole si basa su dei principi chiari. Innanzitutto sul fatto che la scuola
05:45deve sempre, anche se si tratta di un professore o di un collaboratore, tutelare la dignità della studentessa
05:51che denuncia. Poi in primis deve essere molto chiaro che c'è una differenza tra la molestia e l'atto amichevole
06:00perché poi spesso gli uomini che fanno appunto molestia e si giustificano dicendo
06:07ma dai ma era uno scherzo. La differenza tra la molestia e l'atto amichevole.
06:11Si parla anche di voliardia purtroppo.
06:14Certo, certo.
06:15La discriminante tra la molestia e l'atto amichevole è che la molestia è indesiderata.
06:20Io non ti chiedo di toccarmi il culo. E questo è esattamente il motivo per cui le studentesse
06:25fanno fatica a denunciare perché poi c'è lo stigma e la scusa di dire era un atto
06:31goliardico. Con il codice antimoleste che stiamo ultimando e che stiamo scrivendo
06:35noi vogliamo fornire proprio uno strumento di tutela a queste studentesse e ancora prima
06:40uno strumento di sensibilizzazione e di educazione perché è importante che sin dalle scuole elementari
06:47e nel nostro caso le scuole superiori ogni studentessa si senta sicura negli spazi che attraversa.
06:55Però, allora, perdonami, a me ha colpito un po' anche un altro dato. Il fatto che una
07:00buona percentuale di ragazzi e ragazze che sono stati intervistati dice di aver saputo
07:06che ci sono magari episodi di questo tipo ma non fa nulla, non dice nulla. Ora io non
07:11mi voglio mettere nella posizione di dover dire no, dovete andare a denunciare perché
07:15se una persona magari assiste a qualcosa ma non se la sente di andare a denunciare, insomma
07:20voglio dire, non è che la si può costringere. Però anche qui secondo me è un dato che va
07:24attenzionato, no? Perché c'è un po' questa reticenza, no? A voler cambiare le cose. È
07:31secondo te così?
07:35No, secondo me non è così. Piuttosto io la interpreto come una mancanza di strumenti
07:42nel saper affrontare queste situazioni perché è ovvio che uno studente, uno studentessa
07:49faccia fatica a rivolgersi ai suoi professori o al dirigente addirittura per denunciare una
07:56molestia. Ed è proprio per questo motivo che sarebbe necessario all'interno delle scuole
08:01una figura esterna, formata, che è la consigliera di fiducia, la stessa che c'è negli atenei,
08:08in tantissimi atenei italiani, da cui rivolgersi nel momento in cui si viene a sapere di una
08:14molestia o si vuole denunciare una molestia. Perché è difficile, giustamente, soprattutto
08:19se, come dicevo prima, la molestia viene fatta agli antipoti delle posizioni di potere, poi
08:25denunciare a un'altra persona che detiene la stessa posizione di potere del tuo abusatore,
08:30del tuo molestatore. E quindi per questo è necessario avere una figura esterna.
08:33C'è sempre però questa resistenza di base, Chiara, voler un po' cambiare quegli schemi
08:40che purtroppo vanno avanti da troppo tempo. Io ti faccio l'esempio, sono uno studente
08:45che assiste a una scena nella quale un collaboratore scolastico, un professore, allunga la mano
08:51nei confronti di una studentessa. Non dico niente perché, perché magari ho paura di ritorsioni,
08:56perché magari voglio fare finta di niente, perché magari non mi va di affrontare anche
09:00le conseguenze. Cioè, anche questa è una resistenza che andrebbe un po' attenzionata,
09:05no? Secondo me. E in questo senso, voi insistete molto sull'educazione sessoaffettiva nelle
09:11scuole, no? Certo. E anche qui mi viene da dire, ma se sono gli studenti a chiederla,
09:15perché non concederla?
09:18Assolutamente, sono super d'accordo. L'educazione sessoaffettiva è uno strumento necessario
09:24per cambiare le nostre scuole, per cambiare innanzitutto la società. Il fatto che l'Italia
09:29sia uno dei pochissimi paesi in Europa, ancora non averla è preoccupante ed è abberrante
09:34dal mio punto di vista, perché ci ricorta indietro di tantissimi anni e perché è l'ennesimo
09:44attacco alla scuola pubblica. Valditara ha di recente depositato una proposta di legge
09:49che di fatto vieta l'educazione sessoaffettiva, è composta di tre articoli. Il primo articolo
09:56in cui si dice che c'è bisogno del consenso informato delle famiglie, il secondo articolo
10:01in cui si vieta l'educazione a tutti i minori di 14 anni, se non sbaglio, e il terzo articolo
10:08in cui dicono che non si daranno fondi a questi progetti sul tema dell'educazione sessoaffettiva
10:15ulteriori. E quindi sono le scuole che con i loro fondi, che con i loro bilanci
10:20devono organizzare questa attività. E allora io mi chiedo, che sono già pochissime
10:24assolutamente, però io allora mi chiedo, se la scuola è il primo nucleo di formazione
10:30di una persona, perché bisogna, perché dobbiamo continuare a definanziarla?
10:35Soprattutto per progetti così importanti. Perché ricordiamoci che la scuola, almeno
10:39dal nostro punto di vista di sindacato studentesco, non è assolutamente solo
10:43nozioni, è soprattutto crescita personale della persona.
10:47In questo momento la scuola italiana sta perdendo il suo ruolo educativo
10:51di emancipazione e di crescita del cittadino, della coscienza civica di un cittadino.
10:58Noi siamo studenti solo dal punto di vista delle nozioni, ci preparano ad andare
11:01all'università, al lavoro, però non ci preparano alla vita, o quantomeno alla società.
11:08E questo, secondo me, il fatto che l'educazione sessoaffettiva venga di nuovo
11:12da Valditara, vietata, è l'ennesima conferma di come loro vogliono portare avanti
11:18la loro politica scolastica.
11:20Anche perché, insomma, per ricollegarmi a quello che hai appena detto, mi trovi
11:24assolutamente favorevole. Gli studenti passano circa otto ore a scuola, no?
11:28Quindi praticamente è un terzo della giornata composta da 24 ore.
11:33Quindi soltanto facendo questo calcolo uno dovrebbe, insomma, riconsiderare anche
11:37la posizione della scuola. Chiara, noi siamo in chiusura, ma ti chiedo un commento
11:41velocissimo su quanto accaduto al Giulio Cesare di Roma, no? Un episodio davvero
11:45agghiacciante che ha un po' scosso il dibattito pubblico. Sappiamo che ci sono
11:50delle indagini in corso, i genitori vogliono denunciare, anche le studentesse.
11:53Però, insomma, un nuovo episodio che riconferma quello che abbiamo detto
11:58fino ad oggi, no? C'è un grande lavoro da fare.
12:02Assolutamente, sì. Quello che è successo al Giulio Cesare di Roma è l'ennesima conferma
12:07che bisogna ripartire dalle scuole, dai luoghi del sapere per costruire una società
12:13migliore e affinché questi episodi non accadano più. Perché, ripeto, non è ammissibile
12:18che una studentessa entra in bagno, si sveglia la mattina e trova il suo nome
12:22sulla lista stupri di un liceo.
12:26Assolutamente, sì. Grazie davvero, è stato un piacere. Chiara, tra le altre cose,
12:30il questionario è ancora aperto, quindi, insomma, i risultati che abbiamo detto
12:33adesso non sono neanche quelli effettivi, poi, no? Quindi, magari ci ritorneremo
12:37sicuramente su. Grazie davvero, intanto.
12:41Grazie a voi, buon lavoro.
12:43Grazie, a presto.
12:46Non solo Roma. Le notizie dalla Regione, con Elisa Mariani.